Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki


Yun era stato un amico stretto di Kyoshi e Rangi e il pupillo preferito nel dominio della terra di Jianzhu che era stato identificato erroneamente come l’Avatar dopo una lunga e difficile ricerca. Un ragazzo talentuoso, carismatico e attraente, in seguito alla rivelazione della vera identità dell’Avatar in Kyoshi venne però tradito dal suo maestro che aveva deciso che per lui l’utilità del suo studente si era esaurita e permise che lo spirito Padre Lucciola lo portasse via.

Corrotto nello spirito e infuriato per non essere l’Avatar, Yun iniziò una crociata di vendetta personale sanguinosa contro chiunque gli aveva mentito, politici, maestri e guide che erano. Determinati di porre fine alla scia di morte di Yun, Kyoshi e i suoi compagni lo sfidarono in una grande battaglia che distrusse la villa dell’Avatar e causò molti feriti. Anche se l’Avatar era riuscita ad ucciderlo, rimase però indietro triste e impotente di non aver potuto impedire la sua corruzione alla vendetta.

Storia[]

(nota: queste informazioni provengono dai romanzi di Kyoshi e da videogiochi, in parte ancora in Italia)

Una identificazione errata[]

Quando Yun aveva quattordici anni, era stato scoperto da Jianzhu e Kelsang nel villaggio di Makapu mentre stava giocando a Pai Sho. Stava battendo turisti a raffica utilizzando le strategie preferite del deceduto Avatar Kuruk in modo perfetto, fin all'ultima posizione delle piastrelle, che ha spinto Jianzhu a credere che era lui l’incarnazione del suo compagno di avventure. In seguito, il ragazzo venne posto sotto la protezione dei due maestri.

Due anni dopo, Yun aveva già di dimostrato di essere un prodigio del dominio della terra ma doveva ancora far vedere di poter dominare anche gli altri elementi. Nonostante questi problemi, Jianzhu era convinto della sua identificazione e dichiarò che Yun era tutto quello che Kuruk non era stato e si dedicò completamente ad insegnargli tutto quello che un Avatar doveva sapere. A tal proposito, fece erigere una villa lussuriosa sulla penisola di Yokoya per ospitare Yun e i suoi servitori. Tra di loro ci fu anche una ragazzina orfana del posto di nome Kyoshi, oltre la figlia di Hei-Ran, maestra del dominio del fuoco di Kuruk, Rangi, venne nominata guardia del corpo dell’Avatar.

Addestramento[]

Sotto la attenta tutela di Jianzhu, Yun si sottopose a un allenamento molto severo e molte volte anche doloroso: esercizi nel dominio, allenamento fisico, meditazione e anche immunizzazione contro i veleni. Il suo maestro nel dominio dell’acqua, Amak, lo addestrò per diventare un assassino per potersi difendere contro daofei, spie e altri assassini. Queste lezioni non includevano soltanto allenamento nelle arte marziali, ma anche l’assunzione di piccole dosi di veleno per poter generare una certa immunità. In effetti, al ragazzo piaceva allenarsi con Amaak per la sua via diretta e a volte rozza di insegnare. Quando non era in allenamento, Yun viaggiò il mondo insieme a Jianzhu e Kelsang sul bisonte dell’aria del nomade Pengpeng per incontrare persone importanti delle quattro nazioni. I suoi mentori volevano assicurarsi che Yun godeva di una educazione cosmopolitica, dato che l’Avatar doveva essere un mediatore senza pregiudizi.

Dedicando ogni fibra del suo essere alla sua vita da Avatar, Yun spense molto notti insonni sopra i testi scolastici come analisi delle decisioni politiche di Yangchen. S’impegnò anche ad imparare a memoria i nomi di ogni nobile del Regno della Terra e della Nazione del Fuoco, di ogni Generale delle armate e di ogni capotribù dell’acqua, sia quelli attuali che andando indietro di almeno tre generazioni. Usò persino vecchi testi quasi dimenticati per localizzare antichi siti dei Nomadi dell’Aria, il che impressionò anche il suo mentore Kelsang.

