Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki


Mok, chiamato anche “il Contabile”, era stato un daofei di alto rango che divenne uno dei primi avversari della giovane Avatar Kyoshi. Un criminale manipolativo e crudele, Mok era il capo della Società del Fiore d’Autunno, l’alter ego dei famosi e temuti Colletti Gialli sotto Xu Ping An, creata durante il periodo di imprigionamento di quest’ultimo. Dopo la morte di Xu, Mok si trasferì a Ba Sing Se dove fondò la Triade dell’Ala Dorata dove rincontrò Kyoshi un anno dopo per essere infine arrestato dalla polizia.

Storia[]

Caduta dei Colletti Gialli e nascita del Fiore d’Autunno[]

Mok era stato uno dei primi seguaci di Xu Ping An e salì fino al rango di tenente all'interno dei Colletti Gialli durante il periodo di ribellione che devastò il Regno della Terra dal 314 fino al 304 AG. Quando il gruppo criminale venne sconfitto e quasi annientato nella sanguinosa battaglia al Passo Zhulu per mano di Jianzhu, Mok fu uno dei pochi sopravvissuti al massacro e riusci a scappare. Lui e i suoi uomini più fidati sapevano che Xu non era morto come dichiarato ufficialmente, ma che in realtà era stato catturato da Jianzhu e i suoi alleati.

Determinati a trovare e liberare il loro idolo, Mok e il suo secondo Wai radunò i fedeli sparsi fondendo l'organizzazione di copertura “Società del Fiore d’Autunno”. Grazie alle sua abilità di organizzazione e manipolazione efficiente, Mok creò una rete di alleati nell'intero Regno della Terra senza dare nell'occhio, il che gli portò il soprannome “Il Contabile”. In pochi anni diventò uno dei daofei più potenti e si guadagnò il titolo onorifico “zio”, una persona che istigò rispetto in tutti coloro che incontrava. Usava tattiche di persuasione per spingere altri gruppo ad indebitarsi con lui, cosi come fu con la Compagnia dell’Opera Volante che dovette accettare lui come anziano in cambio del salvataggio della vita di Lek. Agì un un modo cosi discreto che nemmeno gli occhi attenti di Jianzhu seppero qualcosa dei suoi affari e poteva costruirsi una intera città segreta daofei, ovvero Hujiang.

Preparativi per salvare Xu Ping An[]

Nell'anno 296 AG, otto anni dopo la battaglia al Passo Zhulu, Mok finalmente poté localizzare Xu Ping An nel palazzo fortificato del governatore di Zigan, Te Sihung. Lui e Wai iniziarono a preparare la missione di salvataggio radunando i membri fedeli ai Colletti Gialli in incognito ed arruolare nuove forze suscettibili alla loro causa. Un giorno, Wai stava dando uno dei suoi discorsi ferventi sul bazar di Hujiang quando Mok si accorse di alcuni visitatori inaspettati: i membri della Compagnia dell’Opera Volente. Quando questi cercarono di allontanarsi da Wai, il Contabile decise di fermarli in un vicolo e di salutarli con falsa cordialità. Mentre simulava una conversazione causale, non nascondendo il gusto in cui ridicolizzò Lek per ricordare a tutti il loro debito, si accorse di due nuovi membri, ovvero Kyoshi e Rangi. Dopo che Lek, Kirima e Wong glielo presentarono ufficialmente come “pesce fresco a cui doveva essere anocra inculcato il rispetto”, Mok li invitò a un incontro serale ad osservare gli incontro di Lei Tai del giorno. Quando Rangi espresse subito grande riconoscenza per questo invito, le fece i complimenti per il suo rispetto, ma poi afferrò i capelli di Lek per notare che a questo giovane dominatore della terra era mancato un po' di rispetto verso i suoi anziani, ma “ha imparato a comportarsi”. Dopo averlo spinto da parte, si rivolse a Kyoshi ed espresse la sua speranza che anche lei fosse altrettanto “veloce nello studio”.

