nota: qui si parla dell'episodio. Per "la Palude Nebbiosa" leggere l'articolo dedicato.
Questo è il quarto episodio del secondo libro di La leggenda di Aang: Terra e il ventiquattresimo in tutto.
Sinossi[]
Aang e i suoi amici sorvolano una palude che sembra volerli chiamare. Dopo un atterraggio non voluto, il gruppo viene forzatamente diviso in animali e umani, i quali devono orientarsi e affrontare dei pericoli. Giunta la sera, Aang, Sokka e Katara si preparano per la notte, ma le liane della palude sembrano aver preso vita e li separano. Mentre cercano di riunirsi, i tre ragazzi hanno strane visioni: Katara vede sua madre Kya, Sokka vede Yue ed Aang vede una ragazza sconosciuta. Dopo essersi ritrovati la mattina seguente, il trio raggiunge un albero gigantesco al centro della palude, ma vengono attaccati da una creatura apparentemente fatta di liane. In realtà però è un dominatore dell'acqua di nome Huu che cessa l'attacco quando viene a sapere che Aang è l'Avatar. Gli racconta che l'albero gigantesco è collegato al resto della palude e che le visioni mostrano ciò che la persona ha vissuto o che vedrà. Grazie ad esso, Aang ritrova Appa e Momo e possono ripartire. Nello stesso momento Zuko e Iroh devono accettare elemosine dalla gente, ma sperimentano anche l'arroganza di uno spadaccino che fa arrabbiare il principe. Tornando ad essere lo spirito blu, lo assalta di notte e gli ruba le spade.
Storia[]
Sempre la carogna di turno
In una cittadina dispersa del Regno della Terra, Zuko e Iroh sono costretti a chiedere delle elemosini in strada. Mentre il vecchio Generale si sta adattando a questa vita e accetta ogni offerta, il giovane principe invece si sente umiliato e si ostina a ricordarsi di essere un nobile. Iroh lo calma ricordandogli che con la gentilezza si può arrivare molto lontano e infatti riceve un’altra moneta da una signorina. Purtroppo subito dopo uno spadaccino si ferma e offre una moneta d’ora in cambio di un’esibizione; Zuko reagisce con scherno, mentre suo zio non esita e inizia a cantare. Ma la sua performance non soddisfa lo spadaccino che sfodera le sue armi e le brandisce contro le gambe del vecchio per farlo danzare. La vista di suo zio, fratello del Signore del Fuoco, essere umiliato così in pubblico fa bollire il sangue di Zuko, non importa che alla fine ricevono una valorosa moneta d’oro.
Un tornado apparso dal nulla!
Nello stesso momento Aang e i suoi amici sorvolano una vasta palude che emana una strana energia che fa scendere Appa di quota senza che il suo padrone- anche lui mezzo intontito- se ne accorga. Aang spiega ai suoi amici sorpresi che sembra che la paluda lo stia chiamando per atterrare, e, ricordandosi le parole di Bumi di imparare ad ascoltare, il ragazzo è pronto ad accontentarla. Ma alla fine decidono di lasciar perdere, il loro istinto gli dice di non atterrare. Dal nulla appare un tornado che li insegue e alla fine li ingoia, inizialmente Aang riesce a proteggere tutti con una sfera d’aria, ma alla fine tutti quanti vengono scaraventati in giro fino ad atterrare in modo poco gentile nella palude. Dopo essersi ripreso, Aang nota che sono stati separati da Appa e Momo.
Gli animali amano Sokka... in un certo senso
Gli umani iniziano a cercare i loro compagni animali, Aang dall'alto e Sokka e Katara dal basso. Mentre Sokka si fa strada nella vegetazione brandendo la sua spada senza badare a nulla, la ragazza fa notare a suo fratello che ha una sanguisuga enorme attaccata al suo gomito, il che spaventa il guerriero che però riesce a straccarsela presto di dosso. Al ritorno di Aang questo racconta che il tornado è sparito nel nulla e che non riesce a trovare tracce dei suoi amici.
