Kuvira (古維拉) era una maestra del dominio del metallo che è cresciuta a Zaofu, dove ha servito come capitana delle guardie al servizio di Suyin Beifong per poi, tra il 171 e il 174 DG, diventare comandante supremo dell'armata del Regno della Terra. Kuvira lasciò la sua posizione a Zaofu nel Clan del Metallo per guadagnarsi la stima dei governi mondiali quando riuscì a riportare stabilità nella capitale Ba Sing Se caduta nel caos dopo la morte della regina.
Nei prossimi tre anni iniziò il suo cammino di riunire il regno con la sua armata, usando il metodo di promettere proiezione in cambio di fedeltà nei suoi confronti e minacce nascoste. Originariamente avrebbe dovuto consegnare il suo potere al nuovo Re della Terra Wu, ma durante la sua incoronazione Kuvira denunciò il giovane monarca come incompetente e annunciò lo scioglimento del regno in favore del "Impero della Terra" sotto il suo comando. Il suo tentativo di conquista del mondo venne fermato a Città della Repubblica per mano di Avatar Korra, in seguito Kuvira venne imprigionata e portata davanti alla corte. Inizialmente non dimostrò alcun segno di rimorso per le sue azioni, ma dopo la crisi a Gaoling, dove costrinse il suo ex-ufficiale Guan ad arrendersi, si conquistò il merito del dubbio che le permise di essere trasferita agli arresti domiciliari a Zaofu.
Kuvira è una donna molto dura e decisa, fisicamente molto agile e abile, che è estremante convinta e sicura di sé, ma quando inizia a sentirsi in svantaggio, tende a diventare spietata e imprevedibile, capace di tradire anche persone di fiducia. Una volta sconfitta, è riusci a riflettere sul suo passato e iniziò il primo passo per la sua conversione e pentimento.
Storia[]
Infanzia[]
Kuvira nacque nel 153 DG in un villaggio sconosciuto del Regno della Terra come figlia di una coppia che la consideravano una bambina difficile da gestire, irrispettosa e senza disciplina, inoltre sembrava non provare alcun risentimento per i suoi atti dannosi. Una volta Kuvira scappò di casa dopo che i suoi genitori le avevano confiscati i giocattoli per aver rotto un vaso. Anziché scusarsi, la bambina negò ogni colpa e usò il suo dominio della terra per tirare giù un muro e scappare a gambe levate.
A otto anni, in uno scatto d’ira, Kuvira aveva causato un incidente che mise a rischio la vita di sua madre, così i suoi genitori si arresero e chiesero a Suyin Beifong di adottarla, sperando che la maestra del dominio del metallo potesse educarla meglio. Il padre di Kuvira la lasciò davanti al cancello di Zaofu con un sacco con i suoi pochi averi e le disse che questo era per il suo bene, poi la lasciò da sola senza più voltarsi. La bambina venne salutata calorosamente da Suyin che le promise di essere al sicuro qua a Zaofu, ma il solo pensiero che i suoi genitori l’avevano abbandonata come un rifiuto, peserà per sempre sulla coscienza di Kuvira.
Un giorno irruppe nella camera di Opal ordinandole di uscire subito, dato che ora era il suo turno di giocare con la casetta delle bambine. La figlia di Suyin si rifiutò prontamente e le ordinò invece di lasciare la sua stanza. Kuvira ragionò che, dato che lei non poteva giocare con la casetta, neanche Opal poteva, e la distrusse con il dominio del metallo. La non-dominatrice chiamò sua madre arrabbiata, la quale, dopo essere arrivata, chiese a Kuvira la ragione perché lo aveva fatto. La bambina ammise di non saperlo, così la matriarca le spiegò che, se non imparava a controllare i suoi impulsi violenti, un giorno finirà per ferire qualcuno della famiglia e chiese se questo lo aveva capito. Ma anziché rispondere, Kuvira scappò dalla stanza in fretta e furia, così Opal volle sapere se non aveva intenzione di punirla. Suyin spiegò con un sospiro che dovevano avere pazienza con sua sorella, aveva avuto un passato difficile, ma Opal rispose con rabbia che Kuvira non sarà mai sua sorella, era solo un cane randagio che nemmeno i suoi veri genitori volevano avere intorno. Anni dopo Kuvira descriverà questa fase come “una bambina selvaggia e arrogante”.
Nonostante tutto, Suyin nutrì i talenti considerevoli di Kuvira e iniziò a considerarla davvero come una figlia, anche se la bambina non ebbe mai la sensazione di venir trattata al pari dei suoi figli biologici. Crescendo, venne influenzata molto dal pensiero progressivo di sua madre adottiva riguardo la modernizzazione e auto-realizzazione. Dimostrandosi un leader naturale e intelligente, Kuvira fece presto carriera tra le fila delle guardie di Zaofu e raggiunse alla fine il rango di capitano delle guardie della città. Inoltre faceva parte del gruppo di danza di Suyin.
171 DG[]
Alla difesa di Zaofu[]
Nell'anno 171 DG, Kuvira e altri membri del gruppo di danza di Suyin Beifong stavano provando per uno spettacolo, quando vennero interrotti dall'arrivo di Avatar Korra e i suoi amici che erano venuti per Opal, uno dei nuovi dominatori dell’aria.
Qualche giorno dopo, Kuvira accompagnò Suyin e sua famiglia insieme al team Avatar sul tetto per salutare Opal che stava lasciando Zaofu per iniziare il suo addestramento di dominio dell’aria sotto al guida di Tenzin al Tempio dell’Aria Settentrionale. Dopo la partenza dell’aeronave, Kuvira usò la sua radio portatile per ordinare alle altre guardie di chiudere la città per la notte.
Quella notte Zaheer e il suo gruppo s’infiltrarono nella città blindata e stava per rapire Korra, ma venne scoperto a fermato dalle guardie. Kuvira aiutò i suoi compagni a imprigionarli in una gabbia di metallo e per poi ordinarli di arrendersi e di consegnarli l’Avatar. Dopo la fuga del gruppo, Kuvira e le guardie setacciavano la città, ma non trovavano tracce alcune di questi dominatori strani.
Come tutti gli altri, Kuvira venne interrogata da Aiwei per scovare un eventuale talpa all'interno della città. Quando Korra avvertì Suyin e Lin della colpevolezza di Aiwei, Kuvira, che era corsa nel tunnel sotto la casa del veggente dopo l’esplosione di una bomba, ricevette l’ordine di catturare il traditore e determinare dove finire questo tunnel. Ritornò poco dopo con l’informazione che avevano trovato l’uscita, ma di Aiwei non c’erano tracce.
Lotta contro il Loto Rosso[]
Pochi giorni dopo Kuvira, in veste di capitano delle guardie, si unì al team Avatar e i suoi alleati del clan del metallo nella missione al Tempio dell’Aria Settentrionale per liberare i dominatori dell’aria tenuti prigionieri dal Loto Rosso. Seguendo l’ordine di Zaheer, Korra lo incontrò da sola sul picco Laghima, mentre i dominatori del metallo e Tonraq iniziarono a scalare la montagna con i cavi per essere pronti ad aiutare l’Avatar se necessario.
Dopoché Mako aveva allertato Lin che erano stati ingannati, il gruppo accelerò l’ascesa verso la cima; nel momento in cui Kuvira la raggiunse, venne prontamente catapultata via da una delle esplosioni di combustione di P’Li. Usando i cavi e dimostrando riflessi pronti, la capitana riuscì a salvarsi e risalire nuovamente sulla piattaforma in cima, dove lottavano contro la dominatrice della combustione. La battaglia s’infuriò, durante essa Tonraq venne catapultato via da un colpo di vento di Zaheer e stava per precipitare nel vuoto, Kuvira riuscì a salvarlo con i suoi cavi prima che potesse schiantarsi.
In seguito alla battaglia, il gruppo si riunì alla base della cima, dove Kuvira trattava le ferite di Tonraq. Mentre gli stava fasciando un braccio, il capotribù del Sud la ringraziò per avergli salvato la vita e la donna si presentò con il suo nome. Poco dopo la capitana chiese di accompagnare Suyin alle caverne vicine per salvare i dominatori dispersi, ma la matriarca le ordinò di rimanere sul posto per proteggere i feriti, a suo grande dispiacere.
172-173 DG[]
Alcune settimane dopo la sconfitta del Loto Rosso, Kuvira era presente a un incontro formale tra il presidente Raiko, Tenzin e Suyin. Tutti speravano che la matriarca di Zaofu, provata esperta in diplomazia, volesse assumersi il ruolo di riunificare il Regno della Terra, caduto nel caos dopo l’assassinio della regina, ma a loro grande shock, Suyin si rifiutò. Sconcertata e esterrefatta da tale decisione, Kuvira cercò di farle cambiare idea, esprimendo la sua opinione che questa sarebbe l’opportunità perfetta per portare i progressi di Zaofu nel resto del regno e iniziare una nuova era. La matriarca le spiegò che facendo così sarebbero visto soltanto come invasori e avrebbero soltanto scatenato delle guerre, ma Kuvira ripose che le guerre c’erano già e immischiandosi potrebbero cambiare le cose in meglio. Ma la figlia di Toph rimase ferma nella sua decisione, la quale causò una frattura tre le due donne.
Architettando in segreto, Kuvira collaborò con Baatar Jr. per trovare un modo per scappare dalla città e raggiungere Ba Sing Se per stabilizzare la capitale in preda del caos. Riuscì a convincere anche Varrick e una grande parte delle guardie di Zaofu di accompagnarla, a loro si aggiunsero anche alcuni cittadini benestanti. Mentre stavano ultimando i loro preparativi, Suyin li scoprì e cercò di fermarla, ma la sua figlia adottiva annunciò senza alcun rimorso che lasciava Zaofu per riportare ordine del Regno della Terra. Non si lasciò commuovere neanche con la minaccia di venir espulsa per sempre dalla città, dichiarò con un tono arrogante che ci sarebbe ritornata seguendo i le sue proprie condizioni. Il gruppo si avviò per la capitale e riuscì a stabilizzarla un poco tempo, con questo successo Kuvira si conquistò la fiducia dei governanti del mondo che le affidarono il ruolo di comandante provvisorio del regno.
Nei mesi successivi, Kuvira ammassò un’armata considerevole che le aiutò nella missione di riunificare il regno, includendo aeronavi moderne armature mecha e carrarmati. Viaggiò a bordo di treni mag-lev ad alta velocità per raggiungere province invase da banditi e negoziò con i loro capi, offrendo protezione e viveri in cambio di fedeltà assoluta. Ma più di una volta, dopo aver lasciato il paese, iniziò a costringere i cittadini ai lavori forzati per finanziare la sua armata e mandò disertori in campi di rieducazione. Questa sua campagna si amplificò anche a cittadini del regno di discendenza straniera come dominatori del fuoco e acqua. Alla fine di questo periodo, Kuvira iniziò una relazione romantica con Baatar Jr e i due si fidanzarono.
174 DG[]
Annessione dello stato di Yi[]
Nell'anno 174 DG Kuvira aveva raggiunto la unificazione del 90% del Regno della Terra, un evento che Varrick voleva celebrare con un tè speciale. Mentre Zhu Li lo preparava per tutti, la comandante rifiutò la bevanda, giurando che avrebbe festeggiato soltanto quando la sua missione sarebbe stata completata. Con questa frase bloccò anche Varrick, Zhu Li, Bolin e Baatar Jr dal bere il proprio tè; Kuvira era l’unica non rovesciarselo addosso, dato che qualche momento dopo il treno dovette eseguire una brusca frenata d’emergenza per colpa di alcuni macigni sulle rotaie. La comandante esigi una spiegazione e venne a sapere che erano stati dei banditi ad ostacolare il tragitto, stavolta Kuvira decise di occuparsene di persona e richiamò le truppe.
La comandante uscì dal treno dal soffitto e osservò due dozzine di banditi scendere da entrambi le parti delle montagne accanto alle rotaie. Scansò con facilità ogni roccia lanciatole addosso e contrattaccò nel momento in cui i suoi avversai entravano nella distanza di attacco: gli lanciò addosso strisce di metallo che gli coprivano gli occhi e gli legarono gli arti. Dopo averli sottomessi e riuniti in un ammasso di persone, Kuvira li legò alle rotaie con il dominio del metallo, poi gli tolse i bendaggi dagli occhi per esaminare i criminali. Proseguì a criticarli per aver causato tanto caos mentre lei cercava di riportare l’ordine. Quando una bandita femminile voleva scusarsi, Kuvira la zittì prontamente coprendole la bocca con una striscia di metallo per alcuni secondi per averla interrotta. Un bandito maschile la implorò di avere pietà per loro, la soldatessa ordinò di smetterla di rimuginare sulla loro situazione e gli offrì una possibilità di riabilitarsi per i crimini commessi: diventeranno membri produttivi della società e le giureranno fedeltà assoluta. Ne caso di un rifiuto notò che sarebbero rimasti attaccati alle rotaie fino all'arrivo del prossimo treno in transito- in pratica li stava minacciando di lasciarli morire. Privati di un’alternativa, i banditi decisero di giurare fedeltà a Kuvira, la “Grande Unificatrice”, a sua grande soddisfazione.
