Maliq è un architetto e un ingegnere proveniente dalla Tribù dell'Acqua del Nord e un non-dominatore che ha aiutato nel progetto della ricostruzione del Sud insieme a sua sorella Malina. Dietro alla loro apparente collaborazione spinta dell'amore per la loro tribù sorella si celava però l'ordine del Nord di colonizzarlo, dato che si credeva che il Sud non era capace di auto-gestirsi. Mentre Malina ha cambiato idea sulla loro tribù sorella del Sud, Maliq é rimasto fedele alla sua credenza che erano inferiori in civilizzazione e che non erano capaci di governarsi da soli.
Storia[]
Collaborazione nella ricostruzione[]
Maliq era nato nella Tribù dell’Acqua del Nord durante la guerra, ma grazie alle difese inespugnabili della sua tribù non era affetto da essa e poté andare a Ba Sing Se per studiare alla sua università di architettura. Visse nel Regno della Terra per molti anni; quando ha iniziato a lavorare al Sud, poteva dichiarare di aver vissuto più tempo lì che a casa sua.
Grazie al progetto di ricostruzione del Sud venne invitato a proporre i suoi progetti insieme a sua sorella Malina, ma in realtà questi avevano il secondo fine di estrarre le ricche riserve di petrolio e di gestirli sotto la autorità del Nord. A parte essendo della convinzione che era meglio che il Nord gestisca queste risorse, Maliq era anche entusiasta di poter usare il petrolio per permettere dare un futuro equo ai non-dominatori, dato che con esso potevano essere usate macchine che gli servivano a colmare il varco che li separava dai dominatori. Così, sotto alla supervisione di Hakoda, il premier di tutte le tribù del Sud, i due fratelli iniziarono il processo di modernizzazione della zona, incluso una capitale molto più grande e imponente che serviva a mostrare al resto del mondo che anche lor volevano salire sul grande palco politico.
Un giorno nell'anno 102 DG, Sokka e Katara fecero in patria per la prima volta ritorno dalla fine della guerra e per caso lui e Malina in quel momento si trovavano nell'ufficio di Hakoda. Dopo aver osservato come il premier salutava i suoi figli con un abbraccio caloroso, Maliq afferrò la mano del giovane guerriero con entusiasmo e gli rivelò che lui e Malina avevano seguito le notizie da quando loro avevano salvato Tui e La. Seguì poi la conversazione accesa tra Katara e i suoi costruttori edili migliori, ma quando seppe che c’era stato quasi un incidente per via della recisione mancante introno al cantiere, fece ricordare a Noa che il regolamento esisteva per una ragione. Alla fine della discussione, Maliq offrì agli altri di andare a cena, ma prima di lasciare l’ufficio, si assicurò di aver sempre addosso la sua preziosa valigetta.
Quando, a cena, Malina spiegò la sua difficoltà di abituarsi alla cucina della Tribù del Sud, Maliq rispose che invece lui lo adorava, menzionando persino la carne di foca essiccata di Ashua come esempio. Qualche secondo dopo però la cena prese una svolta inaspettata quando un ragazzo inciampò di proposito spargendo la zuppa sul tavolo. Mentre Maliq era distratto, una ragazza si avvicinò a lui e afferrò la sua valigetta che aveva portato con sé. Appena dopo essersene reso conto, cercò di inseguire la ladruncola, ma la ragazza lo colpì in piena faccia usando la valigetta come arma, facendogli cadere gli occhiali. Maliq li ritrovò appena in tempo per vedere come Malina venne colpita dal ragazzino di prima che gli lanciò in testa una zuppiera pesante e la fece cadere a terra incosciente. Mentre Sokka e Katara inseguirono i due sconosciuti, Maliq rimase indietro per occuparsi di sua sorella.
Dopo averla portata alla capanna di Kanna, Maliq attese il ritorno di Katara e Sokka con ansia rimanendo fuori dalla porta. Purtroppo ebbe cattive notizie, ovvero che la valigetta era persa, il che lo fece arrabbiare così tanto da calciare un mucchio di neve bestemmiando. Deluso e arrabbiato non solo per la perdita della sua proprietà, ma anche per il fatto che la persona a lui più cara era rimasta ferita, si lamentò della mancanza di sicurezza qua al Sud e un sistema di leggi comuni validi per tutte le tribù che venivano controllate da una sorta di polizia. Inoltre espresse i suoi dubbi che questi ladri venivano presi comunque, un indizio della scarsa considerazione che aveva per il sistema esecutivo della zona. Maliq reagì con shock quando Sokka dedusse dal suo sermone erroneamente che Malina era la sua moglie e lo corresse subito chiarendo che era invece sua sorella. In seguito rimase fuori dalla capanna, mentre i due ragazzi entrarono per parlare con loro padre.
