Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki
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Azula è la principessa della Nazione del Fuoco alla fine della Guerra dei Cent'anni, sorella minore di Zuko e figlia di Signore del Fuoco Ozai e Ursa. è stata l'antagonista più ostica per il Team Avatar perché ha cacciato Aang e i suoi amici per tutto il Regno della Terra, accompagnata dalle sue amiche più fidate, Mai e Ty Lee.

Azula é un prodigio del dominio del fuoco, famosa per le sue fiamme blu, ma è anche una persona sadica, irascibile, permalosa e manipolatrice, ossessionata dal potere. è una stratega eccezionale, riuscendo a progettare da sola in pochi giorni l'invasione di Ba Sing Se, cosa non riuscita nemmeno a suo zio Iroh. è stata anche capace di bloccare l'invasione del team Avatar durante il giorno del sole nero.

Sotto la sua malizia e genialità nasconde una forte fragilità e instabilità mentale, che le provocò delle allucinazioni in cui sua madre ripeteva che non la amava e che preferiva Zuko a lei. è stata educata a non accontentarsi mai di qualcosa di imperfetto, doveva essere perfetta per essere degna dell'approvazione di suo padre. Queste instabilità sono rimaste sopite fino al tradimento delle sue uniche amiche, Mai e Ty Lee, per poi apparire in superficie proprio prima di essere incoronata Signora del Fuoco. La sua sconfitta per mano di Zuko e Katara la fece crollare completamente e impazzire.

In seguito a questo, Azula venne ricoverata in una facoltà psichiatrica, ma liberata dopo un anno per aiutare suo fratello nella ricerca della madre Ursa, scomparsa da anni. Dopo aver completato la missione, Azula fuggì e tornò in segreto nella Capitale del Fuoco. Dopo aver finalmente accettato di non diventare Signora del Fuoco, decise di cambiare strategia, provando a manipolare Zuko per poter governare attraverso lui. Dopo il fallimento dei suoi tentativi, scomparve senza essere più rivista. Il suo destino finora è ignoto.

Storia[]

Gioventù[]

Prima infanzia[]

Azula nacque come secondogenita al Principe del Fuoco Ozai e a sua moglie Ursa un anno dopo suo fratello Zuko, e ricevette il suo nome in onore del Signore del Fuoco reggente, Azulon. Crebbe in seguito circondata da ogni ricchezza, splendore e privilegio della famiglia reale della Nazione del Fuoco. Ben presto si rivelò una dominatrice del fuoco e una bambina con sia talento che una mente affilata e decisa, il che la rese la favorita di suo padre.

L3 E05 Immagine di famiglia

La giovane famiglia durante le ferie

Ozai iniziò a educarla come sua erede già dalla più tenera età, introducendola presto ai suoi affari e alla sua politica e spingendola a mai accontentarsi di qualcosa di imperfetto. Come discendente nobile, era ovvio che la bambina venne inscritta alla scuola più prestigiosa della nazione, la Accademia del Fuoco Imperiale per ragazze, dove incontrò Mai e Ty Lee, due figlie di altre famiglie nobili. Nonostante non fossero dominatrici, le scelse come amiche perché possedevano capacità che a lei mancavano, così spese una parte della sua adolescenza imparando da loro.

Nonostante il favoritismo evidente di suo padre per la ragazza, inizialmente Azula e Zuko erano ancora uniti e spendevano tempo insieme, come quando giocavano a ripetere scene dello spettacolo teatrale “Amore fra Draghi” che avevano visto spesso durante le loro ferie sull'isola di Ember. Tuttavia questa sensazione di pace iniziò presto a deteriorare.

Relazioni turbate con Ursa e Zuko[]

Mentre si godeva il favoritismo di suo padre, Azula era della ferma convinzione che sua madre amava Zuko più di lei e questo sentimento di gelosia creò in lei un profondo senso di rivalità con lui e di sfida verso la madre. Ogni volta che vide suo fratello insieme a sua madre, non poté sopprime il desiderio di immischiarsi e di attirare l’attenzione di Ursa su di lei. Purtroppo questi tentativi, anziché essere premiati dal successo, finirono spesso in litighi.

Ricerca 2 Ursa sgrida Azula

Ursa punisce sua figlia

Un esempio di questo avvenne nell'anno 94 DG, quando Azula, sentendosi messa da parte, bruciò un fiore e Zuko la tradì subito a loro madre. La donna sgridò la figlia per aver mancato di rispetto al giardino, ma Azula rispose solo che quel fiore se l’era meritato, dato che non gli piaceva. Per punizione di averla tradita, Azula bruciò il sedere di Zuko e lo chiamò un pettegolo. Ursa però lo vide e la mandò nella sua stanza, cosa che la bambina non accettò e si allontanò arrabbiata, sentendosi trattata ingiustamente.  Scene come queste divennero sempre più frequenti e fecero aumentare il senso di ostilità verso Zuko e Ursa.

Ricerca 2 Zuko Azula bambini a cena

Mentre Zuko viene sgridato, Azula sogghigna

Alcuni mesi più tardi, la famiglia si stava godendo il pranzo, dove la principessa raccontò a suo padre come abbia bruciato i pantaloni al maestro Kunyo che voleva costringerla ad imparare tecniche del dominio del fuoco usando una forma secondo lei antiquata. Ozai assecondò la sua opinione che quel maestro era un pazzo ad aver insistito così tanto sulle forme antiche e annunciò che lo avrebbe mandato nelle colonie per punizione. Pieno di una gioia sadica, Azula rise che ben gli stava e lo chiamò uno stupido. Quando Zuko voleva difendere il suo maestro venne immediatamente zittito bruscamente da suo padre che lo rimproverò per i suoi scarsi progressi nel dominio del fuoco e lo comparì con sua sorella e il suo talento naturale. Rivelò anche che aveva pensato di cacciarlo via da neonato, credendolo un non-dominatore; la faccia scioccata del bambino fece sogghignare sua sorella.

L2 E07 Azula bambina sorrisetto

Azula sa manipolare chiunque- anche sua madre

Azula gioì a dimostrare i suoi talenti in combinazione con il suo senso del perfezionismo e la sua malizia. Un esempio di questo ebbe luogo un anno dopo quando stava giocando con le sue amiche Mai e Ty Lee nel giardino imperiale. Quando Ty Lee riuscì a mostrare delle acrobazie che alla principessa non erano riuscite, la spinse a terra gelosa e la derise.  Più tardi, quando vide Mai a nascondere la sua attrazione verso Zuko, Azula usò il suo talento di attrice per spingere sua madre a permettergli di giocare con loro. Durante il gioco piazzò una mela sulla testa di Mai e la incendiò, spronando il principe a spingerla nella fontana dietro per spegnerla. Alla posa imbarazzante dei due ragazzi bagnati fradici, Azula rise di crepapelle.

Scomparsa della madre[]

L2 E07 Azula brucia bambola

Brucia il regalo dello zio

Testimone della sua mente fredda e tattica, Azula desiderava già da bambina di avere sempre più potere e insinuò in continuazione che suo padre sarebbe un miglior Signore del Fuoco di Iroh, suo zio e primogenito di Azulon. Bruciò persino una bambola che questo gli aveva regalato durante il suo assedio a Ba Sing Se, diventando gelosa del coltello che invece aveva regalato a suo fratello. Poco dopo Iroh si ritirò dall'assedio in seguito alla morte di suo figlio Lu Ten, tragedia che Azula non turbò lontanamente, ma la spinse a chiamarlo un perdente e un debole. Non dimostrò neanche rispetto per il Signore del Fuoco Azulon quando, una sera, Ursa li chiamò per un’udienza con lui e Azula propose di chiamarlo solo “nonno”, dato che, secondo lei, non era neanche più il dominatore del fuoco potente che era stato.

L2 E07 Azula Zuko Ozai Ursa davanti Azulon

Davanti al Signore del Fuoco

Seguì tuttavia la richiesta per l’udienza e, dopo che la famiglia si era radunata al cospetto del Signore del Fuoco, ripose correttamente alle sue domande di storia per poi per dare una dimostrazione impeccabile di un kata del dominio del fuoco. Dopo la fine sussurrò a suo fratello che non la raggiungerà mai, cosa che lo spinse a provarci anche lui, ma quando fallì, Azula sogghignò soddisfatta.  Quando Azulon ordinò a tutti tranne Ozai di lasciare la stanza, Azula prese la mano di Zuko e lo trascinò dietro le quinte per orecchiare in segreto alla conversazione. Osservarono come loro padre chiese che Iroh perdesse il suo diritto di primogenita, il che farebbe lui l’erede al trono. Quando Zuko fuggì davanti all'ira di Azulon per questa richiesta irrispettoso, la ragazzina invece rimase ad ascoltare sorridendo.