Kyoshi Rangi and Yun

Kyoshi, Rangi e Yun

Nell’anno 296 AG, il suo dominio della terra era migliorato a tal punto da poter prendere al volo un vaso pieno di alghe che il bullo di Kyoshi, Aoma, aveva lanciato in aria a grande distanza da lui. Poco dopo, usò il suo dominio per comunicare con Rangi e Kyoshi in segreto, pur sapendo che non potevano rispondergli. Dopo aver osservato l’ennesimo battibecco tre le due ragazze, Yun tornò ai campi di addestramento con una acrobazia esagerata, il che gli procurò una sgridata da parte della sua maestra del dominio del fuoco Hei-Ran per lasciarsi distrarre così facilmente. Con lei provò ancora una volta di dominare il fuoco, ma finì per usare la terra per imitarlo, il che fece arrabbiare la sua severa maestra che gli disse che, in passato, maestri avrebbero riempito di botte studenti tanto irriverenti. Fortunatamente, Jianzhu intervenne in tempo e insistette che il ragazzo si era meritato una pausa.

I due si ritirarono per essere da soli, dove il Saggio della Terra informò il suo studente che Takaga della Quinta Nazione aveva annunciato di voler di firmare una nuova versione del contratto di suo bisnonno con Yangchen, in cui aveva accettato di cessare gli attacchi alle montagne Xisheen in cambio del permesso di fare legna sull'isola di Yesso- se era lui presente come l’Avatar. Yun gli fece notare che la Quinta Nazione potrebbe ancora assalire la Baia del Camaleonte o la Nazione del Fuoco, così Jinazhu gli chiese se intendesse quindi rifiutare questa offerta. Il ragazzo concluse che dovevano accettare e sperare che la flotta della Nazione del Fuoco possa gestire questi pirati, ma ammise che non gli piaceva manipolare le nazioni che lui dovrebbe proteggere, nonostante l’insistenza del suo maestro di pensare strategicamente.

I due tornarono all'addestramento del dominio del fuoco dove Jianzhu costrinse Yun a camminare a piedi nudi sopra una superficie piena di aculei per farlo staccare dal suo elemento natio. In seguito, chiese a Kyoshi di aiutarle il ragazzo a mettere a posto i vari regali che la gente aveva consegnato all’Avatar. Quando i due amici iniziarono a litigare per un paio di stivali troppo grandi, Yun implorò Kyoshi a venire con lui per la forma di quel contratto, dato che voleva avere introno qualcuno che lo vedeva come una persona normale, non l’Avatar.

Quando la ragazza acconsentì, Yun accarezzò la sua mano e la portò brevemente alla sua guancia facendola arrossire, poi percepì che Rangi stava per entrare nella stanza. Nel momento in cui la dominatrice del fuoco s’inchinò rispettosamente e iniziò a criticare Kyoshi per non aver fatto progressi nel mettere in ordine i regali, lei e Yun iniziarono a scherzare di bruciare tutta la villa. La solitamente così seria Rangi finì per lanciargli in faccia un cuscino, il che fece ridere tutti e tre.

Caduta della Quinta Nazione[]

Mentre stavano volando al luogo d'incontro su Pengpeng, Yun si accorse che Kyoshi stava avendo un incubo e rischiava di cadere in mare, fortunatamente la prese all'ultimo. Dopo ore di volo, raggiunsero l’iceberg che Tagaka aveva scelto per le trattative e Yun beccò Amak che si era travestito da una delle sue guardie. Dopo ave rincontrato la capa della Quinta Nazione, il gruppo di Yun venne invitato al campo della Regina dei Pirati per un banchetto in suo onore. Durante la festa, Tagaka commentò che si aspettava di venir assassinata prima di firmare il contratto, a cosa Yun pensava che si riferisse solo al numero delle sue guardie del corpo, ma in realtà la piratessa stava accusando i suoi maestri del dominio di omicidi di massa. Rivelò al ragazzo scioccato che Jianzhu era famoso come il Becchino del passo di Zhulu, per aver maltrattato i prigionieri dei Colli Gialli e sepolto vivi cinquemila daofei. Continuò con la nota che Hei-Ran aveva una certa reputazione di morti “accidentali” durante i suoi Agni Kai e che Kelsang aveva violato il suo giuramento da pacifista devastando una flotta intera della Quinta Nazione. Mantenendo la sua calma solo per un filo, Yun rispose diplomaticamente che non aveva nulla da teme dai suoi maestri ora.