La mattina seguente Maliq e Malina portarono Sokka e Katara a una fabbrica per farli un tour, dove l’architetto espresse la sua gioia per il fatto che avevano accettato di venire. Iniziò a parlare con entusiasmo della sua storia, di come lui e sua sorella erano venuti qua al Sud, ignorando però che i giovani fratelli poco dopo iniziarono a perdere interesse nel suo sermone. Dopo dieci minuti infine chiese se avevano delle domande, ma ci rimase quasi male quando Sokka volle sapere cosa fosse quindi la sua visione, il che dimostrava che non aveva ascoltato una sola parola di quello che aveva detto, ma Malina spiegò con un sorriso che lui ogni tanto si lasciava prendere la mano con le sue spiegazioni. Dopo che la donna del Nord condensò tutto quanto nella spiegazione che avevano trovato un enorme deposito di petrolio sotto il ghiaccio e volevano estrarlo.
Né Katara né Sokka capirono cosa volevano fare con esso, così un Maliq preso dal suo solito entusiasmo iniziò a spiegare che l’olio qua sotto poteva essere usato come carburante per varie macchine. Sempre più eccitato, Maliq aggiunse che grazie a queste risorse, il Sud poteva risollevarsi diventando una potenza internazionale; più petrolio si ha, più macchine si possono costruire e poi anche usare in ogni ambito della vita. Vedendo che Katara era ancora poco convinta, menzionò che lei, essendo una dominatrice, forse non se n’era mai resa conto, ma la comunità dei non-dominatori era rimasta indietro in fatto di potere, ma ora, grazie alle macchine, possono essere potenti come i dominatori. Finì il suo discorso con la nota che finalmente dominatori e non-dominatori possono essere allo stesso livello. Mentre Katara affermò che non l’aveva mai pensato ai non-dominatori come inferiori, ma Sokka capì al volo cosa voleva dire e le fece ricordare la linea di produzione della Raffineria della Terra e del Fuoco che usava sia dominatori che non-dominatori. Maliq lo interruppe gioioso di aver trovato finalmente qualcuno che lo capiva confermando che erano allo stesso livello di efficacia grazie alle macchine. Il ragazzo del Sud gli chiese poi se ha mai visitato quella raffineria, alla quale Maliq rivelò che ovviamente si, dato che Industrie della Terra e del Fuoco sono proprio i loro partner. Come conferma gli mostrò un loro muletto che gli era stato dato in prestito, il che fese esultare Sokka.
Poco dopo arrivò la rappresentante di Industrie della Terra e del Fuoco che si rivelò nientemeno che Toph Beifong in persona. Maliq e Malina la salutarono con rispetto, ma la dominatrice della terra gli chiese di non essere così formale e rivelò di non aver visto l’ora di incontrarli perché anche lei era una appassionata del futuro come loro. L’architetto le raccontò quindi di un festival che avevano organizzato per stasera in centro della capitale in onore della collaborazione con la sua ditta e vorrebbero che lei venisse come ospite d’onore.
La verità viene a galla[]
Quella sera, al festival, Maliq venne a cercare sua sorella per ricordarle del suo discorso per il pubblico interrompendo una conversazione tre lei e Katara. Mentre Malina salutò i visitatori e stava per annunciare Toph Beifong come rappresentante di Industrie della Terra e del Fuoco, la dominatrice della terra gli corse incontro agitata gridando che dovevamo scansarsi, dato che stava percependo qualcosa che arrivava dal sottosuolo.
Pochi secondi dopo emerse Gilak con Thod e il resto dei suoi seguaci da una trivella gigante e annunciò a voce alta che aveva le prove che Malina e Maliq in realtà volevano solo derubare e umiliare la Tribù del Sud, inoltre volevano impossessarsi anche del petrolio. Malina inizialmente negò queste accuse, ma dopo un po' ammise che il piano era stato proprio questo, ma si erano ricreduti dopo aver sperimentato da vicino la cultura del Sud. Vedendo la sua valigetta in mano di Gilak, Maliq divenne nervoso, ma quando sua sorella ammise la sua colpa, le contradisse dicendo che lui aveva cercato di dirglielo che non aveva mai distrutti questi documenti come aveva creduto. Con un tono inusualmente freddo e arrogante per lui iniziò poi a dichiarare che non aveva mai voluto cambiare i piani e, ora che la verità era uscita alla scoperta, poteva finalmente dirla a tutti. Ignorando i tentativi di Malina di fermarlo, Maliq annunciò con voce alta che il petrolio estratto cadrà sotto il controllo nel Nord perché una società arretrata come quella del Sud era incapace di gestire risorse del genere. Per lui questo petrolio era il futuro ed era della ferma convinzione che non potevano affidarlo a una cultura così legata al passato che aveva bisogno ancora di qualcuno che le mostrasse cosa sia la vera civiltà.