Dopo il loro arrivo alla capitale di Yi, Kuvira era felice di vedere la riunione di Bolin e Opal, notando che erano la sua coppia preferita. Quando la figlia di Suyin accusò suo fratello Baatar Jr ad aver tradito la sua famiglia, Kuvira le chiese di dimenticare ciò che era accaduto tre anni fa e la ricordò che la sua armata era l’unico mezzo per aiutare questo stato a riprendersi. Non negò che alcune voci dipingevano la sua strategia in una luce molto negativa, ma rassicurò Opal che il suo scopo era solamente quello di dare ai cittadini le fondamenta per raggiungere la grandezza da soli. Proseguì a rivelare il suo fidanzamento con Baatar Jr. e la implorò di superare le differenze tra lei a la sua famiglia.
La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo del governatore dello stato di Yi che volle sapere cosa voleva nella sua capitale, dopodiché Kuvira gli offrì una udienza privata a bordo del suo treno. Una volta da soli, la Grande Unificatrice chiese al politico se aveva avuto occasione di riconsiderare la sua decisione sulla sua offerta, che secondo lei era molto generosa. Il governatore rinnegò questa sua “generosità”, sapendo del destino degli altri stati annessi, così Kuvira gli ricordò che il numero dei banditi superava di molto quello dei suoi cittadini e che continuavano a derubare il suo stato, era solo una questione di tempo finché Yi crollerà. Firmando il suo accordo, lei sarebbe disposta a salvare le vite del popolo di Yi e di mantenere la sua posizione come governatore sotto la sua supervisione, e questo era davvero generoso da parte sua. L’uomo si rifiutò ancora e la accusò di mirare soltanto alle risorse di Yi, Kuvira lo criticò per il suo senso di onore mal posto, che sarebbe inutile nella protezione della sua gente di procurargli da mangiare. Ma nonostante tutto quanto, il governatore rimase fermo nella su decisione e Kuvira apparentemente si arrese, ordinando la ritirata della sua armata. Uscendo dalla carrozza, gli venne chiesto la ragione per questo ordine e lei spiegò che non era stata possibile trovare un accordo, per cui rispettava la decisione del governatore e lascerà Yi. Quando Kai chiese perplesso se non voleva restare ed aiutare questa gente, Kuvira gli diede il contratto con la nota che rimarranno ancora stazionati sul confine di stato per una giornata e in caso che il governatore firmasse questo contratto, provvederà a dare tutto l’aiuto possibile.
Kuvira tornò alla capitale di Yi verso la stessa sera dopo che il governatore, rendendosi contro della situazione disperata, aveva finalmente firmato il contratto. Ordinò lo stazionamento di soldati e mecha moderni e la distribuzione di viveri tra la gente, poi dichiarò che lo stato di Yi ora fosse sotto la protezione della sua armata e costrinse il governatore a giurarle fedeltà se voleva mantenere la sua posizione.
Fondazione dell'Impero della Terra[]
La sera prima dell’incoronazione di Wu come il cinquantaquattresimo sovrano del Regno della Terra, Kuvira arrivò con la sua armata a Città della Repubblica. Insieme a alcuni suoi ufficiali scelti, tra cui anche Bolin, Varrick e Zhu Li, prese stanza nel hotel dei Quattro Stagioni, dove venne già attesa da alcuni fan che le chiesero un autografo. Dopo averli soddisfatti, la donna venne avvicinata dal principe Wu che le fece i complimenti per la sua apparenza. Kuvira rimase stoica e ignorò i suoi tentativi di fare colpo su di lei, incluso la sua offerta di parlare con il manager per farle prendere una suite migliore alla quale lo informò che aveva già riservato la Suite presidenziale. Solo quando il principe notò ridendo che non era possibile, dato che questa era la sua stanza, si rivolse a lui direttamente e spiegò sorridendo che lei lo ha fatto spostare. Mentre il nobile reagì a questa notizia con una lagna ignobile per doversi accontentare della junior-suite, Kuvira commentò che lei otteneva sempre quello che voleva.
Per l’evento del giorno successivo, Kuvira era seduta tra i governanti del mondo per seguire l’incoronazione di Wu. Alla fine della cerimonia venne poi chiamata sul podio per un discorso, durante il quale prima ricevette la medaglia di Kyoshi per il successo nel stabilizzare il regno, poi raccontò del suo passato a Zaofu con Suyin Beifong. Diede parecchia enfasi su come abbia imparato che la monarchia era un sistema superato e che tecnologia e innovazione dovrebbero essere i fattori portanti di una nazione. Incolpando la catena di re incapaci per essere stati la causa dei problemi nel Regno della Terra, dichiarò non permetterà che i tre anni di sacrifici siano stati invano, solo per poi aspettare che il caos risorga. Rinnegò la sovranità di Re Wu e dichiarò la dissoluzione del Regno della Terra in favore dell'Impero della Terra sotto la sua guida. Dichiarò che il suo obiettivo era quello di portare ai suoi abitanti una nuova era di prosperità, poi si tolse la medaglia e la schiacciò con un avvertimento serio per tutti gli altri governanti del mondo: chiunque oserà attraversare i suoi confini per ostacolarla, verrà schiacciato come questa medaglia. Il suo discorso venne accolto da applausi dei suoi sostenitori e dal silenzio scioccato delle altre persone presenti.
Dopo il suo ritorno al hotel, Kuvira notò lo sguardo preoccupato di Bolin e gli chiese la ragione. Il giovane ammise di sentirsi nervoso per questa sua dichiarazione antagonistica e aggressiva, così la donna lo implorò di restare al suo fianco, dato che credeva nel lavoro svolto finora e ora aveva bisogno di lui più che mai, dato che i governanti del mondo volevano sicuramente costringerli ad accettare Wu, un re incapace di servire il popolo. Lo rassicurò che le sue parole aggressive erano solo un metodo retorico per far capire a tutti che facevano sul serio, un conflitto era l’ultima cosa che voleva. Finì con chiedergli di aiutarla ascrivere storia, alla quale Bolin riaffermò la sua fedeltà nella causa.
Poco dopo Suyin Beifong entrò nella stanza, affermando che doveva parlarle, così la comandante ordinò a Bolin di lasciarle da sole. Ripeté le sue obiezioni per la passività dimostrata dalla matriarca riguardo le conseguenze della morte di Hou-Ting, ricordando quel giorno di tre anni fa. Suyin si difese affermando che non voleva prendere tutto questo potere per sé stessa, come invece lo aveva fatto Kuvira e le chiese di riconsegnare il potere per il bene di tutti. Kuvira rispose che era stata lei a riportare stabilità e equità nel regno e che non accetterà mai il regno di Wu, il quale lo definì come il burattino dei governanti del mondo. Quando la sua madre adottiva la accusò di essere una dittatrice per tutto quello che aveva fatto alla città che si erano rifiutati di capitolare, Kuvira l’avvertì che allora sapeva cosa potrebbe accadere a Zaofu.
Mentre l’armata lasciò Città della Repubblica sul suo treno, Kuvira osservò come Varrick iniziò un esperimento su un pezzo di liane degli spiriti, avvertendolo che questa nuova tecnologia doveva essere la sua unica e massima priorità. Poi mobilizzò la sua armata e si avviò per Zaofu, l’ultimo stato ancora non sotto il suo controllo.
Assedio di Zaofu[]
Mentre la sua armata era già sul posto nella periferia di Zaofu, Kuvira era ancora in viaggio sul suo treno ad alta velocità. Avvertì Baatar Jr di non emozionarsi troppo per tornare a casa, dato che sapeva che far firmare a Suyin Beifong il contratto di resa sarà molto più difficile di che sembrava. Quando il suo fidanzato dichiarò impavido che sarà pronto di prendere Zaofu anche con la forza, lo calmò ancora, ribadendo l’importanza della diplomazia in questo caso, dato che ora l’attenzione di tutto il mondo pesava su di loro. Espresse il desiderio di usare Bolin per le trattative, dato che Suyin si fidava di lui e sperava che la matriarca gli potrebbe dare ascolto.
Quando un violento sussulto fece tremare tutto il treno, Kuvira e Baatar Jr corsero fino all’ultimo vagone del treno per vedere cosa stava succedendo, e videro Varrick che stava concludendo i suoi esperimenti sulle liane degli spiriti. Pensando prima a un attacco, l’inventore la calmò, dicendo che non c’era da allarmarsi, dato che terminerà i suoi esperimenti momento stante. La dittatrice gli ordinò di continuare e gli chiese se aveva realizzato quale potere avevano in mano, ma era proprio quella la ragione per la quale l’inventore voleva abbandonare questa tecnologia. Mentre Varrick iniziava a borbottare di una strana voce nella sua testa che Zhu Li diagnosticava come la sua coscienza, Kuvira chiarì che lei era l’altra voce che gli ordinava di continuare. Ma l’uomo del Sud continuava a rifiutarsi, così Kuvira dominò le strisce di metallo intorno al suo collare per sollevarlo in aria a farlo penzolare a peso libero fuori dal vagone in corso, minacciandolo di farlo cadere sulle rotaie. Questa minaccia fece cambiare velocemente idea all'inventore, così la Grand Unificatrice lo scaraventò indietro nel vagone e sul pavimento di metallo per poi scavalcarlo con superbia e indifferenza. La coppia di fidanzati tornò nel suo vagone, Kuvira ordinò di tenere Varrick sotto stretta osservazione.
Una volta tornati, Bolin venne chiamato da loro, e gli venne detto che lo avevano scelto per far parte del circolo interno dell’impero. Gli spiegò che il risentimento di Suyin verso lei e il suo primogenito sarà un ostacolo che rischiava di impedirle il raggiungimento alla sua causa e di finalmente riunire l’Impero della Terra. Cosi sperava che Bolin fosse in grado di convincerla per conto suo. Il giovane dominatore della lava si preoccupò della presenza massiva dell’armata davanti alle porte di Zaofu, cosa che Kuvira spiegò che era solo una proiezione della sua forza, mentre Bolin dovrà rappresentare la pace.
Una volta arrivati a Zaofu, Kuvira e Baatar Jr vennero scortati della stanza dei ricevimenti, dove vennero attesi da tutta la rimanente famiglia Beifong. Mentre Suyin dichiarò che non abbandonerà mai la sua città nonostante tutta la presenza militare davanti alla sua porta, la sua figlia adottiva spiegò che quello serviva solo per mostrarle cosa lei e suo figlio erano riusciti a raggiungere negli ultimi anni. La tensione era in continuo aumento, Kuvira rise dell’accusa di aver fatto il lavaggio del cervello a Baatar Jr, rispondendo poi con leggera rabbia che invece lo aveva liberato e che grazie a lei aveva raggiunto molto di più che avrebbe ottenuto restando qua a Zaofu. Bolin cercò di calmare la situazione, ma venne ignorato da entrambe le fazioni, finché una Suyin infuriata non ordinò a Kuvira di andarsene subito, dato che Zaofu non la accetterà mai coma la sua guida. Questa rimase impassibile e annunciò un ultimatum di esattamente ventiquattro ore per permetterle di cambiare idea e di unirsi all’Impero della Terra, o verrà a prendersi Zaofu con la forza.
Di ritorno nel campo d’assedio, Bolin le chiese se davvero avesse intenzione di invadere Zaofu, la comandante chiarì che c’erano sempre state “vie alternative” per convincere gente a unirsi a lei dopo un primo rifiuto. Non si spiegò oltre, affermando che non era necessario per lui sapere i dettagli, e notò solo che i cittadini degli stati annessi erano i suoi sudditi fedeli che poteva trattare come le pareva. Facendo parte del circolo interno, avvertì Bolin che c’erano verità difficili e che doveva accettarli senza fare storie. Quando il giovane dominatore della lava suggerì di lasciare in pace Zaofu, dato che l’Impero della Terra era ormai da considerare riunito, Kuvira si arrabbiò e lo accusò di provare più amore per Opal che fedeltà verso di lei e lo minacciò di farlo trasferire a un campo di rieducazione. Nonostante che Bolin la rassicurò della sua fedeltà, la dittatrice rimase scettica.
