Questi erano stati i seguaci di Liling, una donna d’affari di Città dei Gru-Pesce, che voleva scacciare via ogni non-dominatore dalla città perché percepita l'industrializzazione delle fabbriche come una minaccia alla supremazia dei dominatori. Lei e i suoi seguaci propagavano la convinzione che dominatori fossero di natura superiori ai non-dominatori e per cui possedevano il diritto naturale di poter governare su di loro. Tentarono una insurrezione nell'anno 102 DG attaccando Industrie della Terra e del Fuoco, ma vennero sconfitti dal Team Avatar.
Preludio[]
Tra gli anni 101 e 102 DG, Città dei Gru-Pesce si evolse da villaggio semplice intorno alla Raffineria della Terra e del Fuoco fino a diventare una città caotica e mal organizzata, dato che il posto di lavoro attirò migliaia di lavoratori da tutto il mondo. Si insediarono molte altre imprese che davano lavoro sia a dominatore che non-dominatori, ognuno aveva il suo compito. In generale, dominatori seguivano lavori più complicati e pesanti utilizzando il loro potere in modo efficace dopo anni di addestramento, mentre i non-dominatori si limitarono all'utilizzo di macchinari vari, per cui in media guadagnavano di meno.
Tuttavia, partendo da Industrie della Terra e del Fuoco, vennero implementate sempre più macchine all'avanguardia inventate da Satoru che non solo ridussero i costi, ma facilitavano sempre di più il lavoro manuale, specialmente dei non-dominatori, e dopo alcuni mesi gli imprenditori iniziarono a licenziare i primi dominatori, ritenuti troppo costosi. Questa tendenza divenne presto prassi comune, suscitando parecchio astio in confronto alla comunità dei dominatori che si sentiva essere sostituiti da queste macchine, per cui anche i dominatori rimasti se ne andarono in segno di protesta. L'antipatia per i non-dominatori crebbe sempre di più, dato che loro continuavano a lavorare utilizzando le macchine nuove mentre i dominatori spesso finivano o in strada o al servizio dei pochi imprenditori dominatori rimasti. In genere, i posti di lavoro erano minori delle persone che stavano cercando lavoro, per cui al concorrenza era feroce.
I dominatori in strada iniziarono ad organizzarsi in gruppi di bulli in strada formando le prime gang che si scontravano spesso sulla strade della città e si azzuffavano senza badare alla sicurezza dei cittadini non-dominatori, creando altro odio e disprezzo. La situazione a Città dei Gru-Pesce divenne cosi critica e delicata che Lao Beifong, co-fondatore di Industrie della Terra e del Fuoco e presidente del Consiglio d’Affari, il governo provvisorio della città, chiese aiuto all’Avatar. Sperava di poter utilizzare l’autorità di Aang per spingere il Consiglio ad accettare la sua proposta per la risoluzione del problema della violenza in strada dei dominatori, ovvero semplicemente vietare il dominio in strada, conscio che avrebbe dovuto affrontare la resistenza della fazione dominatori dei suoi colleghi. Il Nomade dell’Aria però, cercando un compromesso, propose invece di creare una forza di polizia che doveva mantenere l’ordine pubblico, il che trovò ampio sostegno sia tra i membri dominatori che quelli non-dominatori del Consiglio, specialmente in Liling che era pronta ad implementare le sue guardie dominatori per questo scopo.
Storia[]
Attentati[]
In realtà, Liling non aveva nessuna intenzione di aiutare i non-dominatori a proteggersi dai dominatori, ma sperava di poter ricevere l’autorità di poter creare altro odio tra le due fazioni. Poco dopo questa riunione, la donna mandò le sue figlie, Ru e Yaling, a incontrare alcune gang di dominatori criminali per “convincerli” ad unirsi al suo movimento che avrebbe “avvantaggiato loro e le loro famiglie”.
Quella notte, istigarono questi criminali ad eseguire alcuni atti di sabotaggio alle fabbriche di proprietari non-dominatori come quella di Lao Beifong per recare più danni possibili. Uno di questi attentati distrusse gran parte della fabbrica di Industrie della Terra e del Fuoco, ma grazie a Toph, il Team Avatar riuscì ad inseguire i due colpevoli prima che potessero scappare nella strade della città. Aang inseguì uno di loro fino alle scogliera, ma prima di poterlo interrogare, la roccia sotto di lui cedette e stava per cadere a morte se non fosse stato per l’intervento provvidenziale del Nomade dell’Aria. Dietro a questo si nascosero le due sorelle con Yaling che voleva far tacere quell’uomo per sempre, ma quando videro che si era salvato, divennero nervose. Tuttavia, Liling non si preoccupò di questo, dato che era sicura che nemmeno l’Avatar potesse fermarla.