Dopo che Tagaka e le sue guardie si erano ritirati per la notte, Yun corse da Jianzhu per chiedere immediatamente conferma su queste storie. Il Saggio della Terra difese le sue azioni senza mostrare nessun pentimento, spiegando che le sue azioni contro i daofei, che si credevano di stare sopra la giustizia, avevano spinto il resto dei Colli Gialli a nascondersi e dichiarò che ogni cittadino del Regno della Terra decente avrebbe acconsentito. Quando Kelsang si unì alla discussione dando ragione al suo amico, ricordandolo che avevano dovuto arrangiarsi senza la presenza dell’Avatar, Yun rispose con cinismo che il peso di uccidere senza pietà allora era caduto sulle sue spalle. La sua reazione emozionale gli portò la critica di Jianzhu che, per lui, si era lasciato influenzare troppa da Tagaka. Il resto del gruppo si ritirò, a parte Yun e Jianzhu che continuarono a litigare furiosi.

La mattina seguente, Yun seguì le trattative e iniziò a controllare i testi del documento da firmare. Da punto in bianco però, le ordinò di rilasciare tutti i suoi prigionieri del Regno della Terra, una violazione chiara dei suoi accordi presi in anticipo con il suo maestro. A grande sorpresa di tutti, Tagaka accettò prontamente, ma rivelò anche che l’intera cerimonia di firma di questo contratto era stata solo un’esca per attirare Yun via da Yokoya per permettere alla Quinta Nazione di invadere la penisola e prendersi i falegnami e la legna necessaria per ampliare la sua flotta. Senza preavviso, la piratessa uccise Amak, poi i suoi dominatori dell’acqua trascinarono Rangi, Hei-Ran e Jianzhu sotto il ghiaccio. Yun riuscì a crearsi un guanto di terra usando la pietra dell’inchiostro sul tavolo delle trattative e iniziò a duellarsi con Tagaka che aveva rivelato la sua flotta nascosta all’interno d dell'iceberg che si mise in viaggio per Yokoya. Disperato, Yun spinse Kelsang a fermare la flotta anziché venire in suo aiuto, ma Tagaga riuscì a danneggiare il suo aliante e farlo cadere in mare, poi imprigionò Yun in un blocco di ghiaccio.

Yun venne portato al campo dei pirati come loro prigioniero dove Kyoshi affrontò Tagaka e le ordinò di rilasciarlo. La capa della Quinta Nazione notò con un sorriso che Yun valeva di più come ostaggio che come Avatar e lo spinse da parte in modo molto irrispettoso. Improvvisamente, la ragazza alzò in superficie il fondo marino e devastò la flotta dei pirati prima che venisse raggiunta da Rangi e Hei-Ran che liberarono Yun e sconfissero Tagaka.

In seguito a questa avventura, Yun e il suo gruppo tornarono a Yokoya dove Kelsang confessò il suo sospetto che fosse in realtà Kyoshi il vero Avatar. Mentre attendevano che la ragazza in questione si risvegliasse dopo aver perso conoscenza sull’iceberg, Yun venne curato dalle guaritrici che interpretarono la scolorazione sulla sua mano per via dell'inchiostro per lesioni da congelamento. Alcuni giorni dopo, ricevette una visita da parte di Kyoshi e le rivelò di ciò che era accaduto durante la sua assenza. Quando la sua servitrice iniziò a lodarlo per aver sconfitto la Quinta Nazione, lei venne interrotta da Rangi che raccontò cosa stava pensando Kelsang. Mentre accusava la giovane donna di discreditare forse la reputazione di Yun puntandole il suo dito contro il petto, le procurava involontariamente delle ustioni, il che la inorridì e lasciò la stanza in imbarazzo. In seguito, Yun tentò di parlare con Kyoshi, ma esitò e la lasciò da sola.

Tradito dal suo maestro[]

Alcune settimane dopo, Jianzhu sospese le attività di Kyoshi finché potesse verificare chi dei due ragazzi sotto il suo tetto fosse effettivamente il vero Avatar. Dopo il primo tentativo fallito di dominare il fuoco, Yun seppe che Kyoshi stava passando quasi tutto il suo tempo libero nella biblioteca a nascondersi e, dopo aver capito che lo stava facendo per i sensi di colpa di potenzialmente rubargli l’identità di Avatar, Yun cercò di consolarla rassicurandola che non era colpa sua. La donna del Regno della Terra rispose che Rangi ancora non le aveva perdonato, ma il suo amico le promise che cambierà idea perché era una “persona di credenza”.

