Questo è l'undicesimo episodio del terzo libro di La leggenda di Aang: Fuoco, e il cinquantunesimo in totale. Per il fenomeno astronomico vedere qui.
Sinossi[]
L'eclissi sta iniziando, ma Aang non ha trovato il Signore del Fuoco, cosi decide di andare a cercarlo. Ragionando che si trova in un bunker vicino al palazzo, si mettono alla ricerca e lo trovano appena in tempo. Purtroppo ad attenderli non è Ozai, ma sua figlia Azula che ha saputo del loro piano da mesi. La principessa gli fa perdere abbastanza tempo fino alla fine dell'eclissi, rendendo tutti gli sforzi quindi inutili. Nel frattempo Zuko si confronta con suo padre e, dopo avergli rivelato la verità degli avvenimenti di Ba Sing Se, annuncia fiero che si unirà all'Avatar per sconfiggerlo. Ozai tenta di uccidere suo figlio per questo tradimento con un fulmine, ma Zuko reindirizza il fulmine e fugge. Iroh intanto è riuscito a fuggire dalla prigione, ma l'invasione è fallita. Aang e i suoi amici riescono a fuggire su Appa, mentre gli adulti si devono arrendere.
Storia[]
L’eclissi sta iniziando e la battaglia davanti alla torre della piazza principale è ancora in atto. Mentre Sokka tenta di coordinare le forze, vede arrivare Hakoda sorretto da Katara che vorrebbe aiutare suo figlio in qualche modo. In quel momento la ragazza vede arrivare dal cielo Aang, il che non è per nulla programmato. Il dominatore dell’aria atterra davanti ai suoi amici con la notizia tetra che il Signore del Fuoco non era rintracciabile e che l’intera città capitale è abbandonata. Sokka capisce subito cosa vuol dire: sapevano dei loro piani di invasione. Però ragiona che il monarca non si sarebbe allontanato troppo lontano, molto probabilmente si sta nascondendo in un bunker sotterraneo, il che è giusto la specialità di Toph. Sokka aggiunge che hanno ancora dieci minuti prima dell’eclissi, ma Katara li avverte che potrebbe essere una trappola e dovrebbero invece usare il tempo per ritirarsi. Hakoda risponde e che tutti quanti sono venuti conoscendo i rischi, così Aang decide di provare.
Il Team Avatar vola verso il vulcano e Toph inizia subito a cercare, dopo alcuni tentativi trova una struttura di metallo sotto la superficie sospetta. I tre ragazzi entrano nel labirinto di tunnel passando accanto a correnti e laghi di lava infine un lago intero di magma incandescente. Poco dopo raggiungono un bunker di metallo che per Toph non si dimostra un ostacolo. Aang, Sokka e Toph incontrano un nobile della Nazione del Fuoco che li rivela subito la posizione del Signore del Fuoco senza che nessuno gli ponesse la domanda.
Nel frattempo l’armata degli invasori continua l’avanzata verso la capitale scalando il vulcano. I soldati, vedendo la luce che si diminuisce sempre di più, decidono di ritirarsi e dargli mano libera. Hakoda si trascina con Katara per essere almeno presente nel momento cruciale. I tre ragazzi raggiungo il nascondiglio del Signore del Fuoco a mezzo minuto prima dell’inizio dell’eclissi, così Aang fa un respiro profondo per aprire il portone con la forza. Ma al posto di Ozai ad attenderli è Azula che con un sogghigno soddisfatto per le espressioni scioccate dei ragazzi rivela che ha saputo dell’invasione già da mesi.