Non è fatto per questa palude
Nello stesso momento Momo sta cercando di liberare Appa che era rimasto incastrato tra le liane degli alberi staccandoli con dei morsi. Ci riesce e il bisonte dell’aria cade dritto a pancia in giù nell'acqua scialba della palude. Ma appena cerca di ripartire in volo per cercare i suoi amici, Appa rimane nuovamente incastrato in una fitta rete di liane e Momo deve nuovamente liberarlo.
Sokka cerca di convincere Katara
Sokka inizia a stancarsi e usa il suo machete con sempre più decisione e noncuranza per la vegetazione, il che fa preoccupare Aang che gli consiglia di essere più delicato. Persino Katara gli dà ragione, le ha la sensazione e che qualcosa di questa palude sembra essere “vivo”. Su questo Sokka le dà ragione, qua ci sono parecchie cose vive e se non vogliono incontrarle per finire nei loro stomaci, dovrebbero sbrigarsi a trovare Appa e Momo. E difatti sembra che qualcuno li stesse osservando di nascosto.
Momo vuole fare in fretta
Dopo una lunga camminata forzata, Appa trova un ostacolo troppo basso per passarlo da sotto e troppo alto per saltarci sopra e, dato che per colpa della vegetazione non può volare, decide di far una pausa buttandosi a terra. Momo, che invece vuole andare avanti, inizia a usare il fischietto fino a infastidire il bisonte da schiaffeggiarlo con la sua coda per farlo smettere.
I mille occhi della palude
Ormai è giunta la sera e Sokka propone di pensare a prepararsi per la notte. L’oscurità fa sembrare la palude ancora più minacciosa, ma il guerriero del Sud cerca di minimizzare tutto proponendo una spiegazione logica a ogni rumore che sentono. Ma non può nascondere che anche lui inizia ad avere paura, specialmente quando sentono il verso spaventoso di un uccello, così propone di accendere un fuoco. Senza badare a nulla, inizia a raccogliere legna tagliando delle radici di un albero, il che inizia nuovamente a preoccupare Aang che gli consiglia ancora una volta di essere più delicato e meno aggressivo. Con il fuoco finalmente accesso, Katara nota preoccupata che si sente osservata, ma Sokka la deride, sono completamente da soli. Un insetto fastidioso, che cerca di schiacciare via, si rivela una lucciola che per un secondo accende la sua luce davanti a loro, smascherando le centinaia di occhi minacciosi nascosti tra gli alberi. No, non sono da soli.
Anche Appa cerca di dormire, ma viene infastidito da un concerto assordante di vari animali che gridano nella notte, mentre Momo è troppo nervoso per solo pensare a dormire. Frustrato e stanco, il bisonte dell’aria grida di fare silenzio e gli animali della palude obbediscono all'istante.
Le liane sembrano vive...
Aang, Katara e Sokka si sono addormentati seduti uno sorretto dall'altro, ma non si accorgono di qualcuno che li osserva dalla vegetazione. Alcune liane sembrano di aver preso vita e si avvicinano a loro fino ad avvolgersi intorno ai tre ragazzi. Quando si svegliano è già troppo tardi, le liane li separano e li trascinano via in direzioni diverse. Sokka si libera con la sua spada, ma la palude sembra che si è arrabbiata con lui e lo attacca, spingendolo alla fuga frenetica. Katara riesce a liberarsi dalle liane con il dominio dell’acqua e fugge via per tornare indietro, mentre Aang usa quello dell’aria, ma le liane non gli danno tregua e lo inseguono, ma ora ha perso di vista i suoi amici.
Che tipi strani...
Continuando la sua ricerca, Appa non sa che delle persone strane hanno trovato le sue tracce e lo considerano la loro cena, lui e Momo avanzano per la palude e incontrano alcuni animali indigeni come un coccodrillo-carpa che si arrabbia con il lemure quando ci si siede sopra. Quando lo insegue, Appa lo blocca con la sua bocca e lo sputa fuori, spaventando il rettile che se ne fila.