Yun iniziò poi a parlare dei litigi politici interni dei Saggi della Terra, tra questi molti volevano influenzare l’Avatar per aumentare il proprio potere politico. Finora era stata solo la sua stretta collaborazione con Jianzhu che aveva agito da assicurazione contro ogni altro saggio che voleva dividerli, ma se il suo stato di Avatar dovesse rivelarsi falso, in pratica ogni singolo contratto e ogni trattativa di pace finora stipulato da loro due perderebbe il suo valore.

Queste parole tetre fecero cadere tra i due un silenzio di tomba finché Yun non si accorse di un vaso pieno di gigli di fuoco che li fece ricordare di quel momento otto mesi fa in cui si erano quasi baciati. Notando il sorriso sul volto di Kyoshi, la rassicurò che sarebbe felice per lei anche se venisse provato che fosse lei il vero Avatar.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, Jianzhu portò Yun e Kyoshi a una gita clandestina verso una miniera abbandonata nelle montagne di Xisheen senza informare nessuno alla villa. Yun pensava che volesse provare a scatenare lo Stato dell’Avatar, ma gli venne detto che invece voleva contattare uno spirito sofferente. Dopo aver raggiunto una terrazza di terra su una montagna, ai due ragazzi venne ordinato di assumere una posizione per la meditazione e di accendere dell’inceso con il dominio del fuoco; questa richiesta mise entrambi in imbarazzo, così dovette accenderlo lui con mezzi tradizionali. Dopo aver chiusi gli occhi e inalato il fumo dell’incenso, i due iniziarono a sentirsi stanchi e persero conoscenza prima che Yun potesse avvertire la sua amica.

Jianzhu richiamò uno spirito di nome Padre Lucciola [Father Glowworm] e gli chiese di rivelargli di dei due ragazzi fosse il vero Avatar. Grazie al suo allenamento contro i veleni, Yun riuscì a riprendersi fino a un certo grado e si gettò tra lo spirito e Kyoshi, ma non poté evitare che ad entrambi venne prelevato un po' del loro sangue, il che permise allo spirito di identificare Kyoshi come il vero Avatar. Queste parole scossero Yun fino al cuore, dato che, nonostante le sue parole gentili di prima, non aveva mai neanche considerato la possibilità di non essere veramente l’Avatar. Improvvisamente, Jianzhu assalì Padre Lucciola e iniziò a trascinare via la Kyoshi ancora mezza addormentata, ma così facendo fece infuriare lo spirito che annunciò che il suo prezzo di sangue si era appena alzato. I suoi tentacoli si avvinghiarono intorno al ragazzo e lo trascinò nella sua caverna, lasciando pensare agli altri umani che lo aveva ucciso.

Duello nel mondo degli spiriti[]

Quando Yun si risvegliò, si rese conto di trovarsi nel Mondo degli Spiriti. Dopo essersi calmato, iniziò ad addolcire lo spirito per convincerlo di accettarlo come allievo per trovare un modo per tornare nel mondo degli umani. Padre Lucciola notò la sua tattica, ma decise di accontentarlo per il momento accettando i vari complimenti dell’umano, ma alla fine lo dichiarò solo un essere insulso. Gli promise comunque che una parte di lui diventerà immortale dopo che sarà assorbito da lui.

Lo spirito attaccò Yun che si difese bene per un certo peridio di tempo grazie alla sua grande abilità nel dominio della terra. Deviò gli attacchi dello spirito finché questo propose una tregua che l’umano accettò, confidente nelle sue abilità nel trattare con avversari. Lo spirito gli promise una parte dei suoi poteri di cerare passaggi attraverso i due mondi, ma in cambio doveva portargli innocenti da divorare. Yun accettò, ma all’ultimo momento alzò il suolo con tutta la sua forza e schiacciò lo spirito. Come ultimo atto, mangiò uno deii suoi occhi, assorbendo l’essenza di Padre Lucciola e acquisendo i suoi poteri.