Finalmente Malina riuscì a farlo tacere e cercò di calmare la furia dei visitatori che ovviamente si sentivano offesi da tali parole che stavano solo dando man forte a Gilak. La donna del Sud promise di lasciare il Sud con la prima nave domani mattina, ma il capo dei protestanti non era soddisfatto di questo e usò le parole di Maliq come giustificazione di un attacco massiccio ai due stranieri. Malina cercò di difendere sé stessa e suo fratello alzando un muro di ghiaccio mentre lo sgridava per la sua inconsiderazione. Fortunatamente le guardie di Hakoda e il Team Avatar corsero in loro aiuto e l’architetto ringraziò Katara per averli difesi, affermando che lei erano diversi da “loro”, ma questa lo zittì arrabbiata. La dominatrice dell’acqua venne atterrata a tradimento da Noa e Kem, poi Maliq trascinò via Malina che voleva controllare se la ragazza stava bene, ma lui la incitò solo a fuggire.
I due vennero fermati dai seguaci di Gilak e Thod che per prima cosa mandarono al tappeto Maliq con il blocco del Chi e lo derisero per la sua scarsa abilità nel combattimento. Ancora una volta Malina cercò di convincere Gilak di risparmiargli al vita, ma questo ribadì che la promessa che se ne andranno via subito non era abbastanza per ripagargli per i crimini commessi. Il guerriero veterano stava già per esecutarli, ma fortunatamente venne fermato da Hakoda e del Team Avatar che arrestavano i ribelli.
Dopo l’arresto di Gilak, Maliq venne espulso dal Sud insieme agli altri lavoratori a parte Malina, alla quale venne dato il permesso speciale di poter restare restando sotto stretta osservazione. I due fratelli si separarono, anche se l’architetto continuò a voler convincere sua sorella che aveva ragione lui sulla affabilità della Tribù del Sud. Continuò a viaggiare tra i due poli, dato che rimase sempre convinto che il progetto di ricostruzione avrebbe aiutato entrambe le tribù.
Personalità[]
Maliq era un uomo pieno di passione per il suo lavoro che credeva fermamente nel significato positivo dello sviluppo tecnologico per la popolazione. Essendo lui stesso un non-dominatore, pose molta enfasi sulla visione che la tecnologia poteva parificare lo svantaggio naturale che i non-dominatori avevano sui dominatori. Amava parlare dei suo progetto e della sua visione, specialmente con persone che si dimostrano interessati come lui, ma a volta tende a perdersi nei suoi discorsi.
Ma sotto il suo entusiasmo si nascose un lato xenofobico e arrogante in confronto alla Tribù dell'Acqua del Sud che ritenne inferiore e fissata nel passato, incapace di gestire risorse importanti come il petrolio. Faticava a considerarla una "vera civilizzazione", credendo che il loro tradizionalismo e il sistema di governo decentralizzato erano un ostacolo per lo sviluppo e che avevano bisogno di una guida. Era pronto a ingannare l'intera Tribù del Sud e rimase fermo nella sua convinzione anche quando Malina iniziò a mostrare i primi segni di rimorso e le mentì sul fatto che anche lui ci stava ripensando e che aveva distrutto i documenti che li avrebbero incolpati. In realtà stava continuando il piano originale del Nord di rendere il Sud una sorta di colonia dipendente e assunse arrogantemente che nessuno avrebbe obiettato. Continuò il suo discorso con il suo solito entusiasmo senza freni non notando la rabbia che stava suscitando nei ascoltatori, almeno finché Malina non gli tagliò la parola con veemenza. Quando finalmente se ne rese conto e vide che Gilak era cosi furioso con loro che voleva ucciderli, si ritirò in un angolo e ringraziò Katara per averli salvati, anche se cadde subito nuovamente in fallo affermano che "lei non era come gli altri", dimostrando che non aveva cambiato opinione.
Trivia[]
- Finora Maliq è l'unico membro della Tribù del Nord che porta occhiali
- Lui e Malina sono la terza coppia di fratelli delle Tribù dell'Acqua dove la donna é una dominatrice mentre il ragazzo no. Gli altri sono Katara e Sokka e Rafa e Misu.
- I suoi punti di vista somigliano molto a quelli dei Paritari.
- La sua opinione arrogante verso il Sud sembra essere credenza comune nel Nord, dato che decenni dopo anche Eska e Desna hanno dimostrato più volte a considerare il Sud come inferiore.