Dopo estenuante indagini, il Team Avatar si rese conto che questi attentati dovevano essere stati un attacco coordinato da parte di un gruppo di dominatori che ce l’avevano con le macchine dei non-dominatori; inoltre l’attentatore salvato da Aang confessò di essere stato assoldato da due ragazzine, di cui una era una dominatrice esperta. Nel tentativo di aiutare gli imprenditori colpiti, Aang si rivolse a Liling credendola affidabile e andò a casa sua per proporle di dare un prestito al loro colleghi colpiti, cosa che la donna promise subito di fare. Durante l’incontro, il Team Avatar conobbe anche Ru e Yaling, ma Toph identificò i loro passi come quelli che aveva sentito subito dopo l’esplosione della notte precedente e giunse alla conclusione che erano state loro le ragazzine che avevano assoldato i criminali. Ma per avere delle prove concrete, la dominatrice della terra si guadagnò la fiducia di Yaling con l’offerta di insegnarle il dominio del metallo e fingendosi dalla loro parte.
Il raduno[]
Grazie a questa messa in scena, Toph seppe di un raduno del movimento di Liling quella notte e ricevette persino la parole d’ordine che comunicò ai suoi amici. Mentre lei si presentava ufficialmente come ospite di Yaling, Aang e gli altri li seguirono travestiti per ascoltare quello che avevano da dire e per ricevere delle prove concrete. Al raduno dei dominatori suprematisti nelle miniere antiche sotto la città, il gruppo dovette rendersi conto di quanto diffuso fosse quel sentimento di diffidenza e odio nella popolazione generale, incluso alcuni membri del Consiglio d’Affari. Sul palco videro Liling che stava dando un discorso aggressivo ed emozionale dove dava la colpa a tutto ai non-dominatori, partendo dalla proposta di legge di Lao di vietare il dominio. Accusò lui e gli altri imprenditori non-dominatori di voler sostituire i dominatori con le loro macchine, andando contro quello che per lei fosse “l’ordine naturale”, ovvero che i dominatori siano nati per essere superiori ai non-dominatori e doverebbero essere trattati come tali. Inoltre spiegò che i governatori del mondo forti erano tutti dominatori perché possedevano il diritto naturale di governare, per cui ora dovevano lottare per riconquistarsi quello che era loro. A fine discorso chiese il sostegno dei suoi seguaci di mettere da parte le loro diffidenze tra le varie nazioni per affrontare l’insolenza dei non-dominatori per riprendersi il potere a Città dei Gru-Pesce.
Una donna alzò la giusta domanda su come pensasse di impedire che i non-dominatori non chiedessero aiuto al Re della Terra che avrebbe sicuramente mandato la sua armata per debellarli, ma Liling rispose con un sorriso malizioso che aveva già messo in atto il suo piano meschino per allontanarli senza forza militare: facendoli andare tutti in fallimento. Rivelò di essere stata lei l'artefice dietro agli attentati che avevano preso di mira quelle odiate macchine per mandare in bancarotta tutti gli imprenditori non-dominatori per spingerli ad andarsene da soli. Con gesti magnifici e aggressivi, dichiarò che ristabiliranno il giusto equilibrio del mondo, scatenando un’ondata di tifo da tutti i presenti.
In quel momento Yaling fece salire sul palco Toph, un fatto che prese Liling alla sprovvista perché non si fidava di lei e chiese conferma se davvero condividesse il suo sentimento. La dominatrice del metallo, completamente sicure di sé, annunciò che invece la credeva una pazza e la dichiarava in arresto, scatenando ovviamente le ire di tutti i presenti, specialmente di Yaling. Di fronte a questo imprevisto, Il Team Avatar si sentì costretto a rivelarsi per salvare la loro amica, ma Liling rimase calma e denunciò il fatto che l’Avatar stesse ora dalla parte dei non-dominatori e che avesse quindi tradito i suoi simili. Manipolando i presenti a piacere, usò il loro odio sopito per disprezzare l’Avatar e di farli attaccare lui e i suoi amici. Nonostante la schiacciante inferiorità numerica, i cinque ragazzi sconfissero gli aggressori, anche grazie al blocco del Chi di Suki.