L2 E07 Azula deride Iroh e Zuko

Ama maltrattare suo fratello

Più tardi entrò nella stanza di Zuko e gli raccontò con un sorriso sadico che aveva sentito tutto fino alla fine e che il nonno lo aveva condannato alla morte, dato che suo figlio doveva sperimentare lo stesso dolore di suo fratello, ovvero perdere il suo primogenito. Continuò a infierire sul bambino impaurito finché Ursa non la interruppe arrabbiata e la trascinò via di forza per avere una discussione privata.  La madre mise sua figlia sotto pressione, così Azula confessò quello che aveva sentito, in seguito le venne ordinato di andare nella sua stanza, il che fece con un sorriso malizioso.

L2 E07 Zuko Azula durante incoronazione

Persino il funerale del nonno non la turba

Qualche giorno dopo, mentre Zuko stava giocando con il coltello ricevuto da suo zio, gli raccontò con freddezza assoluta che sua madre era sparita e che nonno Azulon era deceduto quella notte. Quella sera ebbe poi luogo la cerimonia di cremazione del vecchio sovrano e la incoronazione del nuovo Signore del Fuoco Ozai; durante entrambi gli eventi la principessa sorrise in modo entusiasta e soddisfatta.

Esilio del fratello[]

Dopo questo, la relazione tra i due fratelli degenerò ulteriormente, senza la protezione della madre, Zuko non aveva più protezione contro gli attacchi psicologici della sorella, inoltre Oazi continuò a favorirla pesantemente a sfavore del suo primogenito.

Zhao Azula Iroh

Gioisce del dolore di Zuko

Tre anni dopo infine si tenne l’Agni Kai tra Zuko e suo padre Ozai. Azula era tra gli spettatori insieme a Zhao e Iroh e osservò con una gioia maliziosa come loro padre bruciò la faccia di suo figlio in pubblico. In seguito all’esilio del Principe, Azula divenne così l’erede al trono della Nazione del Fuoco. Nonostante ciò continuò ad allenarsi instancabilmente nel suo dominio, nelle arti marziali, strategiche e politiche fino a ritenersi pronta di poter servire suo padre. Ormai il suo livello del dominio del fuoco era così avanzato che le sue fiamme erano diventata azzurre e poteva creare fulmini, il che aumentò ulteriormente la sua pericolosità.

Inverno 100 DG[]

L1 E20 Azula

Finalmente in azione!

Pochi giorni dopo l'attacco fallito dell'Ammiraglio Zhao alla Tribù dell'Acqua del Nord, Ozai la fece entrare nella sala imperiale. Mentre la ragazza s'inchinò rispettosa e in silenzio, il Signore del Fuoco notò che Zuko era un fallimento e Iroh un traditore. Così le affidò una missione molto importante: trovare e catturare suo fratello e zio, cosa che riempì Azula con una gioia sadica.

Primavera 100 DG (Libro: Terra)[]

(per l'articolo completo leggere "Azula- Libro Terra")

Azula rintracciò Zuko e Iroh e li raggiunse a bordo della sua nave che comandò usando minacce e paura a suo favore. Al cospetto di suo fratello, gli promise di poter tornare in patria con onore, ma in realtà era stata un trappola per catturarli come traditori. A smascherare il suo piano fu proprio il capitano della sua nave che, per sbaglio, chiamò i due ospiti "prigionieri", il che li spinse a ribellarsi e a fuggire. Per continuare l'inseguimento, Azula venne a trovare due amiche del tempo dell'accademia, Mai e Ty Lee, e li arruolò come assistenti nella sua missione.

Il primo scontro con il Team Avatar avvenne a Omashu dove Azula fallì a catturarli, ma prese di mira ora anche Aang come obiettivo secondario. In seguito la principessa inseguì sia lui che suo fratello usando a veicolo vari come carrarmati o lucertole-anguilla, più di una volta era a un passo della vittoria. Per un momento lasciò perdere entrambi per dedicarsi all'irruzione a Ba Sing Se usando il trapano gigante costruito da Qin, ma questo tentativo venne impedito dalla comparsa inaspettata del Team Avatar. Dopo questa amara sconfitta Azula, Mai e Ty Lee s'imbatterono nelle Guerriere di Kyoshi che stavano aiutando Appa e, dopo uno scontro breve, li catturò e si approprio dei loro vestiti. Si travestirono da Guerriere di Kyoshi e riuscirono così a infiltrarsi nella capitale del Regno della Terra.

Una volta a palazzo, Azula si accorse del momento perfetto per conquistare Ba Sing Se dall'interno e strinse un'alleanza con Long Feng, capo del Dai Li e attualmente in prigione per tradimento. Come capa reggente del Dai Li, Azula fece arrestare i Generali più alti del Regno della Terra e Il Re della Terra in persona per poi prenderlo in ostaggio per costringere Toph e Sokka alla resa. In seguito fece anche arrestare Zuko e Iroh, poi si oppose a Long Feng che dal canto suo era venuto per riprendersi il Dai Li e conseguentemente il trono, ma alla fine fu proprio l'uomo a doversi arrendere a lei. Rincontrò suo fratello poco dopo e riuscì a trascinarlo dalla sua parte con la promessa di poter tornare in patria come eroe onorevole, così Zuko si unì a Azula nella battaglia finale nelle catacombe dove Azula colpì Aang a tradimento mentre si trovava nello Stato dell'Avatar. Pensando che l'Avatar era morto per sempre, Azula procedette a consegnare Ba Sing Se alla Nazione del Fuoco per poi tornare a casa come vincitrice.

Estate 100 DG (Libro Fuoco)[]

(per l'articolo completo leggere "Azula - Libro Fuoco")

Dopo la caduta di Ba Sing Se Azula trasferì il governo a Joo Dee per poi prepararsi per il ritorno glorioso a casa suo e di Zuko, mentre buttò Iroh in prigione come traditore. I due fratelli vennero accolti come eroi della guerra e acclamati dal popolo, ma poco dopo la Principessa iniziò ad avere dubbi se l'Avatar era veramente morto e iniziò a sospettare che Zuko le stava nascondendo qualcosa. Per questo informò suo padre che era stato lui ad uccidere l'Avatar per l'eventualità che fosse veramente così e tutta la colpa tutto il disonore ricadrebbe su di lui. Azula venne mandata a una vacanza obbligata sull'isola di Ember insieme a Zuko, Mai e Ty Lee, dove decise di cercare di comportarsi come una ragazza normale della sua età viaggiando in incognito. Durante questi giorni per la prima volta cercò di flirtare con un ragazzo e ne baciò uno, ma anche dove si aprì un po verso i suoi amici, parlando della sua relazione agognata con sua madre. Dopo il ritorno alla capitale, Azula e Zuko assistettero a una conferenza di guerra dove suggerì di usare la potenza della Cometa di Sozin per bruciare al suolo anche l'ultima resistenza del Regno della Terra che piacque a Ozai, ma fece inorridire suo fratello che in seguito decise di tradire la sua nazione.

Dato che era a conoscenza dei piani di invasione dei ribelli per il giorno dell'eclissi, Azula avvertì suo padre in anticipo e si preparò per accogliergli. Dopo aver fatto evacuare Ozai in un bunker sotterraneo, lei affrontò Aang, Sokka e Toph facendogli perdere abbastanza tempo fino alla fine dell'eclissi, rendendo quindi il loro piano inutile e fermando l'invasione.

Alcune settimane più tardi Azula, Mai e Ty Lee visitarono la prigione Roccia Bollente, dopo aver saputo che Zuko era stato catturato durante un tentativo di liberare alcuni prigionieri. Quando sembrava che suo fratello, Sokka, Suki, Hakoda e un altro uomo stavano per morire cadendo nel lago bollente sotto di loro, Azula quasi giova di potersi liberare di Zuko, ma dovette osservare inorridita come Mai la tradì salvandogli la vita. Infuriata, le chiese spiegazioni e stava per attaccare la sua amica d'infanzia, ma venne fermata dal blocco del Chi di Ty Lee. Dopo averle buttate in prigione come traditrici, il suo stato mentale iniziò a intorpidirsi e attaccò il Tempio dell'Aria del'Ovest con una violenza inaspettata. Durante un duello con Zuko Azula rischiava di cadere nel baratro sotto il tempio, ma si salvò all'ultimo con il suo fermacapelli e sorrise in modo sinistro quando vide suo fratello e gli altri fuggire via.

