Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki
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<<< articolo principale su Korra

Arrivo a Città della Repubblica[]

E01 Katara saluta Korra

Katara saluta Korra

A 17 anni Korra mostrò ai giudici del Loto Bianco e alla maestra Katara il suo dominio del fuoco nell'esame finale. Ma nonostante la sua dimostrazione apparentemente impeccabile, i membri dell’ordine constatarono con preoccupazione la sua assoluta mancanza di rispetto per la spiritualità e la moderazione. Dopo le parole a favore del giovane Avatar da parte di Katara, alle fine decisero che Korra avrebbe passato l’esame per il titolo di maestro del fuoco e che ora poteva iniziare lo studio del dominio dell’aria sotto il maestro Tenzin, che forse sarà in grado di colmare quelle lacune.

Korra 03

Korra sta per arrivare in città

Tenzin arrivò insieme alla sua famiglia, ma dovette tornare subito a Città della Repubblica per via di problemi di ordine sociale, impedendo quindi l'inizio dell’allenamento. Delusa e arrabbiata da questa svolta, Korra decise di seguire Tenzin. Con il benestare di Katara e dei suoi genitori s’imbarcò insieme alla fedele Naga di nascosto su una nave per la capitale della Repubblica delle Nazioni Unite. Al suo arrivo, Korra perlustrò le strade meravigliata, ma ben presto dovette constatare che non era tutto oro ciò che luccicava: c'era una quantità preoccupante di criminalità e povertà. Passando per un parco, notò un uomo che proclamò le idee di un’organizzazione chiamata 'Paritari'. Quando Korra affermò che dominare gli elementi era la cosa più figa del mondo, il contestatore la usò per illustrare come i dominatori sopprimessero i non-dominatori. I presenti iniziarono a insultare Korra e i dominatori in generale, sorprendendo la ragazza con la loro ferocia.

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Korra non si lascia intimorire da Lin

Poco dopo Korra impedì ai membri di una banda criminale di estorcere denaro da un povero mercante, ma dopo un breve inseguimento venne poi arrestata dalla polizia (i suoi membri sanno dominare il metallo) per aver danneggiato una proprietà pubblica. Nella centrale di polizia venne portata davanti a Lin Beifong e interrogata. Nonostante l’intervento tempestivo di Tenzin, che bastava a lasciar cadere tutte le accuse contro Korra, la comandante della polizia le fece capire che la terrà sott'occhio. Tenzin era deciso a rimandare Korra a casa, ma la ragazza riuscì a convincere il maestro a farla rimanere, allenandola qui a Repubblica; Tenzin aveva capito che la città aveva bisogno dell'Avatar. Così Korra iniziò il suo studio del dominio dell’aria sull’isola del Tempio dell’Aria, dove si eresse la statua di Aang.

Dominio sportivo[]

Nonostante gli insegnamenti competenti di Tenzin, Korra faticò molto a comprendere anche solo le basi del dominio dell’aria. Tra la sua incapacità di riuscire a controllare quest’elemento e il divieto assoluto da parte di Tenzin di allontanarsi per seguire un incontro di dominio sportivo (un sogno che nutrì fin da piccola) Korra divenne molto frustrata.

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Mako e Bolin

Una sera decise di ignorare gli ordini del maestro e scappò dall’isola per raggiungere l’arena dove si svolgono le gare di dominio sportivo. Purtroppo venne scoperta da Toza, il manager. In suo aiuto venne un ragazzo, Bolin, accompagnandola persino negli spogliatoi, da dove si poteva avere una perfetta visuale sul campo di gara. Il fratello di Bolin, Mako, la ignorò, dato che la considerò soltanto come un’altra delle 'fangirls' di Bolin. Dopo la vittoria della sua squadra, i Furetti di Fuoco, Korra si congratulò con loro e li lodò per la loro tecnica del fuoco. Ma Mako continuò ad ignorarla, anche se venne a sapere che la ragazza era nientemeno che l’Avatar. Soltanto dopo la gara, quando Bolin le mostrò le basi della versione sportiva del dominio della terra, iniziò a considerare il suo talento.