Vedendo che stava per essere sconfitta, Liling usò il suo dominio della terra per fermare l’Avatar temporaneamente per permettere alle sua figlia e i suoi seguaci di fuggire mentre lei rimase indietro per farsi arrestare. Alle proteste di Ru e Yaling, la donna li calmò dicendo che quelli non potevano farle del male a parte arrestarla, ma la loro causa era più importante. All'annuncio di Aang che per lei fosse finita, Liling rispose con un sogghigno che invece erano solo all'inizio.
Liberazione[]
Liling venne imprigionata in una gabbia creata da Toph in persona e posta nella fabbrica vuota di Industrie della Terra e del Fuoco mentre il Team Avatar discusse su cosa farne della capa di questo movimento pericoloso. Aang e Sokka volevano consegnarla alle autorità del Regno della Terra, ma Toph propose una soluzione per lei molto più facile e logica: che Aang le togliesse il dominio come lo aveva fatto con Ozai. Questa idea però scioccò i suoi amici, un sentimento che la dominatrice del metallo non riuscì a condividere, per lei la questione era facile: Liling non poteva guidare un movimento di dominatori suprematisti e lei era priva di un dominio, inoltre questo avrebbe servito da avvertimento ai suoi seguaci. Sokka le contradisse dicendo che la questione era molto più complicata, il suo movimento era più grande di lei e non si sarebbe fermato in questo modo, dato che ormai aveva troppi alleati persino nell'alta società. Inoltre, per Katara, Liling non era al livello di malvagità di Ozai, per cui non si meritava questa punizione per lei troppo violenta, ma Toph rispose indignata che aver tentato di distruggere la fabbrica di suo padre fosse una ragione sufficiente.
Prima di voler prendere una decisione a riguardo, Aang decise di parlare con la diretta interessata chiedendole se fosse possibile risolvere la crisi in modo pacifico. Liling però si rivelò decisa e cocciuta, accusando Aang di essere stato molto violento e debole con Ozai quando gli ha tolto il dominio, un destino per lei peggiore della morte. Quando Aang le promise di difendere i non-dominatori a tutti i costi, la donna gli chiese con un sogghigno malizioso fino a dove fosse disposto a spingersi per loro.
Nel frattempo, Ru e Yaling prepararono il loro piano per la liberazione di loro madre, anche se la sorella non-dominatrice iniziò ad avere i suoi primi dubbi mentre quella dominatrice decise di attaccare il nemico apertamente per fargli vedere quanto sia impotente di fronte a loro. A tal proposito, assoldarono alcuni dominatori del fuoco per impiccare un incendio all’edificio del Consiglio d’Affari che si era radunato con i soli membri non-dominatori per discutere la crisi. Il suo piano funzionò, dato che Aang, Katara e Toph accorsero subito per spegnere il fuoco e salvare le persone intrappolate, lasciando la Raffineria della Terra e del Fuoco nelle sole mani dei non-dominatori. Yuling guidò un gruppo di dominatori suprematisti fino alle porte della fabbrica dove vennero accolti da Sokka, Suki e le guardie di Lao Beifong e iniziò subito a deriderli per la loro inutile ostentazione di volerli fermare. Conoscendo la sua abilità, ordinò di mettere fuori gioco per prima la Guerriera Kyoshi con il suo blocco del Chi per poi affrontare la capitana delle guardie in duello. Yaling si prese gioco di lei facilmente e le rubò le chiavi per la cella di sua madre che liberò dopo aver sbaragliato la resistenza residua. Una volta riunita, la ragazza abbracciò Liling felice, al quale le fece i complimenti per questa missione di salvataggio, ma la incitò anche a tornare a casa subito perché avevano ancora tanto lavoro da fare.
A casa loro, Ru li stava già aspettando con i bagagli fatti, credendo che l'unica cosa rimasta a loro era la fuga, ma sua madre le contradisse dicendo che non scapperanno nuovamente come lo avevano fatto a Ba Sing Se. Per calmarla, Liling le ripeté come erano stai i non-dominatori ad essere stati la causa per la caduta del Regno della Terra, ma il suo tono arrogante e manipolatorio fece arrabbiare Ru che le chiese se allora la vedeva solo come una debole perché nata senza dominio. Immobile davanti a questa uscita, Liling la rassicurò che la amasse come sua sorella, ma era lei che doveva accettare di essere inferiore a lei perché era questo l’ordine naturale. Liling ordinò di disfare i bagagli e di tornare al lavoro per il grande giorno di domani.