Più tardi, mentre stava parlando con due sergenti, Kuvira venne avvicinata dal suo fidanzato e Avatar Korra. La salutò con calore, affermando che era un onore rincontrala dopo così tanto tempo e vederla così in forma dopo l’avvelenamento di Zaheer. Ma quando la donna del sud chiarì che era venuta per chiederle di abbandonare i piani di attacco, Kuvira notò che tutte e due sapevano che non accetterà mai questa richiesta. Korra affermò che non si dovrà aspettare che potrà prendersi Zaofu senza la resistenza dell’Avatar, ma la dittatrice ribadì con calma che le era stato affidato il compito di riunire il Regno della Terra e non vedeva la ragione perché doveva fare un’eccezione per la città del metallo. Capì che stava facendo un favore a Suyin, anche se con questo stava intralciando la sua missione. Proseguì a notare che il mondo era sceso nel caos per via dell’assenza dell’Avatar ed era stata costretta a delle scelte difficili per riportarlo all'ordine. Dato che Korra provava simpatia con lei su questo aspetto, Kuvira le chiese di convincere Suyin ad arrenderle la città, annunciando, come segno della buona volontà, una tregua fino al suo ritorno con la decisione della matriarca. ´
Quella sera a Kuvira vennero presentati Bolin, Zhu Li e Varrick come disertori della sua armata. Infuriata, ordinò che tutti e tre venissero mandati via con il prossimo treno; Zhu Li e Bolin erano destinati al campo di rieducazione per i dissidenti peggiori, mentre Varrick doveva continuare il suo lavoro sotto stretta sorveglianza armata. L’assistente di Varrick la sorprese implorando la sua pietà e le giurò fedeltà assoluta, così Kuvira riconsiderò il suo ordine e le diede una seconda possibilità, sbuffando che i due uomini potevano imparare tanto da questa donna.
Quella notte, Kuvira aveva avuto l’intuizione che Suyin potrebbe tentare di attaccarla a tradimento, così ordinò a Zhu Li di dormire nel suo letto. I suoi sospetti si rivelarono esatti quando la matriarca e i suoi figli Wei e Wing s’infiltrarono nel suo campo e catturarono la sua sosia nella sua tenda. Quando le pareti della tenda si aprirono e gli intrusi realizzarono che erano finiti in una trappola, Kuvira sgridò la sua madre adottiva per essere una vigliacca e notò che non era una cosa nuova: troppo impaurita da mettersi in prima fila e guidare il Regno della Terra, troppo impaurita da unirsi a lei dopo aver preso il controllo e troppo impaurita da affrontare un duello aperto. Ordinò ai suoi soldati di arrestarli, poi usò il sistema di comunicazione interno di Zaofu per annunciare a tutti che Suyin, Wei e Wing Beifong erano stati arrestati per aver tentato di farla fuori. Inoltre chiarì che, come dimostrazione della sua buona volontà, non aveva intenzione di vendicarsi dei cittadini pacifici, se i governanti rimasti si presentarono all’alba per offrirle la resa incondizionata dei Zaofu.
Come annunciato, Kuvira attese il loro arrivo stando davanti alla sua armata riunita, pronta alla battaglia, quando ricevette Korra, Opal e Jinora come rappresentanti di Zaofu. Quando Opal esigé la liberazione della sua famiglia, Kuvira l’assicurò che non nuocerà nessun cappello alla famiglia Beifong se Suyin s’inchinasse davanti a lei, ma la matriarca chiarì subito che non succederà mai. Alla domanda su una via alternativa di risolvere questo conflitto, la Grande Unificatrice rispose che aveva già elaborato le sue condizioni che riteneva molto benevoli. Opal volle sapere di Bolin, Kuvira le fece credere che le era ancora fermamente fedele. Quando Korra obiettò, la castigò per interferire in un affare interno dell’Impero della Terra e per permettere che la sua opinione personale le offusca il giudizio. In seguito ripeté la sua convinzione che Zaofu aveva nascosto le sue ricchezze e innovazioni anche per troppo tempo e che non poteva più rimanere autonoma, e spiegò i suoi piani di distribuire le risorse equamente su tutto il territorio.
Vittoria sull'Avatar[]
Quando sentì le implorazioni di Opal a Korra di fermarla, Kuvira chiarì che l’unico modo per fermarla era con la forza. Quando l’Avatar rispose tentennante che non le lasciava altra scelta, la dittatrice si rivolse alla sua armata e annunciò che non ordinerebbe mai nulla che non fosse disposta a fare con le sue mani. Con questo sfidò l’Avatar a un duello per decidere il destino di Zaofu: se Korra dovesse vincere, le lascerebbe la città, ma in caso della su sconfitta, l’Avatar doveva promettere di non immischiarsi mai più nelle faccende interne dell’impero. Ribadì che che era stata lei a riportare l'ordine, non Korra.
Quando Korra accettò la sfida, Kuvira le permise di poter usare ogni elemento possibile, incluso lo Stato dell’Avatar, ridendo che sapeva che l’Avatar era un tantino fuori allenamento. Korra attaccò con ferocia, ma la sua avversaria scansò ogni colpo grazie alla sua agilità eccezionale e cambiando velocemente tra attacchi di terra e metallo. Ben presto riuscì a dimostrare la sua superiorità atterrando l’Avatar più volte e scaraventandola in giro come un pupazzo, energizzata dalle grida di sostegno della sua truppa. Iniziò a farsi persino beffe della donna del sud che insistette nonostante i continui colpi incassati, fino a spingerla ad usare lo Stato dell’Avatar.
In quel momento Kuvira venne scaraventata via da violenti colpi d’aria che la resero stupefatta. Osservò esterrefatta come l’Avatar si alzò davanti a lei su una colonna d’aria con un macigno enorme sopra la testa, chiaramente pronta a schiacciarla. Venne salvata da un’allucinazione improvvisa di Korra che le fece perdere lo Stato dell’Avatar e cadere a terra esausta. Kuvira si riprese subito dallo shock e la catturò con due strisce di metallo che le avvolse intorno ai polsi per sollevarla in aria. Dopo averla derisa per essere debole, la scaraventò a terra brutalmente, facendola perdere brevemente conoscenza, poi la imprigionò in una prigione di terra. Si pose davanti all’Avatar sconfitto e umiliato e creò sei lame di metallo affilate, pronte a finire il lavoro iniziale. Ma prima che potesse dare il colpo finale, Kuvira venne fermata da Jinora e Opal, ma dato che con questo avevano infranto gli accordi di un duello senza aiuto esterno, la dittatrice aveva il diritto di ordinare al suo esercito di attaccare senza riguardi. I suoi soldati vennero fermati da un tornado creato delle due dominatrici dell’aria, Korra venne salvata dell’arrivo di Meelo e Ikki che la portarono in salvo suo Pepper. Ma la sua vittoria era indiscutibile, così Kuvira si lasciò festeggiare per aver sconfitto l’Avatar e la susseguente conquista di Zaofu, e con essa la riunione dell’Impero della Terra.
Tornati a Zaofu, Kuvira riunì i suoi cittadini e li fece inchinare davanti a sé in segno di giuramento di fedeltà. A chi obbediva a questo ordine, veniva promesso la piena cittadinanza dell’Impero della Terra, tutti gli altri venivano considerati dei traditori e condannati alla prigione. Dietro di lei presentava i prigionieri Suyin, Wei e Wing per porre l’enfasi sulla minaccia. Dopo aver osservato Baatar senior e Huan come gli unici a non inchinarsi, la donna si ritirò nel giardino personale dei Beifong, dove si divertiva a giocare con il metallo della collezione di meteoriti di Suyin. Baatar jr fece rapporto della probabile morte di Varrick e Bolin in una esplosione delle liane spirituali, ma tuttavia la rassicurava che poteva replicarne la tecnologia se avesse un’assistente. A questa idea chiese a Zhu Li se aveva interesse ad aiutare il suo fidanzato, a cosa che la donna annuì. In seguito ordinò lo smantellamento delle cupole di platino di Zoafu per un progetto finora segreto: la costruzione di un mecha gigante per trasportare il suo cannone spirituale. Per ogni evenienza fece inoltre esporre a tutti gli ufficiali dei volantini dei due traditori Varrick e Bolin nel caso che fossero ancora vivi.
Costruzione del cannone spirituale[]
Alcuni giorni più tardi, Kuvira si avviò verso la Palude Nebbiosa insieme a una parte della sua armata e alcuni mecha. Una volta giunto all’Albero Banyano, Baatar Jr lo esaminò e constatò che le sue radici possedevano molta più energia spirituale delle liane degli spiriti di Città della Repubblica. In seguito a questa scoperta, Kuvira ordinò di raccogliere ogni radice che potevano trovare.
Alcune settimane dopo Kuvira arrivò a una delle fabbriche vicino a Zaofu per ispezionare i progressi fatti sul cannone ad energia spirituale. Quando Baatar Jr fece rapporto su alcuni malfunzionamenti, si rivolse a Zhu Li e le chiese di che natura fossero questi problemi, dato che lei aveva lavorato a questo progetto fin dagli primi inizi. La donna rispose che problemi erano naturali per una macchina di tale complessità, Kuvira volle sapere se stava veramente facendo di tutto per correggerli. Non completamente soddisfatta della riposta affermativa della ex-assistente di Varrick, ordinò alle sue truppe e lavoratori della fabbrica di essere presenti il giorno successivo alla dimostrazione del cannone.
Il giorno dopo Kuvira si congratulò con il personale presente per il lavoro eseguito e dichiarò questo cannone ad energia spirituale come la prova della superiorità dell’Impero della Terra su tutte le altre nazioni. Sotto le grida di sostegno dei soldati ordinò al suo fidanzato di inaugurare il cannone con il suo primo sparo. Ma quando la macchina andava nuovamente in palla e Baatar Jr trovò la causa in una spina di ridistribuzione mancante che potrebbe portare all'esplosione dell’intero macchinario, Kuvira si rivolse a Zhu Li e chiese se ne sapesse qualcosa. La risposta negativa della donna non la convinse, cosi tirò fuori dalla sua tasca la parte mancante con il suo dominio, smascherandola come l'artefice del sabotaggio. Arrabbiata, Kuvira la sgridò per il suo tradimento dopo averla dato una seconda possibilità. Quando Zhu Li la chiamò un mostro e non dimostrò alcun segno di pentimento, la Grande Unificatrice la condannò a morte, incatenandola nella città destinata al bersaglio per il cannone.
Pochi secondi dopo suonò l’allarme della prigione, cosa che Kuvira associò subito alla famiglia Beifong tenuta prigioniera. Mentre ordinava a alcuni soldati di scendere nella prigione, ordinò a Baatar Jr di continuare con le riparazioni del cannone, dato che voleva vedere quella città distrutta. Questo avvenne qualche minuto dopo, ma a sua grande rabbia la traiettoria dello sparo venne alterata dalla famiglia Beifong, ormai libera e venuta sul posto della dimostrazione, che aveva usato il dominio della terra per spostare il cannone di alcuni gradi. Kuvira scansò una rocca lanciatole addosso da Suyin per un pelo e i due dominatori del metallo iniziarono un duello veloce e senza esclusione di colpi.
Kuvira venne sorpresa da un vagone che Suyin le stava lanciando addosso, ma si riprese e riuscì a prenderlo e scaraventalo da parte. Infuriata, trasformò il metallo sul suo braccio destro in una spada e si lanciò addosso alla sua maestra, quasi colpendola. Suyin riuscì a intercettare uno dei suoi colpi e la lanciò sopra la ringhiera del vagone, ma Kuvira si riprese e si tuffò indietro sotto la ringhiera e tornò dalla sua avversaria per atterrarla con un calcio. Trasformando la sua spada in una frusta, afferrò il polso di Suyin e la scaraventò intorno, poi contro il vagone e alla fine giù dal cannone. Si fermò brevemente per osservare come i suoi soldati stavano mettendo alle strette Suyin, Lin, Wei e Wing, ma vide con shock come la sua armata venne sconfitta da un unico attacco di dominio della terra di Toph Beifong che la accusò di infangare il buon nome dei dominatori del metallo. Scioccata, rimase passiva anche quando la famiglia Beifong, Bolin e Zhu Li si allentarono sul bisonte dell’aria Juicy.