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Korra sbaraglia l'artefatto antico dei dominatori dell'aria

Tornata a casa sull’isola, Korra ricominciò i suoi esercizi per il dominio dell’aria, ma di nuovo non aveva fatto alcun progresso. Al suo ennesimo fallimento di attraversare uno strumento antico per dominatori dell’aria, Korra s’infuriò e lo distrusse in preda alla rabbia. Ancora insoddisfatta, se la prese anche con Tenzin. Anche quella sera Korra visitò l’arena; quando il dominatore dell’acqua dei Furetti di Fuoco non si presentò, Korra colse l’occasione e si offrì di prendere il suo posto. Ma la sua inesperienza le fece commettere subito due falli, e peggio ancora, si fece smascherare anche come Avatar, perché usò anche il dominio della terra. Ma il giudice permise di continuare, a patto che si limitasse ad usare soltanto l'acqua. Ma alle fine venne scaraventata fuori dal ring, e come per infierire ancora su di lei, Tenzin la trovò e arrabbiato nero le ordinò di ritornare immediatamente sull'isola.

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Korra ignora l'avvertimento di Tenzin

Korra iniziò a litigare con Tenzin, affermando che per un Avatar moderno fosse necessario imparare anche stili di dominio moderni, con gran disgusto del maestro tradizionalista. Tornando sul campo di gioco vide che Mako e Bolin erano stati messi alle strette, e anche lei finì nuovamente sul bordo. Ma a quel punto Korra usò movimenti insegnatigli da Tenzin “muovendosi come una foglia nel vento”, evitando così gli attacchi avversari. Tenzin ne rimase piacevolmente sorpreso, notando che gli allenamenti effettuati finora non erano stati del tutto invani. I Furetti di Fuoco riuscirono a conquistare la vittoria e il diritto di partecipare al torneo principale. Korra venne accettata come membro ufficiale della squadra, sostituendo Hasook per sempre.

Incontro con Amon[]

Amon and his Equalists

Amon con i suoi Paritari

Durante l’allenamento con Ikki e Jinora nel Tempio dell’Aria, dove mostrò finalmente dei piccoli progressi, Korra trovò Mako che era in cerca di suo fratello Bolin. Korra gli disse di non averlo visto e si offrì di aiutarlo a cercarlo. Nella piazza della stazione incontrarono il piccolo Skoochy che in cambio di qualche Yuan raccontò a Mako e Korra che la Triade del Triplo Terrore aveva offerto un lavoretto a Bolin e che lo avevano perciò preso con sé. Dopo aver scovato la base della triade, i due constatarono che i suoi dominatori, incluso Bolin, erano stati attaccati e catturati dai Paritari.

Korra e Mako si avviarono subito a salvare Bolin. Raggiungendo il parco centrale della città, non furono sorpresi di trovare un gruppo di anti-dominatori che gli dissero che molto probabilmente Bolin è stato portato nel luogo della “Rivelazione”.

Trovando un invito nascosto tra i volantini, i due si infiltrarono nella mischia per assistere a quell'evento, dove videro che il misterioso Amon era in grado di bloccare per sempre il potere del dominio, una capacità che finora era riservata solamente agli Avatar, che sono in grado di usare il dominio dell’energia. Mentre sul palcoscenico Amon dimostrò il suo potere su alcuni dominatori rapiti, incluso Bolin, Korra riempì la sala con del vapore dei tubi di riscaldamento. Con il pubblico distratto, Mako fu in grado di salvare suo fratello, ma vennero attaccati dal Tenente, la mano destra di Amon, e sconfitti. Korra arrivò appena in tempo per salvarli, sconfiggendo l’avversario con una tecnica della terra. Il trio scappò in groppa a Naga e tornò sull’isola dell’Aria, dove raccontarono tutto a Tenzin sulle intenzioni di Amon, il quale poi informa il Consiglio della città.     

Tarrlok Korra

Tarrlok cerca di convincere Korra

Korra accetta

In un impeto di rabbia Krora accetta la offerta di Tarrlok

L’incontro con i Paritari segnò Korra. Di notte ebbe incubi sui bloccanti del Chi e alla fine su Amon, che le tolse i suoi poteri di dominio. Era ciò di cui aveva maggiormente paura, ma si ostinò a non mostrarlo, affermando che stesse bene, ma quella stessa paura iniziò a trattenerla anche nella vita quotidiana. Quando il membro del Consiglio Tarrlok le offrì di guidare insieme a lui una squadra speciale per operare in modo più efficace contro i Paritari, Korra rifiutò per potersi concentrare per prima cosa sull'allenamento con Tenzin. Ma Tarrlok non demorse. In onore dell'Avatar organizzò un gran galà, dove ripeté la sua offerta di collaborazione davanti a un grande pubblico, aumentando la pressione sulla ragazza. Il suo piano ebbe successo: messa alle strette, Korra gridò che avrebbe preso parte al suo gruppo speciale, se era ciò di cui la città aveva bisogno. Durante il galà Korra inoltre venne a sapere che Hiroshi Sato, fondatore e presidente della famosa azienda tecnologica Future Industries, sarebbe diventato il nuovo sponsor dei Furetti di Fuoco e che Mako si era messo insieme a sua figlia, Asami Sato.