Disperato di sfuggire dal Mondo degli Spiriti, Yun iniziò a scavare in basso senza sosta finché si risvegliò nel mondo reale vicino al posto in cui si era trovato prima. Il ragazzo, sporco e segnato dalla dura battaglia, si mise in cammino verso un villaggio abitato dove una guardia lo informò che poteva bere dalla fontana del governatore Tuo solo se era in possesso del permesso necessario. Yun iniziò a trattare con l’uomo, ma in quel momento si rese conto che non aveva nulla da offrigli, dato che niente degli averi dell’Avatar era veramente suo.

Sul cammino verso una casa del tè, si accorse che poteva percepire la presenza di Kyoshi nelle montagne di Taihua grazie alla connessione spirituale innata tra Padre Lucciola e la precedente incarnazione della ragazza, Avatar Kuruk. Da una chiacchierata tra alcuni lavoratori delle miniere dedusse che aveva speso una settimana nel Mondo degli Spiriti, ma lui aveva percepito questo lasso di tempo come molto più lungo. Quando entrò nella locando, gli venne ordinato di andarsene nel momento in cui si accorsero che non aveva nulla da pagare nemmeno l’acqua. Cercò di far capire al proprietario di essere quel Yun ma l’uomo rispose con crudeltà che, se avesse voluto bere dell’acqua, avrebbe dovuto fargli vedere il suo dominio dell’acqua. Questa prese in giro fece perdere la pazienza al ragazzo che gridò che aveva dedicato la sua intera vita a chiunque presente in questo locale, di fatti c’era un ospite che era stato rapito da Tagaka. Una lavoratrice delle miniere sempre più spaventata gli offrì la sua acqua per placare la situazione, ma Yun dichiarò che ormai era troppo tardi per le scuse. Fondendo le varie tazze di ceramica presenti, si creò una lama affilata con la quale uccise prima il proprietario e gli altri ospiti, poi anche il guardiano della fontana, determinato ad iniziare una crociata contro tutti quelli che avevano mentito sul fatto di essere l’Avatar.

Sete di vendetta[]

Qualche tempo dopo, Yun apparve nel famoso locale del tè di pietra nel villaggio di Qinchao sorprendendo Kyoshi e Jianzhu che erano impegnati in una battaglia silenziosa. Anche se esternamente sembrava in salute e stava addirittura sorridendo, Kyoshi percepii che qualcosa di essenziale e di umano gli era venuto a mancare in lui. Senza una sola parola, Yun si prese un sassolino da terra e lo pose contro lo sterno del suo ex-maestro per poi spingerlo contro il suo petto fino ad ucciderlo. Ad azione compiuta, si voltò e se ne andò con un sorriso sulle labbra, ma prima di sparire diede un pugno al muto per avvertire gli ospiti che quello che avevano appena visto non era stata una allucinazione.

Yun riapparve un anno dopo al palazzo imperiale della Nazione del Fuoco dove Kyoshi era ospite d’onore del Signore del Fuoco Zoryu in occasione dello Festival di Avatar Szeto. Dopo aver preso in ostaggio tutti gli ospiti della festa in giardino liquefano il terreno e facendogli sprofondare fino alle ginocchia, dichiarò di avere ancora un invito a tutti i festival di Szeto; si rivolse poi al monarca e chiese con cinismo se questo invito era stato forse revocato dopo la sua presunta morte. Rangi gli ordinò di arrendersi e Kyoshi provò a parlargli, ma Yun si rifiutò tenendo i suoi ostaggi alla sua merce.

Le due ragazze iniziarono quindi a combatte il loro amico di un tempo e lo inseguirono dopo che questo cercò di sparire nella folla. Quando l’Avatar si avvicinò a lui con i suoi ventagli da guerra aperti minacciosi, usò un ministro della Nazione del Fuoco come scudo, sorpreso del fatto che Kyoshi voleva veramente ferirlo sul serio. Mentre lei alternava colpi contro la sua testa e il tronco, gli chiese in modo sarcastico di ringraziarlo per aver sconfitto Jianzhu, godendosi il ricordo del momento della sua morte. Kyoshi voleva sapere cosa voleva da lei ora, ricevendo la riposta che voleva solamente giustizia da tutti coloro che gli hanno mentito dicendo che era l’Avatar. In quel momento si creò un tunnel attraverso il pavimento, determinato a scovare i maestri che l’avevano ingannato.