Conquista della Repubblica Unita[]
In seguito al test di successo, Kuvira attaccò il suo cannone sul braccio destro di un robot gigante per facilitarne il trasporto. Al suo completamento, fece ritorno a Zaofu, dove diede un discorso pubblico davanti alle sue truppe, ringraziandoli per il lavoro svolto negli ultimi tre anni. Ma notò che la loro missione di riunire l’Impero della Terra non era ancora completata, dato che mancava ancora un pezzo: il territorio della Repubblica Unita. Come la regina Hou-Ting prima di lei, anche Kuvira era della ferrea opinione che gli era stato rubato da Avatar Aang e Signore del Fuoco Zuko dopo la fine della Guerra dei Cent’Anni. Alla fine del suo discorso si ritirò con Baatar Jr. e gli ringraziò per tutto il supporto, rassicurandolo che senza il suo sostegno non sarebbe mai stata capace di arriva fino a questo punto. Inoltre promise di sposarlo quando avranno ottenuto la loro vittoria sulla Repubblica Unita.
I piani iniziali erano stati quelli di attaccare fra due settimane, ma dato che Kuvira sapeva che Zhu Li aveva sicuramente allertato il nemico, ha anticipato l'invasione di una settimana. Lei stessa comandava il gigantesco mecha con il cannone spirituale e lo usò per distruggere un posto di guardia della Repubblica Unita al confine con l’impero per impedire che le guardie potessero dare l’allarme. A sole poche ora della capitale, Kuvira venne allertata dalla presenza di un bisonte dell’aria nelle vicinanze e, deducendo che si trattava del team Avatar, non perse tempo a passò all'attacco. Dopo aver sbagliato mira due volte li lasciò scappare, dato che era sicura che anche senza l’elemento della sorpresa nessuno sarebbe stato capace di fermarla.
Arrivò a Città della Repubblica poche ore dopo e ignorò l’ordine del presidente Raiko di ritirare, ridendo che non era nella posizione di dare ordini a lei. Per porre enfasi sulla serietà della sua presenza, Kuvira usò il raggio del suo cannone per annientare la Flotta Unita in pochi secondi. Subito dopo prese di mira i soldati a terra davanti a lei e ripeté le sue condizioni: Raiko aveva tre secondi per arrendersi, altrimenti eradicherà la sua intera armata. Il presidente non ebbe altra scelta che assecondarla e di rivelare la sua posizione a Baatar Jr per discutere le condizioni della sua resa e integrazione dell’Impero della Terra.
Quando poco tempo dopo Kuvira voleva chiamare il suo fidanzato per un update, Raiko rivelò che il vice-comandante non era arrivato sull’Isola del Tempio dell’Aria. La donna venne scioccata dalla chiamata di Baatar Jr poco dopo e la rivelazione che era stato catturato dal nemico. Kuvira era felice che stava bene, ma quando apprese che Avatar Korra si trovava lì con lui, ordinò ai suoi tecnici di localizzare la sorgente del segnale radio. Il suo fidanzato la implorò di abbandonare la sua conquista della Repubblica Unita, dato che non dovesse fermarsi, Korra non gli permetterà mai più di rivederla. Mentre il tecnico le rivelò la posizione di Baatar Jr e Korra, Kuvira concordò con lui che conquistare Città della Repubblica non valeva sacrificare la loro vita insieme e affermò di amarlo. La comandante prese un profondo respiro per rafforzarsi per il prossimo passo: prese di mira la fabbrica di Industrie del Futuro, la localizzazione comunicata, e la fece esplodere con tutta la gente al suo interno.
Kuvira continuò la sua marcia per le strade di Città della Repubblica e ordinò ai suoi soldati di catturare ogni cittadino rimasto. Alcuni dominatori dell’aria si avvicinarono a al suo mecha, lei tentava di schiacciarli via e di colpirli con la sua arma spirituale, ma non poté impedire che le oscurarono la vista con dei palloncini pieni di vernice. Per questo venne sorpresa dal dominio della lava di Bolin che fece affondare uno dei piedi del mecha nel terreno, mentre Wei e Wing legarono le gambe del robot e i dominatori dell’aria, inclusa Korra, cercavano di farli perdere l’equilibrio con un gigantesco colpo d’aria. Ma Kuvira riuscì a ripulire i vetri appena in tempo e passò subito al contrattacco a sparò a Avatar Korra, che però si scansò appena in tempo. Nonostante che gli sforzi comuni fecero barcollare il mecha, la comandante riuscì a stabilizzarlo senza farlo cadere e di eseguire uno sparo controllato sui dominatori dell’aria. Anche se aveva fallito di uccidere qualcuno, i difensori di Città della Repubblica erano costretti alla ritirata, permettendole di avanzare. Quando notò che i mecha piccoli dei suoi soldati si erano spenti all'improvviso, Kuvira chiese una spiegazione e le viene detto che erano stati colpiti da un impulso elettromagnetico, ma allo stesso momento il tecnico rivelò che il nucleo di energia del mecha gigante non ne era stato influenzato. In seguito ordinò a localizzare l’origine di questo impulso, deducendo che lo avrebbe portata alla posizione di Varrick. Inoltre ordinò al suo terzo e quarto plotone di continuare la sua avanzata e di ripulire la città di ogni persona rimasta.
Poco dopo ricevette la notizia che l’origine dell’impulso elettromagnetico era stata la torre di industrie del Futuro, Kuvira indirizzò il suo mecha colossale verso quell'edificio, ma il suo cammino venne intralciato da Korra, Mako, Bolin, Lin, Suyin, Wei e Wing. Istantaneamente aprì il fuoco sull’Avatar, ma in ritorno venne colpita da una pioggia di macigni enormi. Quando tentò di fare di nuovo fuoco, venne sorpresa da un attacco combinato dei dominatori dell’aria che spinsero il braccio con il cannone giù con un tornado, facendolo sparare nel terreno e spingerlo indietro barcollando. Dopo essersi ripresa, Kuvira venne brevemente distratta da Meelo che si era appiccicato con la sua faccia sul vetro del mecha e gli stava facendo delle smorfie. Quando volava via, Kuvira tentò di colpirlo con il raggio spirituale, ma il raggio sfiorava invece Jinora e Tenzin. Ripreso la sua avanzata verso la torre, Kuvira vide esterrefatta come Bolin, Lin e Suyin facevano crollare un grattacielo intero su di lei. Tentò di respingerlo, ma finì travolta dalle macerie, ma a grande shock dei dominatori a terra, riemerse poco dopo. Quando Wei e Wing cercarono di ripetere l’azione con un altro edificio, Kuvira intralciò i loro piani tagliando i loro cavi con un raggio energetico e facendoli cadere a terra.
Prima che il mecha potesse raggiungere la torre, Kuvira si accorse di due macchinari volanti in arrivo e aprì subito il fuoco su di loro. Dopo aver notato che li aveva mancati, si accorse che uno di loro si era agganciato sulla schiena del suo colosso e si attivò a schiacciarlo. Dopo averlo mancato per un pelo, vide che l’altro si era agganciato alla sua coscia e provò a schiacciare anche quello, mancando di nuovo. Nonostante che non fosse capace di seguire l’agilità di questi mecha Colibrì, agitandosi continuamente almeno gli impediva di atterrare nuovamente e di causare danni.
I suoi movimenti vennero tuttavia bloccati quando Korra usò l’acqua di un fiume vicino per intrappolare metà mecha nel ghiaccio. Con il suo braccio destro ancora utilizzabile, Kuvira abbatté il mecha di Varrick e Zhu Li, ma anche quello venne intrappolato subito in ghiaccio. Agitata, notò che l’altro mecha volante, quello di Asami e Hiroshi Sato, era atterrato nuovamente sulla coscia scoperta e che aveva iniziato a saldare. Con una nota di panico ordinò ai suoi tecnici di aumentare la potenza del colosso per liberarsi. Ci riuscirono dopo alcuni secondi, rompendo il ghiaccio intorno al braccio destro e schiacciando il piccolo mecha come se fosse una zanzara, uccidendo così Hiroshi Sato. Ma nonostante tutto era arrivata in ritardo: avevano già aperto un piccolo buco nella corazza di platino del colosso e Korra, Bolin, Mako, Lin e Suyin stavano correndo per raggiungerlo. Kuvira cercò di fermarli, ma ancora una volta venne bloccata dal dominio dell’acqua dell’Avatar, per cui non era capace di impedirli di entrare nel suo mecha.
Con il braccio finalmente libero, Kuvira proseguì velocemente a liberare anche il resto del suo mecha e ordinò a tutti di controllare tutto per trovare l’Avatar e gli altri intrusi. La sua nervosità raggiunse il culmine quando un altro tecnico la allertò del malfunzionamento del meccanismo di ricaricamento del cannone spirituale, ma Kuvira lo corresse che non si trattava di un guasto, ma di distruzione arbitraria, dato che poteva percepire che qualcuno stava usando il dominio del metallo all'interno del braccio. Cercò di muovere l’arto per scuotere gli intrusi dentro, ma quando notò che ne aveva perso il controllo, proseguì a strapparsi l’arto ormai reso inutile completamente, incluso il cannone che finì lontano nella Foresta degli Spiriti.
Pochi secondi dopo Kuvira venne colta di sorpresa dalla comparsa inaspettata di Korra nella sala comandi che si era aperta il varco mettendo subito fuori gioco i due tecnici per poi colpirla con un violento colpo d’aria. Kuvira riuscì ad evadere il prossimo attacco di fuoco e contrattaccò con del metallo liquido, ma Korra lo reindirizzò e lo spedì diritto al mittente, solidificando il metallo poco prima dell’impatto. La battaglia infuriò, le due donne si scambiarono veloci colpi e contrattacchi in questo spazio ristretto; era chiaro che l’intento Kuvira era quello di uccidere, mentre quello di Korra solo di fermarla. Il duello venne interrotto dall'esplosione del mecha, la parte superiore, dove si trovava la sala comandi, venne scaraventato via contro un edificio e cadde a terra per alcuni piani.
Resa[]
Le due donne uscirono dai rottami del mecha alcuni minuti dopo, Korra sorresse una Kuvira dolente e la fece sdraiare a terra tra le macerie per riprendere fiato. Ma quando l’Avatar le ordinò di richiamare la sua armata di arrendersi a Raiko, Kuvira l’attaccò a tradimento con una roccia e usò i momenti di distrazione per scappare. Barcollando, raggiunse presto la Foresta degli Spiriti, dove sentì dietro di sé la voce di Korra che la chiamava e la implorò di arrendersi per porre fine a questa follia, ma la dittatrice borbottò che non lo farà mai.
Alcuni minuti dopo s’imbatté nel cannone che aveva lanciato via minuti prima e che era finito impigliato tra le liane degli spiriti. Riconoscendo questa ultima possibilità, chiamò la sua avversaria, se voleva finirla per davvero, doveva venire da lei. Korra arrivò poco dopo e si ritrovò davanti alla bocca del cannone gigantesco con Kuvira che si era arrampicata fino al grilletto, pronta a fare fuoco. E lo fece, ignorando l’avvertimento dell’Avatar a non farlo. Il suo entusiasmo si tramutò in shock quando notò che il cannone stava iniziando a interagire con le liane circostanti e cominciò a sovraccaricarsi sempre di più. L’arma finì fuori controllo e oscillò violentemente, costringendo la donna a tenersi attaccata con tutta la sua forza per non essere sbalzata via. Non riusciva a spegnere l’arma in modo manuale e alla fine venne scaraventata via e finì rovinosamente a terra. Mentre cercava di rialzarsi, vide imponente come il raggio distruttore si avvicinò a lei con l’intento di divorarla, ma a sua grande sorpresa Avatar Korra saltò davanti a lei e trattenne l’immenso raggio, ma l’energia continuò ad espandersi intorno a loro e alla fine esplose.
Quando Kuvira riprese conoscenza, si ritrovò tra le braccia di Korra. Spaventata e arrabbiata, si alzò di scatto e la spinse via per poi notare i suoi d’intorni; perplessa e spaventata, chiese all’Avatar se fossero morte. La donna del sud le spiegò che non lo erano, si trovavano nel Mondo degli Spiriti, quell'esplosione doveva aver aperto un nuovo passaggio e averla trasportato qua. Confusa, Kuvira chiese la ragione per aver rischiato la sua vita per salvarla nonostante tutto quello che l’aveva fatto passare, ma la risposta, che Korra si vedeva tanto in lei, la fece arrabbiare.
Continuò a lamentarsi che tutto questo non doveva succedere, non sarebbe successo nulla se lei e i suoi amici si fossero semplicemente arresi. Korra contraccambiò che tutto questo era frutto del suo operato, abusando delle liane degli spiriti e agire come una dittatrice. Kuvira gridò che aveva solo tentato di aiutare il suo popolo dopo che Suyin lo aveva abbandonato e l’Avatar era stata assente. Sbuffò che una come Korra non poteva certo capirla, l’Avatar era adorato da milioni mentre lei era stata abbandonata dei suoi genitori come se fosse solo un peso inutile e dichiarò che doveva impedire che questo succedeva anche al suo paese, che in tempi di crisi aveva bisogni di qualcuno che lo guidava. Quando Korra espresse la sua compassione per il suo desiderio di creare un posto dove lei e la sua gente non dovevano più soffrire e ammise che capiva cosa si provava a sperimentare il vero terrore, come lo aveva fatto in seguito all'avvelenamento di Zaheer, Kuvira si calmò.
