Fu un veicolo capace di viaggiare sotto la superficie dell’acqua, disegnato da Sokka e costruito dal meccanico nella fase finale della Guerra dei Cent’anni. Vennero usati per la prima volta durante l'invasione della Nazione del Fuoco e venne operata da dominatori e soldati per accedere al porto della capitale senza venir avvistati.
Storia[]
Dopo la caduta di Ba Sing Se nella prima estate del 100 DG, i piani originali di Sokka di invadere la Nazione del Fuoco durante l’eclissi dovevano essere cambiati radicalmente per compensare le perdite del loro alleato più potente, ovvero l’armata del Regno della Terra. L’armata degli invasori era ora molto più piccola e i velivoli dovevano essere portati nel territorio nemico in modo segreto per un attacco veloce e letale. A tal motivo, Sokka pensò a dei veicoli sottomarini e presentò i suoi disegni amatoriali al Meccanico che, nonostante i problemi iniziali nel decifrare i suoi piani, riuscì a comprenderli e a costruire questi sottomarini.
Nel giorno del Sole Nero, cinque di questi nuovi veicoli arrivarono nel territorio della Nazione del Fuoco e accompagnarono le navi della Tribù dell’Acqua fin davanti alle Porte di Azulon dove vennero avvistati dalle guardie. Gli invasori sacrificarono le navi per proseguire con i sottomarini, passando sotto le guardie nemiche senza esser visti. Dato che i sottomarini possedevano soltanto una riserva limitata di aria, dovevano riemergere a metà strada prima di raggiungere il porto della capitale della Nazione del Fuoco prima di passare all'attacco vero e proprio.
Le forze difensive del nemico li avvistarono molto in ritardo, ma ancora in tempo per attivare le strategie di difesa del porto e attaccarono i sottomarini con arpioni e proiettili lanciati dalle balliste. Un sottomarino venne colpito dai proiettili, ma per fortuna un membro dell’equipaggio proveniente dalla Palude Nebbiosa fu capace di chiudere il buco con del ghiaccio limitando i danni. Ma il proiettile era attaccato a una catena tramite la quale il veicolo stava per essere trascinato fuori dall'acqua da una gru. Prima di cadere in mani nemiche, Katara usò il dominio dell'acqua per tagliare la catena di metallo e fece cadere il sottomarino nuovamente nell'acqua del porto per continuare l’attacco. Per poter accedere alle banchine vere e proprie, dovevano superare una griglia di spesse barre di metallo disposte appositamente per impedire un accesso sottomarino. Lanciando torpedo di ghiaccio, i sottomarini superarono anche questo ostacolo e approdarono sulla terraferma. I sottomarini rilasciarono dei carri armati a dominio della terra, i guerrieri e i carri di supporto invasero la piazza centrale e si avviarono verso la città caldera. A rimanere indietro a proteggere la loro via di fuga furono Tho, Huu e Due.
Purtroppo l’eclissi finì prima che Aang potesse uccidere il Signore del Fuoco Ozai e la Nazione del Fuoco passò immediatamente al contrattacco contro gli invasori. Lanciando mongolfiere da guerra e le nuovissime aeronavi, l’armata bloccò il nemico per poi volare verso il porto dove distrussero i sottomarini nonostante la fiera difesa dei dominatori della palude. Con questo, gli invasori erano bloccati sulla terraferma e alla mercè del nemico; Aang, il Team Avatar e i membri più giovani poterono fuggire su Appa mentre gli altri guerrieri si arresero e vennero arrestati come prigionieri di guerra.
Dopo la fine della guerra, la Nazione del Fuoco, ora sotto la guida del Signore del Fuoco Zuko, applicò il concetto di sottomarini nel suo arsenale militare, basandosi sempre sul disegno originale di Sokka. Suki usò uno di questi per prendere Zuko e la sua famiglia per rientrare in patria senza venir scoperta, temendo un agguato.
Non è chiaro se i sottomarini venissero usati ancora e se il loro punto debole delle riserve di ossigeno venne risolto in seguito.
Design[]
In pratica sono delle navi chiuse completamente per impedire l’entrata di acqua, per cui sono corazzati per resistere non solo alla pressione dell’acqua, ma anche a colpi diretti. Il motore di questi veicoli è il dominio dell’acqua, per cui, almeno nella versione originale, non hanno un motore in senso tradizionale. Sono abbastanza grandi, capaci di contenere non solo dozzine di guerrieri, ma anche almeno un carro armato e due carri di supporto. Ogni sottomarino è armato di proiettili di ghiaccio usati come torpedo. Hanno diverse finestre piccole, un periscopio sul tetto e tre pinne per manovrare: uno su ogni lato e una terza sul retro. Per accedere, ha un portone sul tetto e uno sul muso per permettere alle truppe di scendere velocemente.
Punto debole[]
Il punto debole principale è l'impossibilità di poter immagazzinare ossigeno, per cui può rimanere sott’acqua soltanto un’ora prima di dover per forza dover riemergere per impedire che i passeggeri soffocassero. Questo è sufficiente per viaggi brevi, ma limita fortemente il raggio di azione.
Inoltre, senza la presenza di dominatori dell'acqua serve un motore che consuma ulteriormente ossigeno. Non è noto se e come questo problema sia stato superato, dato che non si vedono più in azione.
Riferimenti[]
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Volpe, Giancarlo (director). (November 30, 2007). "The Day of Black Sun, Part 1: The Invasion". Avatar: The Last Airbender. Season 3. Episode 10. Nickelodeon.
- From older Avatar: The Last Airbender official site, originally on Nick.com. Encyclopedia now broken, archived at The Lost Lore of Avatar Aang - Gear: Waterbending-Powered Submarines.
- ↑ Ehasz, Aaron (writer) & DiMartino, Michael Dante (director). (December 1, 2006). "The Crossroads of Destiny". Avatar: The Last Airbender. Season 2. Episode 20. Nickelodeon.
- ↑ Ehasz, Aaron (writer) & Dos Santos, Joaquim (director). (November 30, 2007). "The Day of Black Sun, Part 2: The Eclipse". Avatar: The Last Airbender. Season 3. Episode 11. Nickelodeon.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Yang, Gene Luen (writer), Sasaki of Gurihiru (penciling, inking), Kawano of Gurihiru (colorist), Heisler, Michael; Comicraft (letterer). Smoke and Shadow Part One (September 23, 2015), Dark Horse Comics.