Anche se Kyoshi e Rangi si affrettarono a raggiungere la stanza di Hei-Ran prima di lui, Yun aveva già ammazzato Lu Beifong, nel frattempo, e lasciato la sua salma nella Galleria Imperiale. Gli uomini di Dairin circondarono il dominatore della terra assettato di sangue credendo che qua non possedeva materiale da dominare, ma questo usò i pigmenti dei ritratti degli Avatar del fuoco basati su elementi terreni e li raccolse in una sfera di pigmenti sopra la sua testa per poi far piovere piccoli aculei affilati su suoi avversari. Questi colpirono Kyoshi e le guardie, uccidendone e ferendone molti, incluso Dairin stesso, permettendo a Yun di sparire indisturbato.

Nei giorni seguenti, Yun viaggiò a Chung-Ling del Nord dove Hei-Ran si era ritirata dopo l’attacco insieme a sua figlia e Kyoshi. Generò un diversivo creando nei campi un messaggio che provocava i due clan in guerra per la successione al trono del fuoco, ovvero i Keohso e i Saowon, portando a una battaglia caotica in pieno cento della città. Nel frattempo, incontrò Hei-Ran che era rimasta da sola nel suo hotel, ma inizialmente la sfidò soltanto a una partita di Pai-Sho. Kyoshi, che aveva capito il suo piano tardi, corse da lei e la trovò a tavolo insieme a Yun, il quale dichiarò con un sorriso che avrebbe sconfitta la vecchia maestra del dominio del fuoco in solo diciotto mosse. Una volta arrivato a quel punto, trasformò le tavolette di Pai- Sho in una punta affilata e la puntò contro la gola di Hei-Ran. Kyoshi cercò di fermarlo usando il suo dominio della terra, ma nonostante la sua resistenza, Yun riuscì a far affondare la lama nel collo della signora. Nonostante la sua ferita sanguinante, Hei-Ran lo afferrò al braccio, creò una palla di fuoco che lanciò contro il petto del ragazzo. Questo gridò dal dolore e la spinse a terra, ritirando la sua lama per poi fuggire dal secondo piano. Kyoshi scelse di occuparsi di Hei-Ran anziché inseguirlo, così se la cavò.

Battaglia finale[]

Yun tornò alla villa su Yokoya un mese dopo, ormai semi abbandonata. Kyoshi riuscì a percepire la sua posizione dopo essersi connessa con i ricordi di Kuruk di Padre Lucciola e le lasciò un messaggio che la stava aspettando nella villa. Aspettava la sua amica di un tempo in cucina dove Mui gli servì un piatto di ravioli, felice di rivedere i due ragazzi dopo così tanto tempo. Yun e Kyoshi lo fecero uscire con una scusa, poi si prepararono alla battaglia finale. La ragazza dichiarò che aveva finalmente deciso di finirlo, dato che aveva capito che si sarebbe scatenato il caos nella Nazione del Fuoco se fosse ricomparso. Yun però rispose che a lui lo stato del mondo non importava più, e ribadiva la sua decisione di voler sterminare tutti i bugiardi che lo avevano lusingato e manipolato quando credevano che fosse lui l’Avatar. Dato che non voleva essere arrestato, le disse che non gli stava dando la scelta se combattere contro di lui oppure no, ma Kyoshi rispose con decisione che era lei che non gli stava dando una scelta.

Yun fece alzare un pilastro di pietra tra di loro, dandogli ampio materiale da dominare per entrambi. Facendo volare frammenti di pietra come proiettili, i due iniziarono il duello evitando però di essere colpiti finché Kyoshi non mosse l’intero pilastro distruggendo la sala pranzo. Yun batté in ritirata facendo alzare punte di terra da un'altra stanza senza farsi vedere. Quando riemerse, Kyoshi lo implorò di lasciar scorrere via il suo dolore, ma Yun si rifiutò.

Trasformò poi l'intero pavimento in sabbie mobili intrappolando alla sua avversaria e le spiegò che non aveva mai voluto ferirla, dato che era stata lei l'unica persona innocente in questo affare indegno. Indicando la sua armatura pesante, le fece notare che era stata anche lei era stata maledetta dai suoi nuovi obblighi da Avatar. Fiera e decisa, Kyoshi rispose che portava armatura e Make-Up perché lo  aveva scelto lei e ora aveva amici molto più veritieri di lui. In quel momento Kirima attaccò dal soffitto con una frusta d'acqua, permettendo a Wong di liberare Kyoshi dalla sua trappola. Yun si protesse con un muro di terra che poi lanciò contro la dominatrice dell’acqua mentre si allontanava dominando il pavimento sotto di lui. La comparsa degli amici di Kyoshi lo scombussolò e volle sapere se ci fosse anche Rangi, cosa che la dominatrice del fuoco confermò lei stessa urlando da Jinpa che stava circondando intorno alla villa su Yingyong.