Le due donne passarono il portale degli spiriti appena creato, Korra sosteneva la Kuvira ferita durante il passaggio. Ma appena ritornati a Città della Repubblica, i due si ritrovarono davanti al team Avatar e un plotone di mecha che esigevano la liberazione della Grande Unificatrice. Inaspettatamente, Kuvira barcollò avanti e dichiarò la sua resa, ordinando a tutti i suoi soldati di cessare il fuoco. Ammise che l’Avatar le aveva salvata la vita e che possedeva un potere che mai potrebbe sperare di raggiungere, poi offrì di rispettare ogni punizione che il mondo considererà appropriato. La donna venne ammanettata da Lin, poi chiese perdono a Suyin per tutto quello che aveva fatto alla sua famiglia, alla fine venne scortata via dalle sorelle Beifong.
Prigioniera[]
In seguito al suo arresto, Kuvira venne portata nella prigione di massima sicurezza gestita dal Loto Bianco qualche chilometro fuori da Città della Repubblica e posta e incatena a terra in una grande cella singola con quasi niente di arredamento disponibile, dove passò le giornate da sola a pensare. Per lei era chiaro che ora la aspettava la vendetta di tutte le persone che aveva ferito, ma anche che molti volevano anche solamente umiliarla, e questo irritò il suo orgoglio personale.
Tre mesi dopo infine iniziò il processo in seguito alla elezione di Zhu Li Moon a nuova presidentessa della Repubblica Unita e Kuvira venne portata davanti a un tribunale speciale per rispondere ai crimini commessi durante il suo breve tempo di governatrice dell’Impero della Terra. La giudice le elencò la lista delle accuse per poi chiedere come si dichiarava; Kuvira innanzitutto sembra essere pentita e chiese scusa per tutto il dolore causato sia alla gente del Regno della Terra che la Repubblica Unita. Pochi attimi dopo però tornò sui suoi passi e accusò il tribunale di ignorare intenzionalmente i suoi successi e porre troppo peso sui suoi crimini. Affermò che era stata lei ad aver riportato ordine del regno caduto nel caos dopo la morte della Regina della Terra e lo aveva portato fuori dalla oscurità di un passato antiquato, poi dichiarò che aveva fatto tutto solo per il bene del regno e i suoi cittadini. Quando la giudice ripeté la domanda sulla sua dichiarazione, Kuvira rispose con una voce ferma che si dichiarava innocente.
Dopo la fine di questa prima udienza, Kuvira venne scortata fuori dalla sala da due membri del Loto Bianco, ma sul suo tragitto venne fermata da una Suyin arrabbiata per questa sua scenata. Questa non nascose la sua ira e volle sapere incredula cosa voleva dimostrare con questa dichiarazione assurda pur sapendo che l’intero mondo era a conoscenza di quello che aveva fatto. Kuvira si girò via dalla sua matrigna, il che la fece arrabbiare ancora di più, ma la giovane donna tentò ancora una volta di chiedere scusa per la sofferenza che ha impartito a lei e la sua famiglia, ma le ricordò che erano stati loro ad averle voltato le spalle già molto prima della nascita dell’Impero della Terra. Questa dichiarazione lasciò la matriarca di Zaofu senza parole e la accusò di dire menzogne, infondo era stata proprio lei che l’aveva accolta e cresciuta. Finalmente faccia a faccia, Kuvira contraccambiò che nonostante ciò lei non aveva mai fatto davvero parte della famiglia, ma Suyin rispose ricordandola dell’invasione di Zaofu e il tentato omicidio di suo figlio. Leggermente esasperata, la ex-dittatrice le ricordò che si era già scusata più volte volle sapere quando riuscì a vedere oltre la sua rabbia per perdonarla. Con un tono severo e definitivo, Suyin dichiarò che era questo il suo problema, le sola scuse non bastano, doveva assumersi la responsabilità per i suoi atti. Mentre la matriarca di Zaofu si voltò e si allontanò, lasciò indietro una Kuvira imbronciata, ma anche pensierosa.
In seguito a questo, Kuvira venne riportata nella sua cella solitaria dopo rimase per qualche giorno, finché non ricevette la sua prima visita in tre lunghi mesi, e quella persona si rivelò essere l’Avatar. Dopo averla salutata, Korra volle sapere tutto quello che poteva dirla su Guan, e, dopo aver chiesto la ragione per questo interesse, le venne detto che lui si è rifiutato di obbedire al suo ordine di arrendersi. Scossa da questa notizia, la donna si dimostrò collaborante e raccontò che Guan era uno stratega abile e astuto che era stato messo in quella posizione per via delle sue capacità e risolutezza. Korra ammise che temevano che Guan volesse sabotare le elezioni e chiese se lo considerava una minaccia, cosa che Kuvira confermò. Aggiunse anche che, se quest’uomo finora non si era arreso, voleva dire che ha in mente qualcosa, ma le consigliò di stare attenta perché ha pochissima pazienza. Alla domanda su come reagirebbe al posto dell’Avatar, Kuvira propose a Korra di portare qualcuno che Guan rispetti e che poteva rimetterlo al suo posto, riferendosi ovviamente a sé stessa. La donna del Sud rifiutò di liberarla, affermando di poterlo gestire da solo, ma la sua ex-avversaria le fece notare che Guan non si arrenderà all’Avatar solo perché lei glielo chiedeva, ma lei potrebbe riuscire a convincerlo ad arrendersi. Korra si preparò ad andarsene, ma Kuvira le consigliò di pensarci su, dato che lei era assolutamente sicura che avrà bisogno del suo aiuto.
Crisi di Gaoling[]
Proprio come previsto, qualche giorno dopo Korra tornò alla prigione con i documenti firmati dalla Presidentessa Zhu Li per un rilascio temporaneo di Kuvira dopo aver discusso il problema con il resto dei suoi amici. La prigioniera attese fuori dalla prigione per essere consegnata nella custodia dell’Avatar, poi venne invitata di salire sul dirigibile di Industrie del Futuro in rotta verso Gaoling. Kuvira tentò di fare small-talk e le chiese di non essere così formali, dato che ora erano partner, ma Korra la avvertì di non esagerare, stavano solo collaborando. Con l’aria seria aggiunse anche che, so primo passo falso o se farà del male ai suoi amici, non ci penserà un secondo prima di eliminarla. Kuvira accettò questa condizione con un sorriso assicurandola di averla riconosciuta come il capo, poi seguì l’altra donna sull’aeronave.
Al suo interno, la ex-dittatrice venne ovviamente accolta da un’ostilità generale che si estese anche ai due animali presenti, Naga e Pabu. A farsi avanti per prima fu Asami che le ordinò di entrare subito nella cella di platino portatile, ma Kuvira la rassicurò che non era necessario, se avesse voluto fuggire, lo avrebbe fatto prima di salire sul dirigile. Korra riuscì a convincere la sua ragazza di lasciar perdere con la promessa che la rinchiuderà lì dentro personalmente al suo primo passo falso, il che convinse Asami, anche se rimase scettica. Nel tentativo di sciogliere un po' l’atmosfera tesa, Kuvira poi tentò di salutare Bolin, Mako e Wu, ma ricevette in risposta solo sguardi pieni di odio e disprezzo.
Il gruppo arrivò alla capitale di Gaoling tre giorni dopo dove attesero la comparsa di Guan che si fece però attendere. Kuvira propose di essere liberata dalle sue catene e di poter indossare dei vestiti più presentabili dei suoi stracci; Korra si aggiunse a tale richiesta ragionando che Guan forse si rifiuterà di parlare con una Kuvira presentata come una prigioniera. Convinta ma ancora ostile, Asami si offrì di prestarle alcuni dei suoi vestiti di scorta e la invitò al piano di sopra a cambiarsi nella sua stanza. Mentre Mako e Bolin stettero da guardia fuori dal bagno, Asami la tené d’occhio da vicino con occhi di falco. Kuvira notò sollevata che era bello esseri liberata di queste catene, suscitando una risposta acida della donna d’affari che non le conviene abituarsi troppo a questa sensazione. Non curandosi di questo, la dominatrice del metallo continuò a voler far small-talk e annotò che doveva essere difficile per lei essere la ragazza dell’Avatar, spiegando che poteva essere a Città della Repubblica ad occuparsi della sua impresa o inventare qualche macchinario magnifico- invece è rinchiusa qua in bagno con lei a farla da guardia. Alzando il guanto elettrico come avvertimento, Asami ripose che era proprio l’i dove voleva essere, ovvero proteggere Korra da lei, e la avvertì di non mettersi tra lei e la sua ragazza. L’altra donna uscì dal bagno affermando che non cercando di fare nulla di ciò, stava solo ammirando la loro fedeltà tra i membri del gruppo, cosa che, a detta sua, non lo aveva mai avuto in vita sua. Bolin s’immischiò dicendo che questo era solo perché lei spingeva sempre via le persone, ripetendo le parole di Opal, ma Kuvira lo corresse che non dovrebbe credere ad ogni cosa che la sua ragazza gli dicesse. Aggiunse che, seppur crebbero sotto lo stesso tetto, lei e Opal sono state cresciuta in un modo totalmente differente da Suyin, poi si lamentò del fatto che tutti la stavano giudicando male, non era più la stessa persona do tre mesi fa. Asami ammise che credeva che le persone potessero cambiare, ma non dal giorno alla notte.
La discussione venne interrotta da Korra che chiamò Mako a raggiungerli subito al municipio di Gaoling, dato che Guan era appena arrivato, e quattro presero immediatamente una jeep per raggiungerla. Pochi minuti primi arrivarono sul posto dove Korra e Guan si stavano già fissando con antipatia e Kuvira annunciò che voleva dimostrare quanto sia cambiata. Il comandante iniziò subito a deriderla come di essere “al servizio dell’Avatar”, ma la ex-dittatrice chiarì subito che era stata idea sua di venire per rispetto per lui e tutti i soldati che hanno lottato per l’impero con onore. Guan le rispose che lei non doveva parlare di onore, dato che con la sua resa aveva disonorato l’Impero della Terra. Kuvira rimase calma e cercò di convincere Guan di ascoltarla, ammettendo che anche lei stava rimpiangendo la fine dell’impero, ma era comunque sicura che la gente del futuro beneficherà dai suoi successi. Aggiunse però con lo sguardo triste anche che secondo lei questo grande esperimento era fallito, questo era un fatto e non dovevamo negarlo.
Il militare però le contradisse a dichiarò che non era la fine, ma l’inizio di qualcosa di grandioso e non dovevano permettere agli altri di godersi i benefici conquistati. Kuvira però rispose che aveva visto quello che c’era alla fine di questo suo percorso, solo morte e distruzione, l’Impero della Terra era rimasto sconfitto. Guan le ripose con un sogghigno arrogante che solo lei era stata sconfitta, lui e i suoi soldati erano ancora qua, a cosa la donna ricambiò che questo resto dell’impero non aveva nessun potere vero e lo accusò di illudere queste persone sul fatto che abbiano ancora un futuro. Vedendo che questo ‘uomo era tutto cocciuto e arrogante per ascoltarla, Kuvira si rivolse ai suoi soldati e gli diede un ultimo ordine: arrendersi a Re Wu e all’Avatar, in compenso verranno trattati giustamente. Purtroppo i soldati presenti confermarono la loro fedeltà assoluta a Guan, il che fece sogghignare il comandante, ma in risposta a questa reazione strafottente Kuvira tornò da lui per giocare la sua ultima carta: lo sfidò a un duello per mettere fina a questa storia. Purtroppo per lei Guan non ci cascò e la derise per usare di nuovo la stessa strategia che ha usato contro l’Avatar, ma lui si dichiarò non così folle. Le rise in faccia e la fissò aggiunse che dalla donna che seminava il terrore tra i suoi uomini, era decaduta solo a una codarda smidollata.
Con questo Kuvira aveva capito che ogni trattativa con questa persona era inutile, perciò decise di passare alla maniere forti: usando il dominio della terra lo scaraventò indietro, poi usò quello del metallo sulle parti metalliche per strangolarli e sollevarlo in aria. Mente Guan stava penzolando a mezzaria, gli ordinò di arrendersi finalmente, ma l’uomo si rifiutò categoricamente. Korra e i soldati presenti cercarono di fermarla, ma prima che il conflitto potesse andare fuori controllo, una scossa elettrica inaspettata attraversò Kuvira che cadde a terra incosciente, il che liberò anche Guan dalla sua presa- una sicurezza inserita da Asami nella cintura del suo vestito.
