Chiamato anche "Tempio dell'Aria Orientale" (Eastern Air Temple"), questo é uno dei quattro templi originali principali dei Nomadi dell'Aria. Era uno dei due templi abitati solamente da suore dell'aria, come il suo sosia dell'Ovest e ritenuto come il più spirituale di tutti i templi.Purtroppo la sua popolazione venne estirpata durante l'attacco della Nazione del Fuoco e la struttura subì gravi danni. L'unico ad abitare al tempio fu il Guru Pathik che attese l'arrivo di Avatar Aang per cento anni per insegnargli a controllare lo Stato dell'Avatar. Settant'anni più tardi il tempio era tornato alla sua vecchia gloria e Avatar Korra venne lì per imparare come raggiungere il Mondo degli Spiriti meditando.
Storia[]
Ere di Yangchen, Kyoshi e Kuruk[]
Circa quattrocento anni prima della nostra storia, al Tempio dell’Aria dell’Est nacque una monaca dell’aria di nome Jesa che divenne presto una dominatrice dell’aria rinomata già da giovane. Ma a grande orrore della sua gente però la giovane donna decise di abbandonare la strada della suora e lasciò il tempio per diventare una criminale nel Regno della Terra. Per ovvi motivi, questo fu visto come un tradimento della sua cultura e Jesa venne disereditata nonostante avesse già ricevuto i suoi tatuaggi da maestra. Più o meno in quel periodo di tempo Avatar Kuruk visitò il tempio per flirtare con alcune suore.
Circa cento anni dopo, il Consiglio degli Anziani decise di esiliare un Nomade dell’Aria di nome Tsewang per crimini che non aveva commesso. Quando le suore realizzarono il loro errore, mandarono un gruppo di dominatori per rintracciarla, ma questo si rivelò difficile, dato che Tsewang non voleva essere più trovata e cercò di unirsi a un gruppo Daofei.
Durante l’era di Kyoshi, i templi dell’aria seguirono una politica di stretto isolazionismo e suore che si abbassavano ad inseguire desideri terreni venivano considerati “ribelli”. Ironicamente fu proprio Jesa, una di queste suore esiliare, a diventare madre del prossimo Avatar, anche se la abbandonò da piccola.
Era di Roku e genocidio[]
La politica di isolazionismo venne abbandonata e durante l’era di Avatar Roku i templi dell’aria si impegnarono a costruire nuovi legami con le altre nazioni per poter essere più d’aiuto. Quando però un gruppo tradizionalista di nome Vento Guidatore iniziò a criticare questa tendenza, affermando che non dovevano collaborare con i governatori del mondo e i ricchi per non mettere a rischio la crescita spirituale della sua gente, il Tempio dell’Est li vide come troppo seri per essere presi sul serio. In quel periodo arrivarono al tempio alcuni miniatori che volevano raccogliere le risorse delle montagne vicine per poter usarle per la industrializzazione in crescita. Il tempio non si oppose, così le miniere si espansero sempre di più, finché non venne svegliato uno spirito chiamato Sognatore della Roccia che iniziò ad attaccare gli umani. Gli Anziani discussero a lungo se dovevano prendere la parte dello spirito offeso che voleva solo proteggere casa sua oppure quella degli umani che venivano feriti.
Decenni dopo, durante la prima infanzia di Avatar Aang, vivevano al tempio un gruppo do suore guidate dalla Sorella Iio che si curavano di una mandria di bisonti dell’aria; tra i cuccioli si trovò anche Appa che divenne il compagno animale di Aang. Sei anni dopo venne rivelato al ragazzo che era l’Avatar e che per portare a termine il suo addestramento in fretta doveva essere separato dal suo amato mentore Gyatso che per il Consiglio degli Anziani del Sud era solo una distrazione. Ma prima che potessero mandarlo al Tempio dell’Aria dell’Est, Aang lo scoprì a scappò via.
Quando il Signore del Fuoco Sozin ordinò l’attacco finale ai templi dell’aria per estirpare i Nomadi dell’Aria, le suore dell’Est si opposero con fierezza, dimostrando la più ostinata resistenza di tutti i templi. Durante la battaglia violenta tra i Nomadi e le truppe del fuoco potenziate dalla Cometa di Sozin, la struttura subì gravi danni e venne quasi bruciata al suolo. Tra tutti i templi, quello dell’est finì in rovina di più, il che di accentuò nel prossimo secolo dove rimase quasi disabitato.