Quando Ozai si preparava a partire per il Regno della Terra autoproclamandosi "Re Fenice" , nominò Azula come suo erede al trono sorprendendola, ma spiegò che lei doveva governare la Nazione del Fuoco come Signora del Fuoco, mentre lui diventerà padrone del mondo. Ma durante i preparativi per l'incoronazione, la mente di Azula iniziò a sgretolarsi per il peso delle responsabilità e la paranoia di venir assassinata ai suoi inservienti. Finì per esiliare chiunque dal palazzo, cosi da doversi preparare per la cerimonia da sola. Mentre tentava di farsi i capelli ebbe un'allucinazione di sua madre e per la prima volta in vita sua si accasciò a terra piangendo. L'incoronazione stessa venne interrotta dall'arrivo di Zuko e Katara e la ragazza sfidò suo fratello a un Agni Kai per la successione al trono potenziato dalla cometa. I due fratelli si affrontarono senza nessuna esclusione di colpi, ma Zuko riuscì pian piano a prendere il sopravvento. Azula tentò di usare il suo fulmine, ma perse di mira Katara, il che spinse Zuko a buttarsi davanti a lei per salvarla, venendo in seguito ferito gravemente. Oramai sicura della sua vittoria, Azula attaccò ora Katara, ma questa riuscì ad usare il suo stato di instabilità mentale per catturatala e renderla innocua per poi andare in auto a Zuko. Vedendosi sconfitta in questo modo umiliante e derubata del trono, Azula iniziò a gridare e a dimenarsi, piangendo e sputando fuoco.

100- 102 DG (Fumetti)[]

(per l'articolo completo leggere "Azula- Fumetti")

In seguito a questo, Azula venne trasferita in un manicomio dove venne sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro, ma non dimostrava grandi progressi. Circa un anno dopo la fine della guerra Zuko le propose di liberarla temporaneamente in cambio del suo aiuto nel trovare sua madre, cosa che la ragazza accettò, anche se esigeva di venir trattata con rispetto. Durante il viaggio subì spesso attacchi psicotici in cui vedeva la madre che la spingeva a lasciar perdere il trono e di togliersi la sua maschera, ma si rifiutò categoricamente, lei voleva trovare Ursa per zittire questa sua voce in testa. Arrivarono così alla Valle dell'Oblio dove scopri che Ursa aveva cambiato volto per sfuggire a Ozai e viveva ora sotto il nome di Noriko, così si affrettò ad incontrarla per compiere la sua vendetta. Un attimo prima di compiere l'atto però, Noriko chiese scusa per non averla amata abbastanza, il che fece crollare la sua decisione e invece fuggì nella foresta.

Durante il viaggio solitario di un mese Azula si calmò e accettò il fatto di non diventare mai Signora del Fuoco, ma riunì intorno a sé una schiera di donne dalla mentalità chiamare "Guerriere del Fuoco" simile con l'intento di manipolare Zuko affinché diventasse un Signore del Fuoco ad immagine sua, imitando quindi il suo governo severo e crudele. A tal proposito istigò Ukano ad usare il suo "Nuovo Ordine di Ozai" per spingere Zuko a mostrare il suo braccio duro travestendosi come spiriti oscuri leggendari chiamate "Kemurikage" che rapivano bambini. Il suo piano stava quasi funzionando, ma all'ultimo Zuko riuscì a intralciarla e di placare la rabbia della popolazione in seguito alla sua esitazione nel reagire in questa crisi creata artificialmente, il che spinse Azula a ritirarsi per ora.

Dopo un periodo non descritto, le Guerriere del Fuoco iniziarono a indebolirsi, dato che alcuni membri erano state catturata della forze dell'ordine e altre decisero di abbandonare la causa. Azula mostrò poco interesse nelle querele personali della sua squadra e nelle loro paure, lasciandoli fare come volevano. Un giorno, organizzò un attacco ad un silo di grano per sabotare i piani della distribuzione dei viveri di Zuko pitturandolo ancora in una cattiva luce. Questo piano fallì grazie alla presenza di Ty Lee che aveva anticipato l'attacco e nascosto dozzine di soldati che sorpresero gli attaccanti. Auzula venne in aiuto delle Guerriere del Fuoco ma anche se riuscirono a fuggire, non poterono impedire la cattura della loro compagna Chiyou. Dopo aver messo accampamento nella foresta, Zirin decise di voler liberare Chiyou a tutti i costi, ma Azula non ne volle sapere e la dichiarò una "vittima della guerra". Zirin iniziò ad arrabbiarsi con la principessa chiamando i loro ultimi piani ridicoli e insignificanti, insinuando che dovevano allontanarsi dalla loro missione di sabotare Zuko. Leggermente arrabbiata da tale insolenza, Azula le fece ricordare chi le avesse liberate dall'istituto e dato uno scopo nella vita e le ordinò di continuare la loro guerriglia di terrore contro Zuko; poi annunciò di andare a dormire.

Al suo risveglio, Azula trovò l'accampamento totalmente abbandonato, il che la fece infuriare immensamente e giurò di volerla far pagare a queste traditrici. Voleva inseguirli, ma una pioggia improvvisa e molto forte le fece perdere le tracce e dopo ore di cammino s'imbatté in un edifico nella foresta che sembrava essere un tempio dei Saggi del Fuoco. Quando entrò,m trovò solo una suora solitaria che stava cucinando un pasto povero che, dopo una breve discussione, la invitò a dormire dicendola che troverà quello che stava cercando. Azula ebbe uno strano sogni in cui la sua famiglia era perfetta e si sentiva amata da tutti, inclusa sua madre e suo fratello finché Mai e Ty Lee non la derisero per pensare che questo sogno fosse realtà. La ragazza si svegliò di scatto e, infuriata, chiese spiegazioni alla suora, ma questa la implorò di andarsene subito se questo sogno non le avesse dato la pace interiore. Credendo che l'intero tempio fosse una trappola tesagli da Zuko iniziò ad arrabbiarsi finché non trovò sul pavimento il pupazzo di tartanatara che aveva avuto da bambina che sbloccavano dei ricordi di sua madre. Azula iniziò a sospettare che la suore non fosse un essere umano ma uno spirito e lo attaccò, costringendolo a rivelare la sua forma di spirito mutaforme. Lo chiamò un folle per pensare che lei volesse essere amata dalla sua famiglia, lei non voleva nulla da loro, dato che tutti erano dei perdenti e che fosse rimaste l'unica degna del trono di signora del Fuoco. In quel momento apparve Ty Lee con la storia che l'avesse seguita per la foresta, ma Azula procedette ad attaccare anche lei. Lo spirito le chiese se volesse ucciderla rivelando la forma di Ursa dicendo che le importava perché la voleva bene. La ragazza gridò di quanto si era sentita ferita dal fatto che sua madre aveva scelto Zuko quando aveva protetto lui per poi sparire nel nulla lasciandola da sola, costringendola a diventare l'arma perfetta di suo padre per poter sopravvivere. Diede sfogo alla sua rabbia per il fatto che Ursa non avesse permesso a Ozai di uccidere Zuko per potere restare con lei; tutto il male accadutole era stato colpa di sua madre.