Katara pensa che sia sua madre...
Anche Katara si è persa e vaga da sola per la palude. Ad un tratto vede davanti a sé una radura più aperta e una persona in pedi in mezzo alla nebbia con abiti blu. Speranzosa, gli si avvicina e la chiama per cercare aiuto, ma la persona rimane con la schiena rivolta verso di lei. Ad un tratto Katara capisce chi è, è sua madre! Sconvolta dalla gioia le corre incontro, ma quando le mette una mano sulla spalla deve riconoscere che si trattava del tronco di un albero, era stata un’allucinazione. La gioia si tramuta in disperazione e la ragazza si accascia a terra piangendo.
Sokka vede Yue
Sokka continua tagliere le liane con sempre più rabbia verso questa palude che sembra gli stia facendo la vita difficile di proposito mentre grida i nomi dei suoi amici. Quando si alza dopo l’ennesima caduta, vede davanti a sé una presenza brillante e etera. Avvicinandosi curioso, la riconosce come Yue, ma capisce che dev’essere un’allucinazione- per colpa del gas della plaude, un colpo in testa troppo violento o perché semplicemente sta impazzendo. La visione di Yue lo castiga per non essere stato in grado di proteggerla, il che spaventa Sokka.
Chi è questa ragazzina?
Anche Aang continua a vagare per la palude, fino ad arrivare davanti a una grande roccia, dove vede in cima una ragazzina sconosciuta con un cinghiale alato che porta vestiti di alta classe. Quando le chiede chi sia, la ragazza ridacchia soltanto e scappa via, spingendo il dominatore dell’aria a rincorrerla per alberi e tronchi senza purtroppo mai beccarla.
Sono dominatori dell'acqua?!
Appa e Momo si trovano la strada bloccata da tre canoe con sei persone a bordo, vestiti solo con foglie di alberi e stracci, che discutono di che specie appartengono. Gli uomini, evidentemente cacciatori, iniziano ad inseguire i due animali, ma questi capiscono l’antifona a scappano veloci. Il capo, Tho, sgrida il suo compagno, Due, per averli spaventati e gli ordina di inseguirli, cosa che fanno dominando l’acqua sotto la canoa. Appa, che per colpa della vegetazione non può volare, corre via può veloce che può, ma i suoi inseguitori sono molto veloci e gli stanno alle calcagna.
Che sia stato quest'albero a chiamarlo?
Aang continua ad inseguire la ragazzina sconosciuta, ma quando la sta per prendere, al posto suo becca Katara che travolge con il suo impeto. Senza volerlo trova anche Sokka che era nascosto a pochi metri da loro e così sono nuovamente riuniti. Mentre i due fratelli raccontano che si stavano cercando per tutta la notte, Aang afferma di aver inseguito una strana ragazza. Quando Sokka si prende gioco di lui, Katara rivela di aver pensato di aver visto la mamma, ma suo fratello insiste che dev'esserci una ragione logica a queste cose. Katara gli chiede allora cosa abbia visto lui e Sokka, a malavoglia, rivela di aver visto Yue. Le loro visioni si possono spiegare con fatto che entrambi pensino molto alle due persone che hanno visto, ma Aang? Lui non ha mai visto quella ragazza e inoltre le visioni di hanno riuniti qua in questo punto, non pensa che sia strano? Katara gli chiede dove siano, il dominatore dell’aria guarda in su e vede sopra di loro un albero gigantesco che s’innalza nel cielo, per lui questo è il centro della palude.
Un mostro!
Quando Aang insiste che doveva essere stato lui a chiamarli, Sokka ripete per l’ennesima volta che per lui non c’è nulla di magico in questa palude. In quel momento dalla acqua della palude emerge un essere gigantesco fatto di piante che non esita ad attaccarli, specialmente Sokka. Aang lo libera, ma viene a sa volta scaraventato via dalla creatura che riesce ad afferrare nuovamente il guerriero del sud. Quando cerca di portalo via, Katara attacca con il dominio dell’acqua e gli procura un profondo taglio alla spalla che però si rigenera immediatamente. La ragazza attacca con una onda gigante, ma il mostro non lascia andare la sua preda e alla fine la sbalza via con la forza. Mentre Aang torna alla carica, la creatura sta per inglobare Sokka nel suo corpo.