Attacco finale[]
La mattina seguente, Liling guidò i suoi seguaci davanti alla fabbrica di Industrie della Terra e del Fuoco dove vennero già attesi dall’Avatar in persona che cercò nuovamente di calmare la situazione. Sicura di sé, la donna lo accusò di “stare dalla parte sbagliata” e ordinò l’attacco. Lei e sua figlia rimasero indietro per osservare come gli altri dominatori irruppero nella proprietà nemica, notando come questi finirono presto in una sorta di labirinto comparso dal nulla. Toph, l’artefice di questo, modificò le pareti del labirinto per dividere la folla in piccoli gruppi che finirono davanti ai suoi amici e le guardie che nel frattempo avevano appreso il blocco del Chi da Suki oppure davanti a Katara che li congelò con dell’acqua.
Scioccata di come Toph stesse letteralmente giocando con i suoi seguaci, Liling ordinò sua figlia di distruggerla, cosa che Yaling accettò con grande gioia. Le due dominatrici della terra si affrontarono in un duello che si propagò su tutta la struttura e finì sul tetto della fabbrica finché questo non cedete e li fece precipitare nella sala sottostante. Alcuni dominatori riuscirono ad accedere alla sala macchine dove li attese già Sokka che si finse un bloccante del Chi per impressionarli, ma con poco successo. Nello stesso istante in cui il guerriero del Sud stava per essere attaccato, Toph e Yaling caddero dal tetto; la dominatrice del metallo usò un momento di respiro per rinchiudere gli aggressori dietro una porta di metallo. Le due continuarono il loro duello finché Yaling non prese il sopravvento e stava per far fuori Toph. Mentre la stava deridendo per essere stata cosi stupida da schierarsi dalla parte dei non-dominatori, Toph notò con un sorriso che lei non si fosse mai sentita superiore a lui solo perché non era un dominatore, e in quel momento il boomerang di Sokka colpì Yaling alla nuca facendola svenire.
Intanto, all'aperto, Liling era giunta alla conclusione che qualcuno doveva aver spifferato il suo piano al nemico. Ru si rivelò poco dopo come la traditrice che si era ribellata alla madre dopo aver capito che i non-dominatori non erano la vera minaccia come glielo aveva fatto credere in passato, e ora ha visto di quanto orribile fosse la sua filosofia. Scioccata per questo tradimento, Liling affermò di averlo fatto per lei e sua sorella, ma Ru le contradisse dicendo che l’aveva fatto solo per sé stessa. Quando la ragazza volle bloccarle il Chi, era la goccia che fece traboccare il vaso per Liling che la rinnegò come figlia, chiamandola ingrata e procedette farla affondare nel terreno per seppellirla viva, ma venne fermata dall’Avatar.
Incoraggiato da Ru, Aang stava per toglierle il dominio come lo aveva promesso, ma venne fermato da Katara che gli fece ricordare che questa via doveva essere solo l’ultima spiaggia, non la soluzione all'apparenza più facile. L’Avatar si calmò e risparmiò Liling, ma non senza prometterle di continuare a lottare contro il suo veleno che avesse iniettato in questa città, comparandola con la spazzatura in spiaggia. Dopo che se n’era andato, Liling insultò Ru chiamandola una figlia ingrata e miserabile, ma questa rispose a tono chiamandola una madre terribile.
Conseguenze[]
Con l’arresto di Liling, Yuling e gran parte dei dominatori che avevano attaccato la fabbrica, il movimento dei dominatori suprematisti sembrava essere stato debellato. Le guardie di Lao arrestarono altri membri del movimento, ma un numero non chiaro di seguaci rimase in libertà. Il loro sentimento di minaccia e inferiorità in confronto alle macchine e i non-dominatori persistette e spinse alcuni individui a continuare a compiere atti di sabotaggio in confronto alle imprese guidate da non-dominatori.
Questo movimento aveva creato molta diffidenza e disprezzo dei non-dominatori in confronto ai dominatori che continuavano spesso a inferire su di loro anche in futuro. A differenza del passato però, le nuove invenzioni avevano permesso ai non-dominatori di ribellarsi ai soprusi e di farsi valere senza dover accettare il cosiddetto “ordine naturale”. Questo sentimento si radicalizzò nei decenni successivi fino a creare il movimento dei Paritari che aveva come scopo l’eradicazione del dominio per portare parità a tutti.
In seguito a questo attacco, venne creato polizia di Città dei Gru-Pesce partendo dalle guardie di Lao Beifong, tutti non-dominatori e praticanti del blocco del Chi per garantire l’ordine sulle strade per tutti. Solo in seguito venne permesso anche ai dominatori di aggiungersi alle forze dell'ordine dopo aver provato di non condividere a quella filosofia suprematista, portando poi alla fondazione della polizia di Città della Repubblica.