Pathik e Aang[]
In un momento non specificato durante questo periodo, arrivò al tempio un non-dominatore che però si era guadagnato lo stesso il titolo di Guru e si insediò nelle rovine. L’uomo di nome Pathik dimostrò grande pazienza e rimase lì ad attendere l’arrivo di Avatar Aang quasi solo meditando dopo averlo visto in una visione.
Circa cento anni dopo il genocidio, Pathik ricevette una visita inaspettata da parte di un Appa molto malconcio e diffidente dopo la sua avventura caotica. Il Guru cercò di avvicinarsi all'animale ferito, ma il bisonte si dimostrò estremamente cauto e diffidente, ma dopo alcuni giorni di pazienza Appa finalmente si affezionò a questo tipo strano ma simpatico. Pathik mandò via l’animale per raggiungere il suo padrone a amico a Ba Sing Se e gli diede dietro una lettera con la richiesta di raggiungerlo al tempio.
Aang ricevette la lettera con un po' di ritardo per via di uno schema di ricatto da parte di Long Feng, ma si mise in viaggio per raggiungere Pathik che gli aveva promesso di insegnargli come imparare a controllare lo Stato dell’Avatar. Il Guru lo attese davanti al tempio e lo accolse, spiegando che voleva fargli aprire i sette Chakra per connetterlo all'energia cosmica. I due iniziarono una serie di meditazioni che iniziarono alla base del tempio e si alzarono fino a raggiungere la sua cima più alta. Aang si dimostrò molto abile ad aprire i primi sei chakra, ma si rifiutò di aprire anche il settimo, annullando non solo tutto il progresso finora fatto, ma impedendogli di raggiungere lo Stato dell’Avatar del tutto.
Rinascita[]
Dopo la fine della guerra, Avatar Aang decise di restaurare i quattro templi dell’aria per riportarli alla loro vecchia gloria e preservare la sua cultura con l’aiuto dei suoi Accoliti dell’Aria. Non si sa di cose ne fu del Guru Pathik e se era rimasto al tempio.
Settant’anni dopo al fine della guerra, Tenzin e la sua famiglia visitarono il tempio sul suo viaggio culturale e salutarono gli Accoliti dell’Aria che vivevano qua. Volevano visitare una serie di siti religiosi, ma il piano venne messo sottosopra quando dal nulla apparve Avatar Korra e spiegò agitata che doveva assolutamente raggiungere il Mondo degli Spiriti per chiudere il Portale spirituale del Sud per impedire a Unalaq di distruggere il mondo. Tenzin si offrì di aiutarla e la portò a diversi siti spirituali, tra cui anche la piattaforma dove Aang aveva incontrato Pathik oppure davanti a una statua di Avatar Yangchen. Niente però funzionò, così il maestro del dominio dell’aria dovette ammettere in imbarazzo di non essere mai stato capace di raggiungere il Mondo degli Spiriti.
Dopo una spintarella delicata da parte di Kya, Jinora finalmente ammise di poter aiutare, dato che era già entrata in contatto con degli spiriti in precedenza. Per provarlo, chiese ai suoi amici spiriti di rivelarsi a loro, i quali volarono subito via per mostrargli un sito spirituale abbastanza potente da poter servire. Il gruppo raggiunse un cerchio di meditazione abbandonato ai piedi del tempio che però era infestato da uno sciame di spiriti pipistrelli oscuri che li attaccarono subito. Korra riuscì a purificarli tramite la Guarigione Spirituale, il che respinse anche la vegetazione che coprì il cerchio e restaurò l’energia positiva. Korra permise a Tenzin di provare a meditare con lei per primo, ma alla fine si dovette arrender e cedere il posto a sua figlia Jinora, la quale ebbe successo a guidare l’Avatar nel Mondo degli Spiriti. Purtroppo, per via di avvenimenti ostili causati da Unalaq, solo Korra tornò nella realtà, a grande terrore di Tenzin che si sentì ancora di più in colpa. Disperati e tristi, il gruppo tornò al tempio giurando che faranno di tutto per riportare indietro lo spirito di Jinora.