Quella sera, Mok si sedette al suo solito posto onorevole sul balcone sopra la piattaforma degli incontri dove poteva osservare tutto dall'alto. Sedendo su una sedie enorme simile a un trono, presentò Wai a Kyoshi e gli altri come suo fratello, luogotenente e quindi un suo pari. L’attenzione di Mok si concentrò su Kyoshi dopo essersi accorto del suo atteggiamento “schizzinoso”quando guardava gli incontri brutali e sanguinario che si svolsero sulla piattaforma sottostante, esprimendo la sua delusione. Lek si intromise difendendo la sua nuova compagna di squadra, spingendo Mok a dare un segno a Wai di estrarre un coltello di infilzare il palmo della mano del ragazzino irriverente. Irritato, notò che non gli avesse parlato con lui; quando studiò le reazioni dei altri membri della Compagnia dell’Opera Volante presenti, vide con soddisfazione che Kyoshi stavolta non mostrò nessuna emozione e la lodò per aver imparato in fretta.

In quel momento Mok si accorse di qualcos’altro che stava attirando il suo interesse giù a terra: la folla stava ruggendo e fischiando quando vide come Rangi stava salando sul ring. Questo evento inaspettato lo fece esultare e osservò il duello della dominatrice del fuoco contro il campione, il in confronto gigantesco Quattro Ombre Guan. Dopo un combattimento duro e lottato, la ragazza riusci a vincere contro l’avversario capovolgendo le carte in tavola e Mok diede ai suoi sudditi il permesso di festeggiare quando lui fu il primo ad applaudire. Quando Rangi tornò sul balcone, spiegò con calma che le era “sembrato divertente” fare un incontro, il che fece ridere Mok che si complimentò con lei come “un futuro capo”.

Ora che la Compagnia dell'Opera Volante gli sembrava aggressiva e competente abbastanza, Mok li invitò a una cena per spiegare i suoi piani. In accordo con la sua fissa di volersi dimostrare importante, arrangiò una cena che doveva imitare quello dei saggi delle Terra benestanti; ovvero ingredienti rari e pregiati serviti in più portate, anche se a Hujiang grande parte dei questi erano irreperibili. Lì finalmente iniziò a raccontare dei piani di salvare un loro fratello giurato dalle celle del Governatore Te Sihung senza fare il suo nome. Quando Rangi volle sapere di più su questa persona e dei dettagli sulla missione, Mok iniziò ad arrabbiarsi dichiarando che riguardava la fratellanza e che il Fiore d’Autunno fosse stato creato solo per tentare una missione di salvataggio, ma lui e Wai non potevano più aspettare. Alla domanda di Kyoshi cosa dovesse fare la Compagnia dell’Opera Volante, Mok spiegò che dovevano aprire un secondo fronte per aumentare la possibilità di successo provando l'approccio silenzioso mentre gli altri attaccavano il palazzo frontalmente. Quando le due ragazze chiesero dei dettagli sulla struttura, Mok iniziò davvero ad indignarsi, colto sul fatto che non ne avesse idea e non disponesse finezza tattica. Era abituato a dare ordini e distribuire crudeltà gratuita quando non vennero soddisfatti, per cui non aveva pensato ai dettagli. Per lui, erano loro a dover pensare ai particolari, contava solo che quella persona venisse liberata. Dopo averli minacciati di gravi conseguenze in caso di ribellione o fallimento, decretò il giorno dell’attico tra trenta giorni e li congedò.

Il giorno seguente, Hujiang venne inaspettatamente attaccata da uno shirshu che mieté varie vittime tra i uomini di Mok. Riuscirono ad uccidere la bestia con grande sforzo, ma Mok capì presto che doveva aver seguito la Compagnia dell'Opera Volante e ordinò a Wai e alcune guardie di prenderli ed interrogarli. Dato che il gruppo era già riuscita a scappare sul loro bisonte volante, il capo dei daofei decretò che fosse meglio abbandonare la città in caso la persona, che doveva essere molto ricca e potente per permettersi uno shirshu, dovesse scoprirli. Il Fiore d'Autunno iniziò a quindi a trasferirsi a Zigan per nascondersi in attesa del giorno prestabilito.

