Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki


Wai è stato il luogotenente di Mok e una figura di spicco nel gruppo daofei dei Colletti Gialli. Era stato un fanatico brutale ma anche carismatico che era devoto a coloro che percepiva come spiritualmente illuminati. Il primo individuo a suscitare in lui questa venerazione fu Xu Ping An, a cui liberazione Wai ha collaborato nel 296 AG, ma dopo la sua morte per mano dell’Avatar Kyoshi ha iniziato a venerare lei.

Storia[]

Preparativi della liberazione di Xu Ping An[]

Dopo che i Colletti Gialli erano stati massacrati al Passo Zhulu per mano di Jinazhu, Wai collaborò con Mok per ricostituire il suo ordine fondendo l'organizzazione di copertura “Società del Fiore d'Autunno”. Mentre Mok divenne il loro capo, Wai era il suo braccio destro e un suo parigrado che esigeva rispetto e venerazione dai suoi sudditi, i quali lo temevano anche per la sua tendenza di sfoderare i suoi coltelli ed attaccare senza pietà se il suo capo lo ordinava. Lo aiutò a creare una vasta rete di informanti in tutto il regno rimanendo abbastanza segreti da non suscitare l'interesse delle autorità, ma abbastanza potenti da potersi costruire una città illegale nascosta di nome Hujiang. Nell’anno 296 AG, otto anni dopo la battaglia, i due riuscivano finalmente a localizzare la prigione di Xu Ping An come la fortezza del governatore Te Sihung e iniziarono a preparare la missione di salvataggio. Il compito di Wai era da fare da predicatore in strada a Hujiang per attirare nuovi seguaci abbastanza fanatici da seguirlo in questa missione potenzialmente fatale.

Un giorno, Wai stava dando il suo solito discorso fervente sul bazar dove stava predicando davanti a una folla incantata. La sera seguente, seguiva Mok a vedere i duelli Lei Tai, stando al fianco del suo capo sul balcone del fienile nel quale si eseguivano gli incontri. A lui gli venne presentata la Compagnia dell’Opera Volante che Mok aveva per caso beccato sul bazar e che erano arrivati da poco da Baia del Camaleonte per tornare sul palcoscenico del crimine organizzato. Wai rimase in silenzio, ma fissò il gruppo con aperto disprezzo anche quando gli venne detto che dovevano concedergli lo stesso rispetto che a Mok. Quando questo criticò Kyoshi per aversi dimostrata “schizzinosa” davanti ai duelli sanguinosi che si consumavano sotto a loro, Lek si intromise assicurandolo che la ragazza poteva essere una vera dura quando serviva. Irritato da questa intromissione, Mok alzò un dito e Wai tirò fuori il suo coltello, afferrò la mano del ragazzino e lo colpì al palmo provocando una ferita profonda. Dopo che Rangi era salita sul ring dei Lei Tai, Mok e Wai seguirono l’incontro interessati e attesero il ritorno della ragazza dopo che aveva sconfitto il campione in carica, rispettandola un po' di più. Mok proseguì a descrivere il piano di liberazione di Xui Ping An senza fare il suo nome e li costrinse alla collaborazione.

Il giorno seguente, Hujiang venne attaccata da uno shirshu che gli uomini di Mok riuscirono ad uccidere a grande fatica, ma persero parecchie persone. Il capo del Fiore d'Autunno si rese presto conto che quella creatura doveva aver seguito la Compagnia dell’Opera Volante e ordinò a Wai di rintracciarli per catturarli ed interrogarli. Ma prima di poterli trovare, il gruppo era già fuggito sul loro bisonte volante e per cui doveva tornare senza aver completato la missione. In seguito a questo attacco, la Società del Fiore d'Autunno abbandonò Hujiang perché temeva che l‘uomo che aveva mandato lo shirshu potesse averla scoperta, per cui i daofei si avviarono verso Zigan dove si trovava la fortezza di Te.