Nello stesso istante Zuko entra nella camera dove il vero Signore del Fuoco si sta nascondendo, proprio quando inizia l’eclissi. Quando il principe annuncia che è venuto per raccontare la verità, Ozai manda via le sue guardie, leggermente divertito del fatto che suo figlio abbia scelto proprio questo momento per affrontarlo. Zuko rivela subito che era stata Azula ad aver colpito l’Avatar, non lui- il monarca fa fatica a capire perché Azula gli avesse mentito su questo. Zuko aggiunge subito che l’Avatar non è morto e che probabilmente è lui il capo di questa invasione. Infuriato di queste rivelazioni, Ozai ordina a suo figlio di andarsene, ma il ragazzo spiega con calma che questo era il terzo punto che voleva chiarire: non prenderà più ordini da lui. Questa affermazione lo fa arrabbiare ancora di più, ma Zuko tira fuori le sue spade e ordina a suo padre di sedersi per ascoltarlo.
Aang e Sokka ordinano a Azula di rivelargli la posizione del Signore del Fuoco, ma questa li deride solo, inoltre si rivela una bugiarda così brava da poter persino ingannare Toph. Quando la dominatrice della terra vuole costringerla a parlare con la forza, imprigionandola in una gabbia di pietra, questa si sgretola improvvisamente. Con un sorrisetto Azula rivela di essersi portato due agenti del Dai Li da Ba Sing Se che ora la difendono.
Nello stesso istante l’armata dell’acqua e della terra raggiunge la capitele e avanza ulteriormente verso il palazzo imperiale, spingendo indietro i difensori che si arrendono subito, dato che non riescono ad usare il dominio del fuoco. Katara e Hakoda si trascinano avanti in retroguardia, ma sanno che la battaglia non è ancora vinta.
Zuko spiega che per tutti questi anni ha lottato per avere l’amore di suo padre, pensava che volesse l’onore, ma in realtà voleva solo soddisfarlo. Soddisfare un padre che lo ha esiliato solo per aver osato parlare fuori luogo, un padre che ha sfidato un ragazzino di quattordici anni a un Agni Kai. Ozai ribadisce che lo ha fatto per insegnargli il rispetto, ma Zuko gli contraddice subito che era stato una cosa crudele e sbagliata. Quando suo padre lo accusa di non aver imparato nulla, il ragazzo ribatte che in realtà ha imparato che tutto quanto era stata una bugia, che la guerra servisse a spargere le conoscenze sul mondo, che la Nazione del Fuoco fosse la migliore di tutte. In realtà tutti la odiano e hanno ragione di farlo, ormai la Nazione del Fuoco ha causato così tanto dolore che ha una responsabilità per il mondo di portare un’era di pace, altrimenti la distruggerà. Queste parole fanno ridere Ozai e nota con cinismo che alquanto pare suo fratello maggiore deve averlo influenzato, ma al posto di arrabbiarsi Zuko gli risponde con un sorriso fiero che è così.
Aang e Toph affrontano i Dai Li a colpi di dominio della terra, dopo averli sconfitti, Aang si dedica a Azula che però anche senza il dominio del fuoco si rivela un’avversaria forte, imprevedibile e estremamente agile. La principessa continua a scappare spingendo Aang ad inseguirla, aiutato da Sokka e Toph. L’inseguimento continua per corridoi e sale, finché il guerriero del sud ferma i suoi amici: sta solo cercando di fargli perdere il tempo prezioso! Quando i tre ragazzi vogliono andarsene per tornare alla missione originale, Azula inizia a parlare di Suki e come la sua “prigioniera preferita” abbia sperato che il caro Sokka la venisse a salvare, ma alquanto parte sta attendendo invano. Queste frasi scatenando l’ira del guerriero che si butta sulla principessa che si prepara a colpirlo con un pugnale nascosto. Fortunatamente Toph se ne rende conto in tempo e la colpisce per immobilizzarla contro un muro, permettendo a Sokka di chiederle con rabbia dove si trova Suki.