Rinascita dei Colletti Gialli[]

Un mese dopo, la Società del Fiore d'Autunno si radunò quindi nelle colline tra il palazzo e Zigan dove li raggiunsero i membri della setta Kang Shen e la Compagnia dell’opera Volante. Mok aveva fatto portare una scrivania di alta qualità nel ben mezzo del campo all'aperto soltanto perché poteva farlo. Si presentò come se fosse lui il governatore della zona e non Te, Wai accanto a lui come il suo segretario, quando salutò i suoi alleati chiamandoli “amati soci”. Con falsa gentilezza gli raccontò dello shirshu a Hujiang notando con dispiacere che la Compagnia dell'Opera Volante si fosse persa l’azione e che non avesse potuto salutarli. Fissando specialmente Rangi e Kyoshi, chiese cosa avessero da dire a riguardo, nel frattempo Wai tirò già fuori il suo coltello, pronto all'azione. Quando Lek ancora una volta volle parlare in loro difesa, Kyoshi interruppe Wai che si stava già lanciando schiacciando la mano sulla scrivania spezzandogli le dita con il suo ventaglio. La ragazza chiese perdono a Zio Mok spiegandosi che avesse visto un insetto velenoso e che abbia voluto salvargli la vita, a cosa il Contabile reagì con iniziare a ridere a crepapelle. Si complimentò con i progressi fatti in queste poche settimane e si appropriò del merito di questo miglioramento. Dimenticando la questione dello shirshu, il capo dei daofei invitò Kyoshi a spiegare il piano d’azione del suo gruppo che si sposò bene con la sua idea già presentata a Hujiang. Dalla sua scrivania, tirò fuori due bastoncini di inceso segnatempo che fece accendere da Rangi per tenersi uno e dare l’altro alla dominatrice del fuoco. La Compagnia dell’Opera Volante aveva un ora per raggiungere le loro postazione mentre l’armata si preparava all'attacco frontale.

Mok fece partire l’attacco nel momento prestabilito mandando i suoi fedeli contro le guardie del palazzo, pronto a sacrificarne buona parte. La battaglia fu un macello e mieté centinaia di vittime, specialmente tra i fanatici della setta Kang Shen. La sua armata si concentrò sul cancello a Sud, ma fallì a penetrare nella fortezza per via di una trincea apparsa dal nulla- a sua insaputa Kyoshi voleva impedire che le due forze si scontrassero provocando un massacro. Molto prima del previsto, la Compagnia dell’Opera Volante tornò da Mok in compagnia di un uomo con un sacco sulla testa che era nessun altro che Xu Ping An. La prima reazione del capo dei daofei fu furia e delusione per non essersi attenuti al piano. Stava già minacciarli di morte nonostante che, in teoria, avessero completato la missione con successo, finché non venne zittito da Xu che aveva riconosciuto la sua voce. Nel momento in cui il suo volto venne rivelato, Mok si sottomise a lui chiamandolo “Fratello maggiore” e venne invitato a un abbraccio caloroso. Tuttavia, il momento apparentemente gioioso si tinse di terrore quando Xu iniziò a stringere la presa fino ad impedire a Mok di respirare e lo sgridò pesantemente per averci messo ben “otto fottuti anni” per liberarlo. Scioccato, questo lo supplicò di perdonarlo e di valutare i suoi sforzi, ma alla fine venne solo gettato da parte senza una parola di grazie. Nonostante questo, non perse la fiducia in Xu e gli venne permesso di assumere il ruolo di braccio destro del capo dei Colletti Gialli risorti e gli diede la sua famosa sciarpa gialla.