Rinascita e collasso dei Colletti Gialli[]

Trenta giorno dopo, il Fiore d’Autunno mise su accampamento nei campi vicini a Zigan senza che le guardie del governatore si accorgessero della presenza di centinaia di banditi nelle vicinanze. Quando a loro si aggiunse la Compagnia dell’Opera Volante e Mok li voleva interrogare sull'attacco dello shirshu, Wai sfoderò il suo coltello in previsione degli ordini del suo capo. Il suo momento stava per giungere quando ancora una volta fu Lek a difendere Kyoshi e Rangi; Wai stava già per buttarsi sul ragazzino del deserto Si Wong, ma il suo braccio venne bloccato da Kyoshi che lo schiacciò contro la scrivania di Mok per poi spezzargli le ossa colpendo la mano con il suo ventaglio chiuso. Tutti i presenti, sopratutto Wai stesso, rimasero scioccati da questa azione fulminea, il quale era così intorpidito dall'incredulità da non accorgersi del dolore che gli stava salendo per il braccio. La ragazza chiese perdono e spiegò che avesse visto un insetto velenoso e che volesse salvare la vita a “Zio Mok” mentre Wai si strinse la mano dolente e le mostrò i denti come un cobra che stava per sputare. Con calma, la ragazza aggiunse che, se Wai dovesse ritenere la sua azione inappropriata, potrebbe insegnargli la disciplina in un Lei Tai dopo il completamente della missione. A grande rabbia dell’uomo, Mok iniziò a ridere e di complimentarsi con Kyoshi per i progressi fatti in questo mese, decretando quindi che questo affronto non fosse degno di una reazione a suo favore.

La Compagnia dell’Opera Volante e il resto del Fiore d’Autunno si separarono per iniziare la missione di salvataggio; Wai e Mok osservarono come l’avanguardia venne massacrata delle guardie del palazzo mentre gli altri non riuscirono ad entrare per via della comparsa di un trincea scavata da Kyoshi, Wong e Lao Ge per separare le due fazioni ed dirimere morti inutili tra le persone civili. Molto prima del previsto, la Compagnia dell’Opera Volante tornò con il prigioniero liberato, ma Mok si infuriò con il gruppo per aver alterato i piani senza informarlo. Stavolta Wai era molto più esitante ad sfoderare la sua lama e si limitò a fissare Kyoshi con cautela mentre si strofinava la mano fasciata. Quando Xu, anziché ringraziarlo per il salvataggio, sgridò Mok per averci avuto bisogno di ben otto anni per tirarlo fuori dalla prigione, Wai rimase immobile.

Poco dopo, Wai assistette alla dichiarazione fervente di Xu che i Colletti Gialli fossero rinati e che iniziasse la sua vendetta sanguinosa contro il governo per gli anni in carcere, facendosi nuovamente contagiare dal suo fanatismo. I daofei si avviarono verso Zigan, ma sul cammino s’imbatterono in un maso che doveva diventare la prima vittima della furia accumulata dei Xu contro chiunque avesse aiutato il governo, anche le persone civili. Mentre i membri di rango basso legarono il contadino per bollito vivo in un calderone di acqua bollente, Wai e Mok presero in ostaggio sua moglie e suo figlio picchiandoli severamente. Nel frattempo Xu Ping An si era rasato e pettinato e stava leggendo un libro che aveva trovato in casa e si diede tutto il tempo per aspettare di dare l’ordine di ucciderli, ma il suo divertimento venne interrotto dalla comparsa della Compagnia dell’Opera Volante. Kyoshi capovolse il calderone e liberò il contadino per poi insultare Xu e ordinargli di lasciare in pace queste povere persone. Al segnale del suo capo, Wai si apprestò a tagliare la gola alla donna in ostaggio ma si bloccò quando Kyoshi gli gridò di fermarsi, ricordandosi l’ultima volta in cui aveva estratto il coltello in sua presenza. La ragazza continuò ad insultare il capo dei Colletti Gialli e lo sfidò a un Lei Tai, scioccando tutti i criminali presenti per la sua insolenza.