La Ty Lee a terra si rivelò una visione dello spirito che si trasformò in Mai che propose la teoria che invece la ragione per il fatto che la gente la abbandonava di continuo era semplicemente perché era una persona terribile che se l'era cercata. Mai tornò ad essere Ty Lee che spiegò che l'aveva terrorizzata si dall'inizio, poi lo spiriti si alternò tra lei, Mai e anche Zuko dicendola d Azula che si stava circondando di persone da manipolare perché avesse paura di rimanere da sola e di dover affrontare le conseguenze del suo operato. Lo spirito diventava sempre più disumano e le chiese se potesse mai chiedere perdono, ma ormai Azula ne aveva abbastanza e lo attaccò con il suo fulmine. Un attimo prima di far fuoco, lo spirito spiegò che questo posto doveva dare una seconda possibilità a persone che avevano intrapreso il cammino errato, ma lei lo aveva rifiutato e che la sua forma spaventosa e disumana era la rappresentazione del mondo interiore di Azula. Questa però ridacchiò dichiarando che redenzione e scuse erano per i deboli e che dovesse niente a nessuno, inoltre rimase dell'opinione che lei fosse il legittimo Signore del Fuoco. Nel momento in cui stava per lanciare il fulmine, l'intero tempio scomparve nel nulla, il che non la sorprese più di tanto. Dopo qualche ora di camminata, Azula tornò all'accampamento dove vide che Zirin aveva salvato Chiyou; dopo un momento di esitazione, la principessa le dichiarò indegni della sua guida e se ne andò senza voler mettere in atto la sua vendetta per tradimento.

Personalità[]

Ascesa[]

Nata come principessa e fin dall'infanzia adorata a acclamata come genio, Azula crebbe diventando estremamente narcisista e sicura di sé. Si costrinse a bramare l’estrema perfezione e non si accontentava mai di qualcosa di inferiore, né da sé stessa né dai suoi servitori. Credeva fermamente che potere e dominazione attraverso la paura erano i pilastri della forza, per cui era disposta ad aiutare qualcuno soltanto se da essi si poteva aspettare un guadagno personale. Possedeva una confidenza assoluta nel suo “diritto divino di governare” con cui era nata- una credenza ereditata da suo padre Ozai. Per tutti colori che riteneva inutili, inferiori o traditori dimostrava nessuna pietà o misericordia, anzi, gioiva nel inferire ulteriormente su di loro. La sua immensa sete di controllo si estese anche su sé stessa, provato dal suo autocontrollo quasi proverbiale che le permise di non sembrare quasi mai sorpresa e di reagire ad ogni situazione a mente fredda senza perdere il contegno.

Già da bambina sua madre si accorse che a Azula mancava completamente l’empatia verso gli altri, il che la pose allo stesso piano di suo padre. Ogniqualvolta che qualcuno la superava in qualcosa, divenne estremamente aggressiva, come quando spinse a terra Ty Lee quando questa riusciva a fare una capriola mentre lei aveva fallito. Questo comportamento si sarebbe ripetuto molte volte, anche se ovviamente divenne sempre molto più sottile e infame. Se voleva qualcosa da qualcuno e vedeva un accenno di ribellione, lo avrebbe manipolato e intimidito finché cambiava atteggiamento e seguì la sua richiesta. Un esempio era quando convinse Ty Lee a seguirla, intimidendola così tanto che lasciò il suo amato circo oppure quando convinse Zuko a tornare in patria con lei.

Le piaceva far vedere la sua autorità in modo grandioso, così come quando umiliò Long Feng davanti a tutti i suoi uomini o quando minacciò il capitano della sua nave. Inconsciamente provava un forte bisogno di ammirazione, specialmente da suo padre, che cercava di imitare in ogni modo possibile. Per questo reagì con disperazione e rabbia quando Ozai annunciò che voleva andare nel Regno della Terra senza di lei e si ribellò a questa decisione, sfiorando l’insubordinazione. Si calmò soltanto quando suo padre, ormai “Re Fenice”, le rivelò che voleva che lei diventasse la nuova Signora del Fuoco al posto suo.

Azula era nota e temuta per la sua crudeltà che esercitava su chiunque a parte suo padre, un chiaro segno che anche lei soffriva dello stesso suo disturbo mentale. Già da bambina dimostrò aggressioni sadistiche e una mancanza totale di rimorso per le sue azioni verso amici, servitori, famiglia e addirittura animali e oggetti. Una volta sua madre si chiese disperata cos’era che non andava in questa bambina dopo aver visto una delle sue crudeltà gratuite.

La sua freddezza venne a galla per la prima volta già quando, alla notizia di morte del loro cugino Lu Ten, anziché provare tristezza o lutto, la sua prima domanda era se suo padre ora diventava erede al trono. Più tardi chiamò suo zio Iroh un vigliacco e un perdente quando seppe che aveva abbandonato il suo assedio di Ba Sing Se dopo seicento giorni “solo” per il dolore della perdita di suo figlio. Osservò con gioia e interesse l’annuncio della punizione di Azulon per Ozai per aver cercato di escludere Iroh dalla gerarchia di successione e andò subito a spifferalo a Zuko per tormentarlo. Quando suo fratello venne ustionato da suo padre, sogghignò maliziosamente, godendosi questo momento di crudeltà. Apparentemente non le importava anche nulla quando suo nonno morì o quando sua madre sparì, anche se alla fin si scoprì che non era stato esattamente così. La sua malizia e crudeltà erano diventati così famosi che Iroh e Zuko, quando dovevano scegliere se era meglio rischiare la morte oppure rischiare di finire nelle mani di Azula, scelsero subito la prima opzione.

Le sue fiamme azzurre erano una testimonianza costante del suo potere e la sua mancanza di empatia le permisero anche di generare fulmini potentissimi senza nessun problema. Secondo Iroh, il dominio del fulmine necessitava di un controllo assoluto sulle sue emozioni, il che per la ragazza era una cosa da niente. Grazie a questo, unito alla sua intelligenza naturale, era una tattica eccellente, usando la sua furbizia, percezione e abbondanza di risorse per guadagnarsi un vantaggio in ogni situazione senza curarsi di eventuali danni collaterali. Il suo autocontrollo era così elevato da permetterle di ingannare anche Long Feng, mentendogli in faccia senza nessuna reazione fisica. Persino Toph dovette ammettere che non era in grado di rivelare le sue menzogne.

Ironicamente, sotto tutta la sua arroganza e sicurezza di sé, Azula nascose un barlume di insicurezze, tipico delle persone narcisiste. Per colpa della sua educazione elitaria all'interno del palazzo, la principessa era quasi incapace di comportarsi come una ragazza comune, specialmente quando si trattava di ragazzi. Nei suoi rari tentativi di flirtare con loro spesso finiva per intimidirli, come visto con Chan, dove la sua personalità megalomane e dominante alla fine irruppe e scacciò via il ragazzo. Il suo lato competitivo emerse anche durante una normale partita di Palla Kuai, dove si comportò come se dovesse vincere una guerra, più tardi ammise la sua gelosia per Ty Lee per il suo successo con i ragazzi e si scusò persino con lei. Anche se non se l'avrebbe mai ammessa, iniziava a privare invidia per relazioni che funzionavano chiamando ogni attaccamento emozionale debole e insulso.

Per tutta la sua vita vedeva Zuko come un bambino debole, piagnucolone e senza spina dorsale, e amava punzecchiarlo e maltrattarlo mentalmente in ogni occasione. Sicuro del sostegno di suo padre, diffamava il ragazzo facendolo dubitare della sua mente e gioì nei suoi attacchi di ansia. Poche volte dimostrava un pizzico di rispetto verso di lui, così come quando durante il combattimento finale a Ba Sing Se fu sinceramente felice della scelta do Zuko di aiutarla, ammettendo che forse era stato davvero il suo destino a diventare Signore del Fuoco. Poco dopo però questo cambiò nuovamente, quando il Principe esitò a colpire Katara e lo chiamò un debole per cascarci così facilmente. Dopo la conquista della capitale, quando Zuko mostrò rimorso verso le sue azioni, il tradimento di suo zio in primis, cercò di consolarlo seriamente con la nota che aveva compiuto un gesto straordinario. Allo stesso tempo provava una sorta di misericordia verso di lui per il fatto che non riusciva a vedere il significato colossale della sua scelta.

Azula non era mai contento di quello che aveva raggiunto, voleva sempre di più. Dopo aver conquistato Ba Sing Se, consegnò il governo a Joo Dee per usarla come pupazzo in suo nome. Quando le venne il dubbio che forse l’Avatar era riuscito a sopravvivere, conferì il merito di questo assassinio a Zuko, convinta che suo fratello era a conoscenza di qualcosa che le fuggiva. La sua sete di potere e controllo la costrinsero a non accontentarsi mai dello stato attuale, ma di vedere solo quello che le mancava, in un certo senso era una persona senza meta.