La donna venne riportata al dirigibile da Mako e Bolin, dove venne imprigionata ancora svenuta della cella di platino portatile. Quando si risvegliò, si ritrovò quindi in una posizione assai svantaggiosa e chiese perché si trovava qua dentro, ricevendo la risposta da parte di Korra e Asami che era per rinfrescarle le idee e di impedire che faccia un’altra pazzia. Dopo aver saputo che Guan si era candidato alle elezioni di Gaoling per conquistarlo politicamente, Kuvira accettò questa idea con scetticismo. Dopo che Wu aveva dichiarato di non voler annullare l’evento, Kuvira propose quindi di battere Guan al suo stesso gioco trovando una persona più popolare di lui per strappargli la vittoria. Questo diede a Korra l’idea di andare a chiedere a Toph Beifong di candidarsi.
Riunione con Suyin[]
Dato che era impossibile per il Team Avatar di andare e tornare da Città della Repubblica per consegnare Kuvira alla prigione in tempo per le elezioni, venne deciso che verrà trasportata invece a Zaofu mentre Wu e Korra si misero in viaggio per la Palude Nebbiosa alla ricerca di Toph. La donna rimase imprigionata nella sua cella portatile e notò sbuffando dal sarcasmo che era fantastico, passare da una cella di platino all'altra. Quando sentì il rapporto del capitano del dirigibile che non riuscivano a partire per via di un problema improvviso dai motore, il suo intuito le disse subito che c’era qualcosa di losco, ma i suoi avvertimenti non vennero presi sul serio. Pochi secondi dopo infine Mako, Asami e Bolin dovettero constatare scioccati aveva avuto ragione quando una dozzina di soldati dell’Impero della Terra irruppero nella cabine e attaccarono i tre ragazzi. Kuvira cercò più volte di implorare Asami di liberarla perché voleva aiutare, ma la donna d’affari si rifiutò categoricamente, pensando ancora che era un piano suo di fuga. Per questo la dominatrice del metallo era condannata ad assistere impotente come gli altri vennero sconfitti e catturati, alla fine dovettero accettare che quello non era stata una tattica di Kuvira, ma di Guan.
Kuvira e gli altri vennero portati alla base del comandante dove Guan le parlò in privato per chiederle di tornare a servire nuovamente l’Impero della Terra. Come previsto, la donna si rifiutò ancora e gli ripeté che non stava servendo Korra anche se lui lo pensava. Con uno sorrisetto malizioso, Guan così le rivelò che aveva in pugno Asami, Mako e Bolin che erano attaccati alla macchina del lavaggio del cervello legati e imbavagliati. Con grande fierezza la dottoressa Sheng le spiegò come aveva sviluppato questa tecnologia basandosi su e migliorando le tecniche di ipnosi del Dai Li. Disgustata da questa idea, Kuvira le disse che l’avrebbe fermata se solo avesse saputo di questi esperimenti disumani, ma la scienziata rispose solo con calma di non illudersi; quando era al potere esigeva risultati da chiunque, non importava da dove provenivano e a che prezzo. Questa accusa colpì la ex-dittatrice che cercò di negarlo, affermando che lei voleva portare indietro coloro che avevano intrapreso una brutta strada attraverso la sua forza e la sua leadership, non attraverso una macchina. Mentre Guan le promise che avrebbe cambiato idea quando sarebbe vista quello che era possibile, Kuvira si rese conto dello sguardo pieno di disprezzo che Asami le stava lanciando incontro e la implorò di crederle che non aveva mai voluto che tutto questo accadesse. Sempre più agitata, Kuvira ordinò a Sheng di non attivare la macchina, ma questa la ignorò e attivò il processo senza nessun rimorso.
Alla fine del processo di lavaggio del cervello, Guan ordinò ai suoi nuovi schiavi di liberare Kuvira e attaccarle alla macchina per aggiungerla alla schiera dei suoi seguaci. Kuvira però attese il momento di essere liberata dalla cella di platino e in attesa che Mako le mettesse le manette per liberarsi e scappare. Dopo una breve fuga attraverso l’accampamento, la donna si prese un’uniforme dell’impero e si travestì da soldato comune che si unì alla ricerca della fuggitiva. Grazie a questa idea geniale poté lasciare la base con una jeep rubata e si nascose in una piccola valle vicina dalla quale poté tenere d’occhio l’accampamento. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, fissò la radio e dibatté con sé stessa cosa fare ora, giungendo alla conclusione che aveva soltanto una persona che potrebbe essere pronta ad aiutarle: Suyin. Questa ovviamente non le credé una singola parole della sua storia, ma Kuvira riuscì a convincerla che era seria e che era conscia dell’odio che la sua matrigna provava per lei, ma la implorò di aiutarla perché non aveva nessun’altro a cui rivolgersi.
Il giorno seguente Kuvira attese il ritorno di Korra, Wu e Toph che stavano tornando al dirigibile e li fermò prima di arrivarci. Vedendo che era libera e che stava portando un’uniforme dell’Impero della Terra, Korra s’infuriò e esigé spiegazioni su cosa era successo, minacciandola di tener fede alla sua promessa di eliminarla se avesse fatta del male ai suoi amici. Non credé alla sua spiegazioni finché Toph non dichiarò che stava dicendo la verità, spingendo tutti finalmente a darle retta. Quando Wu realizzò che Guan voleva sottomettere l’intero Regno della Terra tramite lavaggi del cervello, iniziò a darsi la colpa per questo disastro, ma Kuvira lo calmò facendogli notare che nessuno avrebbe mai potuto immaginarsi che questo sarebbe successo. La proposta del giovane Re di annullare le elezioni non le dispiaceva, ma lo fermò dall'andare a Gaoling alla cieca, avvertendolo che Guan certamente non lo permetterà. Sempre più agitata, Korra volle sapere cosa dovevano fare allora, dato che Mako, Bolin e soprattutto Asami erano ancora in mani del nemico, alla quale Kuvira spiegò che aveva chiamata Zaofu per ricevere rinforzi, indicando una aeronave di Suyin che si stava avvicinando.
Attendendo l’atterraggio del dirigibile, Kuvira espressa la sua più sincera gratitudine a Suyin per aver accolto la sua richiesta di aiuto anche se Toph li avvertì che dovevano darsi una mossa perché Guan li aveva già localizzati e stavano venendo qua. Quando il gruppo salì per la rampa del dirigibile, Kuvira e Suyin si fissarono solo per un attimo senza scambiarsi nessuna parola. Dato che Korra si stava rifiutando di andarsene lasciando i suoi amici in balia di questo pazzo, la dominatrice del metallo cercò di convincerla che potevano trovare un modo di annullare il lavaggio del cervello a Zaofu per poi arrendersi e proporre invece di aiutarla a prendere i suoi amici e la sua ragazza. L’Avatar accettò il suo aiuto e insieme scesero di nuovo a terra, seguito poi anche da tutti i Beifong.
Poco dopo arrivarono Guan e la sua truppa, incluso Asami, Mako e Bolin sotto il suo controllo. Quando Korra e Opal tentarono di svegliare i loro partner con le parole, Kuvira le fece notare che era inutile. Nella battaglia seguente Kuvira si unì a Suyin e Toph usando il dominio della terra per respingere i soldati in arrivo, ma le tre donne non riuscirono a impedire che Re Wu venga rapito. Almeno Korra riuscì a catturare Asami, ma per il resto la situazione era drammatica, perciò Suyin ordinò la ritirata. Kuvira si prese Asami mentre Korra tenne a bada i nemici con il dominio dell’aria permettendo tutti la fuga.
In seguito alla battaglia, Suyin permise a Kuvira di rimanere libera per il viaggio di ritorno a Zaofu dichiarandola attualmente non una minaccia. Quando una Korra triste per la condizione della sua ragazza le chiese se davvero pensava di poter annullare il lavaggio del cervello, la dominatrice del metallo rispose che troveranno un modo, ma non poteva farlo da sola: le servirà l’aiuto del suo e x-fidanzato Baatar Jr.
Ritorno a Zaofu[]
Durante tutto il volo fino a Zaofu, Kuvira divenne sempre più nervosa alla prospettiva non solo di tornare nel luogo che qualche mese prima ha conquistato con la forza, ma anche di rivendere la persona che ha ferito di più: Baatar Jr. Suyin si accorse della sua ansia e la spinse ad entrare perché non poteva evitarlo per sempre. Dopo aver sistemato la Asami prigioniera, Kuvira sentì dietro di lei una voce che non aveva più sperato di sentire, quella del suo ex-fidanzato. Baatar jr che le era venuto incontro e la salutò con una espressione fredda, notando che non pensava di avere il coraggio di tornare a casa. Nel tentativo di sembrare amichevole, gli disse che anche lei pensava di non rivederlo mai più, ma l’ingegnere contraccambio con una certa aggressività che difatti ci era mancato poco che non l’avrebbe rivisto mai più se Korra e i suoi amici non lo avessero salvato. Kuvira tentò di chiedere scusa e ammise che anche lei si era sentita terribile, ma cercò di giustificarsi notando la pressione terribile in cui si trovavano in quel momento e affermò che probabilmente lui avrebbe fatto la stessa cosa. Questa accusa irritò Bataar jr molto che la interruppe bruscamente, dichiarando che non avrebbe mai potuto sparare un raggio energetico sulla sua fidanzata, poi aggiunse con melancolia che l’aveva amato davvero. Gli raccontò che sua madre gli aveva detto che lei stava cercando di cambiare, ma ora aveva visto che era rimasta le stessa persona, poi si ritirò nella sua stanza chiudendole la porta in faccia mentre voleva spiegare il motivo per il suo ritorno a Zaofu. Abbassando la testa in vergogna, Kuvira si lasciò guidare dalle guardie verso la stanza per il suo tempo di permanenza.
Qualche ora dopo, Kuvira si aggiunse agli altri membri della famiglia e Korra per il pasto, sedendosi accanto a Korra per mettere distanza tra lei e gli altri. Volle sapere se Baatar aveva deciso di collaborare con lei, ricevendo la risposta da Korra che aveva accettato di farlo solo perché si trattava del destino del Regno della Terra, dato che si sentiva ancora responsabile per quello che aveva fatto durante la sua permanenza nell'esercito dell’Impero della Terra. La gioia iniziale di Kuvira venne stroncata dalla condizione che il suo ex-fidanzato le aveva posto, ovvero che dopo aver ricreato la macchina per il lavaggio del cervello e annullato il suo effetto, non la voleva mai più rivedere. Con una espressione triste e colpevole, Kuvira annuì e dichiarò che rispetterà il suo desiderio.
Quando Kuvira ammise che usare il lavaggio del cervello per conquistare e mantenere il potere era in effetti geniale, Opal commentò con acidità che ovviamente lo pensava così e forse stava anche desiderando di aver avuto a disposizione questa opportunità per rimanere al potere. Leggermente scocciata, Kuvira negò questa implicazione, ma prima che il litigio potesse deragliare, Suyin fermò entrambe le ragazze. Mentre Toph notò che sotto queste circostanze la vittoria di Guan era inevitabile, entrò nella sala Baatar Jr e dichiarò che , se poteva ripristinare la mente di Asami, potevano usare questa conoscenza per liberare le vittime di Guan. Kuvira e Suyin aggiunsero che in questo modo perderebbe tutto il suo supporto, il che poterebbe alla vittoria di Toph. Sinceramente commossa, Kuvira ringraziò Bataar per il suo impegno, ma questo si voltò senza neanche guardarla in faccia e incitò tutti a darsi da fare.
Dopo il calare del sole, l’ingegnere aveva già finito di costruire la sua replica della macchina del lavaggio del cervello suscitando le lodi di Kuvira che commentò che sembrava quasi uguale a quella della dottoressa Sheng. Bataar Jr si spiegò notando che aveva lavorato al fianco della scienziata, per cui era famigliare con il suo modo di pensare. Finalmente guardandola negli occhi, aggiunse che la perfetta descrizione di Kuvira era anche stata molto utile, congratulandosi per la sua memoria sempre eccellente.
Dopo aver portato dentro Asami e attaccata al macchinario, i due iniziarono con la procedura: Bataar comandava le impostazioni mentre Kuvira le lesse a voce alta gli ordini da seguire, ovvero di non seguire più gli ordini di Guan, che l’Avatar non era più la sua nemica e che la sua mente le apparteneva di nuovo. Purtroppo il primo tentativo fallì, ma non si arresero e provarono innumerevoli volte modificando sempre i parametri. Dopo ore e ore di incessanti tentativi che ebbero lo stesso successo però iniziarono a cadere in balia della frustrazione e decisero di riprovare il giorno successivo.