In seguito alla Convergenza Armonica poche settimane dopo, comparirono nuovi dominatori dell’aria, tra cui alcuni si unirono agli Accoliti dell’Aria nella missione di preservare il tempio.
Descrizione[]
A differenza degli altri templi, quello dell’Est è stato costruito su tre montagne separate che sono connesse con quello centrale tramite ponti alti e snelli. Alla sua base c’è una ricca foresta con un sistema di torrenti e piccoli laghetti che ospitano una ricca fauna e flora. Da una delle montagne esce una cascata molto alta che si riversa nel sistema di torrenti. Nelle vicinanze del tempio si trova una la scultura gigante della testa di Yangchen che si inserisce perfettamente nell'ambiente circostante. Il tempio ha l’aspetto più tozzo degli altri templi ed ha tre pagode, una su ognuna delle tre montagne, con il tetto di color verde.
Il tempio ha subito immensi danni durante l’attacco della Nazione del Fuoco o per un secolo ha avuto un aspetto molto desolato con la flora che si stava riprendendo il dominio della struttura.
Statua di Yangchen[]
Nel tempio è presente una seconda statue di Yangchen che la mostra seduta nella posizione del loto a meditare. Tenzin ha portato qua Korra nel terzo tentativo di raggiungere il Mondo degli Spiriti, ma non ci è riuscito neanche dopo ore di meditazione. Alla fine si è dovuto arrendere e ammettere di non esserci mai riuscito, il che lo fece sentire un fallimento.
Piattaforma[]
Davanti al tempio si trova una piattaforma che serviva da piazza per l’atterraggio dei bisonti dell’aria, ma anche per la meditazione. Pathik ha spettato lì Avatar Aang per diversi giorni senza mai muoversi, inoltre Tenzin ha portata qua Korra nel suo primi tentativo di raggiungere il Mondo degli Spiriti.
Cerchio di meditazione[]
In quella foresta ci sono alcuni siti antichi dei Nomadi dell’Aria che sono quasi tutti ancora da scoprire come quello in cui Avatar Korra ha raggiunto per la prima volta il Mondo degli Spiriti. Neanche gli Accoliti dell’Aria sapevano della sua esistenza per quello il sito era caduto in abbandono ed è quasi nascosto dalla vegetazione crescita nell’ultimo secolo, il che aveva ridotto notevolmente la sua funzione spirituale. Per ripristinarlo, Tenzin eseguì un rituale per ripulire la zona, attirandosi l’ira di uno sciame di spiriti pipistrelli oscuri che uscirono da una grotta sotterranea. Dopo che Korra li ha purificati, si ritirò anche la vegetazione in eccesso, liberando i monoliti e rivelando il circolo di meditazione completo.
Stalle[]
Il Tempio dell’Aria dell’Est era stata la casa di molti bisonti dell’aria ed era stato uso per i giovani monaci di venire qua per il Giorno del Legame dove scelsero il suo compagno animale per la vita, così come lo fece Aang con Appa. Purtroppo anche le stalle vennero abbandonate dopo il genocidio e pipistrelli-ragno preso il posto dei bisonti. Dopo esser tornato, Appa tornò istintivamente alla sua casa natia e iniziò a masticare sull'anello intorno alla mangiatoria come lo aveva fatto da cucciolo, ma dovette tossire per via della ruggine e la polvere accumulata.
Abitanti degni di nota[]
- Appa
- Madre di Appa
- Guru Pathik
- Sorella Gyemtsen
- Sorella Iio
- Sorella Jesa
- Sorella Nyanchi
- Sorella Tsewang
Trivia[]
- Questo è l'unico tempio che (nella versione inglese) non compare in nessun titolo di episodio.
- Inoltre è l'unico che viene visitato solo da Aang e non da Sokka e Katara.
- Nonostante i danni ingenti i ci sono poche tracce degli incendi provocati dai soldati del fuoco
- L'architettura é inspirata a Angkor Wat, un tempio buddista in Cambogia
- Alcune suore del tempio dell'ovest considerarono la sua fama di essere particolarmente spirituale solo voci di corridoio, non fatti.