Le colonie della Nazione del Fuoco erano stati dei territori del Regno della Terra e dei Nomadi dell’Aria che formarono la base dell’impero colonialistico della Nazione del Fuoco. Prima della fine della Guerra dei Cent’anni, le colonie vennero abitate e governate da una popolazione mista tra abitanti della Nazione del Fuoco e del Regno della Terra. La creazione delle colonie era stato uno degli scopi principali del governo della Nazione del Fuoco durante la guerra e lo scambio di merci tra le colonie e la terra madre aveva un ruolo maggiore nell'economia.
Dopo la guerra, gli insediamenti più recenti sono stati dissolti secondo i principi del Movimento per la Restaurazione dell’Armonia, anche se alcune complicazioni politiche risultarono nella fusione delle colonie più vecchie in quello che era diventata poi la Repubblica delle Nazioni Unite.
Storia[]
Inizio dell'espansione della Nazione del Fuoco[]
Dopo la sua incoronazione e l’unione della Nazione del Fuoco sotto la corona una volta per tutte, l’ambizioso Signore del Fuoco Sozin iniziò a sognare di un impero globale che doveva unire le quattro nazioni sotto il dominio della Nazione del Fuoco. L’intenzione di questo impero era quello di essere prosperoso e di “condividere” il benessere il successo che la Nazione del Fuoco si stava godendo sotto il governo di Sozin.
Il desiderio di espandere il raggio di influenza della Nazione del Fuoco era stato influenzato dall'avvenire di una nuova era tecnologica sull'alba di una rivoluzione rivoluzione. Nella nuova flotta a motore a carbone iniziavano presto a scarseggiare i materiali primi e qualcuno iniziò a guardare oltre alla ricerca di risorse. Dopo aver scoperto vaste riserve di minerale sulle Isole di Natsuo, la Nazione del Fuoco li dichiarò territorio suo, ma il Regno della Terra sotto il Re della Terra Jialun non accettarlo e iniziò a provocare altre tensioni. Le Tribù dell’Acqua reagirono con shock quando la Nazione del Fuoco dichiarò sua un’isola a metà strada tra il Polo Nord e il Polo Sud considerata sacra; il capotribù Sikri reagì con furia ed era pronto a mandare una flotta per richiamare l’isola, ma molti capotribù del Sud esitavano a rischiare una guerra aperta con la Nazione del Fuoco.
Intanto, col crescere dei conflitti per le risorse e i territori, Sozin iniziò una campagna di propaganda subdola e xenofobica contro le altre nazioni. Dopo l'eruzione del vulcano sull'Isola a falce di luna e i vasti terremoti conseguenti nella zona, molti abitanti della Nazione del Fuoco volevano trasferirsi, ma sulla isole densamente popolate non c’era più spazio. Incolparono il Re della Terra di non essere venuto in loro aiuto e il governo di Sozin aumentò la loro furia facendo notare di come il Re della Terra si stava appropriando di lande deserte finora rimaste neutrali.
Le prime colonie[]
Roku lascia in vita Sozin
Col passare del tempo, il desiderio di Sozin di governare il mondo crebbe drasticamente e il suo governo divenne sempre più autocratico e dittatoriale. L’Avatar Roku avvertì il suo amico di non espandere la Nazione del Fuoco ricordandogli che le quattro nazioni dovevano restare separati. Ma il Signore del Fuoco buttò all'aria gli avvertimenti dell’Avatar e iniziò a mettere in atto i suoi piani invadendo ed occupando i primi territori nel Regno della Terra. Questo primo assalto ebbe la vita breve, dato che Roku scoprì ben presto l’esistenza di numerosi colonie nella Nazione del Fuoco su terre straniere e tornò da Sozin arrabbiato per discutere di queste azioni. La discussione si evolse in un combattimento aperto, ma Roku sconfisse Sozin facilmente; lo lasciò però andare in nome della loro amicizia del passato, ma non senza un avvertimento serio di essere pronto a porre fine alla sua vita se dovesse continuare con i suoi piani di invasione. Ma le prima colonie già fondate, inclusa Yu Dao, rimasero attive e continuarono a crescere e a prosperare nei decenni seguenti.