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Amon minaccia Korra

Già durante la prima missione della squadra speciale, Korra riuscì a catturare alcuni bloccanti del Chi. Il consigliere Tarrlok la lodò nuovamente davanti al pubblico e Korra, in preda all'adrenalina, sfidò apertamente Amon a un duello uno contro uno sull'isola della Memoria di Aang, quindi senza i suoi scagnozzi. Ma Amon non si presentò, e quando Korra volle andarsene, venne attaccata alle spalle da alcuni Paritari e catturata senza grandi difficoltà. Al comparire di Amon dalle ombre, Korra venne nuovamente travolta dalla paura, dato che temette che l’uomo mascherato stesse per toglierle i suoi poteri. Ma in realtà Amon le spiegò con gran calma il suo piano di liberare il mondo dalla piaga dei dominatori e di voler risparmiare l’Avatar fino alla fine, per impedire che i suoi sostenitori si allarmassero per la sua fine precoce. Terminò il suo monologo con un colpo ben assestato che fece perdere conoscenza alla ragazza. Durante il suo periodo di incoscienza Korra ebbe visioni di Aang, Sokka, Toph e un uomo misterioso. Quando riprese i sensi, Tenzin e gli altri erano già al suo fianco. Raccontò loro l’accaduto e alla fine crollò a terra piangendo. Finalmente rivelò loro la sua paura dei Paritari e di Amon e ammise che non sapeva cosa fare.

Questioni d'amore[]

Asami 09

La bella Asami Sato

Dopo l’incontro con Amon, Korra si prese una pausa dalla squadra speciale di Tarrlok e usò il tempo libero per allenarsi nel dominio sportivo. Ma al suo stress di Avatar si aggiunse la gelosia, dato che Mako era sempre più in giro con la ricca Asami. Inoltre faticò ad evitare le avance di Bolin con la scusa di doversi allenare con Tenzin. Sull'isola chiese a Ikki e Jinora come conquistare il cuore di Mako; Pema sentì la conversazione e raccontò di come lei abbia vinto il cuore di Tenzin anni fa: era stata semplicemente sincera e gli confessò apertamente i suoi sentimenti.

Tahno korra

Korra litiga con Tahno

Dopo la prima vittoria nel campionato con i Furetti di Fuoco, Korra seguì il consiglio di Pema e confessò i suoi sentimenti a Mako, ma lui la rifiutò, affermando che non ricambiava i suoi sentimenti e che voleva restare con Asami. Per rallegrare la delusa Korra, Bolin si offrì di portala in giro per la città. I due cenarono in un ristorante famoso di cucina della Tribù dell’Acqua, il Narook’s, dove vennero interrotti da Tahno, il capitano di una squadra avversaria, che cercò di provocarli. Bolin dovette impegnarsi per calmare Korra, dato che una lite fuori dall'arena avrebbe potuto portare a una squalifica di tutta la squadra. La ragazza fischiò, chiamando Naga, che spaventò Tahno, facendolo andare via imbronciato. Dopo l’interruzione i due continuarono la serata con qualche bibita al bar e una visita alla Torre Panoramica dell’Armonia.

B1 E05 furetti in svantaggio

Sconfitta sfiorata

Quando ritornò nell'arena, Korra trovò Mako che le chiese subito cosa stesse complottando con Bolin. La sua reazione fece intuire che era geloso, cosa che Korra gli disse dritto in faccia. Ma quando gli chiese di essere veramente sincero, la discussione si trasformò in un litigio che quasi stava costando al team i quarti di finale. Solo dopo il match Mako rivelò a Korra che non era stato sincero. Nutriva sentimenti sia per lei che per Asami, cosa che lo irritò. In preda ai suoi sentimenti, Korra lo baciò, e lui ricambiò. Quando si separarono, i due notarono Bolin che scappò via piangendo, e iniziarono a litigare su chi avesse la colpa di aver spezzato il cuore al povero Bolin.