Dopo che la Compagnia dell’Opera Volante- visivamente spaventata dopo aver scoperto chi avevano appena liberato- si erano congedati, i Colletti Gialli si misero in cammino per Zigan per permettere Xu di scatenare la sua furia di otto anni di reclusione sulla sua popolazione civile. Dopo pochi chilometri, s’imbatterono in un piccolo maso di un contadino e si apprestarono a torturare ed uccidere la piccola famiglia. Mentre Xu si radeva e si prese un libro, Mok e Wai pestarono i civili con brutalità e li presero in ostaggio mentre il padre di famiglia venne appeso con i polsi sopra un calderone con acqua bollente, pronto ad essere bollito vivo. Ma prima che potessero completare l’opera, intervenne Kyoshi che insultò e sfidò Xu a un duello Lei Tai, a grande shock dei presenti che non pensarono che qualcuno potesse essere tanto irriverente in confronto al loro capo.

In pochi minuti, Mok e i suoi uomini prepararono un ring improvvisato per il duello davanti al maso e attesero il segno d’inizio. In un primo momento, il duello sembrava andare come previsto da Mok, ovvero con la vittoria schiacciante e brutale del suo idolo, ma questo cambiò quando Kyoshi entrò nello Stato dell’Avatar: lui e gli altri daofei presenti vennero spinti via dal tornado di vento e fuoco creato dall’Avatar, mentre si eresse in cielo per qualche dozzina di metri. Dovevano osservare impotenti come Xu Ping An cadde a morte davanti ai loro occhi dalla mano di Kyoshi, il che segnò la fine della loro rinascita. Mok si perse la salma del suo idolo e fuggì nei campi di riso adiacenti.

A capo della Taide dell’Ala Dorata[]

(in arrivo)

Descrizione fisica[]

Nel primo incontro, Mok venne descritto come “straordinariamente bello, con occhi stretti su zigomi sottili”, vestito con abiti semplici ma perfettamente puliti. Kyoshi si meravigliò del suo titolo “zio” nonostante non sembrasse essere più vecchio di Kirima.

Personalità[]

Mok era stato un uomo crudele, assetato di potere ed attaccato alle apparenze. Amava innalzarsi sopra gli altri e comandava con tirannia. Univa arroganza e una vena teatrale per esaltare la sua posizione, rispettava solo poche persone come Xu Ping An che era l’oggetto della sua assoluta fedeltà e Wai, che considerava un suo parigrado. Una delle sua caratteristiche più appariscenti fu la sua ossessione con l'apparenza e l'attenersi alle regole; vide i codici dei daofei come leggi sacre che potevano trasformare un semplice bandito in qualcosa di più grande. Allo stesso tempo, cercò sempre di comportarsi come un ufficiale della legge al posto di un daofei; si vestiva bene, fece erigere delle scrivanie per documenti non esistenti ed imitò il modo dei fare dei ricchi. In alcune occasioni, sembra che a Mok facesse piacere saltare da un estremo all'altro, da un ufficiale amichevole a cui potevi chiedere qualsiasi favore a un tiranno che ordinò crudeltà gratuite. Amava incutere terrore nei suoi sottoposti che usava per manipolarli a suo piacimento. Kyoshi ha notato che il suo sorriso falso e il suo atteggiamento erratico fossero una imitazione di quello di Xu Ping An.

Apparizione[]

Cronache dell'Avatar[]

L'ascesa di Kyoshi[]

  • 118. "La città"
  • 124. "Il volto della tradizione"
  • 125. "Il Raid"
  • 126. "La sfida" (senza dialoghi)

The Shadow of Kyoshi[]

  • 201. "Unfinished Business"

Avatar Legends: The Roleplaying Game[]

  • Core Book

Riferimenti[]

  1. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Eighteen, "The Town". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  2. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 21, 2020). Chapter One, "Unfinished Business". The Shadow of Kyoshi. Amulet Books.
  3. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Five, "The Raid". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  4. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Six, "The Challenge". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  5. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Nineteen, "The Beast". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  6. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Four, "The Face of Tradition". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  7. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Seven, "Dues". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  8. Avatar Legends: The Roleplaying Game. Core Book, Version 1.0, 2022, p. 36.