Hua era stata una donna del Regno della Terra del Sud-Est che nel primo terzo secolo AG era stata catturata dalla Quinta Nazione e usata come schiava. Dopo la caduta della nazione pirata, è stata trovata e liberata da un gruppo di guardie di Jianzhu e alcuni avventurieri.
Storia[]
Hua e suo fratello minore Yong vivevano nella provincia di Zeizhou sulla costa del Mare Orientale. Loro erano due delle centinaia di vittime dell’attacco dei pirati su ordine di Tagaka di catturare tutti i presenti e di portarli via. Lei e suo fratello vennero separati e la giovane donna dovette sopportare diversi soprusi da parte dei pirati, sviluppando un terrore viscerale in confronto alla regina dei pirati.

Hua in silenzio mentre Yun e Tagaka leggono i testi
Nell'anno 296 AG, la Quinta Nazione organizzò un incontro con “Avatar” Yun e i suoi alleati su un iceberg nel mare antartico per formare una nuova trattativa che avrebbe limitato le azioni criminali dei corsari in cambio di qualche concessione minore. Hua era tra i schiavi che servivano i pirati e i suoi ospiti tenendosi all'ombra per non suscitare attenzioni. Ebbe il suo momento quando accompagnò Tagaka e le sue due guardie del corpo alla vette dell’iceberg per la firma dove portò uno zaino e camminò con lo sguardo abbassato come “se vedesse nel suolo scritti il suo passato e il suo futuro”. Dopo che la piratessa aveva sollevato un piccolo tavolo di ghiaccio, Hua iniziò a preparare tutto stendendo un panno sul tavolo e dei cuscini sui sedili. Poi, con movimenti rapidi e precisi, sistemava una lastra di pietra da inchiostro, due pennelli e una brocca d’acqua. Kyoshi, una inserviente venuta all'evento come amica di Yun, si accorse di come stesse usando il nella sua preparazione dell’inchiostro il metodo Pianhai, un metodo di calligrafia cerimoniale di altissimo livello professionale, e si chiese se lo avesse imparato già prima di diventare una schiava oppure se Tagaka glielo avesse inculcato con la violenza. Una volta finito tutto, Hua fece un passo indietro e rimase in silenzio mentre Tagaka e Yun iniziavano a leggere i termini del contratto da firmare.
Dopo alcuni minuti di discussioni, Yun si fece avanti con la richiesta che la Quinta Nazione liberasse tutti gli schiavi della provincia di Zeizhou, dichiarando con decisione che altrimenti non avrebbe formato il contratto. A grande sorpresa di tutti i presenti, Tagaka accettò senza fare storie; sentendo questo, la maschera stoica di Hua cadde e si lasciò sfuggire un singhiozzo, crollando a terra piangendo dalla felicità di avere la possibilità di uscire dalla schiavitù. I pirati la lasciarono in pace senza punirla o rimproverarla, dato che sapevano che l’intero incontro era stato solo una trappola ben escogitata. Senza avvertimento, Tagaka uccise uno dei alleati di Yun, Amak, per poi ordinare ai suoi uomini di far scattare la trappola. Pirati dominatori dell’acqua emersero dal ghiaccio e trascinarono gli alleati di Yun nel suolo mentre la regina del pirati iniziò un duello con Yun. Le sua guardie del corpo afferrarono Hua e la trascinarono via per tornare alla nave madre schivando le palle di fuoco di Rangi. Durante il caos della battaglia susseguente, la donna riusci a fuggire e si nascose all'interno delle numerose caverne dell’iceberg.
Temendo per la sua vita, attese fino alla fine delle ostilità e lottando contro l’ipotermia, ma la paura di venir ripresa dai pirati fu più forte del freddo. Dopo alcune ore, notò che qualcuno si stava avvicinando a lei e, credendo che fossero i pirati, in iniziò a chiedere umilmente perdono per essere fuggita. Per fortuna, erano invece alcuni degli alleati di Yun che si accorsero quanti vicino la donna fossa a morire assiderata, per cui le portarono delle coperte e le prestarono soccorso. Indebolita ma estremamente felice, le sue forza la abbondarono e si limitò a sorridere con gratitudine. Il gruppo la informò che la Quinta Nazione fosse stata sconfitta e che Tagaka fosse stata catturata, loro facevano parte della missione di soccorso ordinata da Jianzhu per salvare i prigionieri dei pirati.
Dopo un po', Hua recuperò le forza fino al punto di potersi muovere, ma mentre i soccorritori volevano portarla alla loro barca, vennero attaccati da alcuni superstiti della Quinta Nazione. I pirati, ancora scioccati per aver perso la battaglia e sofferto il freddo, erano felci di aver ritrovato la “loro serva… e un po' di intrattenimento”. Gli alleati di Yun li sconfissero, Hua reagì con sentimenti misto: da una parte era ovviamente felice per essere stata salvata, ma dall'altra temeva la furia di Tagaka per aver resistito alla sua ricattura. I suoi salvatori dovettero ricordarla che la regina dei pirati non era più una minaccia per lei prima di poterla convincere di venire con loro.
Una volta arrivata alla barca, Hua incontrò un altro superstite salvato che gli disse di essere diventato un’amica di suo fratello durante il loro periodo di prigionia. Anche se non era sicuro dove Yong si trovasse in questo momento, le stava per conferire un messaggio da parte sua. Ma prima di poter continuare, il gruppo venne attaccato da altri pirati superstiti guidati da Taliriktug che volevano catturare la barca e le persone a bordo. La guardia di Jianzhu e il resto dei avventurieri respinse l’attacco, anche se il pirata sembrava essere deciso a morire in battaglia anziché ritirarsi. Vedendo questa cocciutaggine inutile, Hua si rivolse ai suoi ex-padroni a malavoglia implorando di desistere, ricordandoli che, anche senza Tagaka e stanchi, feriti e affamati, erano ancora in vita e non dovrebbero buttar via questa opportunità. In qualche modo, queste parole della donna uscita dalla schiavitù scosse Talitriktug e ordinò la ritirata.
Finalmente al sicuro, Hua e l’altra sopravvissuta potevano continuare la loro conversazione interrotta. La ragazza le disse che Yong, se fosse riuscita di riconquistarsi la libertà, voleva incontrala sotto al “albero di frutti”. Con la nuova speranza di ritrovare il fratello perso, salì sulla barca per essere portata in salvo.
Trivia[]
- Kyoshi ha notato che Hua avesse “il viso bruciato dal sole di una pescivendola”, per cui non era sicura se avesse imparato il metodo Pianhai in una scuola di letteratura (il che indicherebbe una educazione urbana) o se Tagaka le avesse “battuto il processo in lei” (“beaten the process into her”). Questo aspetto manca nella traduzione italiana per via di una traduzione non ottimale.
- Non è chiaro se Yong è la stessa persona che anni dopo divenne il capo della Squadra Anti- corruzione dopo la caduta della Quinta Nazione, ovvero il Capitano Yong.
Riferimenti[]
- "Polar Refuge", Avatar: Generations. Navigator Games & Square Enix Mobile London (April 18, 2023). Square Enix.
- Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Seven, "The Iceberg". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
- ↑ Avatar Legends: The Roleplaying Game. Wan Shi Tong's Adventure Guide, Version 1.0, 2022, p. 79.