Il giorno successivo era in programma l’incontro di semifinale tra i Furetti di Fuoco e le Vespe Rapaci, ma i primi due round andarono persi per via della disarmonia della squadra. Nel terzo round Korra, rimasta sola, dovette combattere non solo con i suoi avversari, ma anche con sé stessa, vivendo la partita della sua vita. Con manovre di evasione spettacolari riuscì a scaraventare fuori dal ring le Vespe Poiane, conquistando per la sua squadra l’ingresso alla finale. La vittoria permise loro di ritrovare l’armonia perduta, mettendo così da parte le questioni d'amore. Asami si congratulò con Korra per la sua grandiosa dimostrazione di dominio, complimento che la ragazza accettò con sorpresa, ringraziando anche per la sponsorizzazione alla sua squadra.

La finale[]

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I Ferretti del Fuoco in azione

Arrivò il giorno della finale del campionato di dominio sportivo, quando Korra, Mako e Bolin sentirono una trasmissione radio da parte di Amon. Egli ordinò al Consiglio Cittadino di cancellare la finale, altrimenti i fan di questo sport avrebbero subito delle gravi conseguenze. Dopo aver sentito la trasmissione, il trio visitò il municipio per impedire la chiusura dell’arena. Ma lo sforzo fu invano, dato che Tenzin e gli altri avevano già deciso di accontentare Amon. Inaspettatamente i Furetti di Fuoco trovarono un’alleata in Lin Beifong che con la sua proposta fece cambiare decisione al Consiglio. Korra volle ringraziare il capo della polizia, ma venne bruscamente ignorata. Ma quando se ne lamentò con Tenzin, si accorse che forse il problema di Lin non era con lei, ma con il dominatore dell’aria.

La finale si disputò tra i Furetti di Fuoco e i Pipistrelli Lupo di Tahno. La sua arroganza fece arrabbiare Korra durante il match, e persero così il primo round, dato che i Pipistrelli Lupo avevano corrotto l’arbitro. Per fortuna Korra riuscì a mantenere se stessa e Mako in gioco, ma cadde in acqua per salvare il dominatore del fuoco. Il secondo round andò in Tie Break; Korra usò l’occasione del duello per battere Tahno faccia a faccia. Ma nonostante questa piccola vittoria i Furetti di Fuoco persero la partita per via di un K.O. illegale.

Fire Ferrets 02

Pabu libera i tre

Appena dopo il fischio finale, l’arena venne invasa dai Paritari e Korra, che era ancora immersa con gli altri nell'acqua sotto il campo, venne colpita delle armi elettriche e resa incosciente. Durante questo periodo di incoscienza, mentre un nemico la stava tirando fuori dall’acqua, Korra ebbe nuovamente una visione di Aang che stava combattendo contro qualcuno in pieno Stato Avatar, e accanto a lui c'era Toph Beifong. Quando riprese i sensi, si trovò legata a un pilastro insieme ai suoi compagni di squadra. Pabu li liberò, mordendo le corde. Creando un vortice d’acqua, Korra si mise all'inseguimento di Amon, che stava per lasciare l’arena grazie alla sua nave aerea, passando per un buco nel tetto di vetro. Con l’aiuto di Lin, Korra riuscì a impedire al Tenente e alcuni suoi uomini di scappare prima di cadere sul tetto. Ma il combattimento seguente fu troppo acceso per la cupola di vetro e Korra rischiò di cadere nel vuoto, ma ancora una volta venne salvata da Lin. L’Avatar la ringraziò per l’aiuto, ma lei e gli altri dovettero osservare impotenti Amon e i suoi Paritari allontanarsi nella notte. Era una dichiarazione di guerra.

Connessione con i Paritari[]

Dopo la chiusura dell’arena di dominio sportivo, Mako e Bolin dovettero lasciare la loro ‘casa’; Korra li invitò a trasferirsi sull'isola dell’Aria nel tempio. I fratelli rifiutarono l’offerta, dato che Asami gli aveva già offerto a sua volta di ospitarli nella sua villa spaziosa. Delusa e gelosa, Korra cercò una scusa per tornare a casa, ma venne fermata da Asami che le propose di passare a casa sua il giorno successivo. All'inizio Korra voleva trovare una scusa, ma Bolin la convinse ad accettare.

Korra Asami Gara

Korra si gode la gara con Asami

Quando Korra arrivò alla villa dei Sato, trovò i suoi amici a divertirsi nella grande piscina. Per farle cambiare idea su di lei, Asami portò la ragazza alla sua pista di gara, dove suo padre testò i suoi prototipi di automobili. Le due ragazze salirono su una macchina da corsa e fecero alcuni giri; Asami si dimostrò una pilota così straordinaria che vinse un duello con uno dei piloti di suo padre. Korra fu entusiasta e si godé la gara. Dopo aver visto la passione e la tenacia di Asami dietro al volante, finalmente Korra iniziò a prenderla in simpatia.