Zuko rivela che, dopo essersi andato da qua, libererà lo zio Iroh che per lui era stato il vero padre. Quando Ozai lo deride ancora una volta, suo figlio gli butta contro la sua ultima decisione: si unirà all’Avatar per aiutarlo a sconfiggere il Signore del Fuoco. Ma Ozai non perde la calma e gli chiede con un sogghigno arrogante perché si stia dando tante rogne, perché non chiudere la faccenda qua e ora, quando è senza poteri? Zuko gli spiega che ora conosce il suo destino, il destino di sconfiggere il Signore del Fuoco appartiene solo all’Avatar. Con questo ripone le sue spade nel fodero e si volta; Ozai tenta prima di fermarlo chiamandolo un vigliacco, per con la promessa di raccontargli del destino di sua madre. Questo riesce a fermare suo figlio prima che esca dal bunker.
Zuko gli ordina di rivelargli cos'era successo quella notte, così Ozai racconta la verità: suo padre Azulon gli aveva davvero ordinato di uccidere lui, suo primogenito, e lui stava per farlo, ma Ursa voleva proteggere suo figlio ad ogni costo. Gli aveva proposto quindi uno scambio: lei avrebbe aiutato suo marito a diventare Signore del Fuoco in cambio della vita di suo figlio. Quella notte, sua madre commise alto tradimento, ma accettò le conseguenze senza ribellarsi: l’esilio.
Quando Zuko, con lacrime agli occhi, deduce dal suo sermone che quindi potrebbe essere ancora viva, Ozai gli concede il beneficio del dubbio su questo, ma la punizione per il suo tradimento sarà molto, molto più severo. In quel momento termina l’eclissi e con movimenti veloci e imprevisti Ozai lancia un fulmine contro suo figlio che però lo para e lo reindirizza usando la tecnica insegnatogli da suo zio. Il monarca viene scaraventato contro la parte dietro di lui e Zuko usa questi momenti per fuggire.
Nel frattempo Azula ha resistito alle minacce di Sokka di rivelargli la posizione di Suki fino alla fine dell’eclissi, poi prosegue a liberarsi con il suo fuoco. Per prendersi ancora più beffe di lui, rivela all’Avatar la localizzazione del bunker del Signore del Fuoco, in caso Aang voglia ancora sfidarlo, poi fugge via ridendo. Sokka si sente in imbarazzo per esserci cascato così facilmente ed aver sprecato tutto il loro tempo rimasto, ma Toph lo consola che Azula aveva pianificato tutto e che non sarebbe cambiato nulla. Aang vuole ancora combattere contro il Signore del Fuoco, ma i suoi amici lo fanno ragionare, oggi non è il loro giorno.
Fuori dal palazzo le forze dell’invasione attendono l’esito del duello e la comparsa dei dominatori del fuoco. In quel momento arrivano dal cielo cinque mongolfiere da guerra che il Meccanico riconosce subito come la sua invenzione e si sente in colpa. Ma dietro di loro appaiono cose ancora più minacciose: giganti aeronavi di metallo, pronti a lanciare il loro attacco. Finalmente ora tornando Aang, Toph e Sokka su Appa che portando però le notizia nefaste: era stata tutta una trappola di Azula, ora devono evacuare il più presto possibile. Mentre cercano di tornare alla spiaggia, Aang si offre di cercare di rallentare il nemico, a lui si aggiunge Katara su Appa, insieme riescono ad abbattere almeno le mongolfiere. Dopo alcuni tentativi decidono di tornare dagli altri, dato che le aeronavi si rivelano troppo potenti.
Zuko ha raggiunto la prigione e vuole liberare suo zio dalla sua cella, ma al suo arrivo trova la gabbia distrutta e le guardie a terra mezzo incoscienti. Quando chiede a Poon dove sia suo zio, questo risponde ancora scioccato che si è liberato da solo, sembrava un’armata composta da una sola persona!
L’armata degli invasori batte in riturata, ma le aeronavi di metallo li sommergono di bombe durante il sorvolo. Sokka si meraviglia però che i velivoli non tornano indietro per attaccarli di nuovo, ma Aang capisce che si stanno dirigendo verso la spiaggia per distruggere i sottomarini. Hakoda annuncia che la fuga ormai è impossibile, ma se l’Avatar e i ragazzi riescono a fuggire, potranno vincere un’altra volta. L’idea di lasciarlo indietro sciocca Katara che non vuole abbandonare nessuno, ma suo padre insiste che devono fuggire per tenere viva la speranza. Bato aggiunge che i più giovani devono andarsene via su Appa, gli adulti rimarranno indietro e si arrenderanno, essere prigionieri è meglio che essere morti, a cosa si aggiunge Tyro con sarcasmo.
