Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki


Hui era stato il ciambellano di Lu Beifong e una persone molto influenzale nella politica globale, nonché il rivale principale in affari di Jianzhu.

Storia[]

Non si sa quando e come Hui era stato assunto dalla famiglia Beifong come ciambellano per occuparsi degli affari finanziari, ma è chiaro che, dopo la morte della Madama Wumei, moglie di Lu, il suo influsso crebbe sostanzialmente. Anche se il patriarca aveva deciso di stare lontano dalle discussioni sulla corretta crescita dell’Avatar, Hui non smise mai di cercare di convincerlo che lasciare l’addestramento del (presunto) Avatar Yun sia lasciato nelle mani di una persona di origini tanto umili come Jianzhu. La sua rivalità con l’ex-compagno di squadra dell’Avatar Kuruk era ben nota in tutto il mondo politico del Regno della Terra.

Poco dopo la caduta della Quinta Nazione grazie a Yun e i suoi alleati, Lu Beifong organizzò una festa celebrativa alla sua villa a Gaoling per festeggiare la vittoria dell’Avatar, il che Jianzhu credé che fosse stata una idea di Hui. Il ciambellano accolse alla testa di una lunga fila di camerieri Jianzhu e Hei-Ran appena che erano arrivati al cancello della villa, facendo complimenti esagerati alla dominatrice del fuoco. Ignorò con cocciutaggine i segnali negativi dati dalla donna continuando a farle la corte, finché non si accorse della mancanza di Yun e Kelsang. Scrutando i volti dei suoi ospiti alla ricerca di qualche indizio, propose l’idea che verrebbero più tardi insieme, cosa che Jianzhu confermò solo in parte. Non gli scappò il piccolo trasalio di Hei-Ran a questa affermazione, ma Hui si limitò per ora a sorridere e di invitarli nella sala di ricevimento.

Durante l'incontro tra il patriarca dei Beifong e Jianzhu, Hui si inserì nella discussione per un prestito alla Tribù dell’Acqua del Sud senza essere stato richiamato e fece notare al suo capo che il Sud potrebbe diventare una minaccia per il Regno della Terra se troppo potenti. In realtà non gliele ne importava nulla della Tribù del Sud, a lui interessava solo opporsi a Jianzhu in ogni occasione possibile per il gusto di farlo, cosi come adesso. Finse shock quando il suo rivale commise un errore mettendo in dubbio l’orgoglio nazionale e pose enfasi sui supposti tormenti del Re della Terra sulle contestazione delle Isole di Chuje da parte del Sud. Questo spinse Lu Beifong a prendere le parti del suo ciambellano, almeno finché l’Avatar non gli potesse convincerlo del contrario. Una volta da soli, Hui finse pentimento per aver interferito, ma gli fece anche notare che fosse stato compito suo assicurasi che il maestro Beifong consideri ogni punti di vista prima di prendere una decisione.

Poco dopo, quando Jianzhu gli rivelò in privato di aver perso l’Avatar, Hui si fece scappare un grido di rabbia. Il suo rivale gli confessò di aver avuto un disguido pesante con Yun riguardo i suoi progressi nel dominio, per cui il ragazzo era fuggito con il maestro Kelsang. Il ciambellano fece fatica a credergli, ma le spiegazioni quasi autolesionisti di Jianzhu lo condivisero che stesse dicendo la verità e accettò di aiutarlo a nascondere lo scandalo per evitare lo scoppio del caos. A tal proposito, Hui informò prima Lu e poi il resto dei saggi presenti alla festa che Yun era attualmente irraggiungibile dato che era in viaggio spirituale alla scoperta di sé stesso insieme al maestro Kelsang.

Ovviamente, Hui non si fidò di questo e mando alcune spie, tra cui Saiful, alla tenuta dell’Avatar a Yokoya per scoprire la verità dietro a questo comportamento inusuale. La sua spia venne scoperta quando questo aveva mandato un falco messaggero durante una missione segreta contenente informazioni sull'avvistamento dell’Avatar nelle montagna di Taihua in compagnia di alcuni daofei. Appena ricevuto il messaggio incriminante e alla vista di questa opportunità imperdibile, Hui perse la pazienza e iniziò a radunare i saggi a lui fedeli per organizzare un conclave per discutere il futuro dello stato di Jianzhu come guardiano dell’Avatar.