B1 E07 Korra spia

Korra senta parlare Hiroshi

Dopo il ritorno alla villa, Korra sentì per caso una telefonata di Hiroshi che le fece scoprire che era in combutta con i Paritari. Lasciò la villa e contattò Lin e Tenzin. Dopo aver ottenuto il permesso dal signor Sato, la polizia cercò la fabbrica di Industrie del Futuro, ma non trovò nulla. Asami prese molto male il fatto che Korra stesse sospettando di suo padre. Dopo questo fallimento, Korra ricevette un messaggio che la invitava, se ci teneva ad ottenere informazioni al riguardo, ad incontrare una persona su un ponte. Insieme a Lin e Tenzin, Korra seguì l’invito e venne a sapere che Hiroshi era il fabbricante delle armi che i Paritari hanno usato durante l’attacco nell'arena. Inoltre esisterebbe una seconda fabbrica sotto la sua villa, dove starebbe lavorando ad una cosa ancora più grossa.

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Korra triste di aver avuto ragione

I tre tornarono alla villa a bordo di una nave area e in effetti trovarono un tunnel nascosto, che li guidò a un magazzino pieno di nuove invenzioni, come dei carrarmati per singole persone. Ad un tratto una delle macchine si ‘svegliò’ e poterono sentire la voce di Hiroshi Sato. L’uomo era a bordo di una di quelle macchine da guerra e attaccò i poliziotti. I dominatori del metallo vennero sconfitti facilmente e anche Korra venne colpita cosi forte che perse conoscenza. Mentre i Paritari comparsi catturarono i poliziotti, Bolin e Mako cercarono di salvare i loro amici, quando comparve Asami. In un primo momento sembrava che fosse passata dalla parte di suo padre, ma la ragazza si ribellò, salvando tutti.

Nuovamente sulla nave aerea, Korra offrì a tutti e tre di ospitarli nel Tempio dell’Aria.

Confronto con il Consigliere Tarrlok[]

B1 E08 Tenzin consola Korra

Tenzin consola Korra

Dopo il trasloco sull’isola dell’Aria, Tenzin e Korra si allontanarono per la cerimonia di nomina del nuovo capo della polizia, Saikhan. La ragazza accusò apertamente Tarrlok di aver aiutato Saikhan a conquistarsi questa posizione al posto di Lin Beifong, che si era ritirata, per avere una sua marionetta a capo della polizia cittadina. Tarrlok evitò la discussione e si congratulò con Korra perché, adesso che il campionato di dominio sportivo era sospeso, avrebbe avuto più tempo da dedicare alla Squadra speciale anti-Paritari. Ma ora Korra si rifiutò di ritornarci, cosi il consigliere fece leva sulle sue insicurezze, notando i suoi scarsi progressi nel dominio dell’aria e istigando dubbi sulla sua capacità nel dominio spirituale. Dopo questa delusione, Korra confidò a Tenzin le sue visioni, che le suggerì di meditare per capirci qualcosa. Molto probabilmente era lo spirito di Aang che stava cercando di dirle qualcosa di importante.

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Ecco la nuova squadra Avatar!

Al cospetto della statua di Aang, Korra iniziò a piangere dalla frustrazione; i suoi amici la consolarono, rassicurandola che saranno sempre al suo fianco. Formando la nuova Squadra Avatar, decisero di sorvegliare la città, e infatti catturarono alcuni paritari. Ma si imbatterono anche in Tarrlok che li consigliò di non immischiarsi ulteriormente. Durante una riunione apparentemente anti-dominatori nel quartiere Drago, Korra e i suoi amici notarono un black-out, cosa che Tarrlok sostiene facesse parte della nuova legge contro i non-dominatori. Queste persone chiesero aiuto all’Avatar, che iniziò una discussione animata con il consigliere, ma invano. Così Korra decise di aiutare gli innocenti, facendo infuriare ulteriormente Tarrlok che a sua volta iniziò ad arrestare gli amici di Korra. Dopo essersi calmata, Korra e Tenzin visitarono Saikhan e chiesero di liberare tutti, ma ovviamente lui si rifiutò.