Durante il duello, Wai inizialmente stette al fianco di Mok nell'angolo di Xu accanto alla piattaforma eretta in retta e furia e osservò come il suo idolo gettò a terra l’avversaria con il suo dominio del fulmine, apparentemente uccidendola. La situazione si capovolse quando Kyoshi entrò nello Stato dell’Avatar e salì in aria su un tornado di vento e fuoco che scaraventò via i presenti a terra. Wai dovette osservare impotente come Xu cadde a morte da un’altezza di dozzine di metri mettendo fine al sogno comune e spingendo i daofei radunatati di scappare in panico. Wai fu uno degli ultimi ad andarsene fissando Kyoshi con la mascella spalancata e in competo stato di shock e riverenza. Con le voce degli altri Avatar in gola, Kyoshi gli ordinò di andarsene, così Wai la salutò e s'inchinò profondamente per obbedire al suo ordine.

In seguito, si riunì con Mok e insieme si misero in viaggio per Ba Sing Se dove tornarono ai loro modi di fare criminali. Nell’anello inferiore, fondarono un gruppo daofei del nome Triad of the Golden Wing che nel corso dei mesi seguenti occupò ben presto un intero quartiere. Mok ricevette l'informazione che qualcuno stesse per attaccarlo, cosi Wai si nascose in una stanza adiacente al suo ufficio come guardia del corpo. L’attacco avvenne per davvero e gli intrusi riuscirono a superare le difese della triade e misero Mok nell’angolo, cosi questo chiamò Wai in aiuto. Saltò fuori dalla porta e si stava già buttando sull'aggressore, ma si bloccò quando si accorse che si trattava dell’Avatar Kyoshi. Si fermò e s’inchinò davanti a lei arrendendosi senza ribellarsi, a grande costernazione di Mok. Tutti i membri della taride vennero arrestati dalla polizia dei Ba Sing Se, anche se i due criminali riuscirono più tardi a fuggire e di fondare un’altra organizzazione simile a Colletti Gialli o al Fiore d’Autunno.

Descrizione fisica[]

Nella sua prima comparsa, il volto di Wai venne descritto come “una brutta faccia tagliata in due da una cinghia di cuoio” che sembrava tenergli fermo il naso. Non si sa la causa, ma il suo volto era pieno di cicatrici e il naso gli mancava totalmente. In genere, era sfigurato e considerato quindi “brutto” con gli occhi selvaggi.

Personalità[]

Wai non aveva freni morali quando Mok gli ordinava a punire altri per semplici errori o insubordinazione, ma da solo fece ben poco. Kyoshi ha notato che le sembrava che a quell'uomo “insolito e crudele” qualcuno dovesse sempre dire cosa fare. Wai si lasciava influenzare da persone con carisma diventando uno strumento per loro. La sua passione per la fratellanza tra i daofei era stata colpita nel suo essere e poteva dimostrare grande passione quando parlava ai suoi compagni e poteva convincerli a seguirlo fino alla morte. Tuttavia, la reverenza per l’Avatar poteva rivaleggiare con quella del Codice o con la fedeltà in confronto ai Colletti Gialli.

Comparsa[]

Cronache dell'Avatar[]

L'ascesa di Kyoshi[]

  • 118. "La città" (senza dialogo)
  • 119. "La bestia" (senza dialogo)
  • 124. "Il volto della tradizione" (senza dialogo)
  • 125. "Il Raid" (senza dialogo)
  • 126. "La sfida" (senza dialogo)
  • 127. "Tasse" (senza dialogo)

The Shadow of Kyoshi[]

  • 201. "Unfinished Business" (senza dialogo)

Avatar Legends: The Roleplaying Game[]

  • Core Book

Riferimenti[]

  1. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Seven, "Dues". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  2. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Eighteen, "The Town". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  3. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Five, "The Raid". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  4. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Nineteen, "The Beast". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  5. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Four, "The Face of Tradition". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  6. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Six, "The Challenge". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  7. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 21, 2020). Chapter One, "Unfinished Business". The Shadow of Kyoshi. Amulet Books.
  8. 1 Avatar Legends: The Roleplaying Game. Core Book, Version 1.0, 2022, p. 36.