In pochi giorni, portò a termine il suo piano di radunare abbastanza alleati esteri alla vasta rete di influenza di Jianzhu e comparve davanti alle porta della tenuta dell’Avatar senza annuncio. Il suo piano era quello di prevenire ogni azione di difesa del suo rivale e di sommergerlo con la verità per metterlo con le spalle al muro, ormai sicuro della sua vittoria. Quando i saggi della terra si radunarono nella sala ricevimenti della tenuta, Hui offese Jianzhu sedendosi al centro della sala che normalmente era riversato al padrone di casa. Con un sorriso sapiente, chiese quando l’Avatar e Kelsang si unirebbero a loro, ma Jianzhu rimase calmo e attese finché il tè fosse distribuito prima di rispondere che erano ancora in viaggio spirituale. Hui fece un sorriso tirato e gli fece notare che nessun abate dei Templi dell’Aria li avesse mai visti, ma Jianzhu ricambiò con la relazione difficile tra il maestro Kelsang e i leader ortodossi dei templi e il fatto che esistessero altri siti sacri nel mondo. A questa risposta il ciambellano gli chiese quali siti sacri si trovassero tra le montagne di Taihua, indicando che aveva davvero ricevuto il messaggio di Saiful. Alla finta ignoranza del suo rivale, spiegò a voce alta che l’Avatar era stato visto in un covo di criminali, traditori e fuorilegge, per cui dovevano credere che si trovasse in grave pericolo o che sia addirittura già morto. Con questo, passò alla frase finale del suo attacco, ovvero l’accusa che Jianzhu avesse “dimostrato negligenza imperdonabile” nel migliore del casi e nei peggiore avesse fatto affinché il Regno della Terra “abbia perso la sua parte nel ciclo degli Avatar”. Finisce la sua tirata di rancore con la dichiarazione che Jianzhu non sia più adatto ad essere il maestro dell’Avatar, irritandolo quest'ultimo fino ad accusare tutti i presenti di non appartenere ad una vera conclave, ma una congrega di banditi che sono stati solo pagati da Hui per accontentare la sua sete di potere.

Hui rimase calmo a si gustò la sua vittoria imminente sulla sua nemesi, anche se improvvisamente sentì il suo naso colare, correggendolo che abbiano raggiunto il numero minimo necessario per privarlo delle sua funzioni. Mentre chiamava ai voti, Jianzhu e gli altri presenti iniziarono a mostrare i primi segni di problemi di salute con il padrone di casa che accusò Hui di avergli fatto qualcosa. Il ciambellano cercò ad alzarsi, ma crollò sulla sedia, privo di forza, poi portò al mano al suo naso per scoprire che era coperto di sangue. Pochi minuti dopo lui e i suoi alleati morirono avvelenati, nessuno di loro seppe che era stato Jianzhu ad aver complottato questo assassinio di massa.

Personalità[]

Hui era stato un uomo fissato sulla carriera politica che era pronto a calpestare chiunque ed ogni morale per raggiungere i suoi fini. Quando faticò, al posto di impegnarsi di più, trovò più facile degenerare e insultare il lavoro di Jianzhu usandolo come carpo espiratorio per manipolare Lu Beifong a suo piacimento. Per Hui, non contavano le conseguenze e le ripercussioni delle sue azioni, per cui contava solo il guadagno momentaneo; Jianzhu lo ha comparato più volte a un daofei. Quando la vittoria si propagava all'orizzonte, rischiava di diventare sprovveduto ed arrogante, pronto ad ignorare ogni cenno di buona educazione quando sapeva che poteva permetterselo. Sembra che la sua abilità vada a intorpidirsi quando vuole far colpo su una donna dato che con Hei-Ran ha fallito a riconoscere i vari segni che con le sue lusingate false le stava soltanto dando fastidio.

In contrasto a questo, normalmente Hui era un esperto a trovare informazioni da dettagli minuscoli come i movimenti degli angoli della labbra, dilatazione delle iridi io altre reazioni involontarie. Questa acutezza gli permise di anticipare i suoi avversari e di manipolarli a suo piacimento.

Abilità[]

Le abilità di Hui come attore erano scarse, ma possedeva un talento a ribattere indietro qualsiasi argomento al mittente senza infastidire chiunque tranne Jianzhu. Era stato un maestro della retorica che ha convinto molte persone del suo punto di vista, anche se ha fallito con Jianzhu e Hei-Ran. Era stato capace di trarre deduzioni logici da indizi molto vaghi ed era un genio del manipolare i fatti a suo favore.

Descrizione fisica[]

Non si sa molto su di lui, ma è stato descritto come “basso e tarchiato” che si riparava dal solo con un ombrello, con una “testa brizzolata e un volto color mattone”. Jianzhu ha sempre pensato come Hui avesse l’aria di chi “passa le giornata a spaccare rocce con un piccone quando l'oggetto più pesante che aveva mai sollevato fosse il sigillo d'avorio del suo maestro”.

Trivia[]

  • Hui era stato molto attivo della Penisola dell’Est
  • In cinese, il nome “Hui” può essere scritto come 慧 che vuol dire “intelligente, saggio” usato per donne. Nonostante ciò è consistente con il suo ruolo di ciambellano di Lu Beifong. La sua versione non-femminile, 辉 , si traduce in “luminosità”.

Riferimenti[]

  1. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Seventeen, "Obligations". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  2. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Two, "Conclusions". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  3. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Twenty-Nine, "The Ambush". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  4. ↑ Behind the Name - Hui (July 13, 2019). Retrieved on April 14, 2020.