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Tarrlok domina il sangue di Korra

Il giorno dopo Korra irruppe nel municipio per confrontarsi nuovamente con Tarrlok riguardo le sue azioni contro il popolo. L’uomo della tribù dell’Acqua del Nord offrì uno scambio: se Korra collaborasse con lui, potrebbe anche liberare i suoi amici, cosa che la ragazza rifiutò subito, paragonandolo ad Amon. Questo fece arrabbiare Tarrlok a tal punto che attaccò Korra. Il combattimento era feroce e distruttivo, Korra riuscì a scaraventare Tarrlok fuori dal suo ufficio, apparentemente vincitrice. Ma quando stava per dargli il colpo di grazia, Tarrlok scoprì la sua carta segreta: era anche un dominatore del Sangue e immobilizzò Korra. La scaraventò brutalmente attraverso tutta la stanza, facendole perdere conoscenza. Ancora una volta la ragazza ebbe visioni di Aang, Sokka, Toph e di quell'uomo misterioso, che era capace di dominare il sangue di una stanza intera piena di persone, mentre Aang cercò di fermarlo. Quando Korra riprese i sensi, si ritrovò legata a bordo di una macchina della polizia blindata; Tarrlok le disse che la porterà in un posto segreto dove nessuno la troverà mai più.

Imprigionata[]

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Korra medita in prigionia

Tarrlok portò Korra in una baita nelle montagne nevose, dove la tenne prigioniera in una scatola metallica in cantina. Rassegnata alla prigionia, Korra decise di tentare di meditare sulle sue visioni, riuscendo finalmente ad entrare in contatto con lo spirito di Aang e ad ampliare le sue visioni. Quell'uomo misterioso era un criminale di nome Yakone, un temuto mafioso e un dominatore del sangue. Durante la sua udienza davanti al giudice, dove era stato dichiarato colpevole, dominò tutta la sala, costrinse Toph a liberarlo per poi far svenire tutti. Yakone riuscì a scappare, ma Aang lo inseguì. Alla fine lo mise in trappola e gli tolse per sempre le capacità di dominio. Korra capì che Aang voleva avvertirla di Tarrlok e della sua connessione con Yakone. A una visita del consigliere alla sua prigioniera, Korra lo costrinse ad ammettere la verità. Tarrlok ammise apertamente di essere il secondo figlio di Yakone, ma che ora lascerà per sempre Città della Repubblica, con Korra come ostaggio.

B1 E09 Korra nella neve

Korra incosciente nella neve

Ma prima di mettere in atto il suo piano, la casa venne invasa dai Paritari e Amon. Korra ascoltò attentamente, vide come venne tolto il dominio a Tarrlok e come Amon ordinò ai suoi bloccanti del Chi di mettere la gabbia metallica di Korra sotto tensione. La furba Korra si tolse velocemente il suo bracciale e lo avvolse intorno a una stecca metallica della gabbia per non toccare le pareti. Così subì soltanto una piccola scossa e rimase cosciente, ma poi fece finta di non esserlo. Prendendoli alla sprovvista, Korra riuscì a scappare dalla gabbia e dai suoi aggressori. Con il dominio della neve slittò a valle, ma perse il controllo e venne scaraventata violentemente contro un albero, perdendo conoscenza. Sarà trovata dalla fedele Naga e riportata in città.

Naga galoppò attraverso il bosco innevato fino a raggiungere i sobborghi di Repubblica, dove venne trovata dalla squadra Avatar, Lin e Tenzin, che erano già partiti alla sua ricerca.

B1 E09 Mako porta Korra

Mako porta Korra in braccio

Visibilmente preoccupato per Korra, Mako si fece avanti e la portò in braccio, via da Lin e Tenzin che la stavano per bombardarla con de loro domande. Le accarezzò la guancia e la rassicurò che ora era al sicuro, lei rispose con un sorriso stanco ma felice. Il gruppo montò su Oogi e fece ritorno all’isola dell’Aria, felici che l’Avatar fosse sana e salva.

La caduta di Repubblica[]

B1 E10 Korra dorme

Korra si riprende

Il gruppo rientrò sull'Isola dell’Aria, dove Mako restò accanto a Korra finché non si fosse ripresa, cosa che ad Asami causò gelosia. Dopo un pasto abbondante, Korra raccontò la sua esperienza e anche delle sue visioni, e che Tarrlok era il figlio di Yakone, cosa che sorprese sia Lin che Tenzin. Alla domanda su come fosse stata capace di scappare, Korra raccontò che era arrivato Amon che tolse il dominio a Tarrlok. Tenzin era preoccupato: Amon potrebbe sentirsi invincibile dopo aver catturato un membro del Consiglio e quasi anche l’Avatar, e forse starà per preparare l’attacco decisivo.