Catturato!
Appa corre per fuggire ai suoi inseguitori, ma questi si dimostrano molto cocciuti e veloci. Momo cerca di seminarli lanciandogli alcuni oggetti che trova in sella e riesce a fermare una delle canoe. Quando Appa si tuffa sotto un ramo, Momo viene buttato giù dalla sella e finisce nel sacco di Tho che non batte ciglio alla sua cattura.
Katara non si arrende
Sokka cerca di liberarsi dalla presa del mostro finché Aang non lo avvolge in un tornado che gli attorciglia gli arti, il che permette a Katara di congelare le liane intorno a suo fratello per liberarlo. Ma anche questo danno non sembra aver un effetto sul mostro che si rigenera all'istante e sbalza Aang lontano. Arrabbiata, Katara usa una serie di lame di acqua per tagliare il mostro che cerca di rigenerarsi in continuazione, ma con ogni taglio si nota che dentro ad esso si trova una persona. Questa informazione si rivela preziosa, un dominatore sta dominando le liane dall'interno, ma quando Katara attacca con violenza, la creatura risponde con altrettanto violenza e la sbaraglia via di nuovo.
Dentro al mostro c'era una persona?
Aang ora ne ha abbastanza e spazza via le ultima liane dal dominatore nascosto e gli chiede perché lo abbia chiamato se poi vuole ucciderli. L’uomo, ora disarmato, afferma che non era stato lui a chiamarli, ma quando sente che Aang è l’Avatar, cambia atteggiamento e invita il gruppo a seguirlo. Lo sconosciuto si presenta come Huu che li riporta all'albero gigantesco e spiega che è il protettore della palude da coloro che vogliono danneggiarla- rivolgendosi specialmente a Sokka che invece sorride che alla fine era stato solo un uomo che difende la sua proprietà.
Huu parla con Aang riguardo la connessione delle cose vive
L’uomo racconta che la palude invece è un posto sacro, lui ha raggiunto l’illuminazione sotto questo albero chiamato l’Albero Banyano. È il centro della palude, che in realtà è solo questo albero con le sue radici e rami, forse si estende per tutto il mondo. Allo scetticismo di Aang, Huu spiega che tutto è connesso, umani, piante, animali… tutto è vivo e deriva da una radice sola. Risponde alla domanda di Katara sulle visioni che qua ogni tanto si vedono persone che abbiamo perso, che ci mancano, ma la palude ti rassicura che non sono persi, la connessione con loro esiste ancora, il tempo è un’illusione, così come la morte. Aang vuole sapere cosa allora voleva dire al suo visone, ha visto una persona che non ha mai incontrato, ma ripetendo le parole di Huu, l’Avatar capisce che allora è una persona che deve ancora incontrare.
Aang cerca Momo e Appa attraverso le liane
Sokka interrompe la lezione di filosofia ricordando tutti che devono ancora trovare Appa e Momo, ma stavolta Aang sa cosa fare: poggia una mano su una radice dell’albero e si connette a lui per rintracciare i suoi amici. Visualizzando quello che vede una radice, Aang osserva come i dominatori dell’acqua della palude catturano Appa e incita tutti a spigarsi per salvarlo.
I cacciatori tornano a casa cantando per festeggiare la caccia ricca, quando vengono sorpresi da una lama di vento e acqua che distrugge una canoa. Dal nulla sbucano Aang e Katara che liberano per primo Momo, ma quando usando il dominio dell’acqua, il cacciatore si blocca stupefatto e nota che quindi sono in un certo senso imparentati- una nota che non piace tanto a Katara. Il combattimento si ferma e quando arrivano Huu e Sokka, si scopre che il dominatore delle liane conosce bene questa gente stramba.