La loro vacanza sull’isola di Ember permise alla ragazza di aprire per la prima volta le porte della sua mente, anche se soltanto per un attimo. Non solo dimostrò un raro momento di sincera preoccupazione per Zuko quando lo inseguì per andarlo a prendere alla loro villa, ma rivelò ai suoi amici il suo risentimento sopito di essere vista come un “mostro”, specialmente da sua madre. Anche se aggiunse subito che non negò che era vero, la principessa ammise che nonostante questo causava un dolore emozionale considerevole. In retrospettiva questo era il primo momento in cui accennava al suo conflitto interno e il fatto che, anche se voleva far sembrare a tutti sua madre non le mancava per nulla, in realtà la sua assenza l’aveva colpita comunque.

Crollo[]

Col passare delle settimane divenne sempre più chiaro che nella mente di Azula iniziava ad alzarsi una tempesta e che rischiava di destabilizzarsi al minimo disturbo. Alla Roccia Bollente era pronta a lasciare indietro suo fratello a morire miseramente nel lago bollente sotto la gondola, sogghignando soddisfatta e crudelmente. Il momento cruciale invece avvenne pochi momenti dopo quando vide esterrefatta come Mai, la sua amica d’infanzia a alleata fedele, la tradì salvando la vita a Zuko e aiutandolo a fuggire. Ardente dalla furia, le chiese spiegazioni per questo comportamento indegno e ricevette la risposta per lei incomprensibile che Mai amava Zuko di più che temeva lei. Per lei questo ragionamento non ebbe senso, come poteva l’amore, un sentimento a lei finora sconosciuto, essere più potente del terrore e del controllo? Il suo autocontrollo proverbiale si infranse dalla rabbia e in un momento di pazzia procedette a caricare un fulmine che avrebbe sicuramente ucciso la sua amica di un tempo, ma a suo grande shock venne bloccata da Ty Lee. Mentre cadde a terra paralizzata dal blocco del Chi, li fissò con incredulità a furia, non potendo credere di cosa era appena successo. In pochi attimi Mai e Ty Lee decaddero da alleati e amiche a traditrici infami e non esitò a trattarli come tali, ordinando il loro arresto per “farli marcire in prigione”.

Questo momento di instabilità, causato da questo shock emozionale, fu l’inizio di un decadimento emotivo e mentale che si sarebbe intensificato nei prossimi mesi. Il tradimento delle uniche persone che riteneva di essere più che semplici pedine da usare, scatenò una forte senso di paranoia e le fece perdere il suo contegno, come visto quando attaccò il Tempio dell’Aria dell’Ovest apertamente con una flotta intera. I suoi movimenti divennero erratici e maniacali, mentre cercava di liberarsi di questi sentimenti annunciando entusiasta di voler ammazzare Zuko per “diventare figlia unica”.

Il suo stato d’animo e mentale continuò a degradare sempre di più, ma la sua ossessione di voler aiutare suo padre a dare il colpo finale al Regno della Terra durante la Cometa di Sozin la stabilizzò ancora, almeno in parte. Per questo l’annuncio di Ozai, orami auto-dichiarandosi “Re Fenice”, di non voler essere accompagnata da lei, la colpì direttamente nel cuore e la fece disperare. Azula lo considerò come un’offesa al suo onore e alle sue capacità, percependolo come l’ennesimo tradimento di fiducia. Per lei Ozai era l’esempio da seguire, l’incarnazione della perfezione e del potere, e ormai si era convinta di essere un suo pari. Ma il suo rifiuto di permetterla di accompagnarla a questa missione storica le fece realizzare che la sua sete di potere aveva iniziato a preoccupare persino lui, risuonando con la sua percezione sopita di essere un mostro. In uno scatto d’ira si ribellò a questa decisione entrando quasi in panico e rischiando l’insubordinazione- Zuko al suo posto sicuramente avrebbe affrontato una punizione severissima. Suo padre la zittì, il che per un attimo la fece temere il peggio, ma la calmò con la proposta che, ora che lui stava per diventare padrone del mondo, la nazione aveva bisogno di un nuovo Signore del Fuoco e non poteva immaginarsi persona migliore di lei. Questa proposta la fece calmare e saziò la sua sete di potere, almeno per ora.

Una volta da sola, iniziò però a pensare al fatto che l’unica persona che forse l’aveva mai amata, non solo sembrava essere in imbarazzo per lei, ma che possedeva ancora potere su di lei. Suo padre era stato l’ultima persona che pensava di cui potersi ancora fidare, ma si sentì ugualmente esclusa e delusa da questo rifiuto, temendo di fare la stessa fine di suo fratello. Dopo essere giunta alla conclusione che suo padre non si arrenderà mai a lei e che non la amerà mai, le ultime mura di stabilità della sua mente iniziarono a sgretolarsi.

Il giorno dell’incoronazione Azula era diventata esplicitamente paranoica per la sua paura di venir tradita e assassinata in ogni momento. Accusò una sua inserviente di aver lasciato un ossicino di ciliegia apposta nella ciotola per soffocarla e la mandò nell'esilio, poco dopo licenziò il Dai Li che era arrivato solo dopo cinque minuti dopo essere stati richiamati. Li confrontò con questa supposta pigrizia e sconsideratezza, facendogli notare che in questi cinque minuti un assassino avrebbe potuto tranquillamente entrare nella sala del trono, ucciderla e fuggire indisturbato. L’idea che chiunque a palazzo poteva tradirla era l’eco del tradimento di Mai e Ty Lee, ancora fresco nella sua mente, così esiliò tutti quanti fino a rimanere da sola.

Era anche apparente che soffriva anche di insonnia, almeno deducendolo dai cerchi scuri sotto i suoi occhi. Quando arrivarono infine i suoi maestri Lo e Li, di cui aveva finora accettato anche criticismi e consigli, e le consigliarono di spostare la data dell’incoronazione per il suo stato mentale e fisico evidentemente compromesso; al posto di accettare la loro preoccupazione sincera si arrabbiò molto e li accusò di volerle impedire di diventare Signora del Fuoco e di lavorare segretamente per suo padre. Si arrabbiò così tanto da ordinare un Agni Kai tra le due gemelle, dimenticandosi persino del fatto che loro non erano dominatori del fuoco e per cui impossibilitati di seguire questo ordine. Frustrata da questo errore banale, Azula esiliò Lo dalla nazione puntando però Li, lasciando le due sorelle confuse su chi era quella che doveva andarsene.

La conseguenza ovvia dei suoi ordini di mandare via l’intera servitù del palazzo fu che nessuno era a sua disposizione per aiutarla a prepararsi per l’incoronazione. Per la prima volta nella sua vita doveva farsi i capelli da sola per ricevere gli ornamenti del Signore del Fuoco, ma non riusciva a farli obbedire al suo volere. Dopo l’ennesimo tentativo fallito infine la sua pazienza si esaurì e ricorse a un metodo drastico per “sistemare” la sua acconciatura, ovvero tagliarli alla cieca senza nessun senso di estetica. Un attimo dopo aver visto il risultato disastroso allo specchio, vide apparire in esso l’immagine di sua madre Ursa, evidentemente un’allucinazione causata dallo stress. Sua madre le fece i complimenti per i suoi capelli, ma Azula la ignorò e le chiese con un tono seccato perché era qua- insinuando che non era stata la prima volta che vedeva questa allucinazione.  Sentendo la spiegazione che una madre non poteva perdersi l’incoronazione di sua figlia, la ragazza gridò arrabbiata di non far finta di essere fiera di lei, dato che sapeva bene che in realtà la considerava un mostro. L’allucinazione negò di provare questi sentimenti e ribadì che sua figlia era solo confusa e che in realtà l’amava molto. Questa dichiarazione d’amore era troppo per Azula che per un attimo si bloccò, come se volesse considerare la sua veracità, ma in uno scatto d’ira si prese la spazzola per i capelli e la tirò contro lo specchio, distruggendolo in mille pezzi. Un attimo dopo infine si accasciò a terra e iniziò a piangere.