In effetti il giorno seguente fu segnato dell’attacco dei Paritari su Repubblica, che sconfissero tutto il Consiglio ad eccezione di Tenzin. Vedendo tale distruzione, la squadra Avatar andò ad aiutare i cittadini e a combattere i Paritari, usando la macchina di Asami per arrivare davanti alla stazione di polizia. Ma questa era già stata invasa dal nemico; insieme però riescono ad impedire che Tenzin venga rapito e portato da Amon. Con orrore osservano una nave aerea dei Paritari vicino all'isola dell’aria e partono subito su Oogi.

B1 E10 isola invasa

Devono osservare tutto a distanza

Per fortuna i terroristi erano già stati sconfitti dai presenti, ma il pericolo era sempre in agguato, per cui venne decisa l’evacuazione dell’Isola. Tenzin suggerì che Korra e i suoi amici si nascondessero fino all'arrivo della flotta della Repubblica Unita sotto il comando di Iroh II fra tre giorni, mentre lui si prenderà cura della sua famiglia. Mentre i nomadi dell’aria scapparono con Lin, la squadra Avatar lasciò l’isola su Naga. Con tristezza Korra osserva l’isola distrutta, e Mako la consola, dicendo che non vede l’ora di fargliela pagare con lo stesso fuoco.

Confronto finale[]

B1 e11 Mako si aggiunge a Korra

Mako e Korra si calmano a vicenda

Nascosti nel sistema di canalizzazione della città, Mako e Korra rubarono le uniformi di alcuni Paritari per raccogliere informazioni sui piani di Amon. La ragazza iniziò ad essere impaziente e Mako dovette fermarla per non farle fare qualche sciocchezza. Dopo un pasto povero, i due non potevano dormire, e Mako ammise a Korra che ormai non poteva più immaginarsi una vita senza di lei, che è la persona più fedele, coraggiosa e altruista che si potesse mai immaginare. Nonostante si senta un po' lusingata da quelle parole, Korra affermò che era meglio dormire, se domani volevano aiutare la Flotta Unita nella missione di riconquistare la città.

Purtroppo le navi aeree della flotta furono intercettate e distrutte dall'armata dei Paritari con i loro nuovi aerei; Korra cercò di impedire la sconfitta, ma invano. Almeno riuscì a salvare il generale Iroh II, e mentre cura le sue ferite, il generale affermò che finché il nemico era dotato di questi nuovi aerei, sarebbe stato impossibile portare rifornimento in città. Il piano prevedeva la distruzione dell’aeroporto dei paritari, ma Korra afferma che sia suo dovere rimanere qui ed affrontare Amon. Mako decise di accompagnare Korra, mentre Bolin e Asami si occuparono degli aerei. Iroh II ribadì che secondo lui non era una buona idea dividersi, ma affermò poi che suo nonno Zuko si era più di una volta affidato all'intuito dell'Avatar, per cui forse doveva farlo anche lui. Korra abbracciò Bolin e lasciò Naga con lui.

Korra Mako

Korra considera di lasciare libero Tarrlok

Korra e Mako tornarono sull'isola dell’aria nella speranza di sorprendere Amon, ma con loro gran sorpresa trovarono lì Tarrlok prigioniero. Il consigliere affermò che lui e Amon, il cui vero nome sarebbe Noatak, erano fratelli e gli raccontò della sua infanzia. Korra capì che Amon era un dominatore estremante potente e che un agguato sarebbe una pessima idea. Invece di un attacco diretto idearono un piano per smascherare Amon davanti ai suoi adulatori per togliere l’energia alla sua rivoluzione. I due dominatori si misero in cammino verso l’arena, Tarrlok si scusò con Korra per i suoi crimini, e la implorò di porre fine a questa triste storia. Ma quando lei si offrì di liberarlo, Tarrlok si rifiutò, affermando che aspetterà suo fratello. Appena arrivati nell'arena del dominio sportivo dove Amon stava celebrando la sua vittoria, Korra e Mako raccontarono a tutti che Amon in verità non era soltanto un dominatore dell’acqua, ma anche del sangue. Ma Amon si tolse la maschera per mostrare una vistosa cicatrice sul volto, affermando che era stato un dominatore del fuoco a procurargliela, dando della bugiarda a Korra. Fermò la ragazza, invitandola ad assistere a come lui toglierà il dominio a Tenzin e alla sua famiglia. Korra si spaventò e lo implorò di non farlo, Mako attaccò il capo dei Paritari per poi invadere il palcoscenico e liberare i dominatori dell’aria insieme a Korra.