Mentre Baatar stava cercando di capire perché nessuna delle impostazioni funzionava, Kuvira propose l’idea che dovrebbero prima provare con qualcuno sano che non aveva subito il lavaggio del cervello per avere una sorta di calibrazione, a cosa Baatar si aggiunse che potrebbe essere una buona idea. Immediatamente Korra si offrì di fare da cavia per aiutare la sua ragazza, ma l’ingegnere aveva i suoi dubbi notando che potrebbe portare a perdite di memoria e non voleva essere responsabile per aver danneggiato la memoria dell’Avatar. Senza nessuna esitazione si offrì quindi Kuvira ignorando le proteste di Suyin, affermando che doveva farlo, dato che Guan e i resti del suo impero erano responsabilità sue e doveva aiutare a sistemarli. Mentre era attaccata al macchinario, rivide una scena del suo passato di uno dei tanti litigi che aveva avuto con Opal. Dopo questa calibrazione, Asami venne riportata dentro e stavolta il processo ebbe successo, facendo tornare la donna come prima a parte il fatto che non si ricordava degli eventi vissuti durante il tempo che era sotto il controllo di Guan.
Pochi minuti dopo Wei e Wing corsero nel laboratorio e avvertirono tutti di accendere la radio, dove veniva annunciata la vittoria di Guan alle elezioni di Gaoling. Korra informò subito Zhu Li di questo e chiese rinforzi, ma la Presidentessa della Repubblica Unita si rifiutò r gli ordinò di riportare Kuvira indietro subito perché ora la considerava solo un ostacolo anziché un aiuto. La donna in questione la sentì parlare e elaborò un suo piano per gestire la faccenda a modo suo, ma davanti a tutti stette al gioco. Rivolgendosi al suo ex-fidanzato, gli disse che al quanto pare avrà il suo volere, non la rivedrà mai più. Baatar jr le augurò solo un buon viaggio e lei ammise che l’aver dovuto scegliere tra l’Impero della Terra e una vita insieme le aveva spezzato il cuore e aveva realizzato che non potrà mai salvare la loro relazione per quello che aveva fatto. Con un sorriso triste aggiunse che lo aveva amato per davvero. Dopo un momento di silenzio Baatar rispose che era stato bello aver lavorato ancora una volta insieme.
Terminazione dell'Impero della Terra[]
Sapendo che questa era la sua ultima possibilità, quella notte Kuvira fuggì rendendo incoscienti le guardie davanti alla sua porta e fuggì da Zaofu rubando un aeroplano. Raggiunse Gaolin in poco tempo dove si infiltrò nel municipio e assistette a come Guan stava licenziando e arrestando il sindaco Rhee. Dopo essersi rivelata al comandante neo-eletto, in un primo momento questo volle sapere come abbia fatta ad intrufolarsi, ma si fermò subito, notando che ogni domanda sarebbe un’offesa alla sua astuzia. Con evidente scetticismo l’uomo chiese se era venuta nuovamente per fermarlo, ma Kuvira negò di aver in mente qualcosa del genere e gli fece addirittura i complimenti per essere riuscito a resuscitare l’Impero della Terra, aggiungendo che era sempre stato un abile leader. Avvicinandosi, gli fece una proposta vantaggiosa per entrambi e iniziò a raccontare che aveva pensato a lungo a quello che aveva detto, perché altri dovevano beneficare lei loro successi? Inoltre ammise che sua ricerca del potere aveva ferito le persone che le erano come una famiglia e aveva realizzato che niente potrà mai far tornare tutto come prima. Dopo averci quindi pensato su, era giunta alla conclusione che l’unica strada rimasta per lei era la sua. Guan le chiese se quindi voleva tornare a servire l’Impero della Terra e la donna annuì- ma a una sola condizione. Questa frase fece quasi esplodere il Comandante che le gridò che non le permetterà di rivendicare il suo titolo di Grande Unificatrice e la ricordò che il comandante supremo ora era lui. Kuvira rispose con calma che non aveva nessuna intenzione di mettere indubbio la sua autorità, la sua richiesta era soltanto quella di poter dimenticare. Dimenticare questi ricordi dolorosi di quando aveva quasi ucciso la sua madre biologica, di come aveva invaso Zaofu e ferito al sua nuova famiglia, di come aveva voluto sacrificare il suo fidanzato… tutte le persone che aveva ferito. Leggermente stupefatto che questa donna era pronta a cadere sotto il suo completo controllo Guan chiese conferma, ricevendo la riposta che non era la prima volta che si era arresa, inoltre lui sapeva che questa era l’unica condizione accettabile per lui per potersi fidare veramente di lei. Concluse che in questo modo ottenevano entrambi quello che volevano: lui la sua obbedienza totale e lei una coscienza pulita.
Kuvira venne così portata alla basa di Guan e attaccata al macchinario del lavaggio del cervello. Sheng si dimostrò molto felice del suo ritorno e non vedeva l’ora di poter condividere finalmente le sue scoperte con la Grande Unificatrice. Kuvira invece attese solo il momento perfetto quando i due militari erano distratti un attimo prima di iniziare il processo per usare il dominio del metallo per alzare gli elmi usati per il lavaggio del cervello e farli cadere sulle teste di Sheng e Guan mentre si liberava delle sue restrizioni. Con i due incapacitati, si alzava con l’aria trionfante, dichiarando che li stava battendo al loro stesso gioco e che ora rivelerà questo segreto al pubblico per far sapere a tutto il mondo come aveva rubato queste elezioni. Seng obiettò che non sapeva come funzionava la macchina ma Kuvira rispose sorridendo che invece si, lo sapeva, grazie a Baatar Jr che l’aveva capito in meno di un giorno. Ma prima che potesse proseguire, irruppero Mako e Bolin che Guan aveva posto a fare da guardia e la attaccarono, dando al dominatore del metallo il tempo per liberarsi degli elmi.
Inseguita dai due fratelli, Kuvira corse fuori all'aperto, dove venne scoperta da Korra, Asami, Suyin, Opal e Toph che l’avevano seguita su Juicy e atterrarono per aiutarla. La ex-dittatrice notò come Guan cercava di fuggire con una jeep e fece capovolgere la macchina scaraventano il passeggero fuori dalla cabina. Questo la attaccò usando le strisce di metallo della sua uniforme, imitando la tecnica di spicco della Grande Unificatrice, ma questa si scansò e contrattaccò trasformandoli in una frusta di metallo. Guan però riuscì ad evitare le scocciate e la colpì con un macigno di terra e alzò la jeep in aria dichiarando che lei non aveva la stoffa per portare l’Impero della Terra al suo massimo splendore. Tuttavia, prima di poterla lanciare, Kuvira la strappò in due e usò alcuni pezzi di metallo per attaccare Guan a una parete infilzando parti della sua uniforme.
Finalmente resosi conto di chi aveva davanti, Guan si arrese, ma la donna si avvicinò a lui con uno sguardo pieno di furia assassina e dichiarò che era troppo tardi per questo. Facendo levitare un pezzo di metallo appuntito sopra la sua mano destra si preparò per il colpo finale, ma fortunatamente venne fermata da Suyin che le disse che ucciderlo non risolverebbe nulla e non le porterà la pace. Dopo alcuni momenti di silenzio Kuvira vide la verità in queste parole e fece cadere la sua arma, ma avvertì Guan che questa era la sua fine, così anche come quello dell’Impero della Terra. Terrorizzato, Guan diede fede alla sua decisione e ordinò a tutti i suoi uomini di posare le armi e di arrendersi.
Dopo aver annullato il lavaggio del cervello a tutti, Kuvira visitò il municipio di Gaoling insieme a Korra e Wu, dove il sindaco ringraziò l’Avatar per il suo aiuto, ma Korra gli disse che era stato merito dell’aiuto di Kuvira che erano riusciti a fermare Guan. Rivolgendosi alla donna in questione, l’avvertì che questo non voleva dire che era libera, dato che aveva ancora i suoi ordini di riportarla a Città della Repubblica, cosa che la dominatrice del metallo accettò senza obiettare.
Kuvira venne riportata davanti al tribunale per la fine del suo processo dove veniva convocato Varrick a fare la sua testimonianza. Questo parlò di come Kuvira aveva minacciato di ucciderlo dopo aver annunciato di voler smettere di lavorare sulla sua arma ad energia spirituale aggiungendo che era una persona orribile. L’accusata gli tagliò la parola dicendo che bastava così, ricevendo il rimprovero della giudice per tentata intimidazione del testimone e le ordinò di lasciarlo parlare liberamente. Kuvira però rispose che la sua testimonianza non era necessaria, dato che ora confesserà tutto: aveva erroneamente pensato di saper meglio di tutti quello che era il meglio per il regno, si era rifiutata di cedere i suoi diritti straordinari come promesso e non era stata al corrente di tutto quello che stava succedendo nei campi di rieducazione come avrebbe dovuto. Ammise anche che era fissata così tanto sul potere per cambiare il mondo che non aveva pensato alle conseguenze e che vorrebbe tanto dimenticare le cose terribili che aveva fatto e le persone che aveva ferito, ma ha capito che non era possibile. Concluse il suo discorso con la nota che sperava che, assumendosi le sue responsabilità, poteva iniziare ad alleviare un po' il dolore provocato. Finì con la sua nuova dichiarazione: Colpevole.
Quando le guardie del Loto Bianco la scortarono furori dalla sala, vennero fermati dal Team Avatar che le fecero i complimenti per aver finalmente aver accettato le sue responsabilità e la ringraziarono per il loro aiuto. A loro si aggiunse anche Suyin che chiese anche lei perdono per non essere stata un mentore e madre migliore che l’avrebbe potuto guidare su un sentiero migliore. Sinceramente commossa, Kuvira la ringraziò per averla accolta quando era stata solo una bambina selvaggia e arrogante e di non averla abbandonata nemmeno nei suoi momenti peggiori. Affermò che non si doveva scusare di nulla, era lei che non ha mai apprezzato sinceramente la madre fantastica e altruista che era stata.
Le due donne si abbracciarono con emozione sincera, finché Kuvira non espresse il suo desiderio di aver più tempo per parlare- in quel momento Suyin rivelò che aveva parlato con Zhu Li e il tribunale che avevano accettato di trasferirla agli arresti domiciliari a Zaofu grazie al sincero pentimento dimostrato e al suo aiuto nella crisi di Gaoling. Sinceramente stupefatta da questa novità, Kuvira chiese conferma se aveva sentito giusto, ricevendo l’avvertimento che alla prima violazione finirebbe di nuovo in prigione. Mentre le vennero tolte le manette, la donna volle subito sapere cosa ne passavano Baatar e gli altri, ricevendo al risposta da una Opal sorprendentemente allegra. La ragazza rivelò che in un primo momento tutti pensavano che sua madre fosse impazzita, ma ci hanno ripensato e dedusse che sarà la stessa cosa anche per il suo fratello maggiore. Aggiunse che, anche se non era nata una Beifong, sarà per sempre parte della famiglia.
Poco dopo Kuvira venne trasferita a Zaofu dove iniziò a servire la sua punizione sotto la stretta sorveglianza di Suyin all'interno della città.
Personalità[]
Kuvira venne descritta da Suyin come una “persona complicata, traumatizzata dell’essere stata abbandonata dei propri parenti da bambina”, spinta da un forte desiderio di proteggere e guidare i suoi concittadini del Regno della Terra, fino a vedere realizzato questo scopo solo tramite una dittatura di forza militare. Il suo desiderio di iniziare un’era di solidarietà e benessere collettivo era nato grazie alla ideologia progressiva di Suyin, alla quale era stata esposta già da bambina.
Durante il suo tempo a Zaofu, Kuvira si dimostrava una persona amichevole, premurosa, fedele e obbediente che seguiva gli ordini dei superiori senza proteste. Ma questo cambiò radicalmente durante i tre anni della sua missione di ripristinare l’ordine, trasformandosi in ipocrisia e arroganza, unita alla disposizione di dimostrarsi molto aggressiva nei confronti di persone che non volevano seguirla o che la criticavano. Per esempio minacciava un gruppo di banditi di lasciarli morire nel deserto, attaccati alle rotaie, se non accettavano la sua richiesta, oppure Varrick se continuava a rifiutarsi di continuare con i suoi esperimenti. Per costringere gli stati a collaborare, non aveva scrupoli di lasciarli impoveriti e in balia di banditi brutali, in aggiunta criticava il governatore di Yi per lasciare che il suo orgoglio gli impedisca di garantire il meglio per i suoi cittadini.