Questo incidente fece venire a galla una delle faccette più nascoste di Azula: nonostante che esternamente aveva sempre dimostrato un’opinione molto negativa e disprezzativa verso sua madre, in realtà il suo esilio aveva avuto in impatto notevole sulla psiche fragile della ragazza. In questo stato di instabilità mentale non riusciva più a sovrapporre la sua credenza che Ursa la considerava solo un mostro con i suoi sentimenti veri (seppur idealizzati) dell’amore materno che la donna provava per lei. Le parole della Ursa finta provocarono in lei un conflitto senza via d’uscita che aggravò il suo collasso mentale. Un’altra idea da esplorare sarebbe che dentro di lei, nascosto sotto gli strati di arroganza, perfezionismo e narcisismo, che le permetteva di compere le atrocità più gravi senza nessun rimorso, si nascondeva un nucleo di moralità che le diceva in continuazione che le sue azioni erano sbagliate. Ma la sua educazione e auto-controllo le avevano fino ad ora impedito di riconoscerlo, e il nucleo aveva infine preso la forma di sua madre- la fonte di guida e di amore che segretamente aveva sempre voluto, ma non si era mai permesso di avere. Le parole gentili che Ursa usava per esprimere la sua preoccupazione per il fatto che Azula aveva sempre usato terrore e crudeltà per mantenere le sue relazioni, ma che finirono per spingere via chiunque voleva cercare di avvicinarsi a lei, indussero un collasso mentale che finì nella rottura dello specchio. Ma persino dopo aver terminato l’allucinazione, il dolore per queste parole non era ancora scomparso e la ragazza collassò a terra piangendo senza nessun ritegno, forse per la prima volta in vita sua.

Azula si presentò alla cerimonia di incoronazione poche ore dopo impaziente e con i suoi capelli ancora sparati in tutte le direzioni, una cosa che mesi fa sarebbe stato completamente inaccettabile per lei. Un attimo prima di ricevere gli onori, la cerimonia venne interrotta dall'arrivo di Zuko e Katara, il che la fece innervosire ancora di più. Ma al posto di farli attaccare con i soldati rimasti a palazzo, Azula sfidò Zuko a un Agni Kai, segno della sua fissa di voler ammazzarlo prima di tutto, rinunciando alla sua solita finezza tattica. La sua instabilità mentale era così apparente che Zuko la notò subito e accettò il duello, sicuro di poterla sconfiggere. La sicurezza di sé stessa di essere, come sempre, superiore al fallimento che era suo fratello, venne presto infranta, dato che le sue abilità si erano ridotte notevolmente e Zuko poteva dominarla senza grandi problemi.

Dopo essersi rialzata da una caduta rovinosa, il principe la provocò di usare il suo fulmine e Azula cadde nella sua trappola, pur sapendo che poteva gestirlo tranquillamente con la tecnica dell’reindirizzamento dei fulmini. Nell’ultimo momento ebbe un barlume della solita genialità e evitò una sconfitta sicura puntando Katara dietro a Zuko per costringerlo a buttarsi davanti alla sua amica per salvarla. La sua tattica funzionò e il ragazzo cadde a terra gravemente ferito e impossibilitato di continuare. Vedere suo fratello a terra la fece ridere a crepapelle e iniziò a deridere apertamente i suoi avversari, dimostrando una gioia sadica nel vederli in difficoltà. Attaccò anche Katara per evitare che guarisca Zuko ridendo che “non aveva un bell’aspetto”, puntando sul fatto che poteva anche crepare davanti a lei, non le importava. La sua arroganza e estasi divennero così forti da permettere alla dominatrice dell’acqua, che per la della Cometa di Sozin in cielo era nettamente inferiore alla principessa, di sorprenderla e incatenarla a terra. Nel momento in cui infine vide Zuko rialzarsi dopo essere stato guarito da Katara, Azula perse anche l’ultimo pezzo di stabilità mentale, iniziando a gridare a squarciagola dalla furia e sputare fuoco, mentre cercava disperatamente di liberarsi strisciando per terra. A vedere questo spettacolo triste, riempì Zuko e Katara con immensa compassione, nonostante tutto quello che la principessa gli aveva fatto penare.  

Questo collasso completo era il culmine di un trauma che aveva iniziato con la relazione fallita con sua madre e la gelosia verso Zuko per essere stato il suo favorito, per ricevere nuovi impulsi con il tradimento di Mai Ty Lee e terminare con questa sconfitta e il fallimento di diventare Signora del Fuoco. Per questa pazzia, Zuko provò pietà per lei e le risparmiò la prigione, ma la mandò a un manicomio su una isola vicina per permetterle un trattamento migliore. Ma anche lì non si dimostrava per nulla collaborante e doveva essere sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro.

Circa un anno più tardi, una Azula evidentemente ancora instabile e poco collaborante, accettò il compito di estorcere informazioni su Ursa da Ozai, ammettendo che non era passato neanche un giorno senza chiedersi dove fosse finita la loro madre. Ma in compenso esigé il permesso di accompagnare suo fratello nella sua ricerca senza catene e viaggiando con dignità. Il Signore del Fuoco accettò a malavoglia e difatti i suoi timori si rivelarono giustificati: Azula aveva riacquisto parte della sua solita calma fredda e continuò a dare ordini in giro o provocare litigi, ma ogni tanto soffriva di episodi psicotici, pensando che chiunque intorno a lei stava cospirando con sua madre per ucciderla. Ma il suo desidero di trovare Ursa era sincero, anche se voleva farlo solo per poterla finalmente uccidere per impedirle di continuare a interferire con i suoi piani di rubare il trono da Zuko.

Alla fine però abbandonò questi piani quando scoprì che Ursa era ancora viva, ma aveva vissuto con la sua nuova identità Noriko senza sapere chi era. Dopo un primo attacco a Noriko, si bloccò quando la donna affermò che, anche se non sapeva se era sua figlia, era triste per non averla apparentemente amata abbastanza. Questa frase fece piangere Azula, ma in quel momento si intromise Zuko per affrontarla in un breve duello. Questo la atterrò, così tentò di trascinarlo dalla sua parte offrendogli la libertà da questo trono che non aveva mai voluto, ma Zuko ribadì che ormai aveva accettato il suo destino come Signore del Fuoco. Inoltre ripeté che, nonostante il loro passato disastroso, lei era e rimarrà sempre sua sorella, qualunque cosa accada, il che spinse Azula a fuggire via piangendo con la frase che lo riteneva ancora un debole, anche se era forte. La ragazza spense mesi da soli in giro per poi tornare alla capitale di nascosto per manipolare Zuko a diventare come lei: crudele e spietato. Aveva finalmente "sconfitto" la sua allucinazione rendendosi conto che il trono non era il suo destino, ammettendo che la Ursa finta alla fine ha avuto ragione.

Trovare il suo destino?[]

Durante il suo tempo a capo delle Guerriere del Fuoco, Azula governò ancora con terrore e intimidazione, esattamente come lo aveva fatto con Ty Lee e Mai. Tuttavia, il suo modo di fare generò parecchio attrito che infine culminò nella decisione delle sua compagne di ignorare un suo ordine diretto quando decisero di abbandonarla per salvare un membro del gruppo che era stato arrestato durante un attacco. Questo tradimento fece tornare in superficie forti emozioni di rabbia ed odio e stava per inseguirle spinta da una insaziabile sete di vendetta. Quando la mancanza di viveri e una pioggia incessante la spinse a cercare rifugio in quello che sembrava un tempio dei Saggi del Fuoco, Azula era arrogante e egocentrica come sempre, ordinando persino all'unica abitante del tempio di cederle l’unico letto disponile. Questo tempio si rivelò essere la dimora di uno spirito potente che voleva costringerla ad avere un’epifania; il conflitto interiore di Azula venne a galla, rendendo molto difficile all'essere di capire cosa desiderasse veramente. Al confronto di varie visioni di amici e famigliari, Azula espresse opinioni contrastanti: da un lato era arrabbiata con Ozai per averla trasformata in un arma vivente ma continuava ad identificarsi attraverso il suo potere. Accettava l’abbraccio di sua madre ma poi la accusò di averla tradita quando aveva scelto di salvare Zuko e di lasciare il palazzo. Vedeva redenzione e scuse come segni di debolezza ma allo stesso tempo desiderava che le persone amate la implorassero di chiedere perdono. Nonostante fosse della ferma opinione che erano stati sempre gli altri ad averla tradita, si arrabbiò quando lo spirito la accusò dello stesso identico crimine. Assumendo la forma di Zuko, lo spirito le disse in faccia che si stava circondando di persone da manipolare e ferite solo per non dover affrontare le conseguenze del suo operato da sola. Questa frase la fece cadere nel panico ed entrare nel modo di battaglia, procedendo ad attaccare lo spirito. Questo la accusò di essere solo dominato dal suo senso di vendette e la sua crudeltà che le stava impedendo di trovare la pace interiore. Sembrava che tutte queste prediche non avessero servito a nulla, ma quando Azula rintracciò le Guerriere del Fuoco traditrici riunite e felici, decise di non sfogare la sua sete di vendette e di lasciarle stare, dichiarandole solo indegne della sua guida.  