Alla fine sono tutti amici
I dominatori della palude invitano i tre ragazzi al loro villaggio per la cena e iniziano a chiacchierare intorno al fuoco. Vogliono sapere da dove provengono Sokka e Katara e se anche dalla loro parti hanno una bella palude, ma a loro orrore gli spiegano che dalla loro parte c’è solo ghiaccio e neve. Il ragazzo insiste che non c’è nulla di strano in questa palude e spiega le visioni con il semplice fatto che erano stati molto affamati- lui stesso sta mangiando un insetto gigantesco. Aang fa notare che però l’albero gli ha fatto vedere esattamente dove si trovavano Appa e Momo, ma Sokka chiama questo “cose da Avatar”, quindi non conta. L’unica cosa che invece non riesce a spiegarsi è come Huu abbia fatto a creare un tornado, ma questo spiega che non può fare una cosa del genere, lui domina solo l’acqua nelle piante. Dopo aver fatto passare un momento di silenzio, Sokka insiste che non ci trova nulla di strano. Fuori dalla loro vista, un uccellino bianco scatena un suo grida snervante e forte, ma viene zittito da una linea senziente che lo schiaffeggia via.
Zuko torna ad essere lo spirito blu
Tornando al villaggio visto all'inizio, vediamo lo spadaccino insolente di prima che aveva maltrattato Iroh, che avverte una minaccia e tira fuori le sue spade. Dal buio compare una persona che gli prende la mano e lo scaraventa via, facendoli cadere le sue armi. L’attaccante misterioso, che porta una certa maschera blu famigliare, s’inchina e si prende le due spade dall'uomo incosciente.
Personaggi apparsi[]
Yue (visione)
Kya (visione)
Toph (visione)
Trivia e note[]
- Sul carro che vende le maschere teatrali si legge 快樂浪人歌劇團 (Kuàilè làngrén gē jùtuán), ovvero "Gruppo di opera vagante felice"
- Tra il suo assortimento ha anche una maschera uguale a quella dello spirito blu, Zuko l'ha presa da lui
- Quando Momo cerca di allontanare i cacciatori, gli lancia contro alcuni oggetti, tra cui anche la corona che aveva portato a Katara in "Lo spirito blu"
- Quando Sokka grida "perché le cose continuano ad attaccarsi a me?", si riferisce alla puntata precedente quando dei pentapolipi porpora si sono attaccati alla sua faccia
- La scena della sanguisuga attaccata al suo gomito viene ripresa in "L'incoronazione" quando Toph strappa via una sanguisuga uguale dal gomito di Korra
- Appa viene trascinato a terra da un tornado, Pepper dalle liane, ma entrambe le volte la palude esprime una volontà propria
- Il concetto dell'Albero Banyano che le sue radici si estendono per tutta la palude e per tutto il mondo, viene ripreso nel quarto libro di La leggenda di Korra, partendo dal secondo episodio fino alla fine. Idem per le sue visioni e il potere delle sue liane che generano l'energia per il cannone di Kuvira
- Aang trova Momo e Appa con lo stesso metodo di come Korra trova Jinora, Ikki e Meelo
- Si scopre che esiste una terza Tribù dell'Acqua, quella della palude, che però non viene quasi mai più menzionata
- Esiste un albero Banyan nel mondo reale: è un albero gigantesco che si trova in India (Giardino botanico di Shipur Acharya Jagadish Chandra Bose) che copre circa 1.900 metri quadri di superficie ed è un esemplare di Ficus benghalensis di almeno 250 anni di età
- Aang vede per la prima volta una certa dominatrice della terra che incontrerà fra poco...
- Zuko torna ad essere lo spirito blu, usando le spade che ha rubato allo spadaccino insolente
- Huu, che raggiunge l'illuminazione sotto l'Albero Banyano, è molto simile a Buddha e al suo metodo di raggiungimento dell'illuminazione
- Vista dall'alto, la palude somiglia alla foresta tossica di Nausicaä
- Huu rimane l'unico dominatore dell'acqua capace di dominare le piante a parte Misu