L’armata del fuoco raggiunge la spiaggia e distrugge i sottomarini protetti solo dai dominatori della palude. Ormai il tempo stringe, così il Team Avatar con Teo, Haru e il Duca salgono su Appa salutando gli altri in lacrime, promettendosi che si rivedranno. Katara e Sokka salutano loro padre, poi salgono sul bisonte dell’aria, da dove Aang promette a tutti che li ricambierà per tutto questo.
L’aeronave di Azula però li avvista e il capitano le chiede se devono inseguirli, ma la principessa nota che sono troppo veloci- inoltre non importa, saranno loro a tornare. Intanto Aang sa già un posto dove nascondersi, il Tempio dell’Aria dell’Ovest. Nessuno si accorge di una mongolfiera solitaria che li insegue con a bordo Zuko con una espressione determinata.
Personaggi apparsi[]
Trivia e note[]
- Quando Zuko si allontana dopo il confronto con suo padre, si vede la metà del suo viso intoccato, il che rispecchia il modo in cui entrava nella sala del trono in "Il risveglio", dove si vedeva la sua parte cicatrizzata
- Azula rivela che ha saputo dell'invasione da mesi, difatti Re Kuei glielo aveva detto quando pensava che fosse una Guerriera Kyoshi in "Il guru"
- Si continua con il suo modus operandi: manipolare le sue pedine per rivelarsi solo all'ultimo per gustarsi la loro disperazione
- Toph afferma di poter percepire se qualcuno mente, cosa che ha rivelato in "Il Lago Laogai". Purtroppo Azula sembra essere immune a questo, non avendo una reazione biologica percepibile
- Stranamente, Toph non ha capito che Qin stava mentendo
- Abbiamo visto parte della storia di Ursa in "Il viaggio di Zuko", ora si vede che esiste la possibilità che sia ancora viva. Il fumetto "La ricerca" continua su questa linea
- Zuko usa per la prima volta la tecnica di reindirizzamento del fulmine di Iroh
- Ursa e Zuko hanno subito la stessa punizione: l'esilio
- È leggermente strano che Aang, che disse di essere più veloce del vento, non riesca a raggiungere Azula senza poteri...
- Le mongolfiere da guerra derivano dal prototipo che il Meccanico aveva costruito in "Il tempio dell'Aria del Nord"
- Nello stesso episodio i nostri amici avevano vinto per la loro supremazia aerea, ma ora l'ha la Nazione del Fuoco
- La frase di Hakoda che è meglio fuggire per tornare a combattere un altro giorno somiglia a quella di Aang a Yung a Omashu per spingerlo ad evacuare la città
- Quel nobile che Aang, Sokka e Toph incontrano è Qin, ministro della guerra che abbiamo già visto in "Viaggio a Ba Sing Se: La macchina infernale"
- Per la prima volta Azula chiama un membro del Team Avatar per nome: Sokka
- Suki è una prigioniera di Azula, scopriremo di più fra poco in "La roccia bollente"
- Tyro si ricorda del suo tempo come prigioniero della Nazione del Fuoco, come visto in "Imprigionati"
- Questa è la seconda invasione vista nella serie dopo quella di Zhao al Polo Nord, e ha lo stesso risultato: il fallimento
- Piccola nota: durante un'eclissi la luce diventa scura, quasi come nella notte, ma qui non c'è quasi differenza con la luce normale
- L'idea che un dittatore si nasconde in un bunker per fuggire agli attacchi è presa da Hitler che si è rifugiato nei suoi bunker
- Le aeronavi di metallo che vediamo qui sono i predecessori che si vedono in La leggenda di Korra