Kuvira possiede grande carisma, sa essere molto convincente e persuasiva, usando prima complimenti e adulazioni per poi passare, se necessario, a minacce a volte non ben celate per spingere i capi degli stati a giurarle fedeltà assoluta. È molto perspicace e attenta, capace di leggere le persone per usarli nel miglior modo possibile.
Kuvira era giunta alla conclusione che ridare il controllo del Regno della Terra a una persona di discendenza nobile fosse un’usanza arcaica, credendosi molto più degna di questo compito. La sua missione instancabile di riunire il regno era diventata la sua ossessione che giustificava ogni mezzo per essere raggiunto, incluso lavori forzati, rimuovere ogni resistenza all'interno dell’armata e ripulire l’Impero da chiunque non di discendenza pura del Regno della Terra. Ricorse a metodo bruschi come campi di “rieducazione” per dissidenti e sperimenti con armi di distruzione di massa come l’energia degli spiriti. La sua sicurezza di sé raggiunse un livello tale da sfidare apertamente l’Avatar a un duello per impedire una battaglia sanguinosa che metterebbe a rischio i suoi uomini, dimostrando il suo coraggio e una certa considerazione per le vite dei suoi soldati.
Generalmente si dimostrò molto posta e calma, quasi fredda, ma quando viene messa alle strette diventava ostile e agitata, specialmente quando iniziava a vedere che qualcuno le sta seriamente mettendo bastono fra le ruote, come visto con il governatore di Yi, il suo ex-comandante Guan oppure quando realizzò che il team Avatar era riuscito ad entrare nel suo mecha gigante.
Ma nonostante tutto questo, Kuvira nasconde anche un lato più aperto e considerato, come visto quando urge Opal a fare pace con la sua famiglia o quando cerca di calmare Bolin. È capace di accettare sia nemici che amici al suo fianco e di perdonare coloro che le giurano fedeltà. Allo stesso tempo è una persona estremamente testarda, capace di sacrificare tutto per il suo scopo finale, persino il suo amore, come quando ha deciso di far saltare in aria la fattoria dove stavano tenendo il suo fidanzato, solo per avere la possibilità di eliminare l’Avatar. Lei crede fermamente che le sue azioni, controverse che siano, servano a migliorare le vite dei cittadini del Regno della Terra. È disposta a sacrificare alcuni individui e magari piccoli gruppi, ma non la maggioranza.
Suyin le aveva detto che la credenza, che i suoi successi abbiano un peso maggiore di ogni errore, le impedisce di riflettere obiettivamente su di essi. Kuvira stessa ha ammesso di pentirsi di alcune delle sue azioni, ma ritiene l’Impero della Terra sempre come il progetto più importante di tutto. Di conseguenza rimase fedele alle sue credenze anche dopo la sua caduta, dimostrano disprezzo e disdegno per la democrazia.
Dopo aver visto la rabbia del suo ex-fidanzato ancora incandescente dopo tutti queste settimane, finalmente capì il suo errore madornale di sacrificarlo, dato che aveva distrutto ogni speranza per un futuro insieme. Prima della sua ripartenza per la sua prigione a Città della Repubblica, gli chiese onestamente perdono e rivelò che il suo amore era stato sincero. Soltanto dopo la sconfitta di Guan, Kuvira si era resa conto veramente di tutti i danni causati da lei e capì che doveva prendersi le sue responsabilità, il che la spinse di dichiararsi colpevole. Dopo aver sentito la sua sentenza, che la portava all’arresto domiciliare sotto la sorveglianza di Suyin Beifong, era felice e incredula sul fatto che la sua matrigna poteva mostrare una tale capacità di perdonare, e come la sua famiglia adottiva l’accettarono dopo tutto quello che le aveva fatto.
Abilità[]
Dominio della terra[]
Kuvira è una maestra del dominio della terra, capace di manipolare sia immensi macigni a suo piacimento che piccoli sassolini con grande prontezza e controllo. La sua capacità è ben riconosciuta tra i dominatori come anche la sua maestra Suyin e altre persone che l’hanno vista in azione come Opal.
Dominio del metallo[]
Inoltre è una formidabile dominatrice del metallo, capace di superare grandi voragini e altezze con i suoi cavi di metallo. In combinazione con un’accuratezza impeccabile e una agilità sorprendente è capace di sconfiggere dozzine di avversari usando piccole strisce di metallo per coprili gli occhi e legarli mani e gambe anche a grande distanza, usando i pezzi della sua armatura come arma. Una volta attaccato il metallo, è capace di lanciare intere persone in aria senza grandi difficoltà. Inoltre sa trasformare queste strisce in ogni sorta di arma come coltelli, spade e fruste per usarli al momento. Ha anche dimostrato di saper percepire quando qualcuno nella sua vicinanza sta usando il dominio del metallo, come quando ha notato che qualcuno stava manomettendo il braccio del suo colosso.
Altro[]
Kuvira è anche fisicamente imponente, allenata in diverse arti marziali, e come ex-danzatrice è capace di mantenere equilibrio e postura anche in situazioni difficili, come in aria appesa ai suoi cavi. È estremamente agile e attenta, il che le permette di schivare attacchi senza movimenti inutili. Il suo sfondo acrobatico le permette di cambiare rapidamente tra offensiva e difensiva, mantenendo la calma.
Kuvira è un leader naturale e carismatico, già visto nella sua posizione come capitana delle guardie che nel suo cammino fino a diventare la “Grande Unificatrice”. È molto abile dei discorsi pubblici, capace di guadagnarsi il rispetto dei suoi sudditi; sa dirigere una conversazione per negoziamenti, ma essere anche minacciosa in caso qualcuno si rifiuta di soddisfare le sue richieste. Usando queste abilità, Kuvira era stata in gradi di riunire tutti gli stati del Regno della Terra sotto il suo controllo, guadagnandosi una reputazione di rispetto e intimidazione.
Ha dimostrato di possedere una memoria di ferro, come visto quando ha memorizzato il funzionamento della macchina del lavaggio del cervello della dottoressa Sheng fino a poterlo spiegare a Baatar Jr per permettergli di costruire una replica.
Ha dimostrato di poter pilotare diversi macchinari, tra cui anche un aereo bi-planare e ovviamente una jeep.
Comparsa[]
La Leggenda di Korra[]
Libro tre: Cambiamento (易)[]
- 305. "Il clan del metallo" (senza dialogo)
- 308. "La minaccia interna"
- 312. "Entrare nel vuoto"
Libro Quattro: Bilancio (平衡)[]
- 401. "Dopo tutti questi anni"
- 403. "L'incoronazione"
- 405. "Nemici alle porte"
- 406. "La battaglia di Zaofu"
- 407. "Riunione"
- 408. "Ricordi" (flashback, senza dialogo)
- 410. "Operazione: Beifong"
- 411. "Lo stratagemma di Kuvira"
- 412. "Il giorno del Colosso"
- 413. "L'ultimo scontro"
Graphic novel[]
- Trilogia "Le Rovine dell'Impero"
Avatar Legends: The Roleplaying Game[]
- Core Book
- Wan Shi Tong's Adventure Guide
Trivia[]
- Il nome Kuvira proviene del Hindi, dove vuol dire "donna coraggiosa", il che si addice molto a lei.
- Il suo volto compare sul giornale che Lin sta leggendo a Zaofu, sotto di esso si legge 保安隊, ovvero "squadra di sicurezza".
- Kuvira è la prima antagonista femminile principale di Korra
- Inoltre è il primo antagonista che è comparso in un libro antecedente (libro tre)
- L'aspetto di Kuvira somiglia molto alla sua doppiatrice, Zelda Williams, di cui madre ha anche un neo sotto l'occhio destro.
- Zelda Williams è la figlia di Robin Williams
- Kuvira è l'antagonista preferita di Brian Konietzko.
- È stata concepita intenzionalmente di essere simile a Korra in statura, corporatura e carattere, puntando sull'aspetto che Korra deve superare una versione passata di se stessa.
- Kuvira ha in comune con la deceduta regina della Terra che ritiene il territorio della Repubblica Unita come terreno rubato al Regno della Terra.
- In origine, l'episodio otto doveva trattare il suo passato e il suo legame con la famiglia Beifong, ma per ragioni di founding è stato deciso diversamente (vedi "Ricordi"). Il suo passato venne svelato invece nel fumetto "Rovine dell'Impero".
Riferimenti[]
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Zwyer, Melchior (director). (December 19, 2014). "The Last Stand". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 13. Nick.com.
- Hamilton, Joshua (writer) & Heck, Colin (director). (October 3, 2014). "After All These Years". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 1. Nick.com.
- ↑ The Legend of Korra cast and creators say farewell to the fans in a big way at the NYCC!. Comic Attack (October 12, 2014). Archived from the original on October 22, 2014. Retrieved on April 17, 2016.
- DiMartino, Michael Dante (October 23, 2014). Legend of Korra Live Community Q&A: Michael Dante DiMartino and Bryan Konietzko. Avatar Wiki. Retrieved on October 23, 2014.
- Hamilton, Joshua (writer) & Heck, Colin (director). (July 25, 2014). "The Terror Within". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 8. Nickelodeon.
- Hamilton, Joshua (writer) & Graham, Ian (director). (October 31, 2014). "Enemy at the Gates". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 5. Nick.com.
- Hedrick, Tim (writer) & Zwyer, Melchior (director). (October 17, 2014). "The Coronation". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 3. Nick.com.
- ↑ Hamilton, Joshua (writer) & Heck, Colin (director). (December 12, 2014). "Kuvira's Gambit". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 11. Nick.com.
- DiMartino, Michael Dante (writer), Wong, Michelle (artist), Ng, Killian (colorist). Ruins of the Empire Part Three (February 25, 2020), Dark Horse Comics.
- DiMartino, Michael Dante (writer), Wong, Michelle (artist), Ng, Killian (colorist). Ruins of the Empire Part Two (November 12, 2019), Dark Horse Comics.
- DiMartino, Michael Dante (writer), Wong, Michelle (artist), Ng, Killian (colorist). Ruins of the Empire Part One (May 21, 2019), Dark Horse Comics.
- Eric Goldman (October 2, 2014). The Legend of Korra - Korra Creators on Book Four and Ending the Series. IGN. Retrieved on October 5, 2014.
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Heck, Colin (director). (July 11, 2014). "The Metal Clan". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 5. Nickelodeon.
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Graham, Ian (director). (August 22, 2014). "Enter the Void". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 12. Nick.com.
- DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan & Dos Santos, Joaquim (December 2, 2014). "Enter the Void" commentary. Book Three: Change Blu-ray.
- Avatar Legends: The Roleplaying Game. Wan Shi Tong's Adventure Guide, Version 1.0, 2022, p. 42.
- ↑ Avatar Legends: The Roleplaying Game. Republic City, Version 1.0, 2023, p. 94.
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Heck, Colin (director). (November 14, 2014). "Reunion". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 7. Nick.com.
- ↑ Mattila, Katie (writer) & Heck, Colin (director). (October 24, 2014). "The Calling". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 4. Nick.com.
- Hedrick, Tim (writer) & Zwyer, Melchior (director). (November 7, 2014). "The Battle of Zaofu". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 6. Nick.com.
- Hedrick, Tim (writer) & Zwyer, Melchior (director). (December 5, 2014). "Operation Beifong". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 10. Nick.com.
- Hedrick, Tim (writer) & Graham, Ian (director). (December 19, 2014). "Day of the Colossus". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 12. Nick.com.
- ↑ Avatar Legends: The Roleplaying Game. Core Book, Version 1.0, 2022, p. 87.
- ↑ Avatar Legends: The Roleplaying Game. Wan Shi Tong's Adventure Guide, Version 1.0, 2022, p. 43.
- ↑ Zelda Williams (October 18, 2014). This. Is. AWESOME!. Tumblr. Retrieved on October 19, 2014.
- DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Varney, Janet & Williams, Zelda (March 10, 2015). "The Battle of Zaofu" commentary. Book Four: Balance Blu-ray.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Varney, Janet & Higgins, John Michael (March 10, 2015). "Enemy at the Gates" commentary. Book Four: Balance Blu-ray.
- ↑ Konietzko, Bryan (October 23, 2014). Legend of Korra Live Community Q&A: Michael Dante DiMartino and Bryan Konietzko. Avatar Wiki. Retrieved on October 23, 2014.
- ↑ DiMartino, Michael Dante (October 23, 2014). Legend of Korra Live Community Q&A: Michael Dante DiMartino and Bryan Konietzko. Avatar Wiki. Retrieved on October 23, 2014.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan & Zuckerman, Jeremy (March 10, 2015). "Operation Beifong" commentary. Book Four: Balance Blu-ray.