Amon blocks Korra

Amon toglia il dominio di Korra

Mentre Tenzin e gli altri riuscirono a scappare, Mako e Korra si nascosero in uno degli spogliatoi. Ma Amon li scovò e usò il dominio del sangue su Korra per sottometterla. Mako tentò di fermalo con dei fulmini, ma subì la stessa sorte. Ora Amon eseguì la sua mossa, togliendo a Korra i suoi domini, e il ragazzo fu costretto a seguire la scena impotente. Poi si avvicinò a Mako, ma il ragazzo colpì il Paritario con una scarica elettrica e cercò di scappare con una Korra semi-cosciente sulle spalle.

B1 E12 Korra domina aria

Korra sa dominare l'aria...!

Amon li inseguì e portò Mako sotto il suo controllo, pronto a togliere anche a lui il suo dominio. All'ultimo momento Korra reagì in modo istintivo per difendere Mako, scaraventando via il nemico con un colpo d’aria. Aveva acquistato il dominio dell’aria! In preda alla rabbia riempì Amon di pugni d'aria compressa, e riuscì persino ad evadere alla sua stretta del sangue. Con un calcio gettò Amon nelle acque marine sotto la finestra, dove il trucco della sua cicatrice finta si dissolse e per non annegare Amon fu costretto a mostrare le sue doti di dominatore. Troppo tardi si accorse che la gente aveva osservato tutto, smascherandolo. Privo del sostengo dei suoi adulatori, Amon/Noatak fu costretto a scappare. Korra abbracciò Mako, ancora indebolita per la perdita dei suoi altri domini.

Incontro con Aang[]

B1 E12 Mako Korra

Non riesce ad accettare la dichiarazione d'amore

Mako e Korra si unirono a Bolin, Lin, Asami, Iroh II e Tenzin con la sua famiglia, dove stava per sbarcare Bumi con il resto della flotta. Tenzin loda Korra per la sua parte nella riconquista della città, ma la ragazza era ancora disperata per aver permesso ad Amon di scappare e aver perso i suoi poteri.

Tutti accompagnarono Korra nel suo ritorno alla Tribù dell’Acqua Meridionale, nella speranza che Katara potesse annullare gli effetti della tecnica di Amon. Ma nonostante tutti i tentativi l’anziana guaritrice non era capace di aiutarla, condannando Korra a una vita come semplice dominatrice dell’aria. Dopo aver ricevuto la notizia nefasta, Korra lascia i suoi amici che cercarono di consolarla. Senza dire un’altra parola, esce dalla casa e va chissà dove.

Mako la rincorse per consolarla, ma arrabbiata lei gli ordinò di ritornare a Repubblica, dato che ormai non era più l’Avatar e i suoi obblighi erano terminati. Il ragazzo ribadì che a lui non importava se Korra fosse l’Avatar o meno, lui amava Korra. Ma lei era troppo disperata per poterlo ricambiare, cosi lo lasciò indietro e riprese il suo cammino in groppa a Naga.

AvatarsandAang

Aang appare con i spiriti dei Avatar precedenti

Arrivata al bordo di un precipizio sul mare, Korra si accasciò a terra piangendo. Notando una persona in abiti da Nomade dell’aria acanto a lei, pensò che fosse Tenzin e gli chiese tra le lacrime di lasciarla in pace. Ma non era Tenzin, l’uomo le rispose: “Ma sei stata tu a chiamarmi.” Voltandosi, Korra si rese conto che stava parlando con Aang.

Korra avatar 02

Korra per la prima volta nello stato Avatar

La ragazza era più che sorpresa di vederlo, ma Aang le spiegò che era stata finalmente capace di ricongiungersi con il suo lato spirituale. Alla domanda sul come questo fosse avvenuto, Aang le disse: “Quando raggiungiamo il nostro punto più basso, siamo aperti al più grande dei cambiamenti.” Dietro ad Aang apparvero tutte le sue incarnazioni precedenti e grazie al dominio dell'energia ridiede a Korra il suo pieno dominio. Mentre le incarnazioni scomparvero, Korra riuscì per la prima volta ad entrare nello Stato Avatar. Voltandosi, notò Mako dietro di lei accanto a Naga. I due si abbracciarono e si baciarono.

B1 e12 Korra guarisce Lin

Korra ridà i poteri a Lin

Korra e Mako tornarono dagli altri e la ragazza mostrò i suoi nuovi poteri, ridando a Lin il suo dominio della terra. Con seria gratitudine Lin si congratula con Korra, e Tenzin la lodò, chiamandola con grande orgoglio “Avatar Korra”. Nelle settimane successive si prese l’obbligo di ridare a tutte le vittime i loro domini.

>>> Libro Due

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