Kirima continuò il suo attacco su Yun che cerò un altro scudo che però venne distrutto da Wong. Kyoshi cerò di imitare la sua tecnica trascinandolo sottoterra, ma il ragazzo fuggì con facilità dominando la terra solo con le sue spalle. Rangi lo attaccò sputando fuoco, ma Yun evitò la fiamma slittando via cavalcando la terra. Rangi lo inseguì con i suoi attacchi di fuoco, sorprendendo Yun con la sua ferocia, così fece tremare la terra che fece cadere le due ragazze. Liquefacendo ora le fondamenta dall’edificio, Wong e Kirima vennero costretti a rifugiarsi sul tetto per essere salvati da Jinpa. Yun attaccò il Nomade dell’Aria con una pioggia di aculei infilzandolo con la spalla contro la sella del bisonte.

Kirima e Wong tornarono all'attacco cercando di colpire Yun da un suo punto cieco, ma questo creò una serie di buchi nel pavimento che finirono epr spezzare le loro gambe. Ormai più sicuro della vittoria, Yun attaccò Kyoshi e Rangi con dischi di terra rotti, deciso ora solo di punirle anziché ucciderle. La coppia però non si perse d’animo e dichiarò la loro determinazione ricreando il rosso del loro make-up con il loro sangue per poi tornare alla carica più aggressive che mai. Usando la propulsione del fuoco, si avvicinarono a Yun senza toccare terra, ma Kyoshi sbagliò mira con la sua palla di fuoco. La sua ragazza la reindirizzò contro la barriera che Yun aveva alzato, facendola esplodere. Tuttavia, questo usò il fumo come distrazione per comparire dietro a Rangi e la infilzò alla schiena con un aculeo di terra.

Una Kyoshi disperata corsa dalla sua ragazza e la prese in braccio piangente, ma Yun si dimostrò freddo e insensibile e si limitò a farle notare che cose del genere continueranno a succedere se lei insisteva a volerlo fermare. Piangendo, Kyoshi iniziò a chiedere perdono per avergli rubato la identità di Avatar, facendolo avvicinare a lei. Yun si inginocchiò davanti a lei per inferire ulteriormente sulla sua amica di un tempo, ma la donna pose la sua mano sul suo petto e usò una tecnica del dominio dell’acqua molto avanzato per abbassare la sua temperatura corporea. Il ragazzo si accorse troppo tardi che il suo cuore e i suoi polmoni stavano letteralmente congelando e dopo alcuni minuti cadde a terra morto.

Alcuni giorni dopo, Kyoshi seppellì Yun su una collina sopra Yokoya e incise sulla lapide il suo nome e il suo luogo di nascita. Lei e Rangi furono gli ultimi a lasciare il luogo del funerale, triste che il loro amico avesse fatto questa fine.

Eredità[]

  • Il ruolo di Yun di istigatore durante la guerra dei camelia-peoni fu usato dal Signore del Fuoco Zoryu per pretesa per disonorare il clan Saowon e dichiararli traditori, inoltre iniziò una compagna generazionale per togliere il potere ai clan di nobili e concentrare tutto il potere sotto il Signore del Fuoco.
  • La tecnica di Yun di usare guanti di terra venne imparata da Kyoshi che lo insegnò al Dai Li.
  • La posizione di Yun come “falso Avatar” e il suo ruolo nella caduta della Quinta Nazione venne tutt’ora insegnato nelle lezioni di storia e politica.

Personalità[]

Yun era stato un ragazzo estroverso, spiritoso e a volte irriverente che si divertiva a prendere i suoi amici Kyoshi e Rangi, ma poteva essere anche veramente serio e saggio. Prendeva sul serio il suo ruolo di Avatar che studiava giorno e notte per essere degno del suo (presunto) destino. La sua frustrazione però aumentò giorno in giorno in cui non era capace di dominare uno degli altri elementi, iniziando ad avere dei dubbi. Jianzhu lo descrisse come uno stratega eccellente che poteva pianificare in anticipo e studiare la situazione per identificare i punti forti e deboli dell’avversario.