Abilità[]

Dominio del fuoco[]

Azula era una dei dominatori del fuoco più abili della sua epoca, come ripetuto e constatato più volte da Ozai e Zuko. La caratteristica più eclatante del suo dominio erano le sue caratteristiche fiamme azzurre che sono molto più intense delle solite fiamme arancioni degli altri dominatori. Non si sa quando l’ha sviluppato questa abilità, dato che da bambina ha creato fiamme del colore solito, il che indica che non è nata con questa peculiarità.

Azula usa le fiamme sia per l’attacco che la difesa, ma anche in modo assai inusuale come jet di fiamme per sollevarsi in aria, dischi rotanti e lame di fuoco. Spesso domina le fiamme con solo due dita al posto del solito pugno chiuso o la mano aperta. Un’altra sua caratteristica che la rende un prodigio era l’abilità e la resistenza fisica di poter generare getti di fuoco prolungati senza stancarsi e di continuare attacchi anche per un periodo esteso.

Tramite la sua tecnica di usare solo due dita, ha dimostrato di poter condensare le fiamme fino a poterli usare come torce capaci di tagliare anche attraverso roccia o metallo. Le sue palle di fuoco sono così esplosivi che possono polverizzare macigni di roccia. Azula usa le sue fiamme anche a scopo difensivo, una tecnica abbastanza caduta fuori uso in quel periodo di tempo, come quando ha generato un tornado di fiamme per difendersi con successo da un attacco combinato dei quattro elementi (e un boomerang). Può caricare le sue fiamme prima di rilasciarle come lo ha dimostrato nel suo duello contro Aang dove ha contemporaneamente sconfitto Zuko che tenuta a bada l’Avatar. Ha resistito all’attacco dell’intero Team Avatar, almeno fino all'arrivo di Toph e Iroh. La ragazza ha sconfitto un Aang che sapeva dominare aria, acqua e terra per ben due volte.

Il vero potenziale del suo talento si è visto quando usa tecniche del dominio del fuoco avanzate come ha lanciato una palla di fuoco capace di far evaporare istantaneamente un’onda d’acqua che Katara le aveva lanciato contro. Una delle sue tecniche preferite è quella del volo assistito tramite getti di fuoco emessi dai piedi che ha dimostrato alla Roccia Bollente e che le ha salvato la vita al Tempio dell’Aria dell’Ovest. Anche se dopo il suo ritorno a casa si è contenuta con l’uso del suo dominio in un ambiente civile, l’ha comunque usato durante la partita di Palla Kuai per generare più accelerazione e alla fine un’esplosione. Ha usato il fuoco per liberarsi delle manette di terra alla fine dell’eclissi e ha saputo tener testa a Zuko e Sokka in contemporanea lottando su una superficie ristretta come il tetto della gondola della Roccia Bollente e respingendo l’assalto di suo fratello in continuazione. Il duello seguente contro suo fratello al Tempio dell’Ovest finì in parità, dove per un attimo si è sentita sopraffatta dal miglioramento inaspettato di Zuko, ma si riprese subito e rilasciò un pugno di fuoco devastante che si scontrò con quello del ragazzo e scaraventò via entrambi.

Quando Azula inizio a perdere la ragione prima dell’arrivo della Cometa di Sozin, il suo dominio del fuoco divenne sempre più incontrollato a feroce, il che in combinazione con l’aumento di potere la fece diventare immensamente più pericolosa. Ma nonostante il suo stato mentale in degrado, ha potuto tener testa a Zuko per un periodo esteso di tempo, ma si stancò molto presto e ha dovuto usare i suoi jet di fuco per stargli dietro. Dopo uno scambio feroce di colpi venne infine atterrata per la prima volta da suo fratello. Alla fine dell’Agni Kai, la sua pazzia le derubò gran parte della sua genialità in battaglia e cadde nella trappola di Katara nonostante fosse molto più potente. Mentre era incatenata a terra sconfitta, Azula da infine dimostrato di poter anche sputare fuoco, anche se ormai non le era più utile.

Dominio del fulmine[]

In aggiunta alla sua abilità nel dominio del fuoco, Azula è anche capace del raro dominio del fulmine, una tecnica avanzata di quella del fuoco. Come sempre, la ragazza non si è accontentata di poterlo usare in qualche modo, ma si è allenata per poterlo padroneggiare fino in fondo. Poteva generare sia una piccola scarica capace solo di fare un po' di male o di accecare temporaneamente un avversario, che fulmini giganteschi che spaccano anche le rocce. Ha migliorato il suo tempo di carica da una decina di secondi a pochi attimi, come quando ha sparato a Aang colpendolo alla schiena senza farsi notare. Ha dimostrato anche di poterlo condensare in una sfera come quando ha allontanato uno sciame di apifalene che erano attratta dalla sua luce. Dopo essere stata sconfitta più volta del reindirizzamento dei fulmini, Azula si è impegnata ad imparare anche lei questa abilità e l’ha usata per la prima volta contro Zuko.

Mentre normalmente il dominio del fulmine richiede una mente fredda e lucida, durante la Cometa di Sozin Azula è caduta in una psicosi mentale sempre più acuta, il che normalmente le avrebbe dovuto impedire di generare fulmini. Nonostante questo è riuscito a colpire Zuko con una scarica e di ferirlo gravemente e ha continuato ad attaccare Katara, ma senza riuscendo a colpirla.

Intelligenza[]

Azula era anche una stratega molto intelligente e furba che ha acquisito una conoscenza immensa studiano arduamente. Sin da bambina ha dimostrato di essere ben informata sulla storia militare del suo paese e di varie tattiche adottate da Generali e Signori del Fuoco, come quando ha spiegato una tattica di Sozin davanti a suo nonno Azulon durante a un interrogatorio. I suoi piani sono in generale molto sottili e manipolativi che consistono stesso a portare le prede a fare quello che voleva lei senza che queste se ne accorgesse. Lo ha già dimostrato da bambina quando ha manipolato sua madre a far giocare Zuko insieme a loro solo per umiliarlo davanti a Mai e Ty Lee. Un esempio più crudele era il suo piano di arrestare Iroh e Zuko con la falsa storia che Ozai gli aveva perdonato e li voleva di nuovo avere al suo fianco- avrebbe avuto successo se non fosse stato per quel commento inconsiderato del suo capitano. Non si è neanche lasciata ingannare dal piano di Aang di deviarla con una traccia falsa e ha inseguito il gruppo per alcuni giorni consecutivi.

Dopo aver catturato Suki e le altre Guerriere Kyoshi, ha usato le loro uniformi per infiltrarsi a Ba Sing Se senza che nessuno se ne accorgesse, poi ha messo su un piano per usare la sete di potere di Long Feng per detronizzare Re Kuei e sconfiggere da sola la inespugnabile capitale del Regno della Terra in nome della Nazione del Fuoco. Subito dopo è riuscita a far convertire Zuko ad unirsi a lei nonostante il loro passato, ma quando intuì che questo sospettava che l’Avatar era ancora vivo, ha creato la falsa storia che era stato lui ad aver ucciso Aang- così, nel caso il Nomade dell’Aria si rivelasse davvero vivo, la colpa per questo fallimento ricadeva sul principe. è anche degno di nota il fatto che, a differenza di tutti gli altri presenti, non si é lasciata impressionare dallo Stato dell'Avatar di Aang nelle catacombe e ha proceduto a portarsi dietro di lui per colpirlo con un fulmine a tradimento. Dopo aver scoperto il piano dei ribelli di voler attaccare la capitale della Nazione del Fuoco durante l’eclissi, lei preparò tutto per accogliergli adeguatamente: fece evacuare l’intera città, nascondere Ozai in un bunker e poi affrontare Aang, Toph e Sokka insieme a due agenti Dai Li per fargli perdere abbastanza tempo fino alla fine dell’eclissi.  In quella occasione ha anche dimostrato di essere una bugiarda così brava che persino il senso sismico di Toph fallì nonostante l’evidente bugia clamorosa che stava proponendo. Il suo spirito di osservazione era così acuto che ha potuto constatate in pochi secondi che la guardia della Roccia Bollente, che il direttore stava interrogando per sospetto tradimento, era innocente e spiegò che era “brava a leggere le persone”.