Anche se, dall’esterno, continuava a sembrare sicuro di sé, accattivante e sorridente, dentro di sé era dominato dell'insicurezza sulla sua posizione di Avatar. La rivelazione che Kyoshi era il vero Avatar lo spezzò emotivamente, ma continuò a nascondere i suoi veri sentimenti persino davanti a lei e al suo maestro, affermando che sarebbe felice se lei fosse il vero Avatar, anche se in realtà il solo pensiero lo stava deprimendo. Kyoshi non si rese conto della verità, considerandolo troppo allegro per provare sentimenti come l'invidia o l’ossessione.

Dopo il suo duello con Padre Lucciola, lo spirito di Yun venne corrotto da una passione per una vendetta sanguinosa. Dopo aver superato il trauma di essere stato “derubato” dal suo rango di Avatar, iniziò a sentirsi più libero da ogni vincolo e non più tenuto a curarsi dello stato del mondo. La sua allegria si tramutò in sarcasmo crudele ed era pronto ad uccidere persone solo per avvertire chiunque a non intralciarlo nella sua crociata di vendetta. Scaricò il suo trauma su coloro che l’avevano ingannato (involontariamente, ma per lui questo non faceva differenza) accusandoli di averlo manipolato e usato solo per i loro scopi personali. In realtà però, la sua insicurezza rimase attiva, un ragazzo che aveva perso il suo scopo nella vita, e Kyoshi lo usò a suo favore facendogli abbassare la guardia implorando perdono per avergli “rubato” lo stato di un Avatar prima di ucciderlo.

Abilità[]

Grazie sia alla sua abilità strategica, la sua intelligenza e il suo addestramento esteso che gli aveva permesso di allenarsi sotto i maestri più prestigiosi, Yun è diventato un dominatore della terra eccezionale che poteva dominare sia grande quantità di terreno che piccoli frammenti con estrema finezza. Ha sviluppato anche tecniche nuove come scrivere con pietre e sassolini per comunicare a lunga distanza. Poteva usare anche tecniche molto rare come il senso sismico, dominare pigmenti basati su minerali o liquefare pietra senza l’aggiunta di calore che dominava poi con tecniche simili al dominio dell’acqua. Era anche molto bravo nell’uso dei guanti di terra per attacchi veloci e precisi, una abilità che ha poi passato a Kyoshi.

A parte la sua abilità da dominatore, Yun era anche un giocatore di Pai Sho eccellente, un diplomato paziente e tattico e anche abile a trovare compromessi che lasciavano entrambe le fazioni soddisfatte. Grazie agli insegnamenti di Amak, era anche un esperto nell’arte dell’assassinio, la fuga, avvelenamento e spionaggio.

Trivia[]

  • Yun si è sempre rifiutato di parlare della sua famiglia di sangue, facendo credere che Jianzhu sia stato sia il suo mentore che la sua famiglia.
  • Possedeva ben quarantaquattro tavole di Pai Sho.
  • La sua apparizione fisica è basata sui classici eroi dei Wuxia cinesi
  • Secondo Michael Dante DiMartino, l’idea di un Avatar falso era già stata proposta più volte sin dall'inizio del cartone, ma non c’era mai stato il momento giusto per inserirlo. Finalmente, F.C. Yee riuscì ad inserire questo concetto nel romanzo di Kyoshi, aggiudicandosi il pieno supporto di Michael.
  • Yun sapeva più sugli Avatar passati di tanti studiosi.
  • La sua fusione con Padre Lucciola è finora l’unica occasione in cui, a parte l’Avatar, un umano assorbe uno spirito. Dato che spiriti non possono morire per davvero (citazione di Lady Tienhai), non è chiaro cosa ne fosse stato dello spirito assorbito dopo la morte di Yun. Nel caso dell’Avatar, la connessione tra uomo mortale e spirito immortale ha oltrepassato la morte portando a un ciclo di reincarnazioni.
  • Nonostante non fosse stato un Avatar “vero”, Yun ha mostrato caratteristiche inusuali e particolari che ci si aspetterebbe da un Avatar e che vanno oltre a un dominatore della terra normale. Curiosità: nel videogioco Avatar: Generations Yun é categorizzato nella categoria “Avatar”.