La sua furbizia e il suo senso per la strategia non scomparvero neanche nel suo momento di pazzia, seppure si comportava in un modo molto più erratico e impulsivo del solito, il che permise a Zuko di avere quasi la meglio su di lei. Stava per cascare nella sua trappola di usare il fulmine contro suo fratello nonostante il suo avvertimento che sapeva deviarlo, ma quando vide dietro al ragazzo arrivare Katara, ebbe un momento di chiarezza a le prese di mira, costringendo Zuko a proteggerla. Quella manovra quasi era riuscita a capovolgere la situazione a suo favore ferendo il principe gravemente, ma a sua sfortuna Katara riuscì poi a bloccarla e sconfiggerla. Un anno dopo usò a suo favore il fatto che, dopo aver subito il blocco del Chi, per alcuni minuti le articolazioni diventavano estremamente flessibili, il che le permise ad uscire dal suo camice di forza e di attaccare Zuko con una scarica per poi scappare via. Poco dopo ha salvato il Team Avatar da uno sciame di velenose apifalene creando una sfera luminosa per indirizzarli via da loro. Ha poi cercato di manipolare il Signore del Fuoco Zuko a diventare come lei fungendo quasi come un suo pupazzo, usando la paura di Ukano e della sua Nuova Società di Ozai per creare una situazione delicata che quasi riuscì a far diventare il giovane monarca una persona spietata.

Altro[]

Come già detto, Azula possedeva una resistenza fisica considerevole che si estese anche alla sua abilità combattiva a mani nude. Ha dimostrato più volte di essere estremamente agile e forte, come quando ha evitato l’attacco frenetico di Zuko sulla sua nave dove ha usato solo le sue mani per deviare i colpi senza usare il dominio del fuoco. Più tardi ha sconfitto Suki solo usando le arti marziali nonostante le abilità della Guerriera Kyoshi. La sua agilità fece impressionare persino Aang, un Nomade dell’Aria, quando lo ha evitato per minuti nel bunker sotterraneo durante l’eclissi. Ha tenuto testa a Zuko e Sokka in contemporanea combattendo su una superficie ristretta come il tetto di una gondola.

Azula era anche abile nel lancio di coltelli e l’uso di armi nascoste, dato che in quella occasione stava per colpire Sokka con un pugnale. Si presume che abbia imparato queste abilità prendendo spunto da Mai e Ty Lee e, vista il suo solito perfezionismo, ha voluto superarli anche in questo. La ragazza ha dimostrato anche parecchia forza muscolare come quando ha mantenuto una posizione di plancia reggendosi solo sulle sue mani per poi calciare in aria per colpire l’avversario con una palla di fuoco.

Comparsa[]

Avatar: La Leggenda di Aang[]

Libro uno: Acqua (水)[]

  • 112. "La Tempesta" (flashback, senza dialogo)
  • 120. "L'assedio del Nord, seconda parte" (Senza dialogo)

Libro due: Terra (土)[]

  • 201. "Potenza e vulnerabilità"
  • 203. "Ritorno ad Omashu"
  • 207. "Il Viaggio di Zuko" (flashback)
  • 208. "L'Inseguimento"
  • 213. "La macchina infernale"
  • 216. "Appa"
  • 218. "Il Re della Terra"
  • 219. "Il Guru"
  • 220. "Il Regno della Terra è sconfitto"

Libro tre: Fuoco (火)[]

  • 301. "Il Risveglio"
  • 302. "La festa da ballo"
  • 305. "La spiaggia"
  • 306. "L'Avatar e il Signore del Fuoco"
  • 309. "Incubi e sogni ad occhi aperti"
  • 311. "Il Giorno del Sole Nero, seconda parte: L'eclissi"
  • 315. "La Roccia Bollente, seconda parte"
  • 316. "I Predatori Meridionali"
  • 318. "La Cometa di Sozin, prima parte: Il Re Fenice"
  • 320. "La Cometa di Sozin, terza parte: Dentro l'inferno"
  • 321. "La Cometa di Sozin, quarta parte: Un Mondo Nuovo"

Fumetti di Avatar[]

  • Iss. #13. "Going Home Again"
  • Iss. #18. "Ember Island Arcade"

Graphic novel[]

  • La promessa, terza parte
  • Trilogia "La Ricerca"
  • Trilogia "Fumoe Ombra"
  • Suki da sola
  • Azula in the Spirit Temple

Avatar Legends: The Roleplaying Game[]

  • Core Book
  • Wan Shi Tong's Adventure Guide

Avatar videogiochi[]

  • Avatar: Generations
  • Avatar: The Last Airbender: Quest for Balance

Trivia[]

  • Azula è la dominatrice del fuoco che si vede nella sigla di apertura. ma per nascondere la sua identità e per non dare sospetti, la sua fiamma è arancione
  • Nonostante sia la sorella minore, ama prendere in giro Zuko chiamandolo "piccolo Zuzu", nonostante questo odi questi nomignolo.
  • Azula finora è l'unico personaggio capace di creare fiamme blu
  • Finora è anche l'unica donna capace del dominio del fulmine e la prima persona che abbiamo visto con questo potere. Inoltre è una delle pochissime persone, a parte Mako e Zolt, capaci sia di generare fulmini che reindirizzarli.
  • A parte un agente del Dai Li travestito da bidello, Azula è l'unica persona che era stata capace di mentire a Toph.
  • Il suo nome deriva dalla parola "azul/azzurro/ azure in diverse lingue, in riferimento alle sua fiamme.
  • Nella prima serie è l'unica dominatrice del fuoco femminile che si vede.
  • La sua doppiatrice Grey DeLisle ha dato la voce anche a Kya (madre di Katara) e Ta Min (la moglie di Roku). Nella versione italiana ha la stessa doppiatrice di Korra (Domitilla D'Amico).
  • I sintomi di Azula indicano un disturbo simile alla paranoia schizofrenica, caratterizzato da delusioni e allucinazioni ricorrenti in combinazione con un senso pesante di condanna e paranoia.
  • Se Katara non fosse stata in grado di salvare Aang dopo essere stato colpito dal suo fulmine, Azula avrebbe spezzato il Ciclo degli Avatar.
  • Azula é una dei pochi personaggi ad avere un tema musicale che si sente ogni volta quando entra in scena.
  • Nonostante lei fosse un genio del dominio del fuoco, i suoi ultimi maestri, Lo e Li, non lo erano, ma in qualche modo li rispettava lo stesso.
  • L'unica persona a cui si è mai scusata, era Ty Lee dopo averla presa in giro.
  • Anche se si era insediata a tradimento e non era mai stata coronata ufficialmente, Azula è una delle due sole Regine della Terra note e l'unica monarca senza discendenza nobile.
  • In origine nel terzo libro doveva essere fidanzata, ma quest'idea venne buttata
  • In origine si pensava di farle mettere un'armatura pesante a tema di fenice, ma anche questo venne buttato
  • Il suo stile di combattimento contiene elementi del Chāquán
  • L'editrice dei fumetti Rachel Roberts vorrebbe inserirla anche nei fumetti di Korra, immaginandosi di aver seguito Zuko per tutti questi anni
  • L'apparenza fisica di Rangi è inspirata a Azula, anche se questa non è così fissata con i suoi capelli

Riferimenti[]

  1. DiMartino, Michael Dante, Konietzko, Bryan (writers) & Dos Santos, Joaquim (director). (July 19, 2008). "Sozin's Comet, Part 3: Into the Inferno". Avatar: The Last Airbender. Season 3. Episode 20. Nickelodeon.
  2. From older Avatar: The Last Airbender official site, originally on Nick.com. Encyclopedia now broken, archived at The Lost Lore of Avatar Aang - Character: Princess Azula.
  3. ↑ EXCLUSIVE: Yang Continues 'Avatar: The Last Airbender' in The Search. Comic Book Resources. Retrieved on June 25, 2012.
  4. ↑ Casey, Dan (2013-03-20). Comic Book Day: Join 'The Search' with Gene Luen Yang. Nerdist. Archived from the original on March 23, 2013. Retrieved on April 27, 2013.
  5. 1 Throughout Avatar: The Last Airbender.
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