Per i prossimi venticinque anni, nel mondo tornò la pace, finché un'eruzione vulcanica non pose fine alla vita di Roku, il che fece realizzare a Sozin che ora la via per realizzare la sua visione per il futuro era nuovamente libera. Aspettò dodici anni per il ritorno della Grande Cometa per iniziare l’invasione del mondo. Per prima cosa, lanciò un attacco genocida contro i Nomadi dell’Aria, la nazione natia del nuovo Avatar, poi invase il Regno della Terra e le Tribù dell'Acqua. Questi portò a una guerra che durò un secolo intero.
Guerra dei Cent’anni[]
Alcune colonie vennero fondate nei territori dei Nomadi dell’Aria in seguito al genocidio. I loro templi erano rimasti disabitati e diverse unità di solati della Nazione del Fuoco continuarono a pattugliare incessantemente per scovare ogni attività sospetta intorno ai templi.
Una mappa delle colonie esistite nel 100 DG
Altre colonie vennero fondate nel Regno della Terra nel corso dell’espansione verso Est e la loro popolazione crebbe costantemente per via degli sforzi aggressivi di scacciare gli abitanti natii e costringerli alla fuga verso il restante Regno della Terra. Mentre la Nazione del Fuoco avanzava sempre di più, queste colonie divennero insediamenti prosperosi e punti di rifornimento delle truppe in guerra. Sotto il successore di Sozin, il Signore del Fuoco Azulon, vennero erette ancora più colonie con la province di Hu Xin tra le più colonizzate. Gli sforzi di colonizzazione continuò anche sotto gli ultimi anni della guerra sotto Ozai; a quei tempi, molto villaggi del Regno della Terra erano costretti o a cercare di combattere o di evacuare i suoi residenti a Ba Sing Se. Non tutti erano pronti a lasciare indietro la loro patria, come per esempio il governatore Luk di un piccolo villaggio che, mentre stava ancora cercando l'opzione migliore, cercò disperatamente aiuto.
Come gran parte degli abitanti nella terra madre, anche i colonialisti della Nazione del Fuoco supportavano la guerra e vennero tenuti buoni con vari forme di propaganda usate anche per installare fedeltà nei soldati sul fronte. Spesso abusavano della popolazione indigena derubandogli delle risorse naturali e facendogli lavorare come loro schiavi. Almeno una volta durante il governo di Azulon, avvenne una ribellione armata in diverse colonie che spinse l’armata ad intervenire.
Un misto di etnie
Verso la fine della guerra, nelle colonie più vecchie come Yu Dao e le province di Hu Xin era emersa una cultura e una popolazione mista, finora unica nel suo genere. Nel primo anno 100 DG, il Team Avatar visitò una di queste colonie in segreto e nell'estate seguente, il Comandante Mamushi assemblò una forza militare in una colonie vicina a Taku per cercare un artefatto.
Decolonizzazione e indipendenza[]
Dopo la fine della guerra, Zuko venne incornato come nuovo Signore del Fuoco ed annunciò l’inizio di un’era di pace dove voleva ripristinare l’onore della Nazione del Fuoco.
Per riportare pace ed equilibrio nel mondo, venne lanciato il Movimento per la Restaurazione dell’Armonia con lo scopo di scogliere le colonie e trasferire i colonialisti nella Nazione del Fuoco. Lo scioglimento delle colonie più nuove causò pochi problemi, dato che quasi tutti i colonialisti erano più che contenti di poter tornare in patria. In contrasto a questo, lo smantellamento delle colonie più vecchia crearono molto più rabbia ed agitazione, dato che significava dover spezzare famiglie e sradicare persone che non avevano mai vissuto sulle Isole del Fuoco.
Il conflitto stava per scatenarsi
Un anno dopo la fine della guerra, le dispute sempre più accese sul destino delle vecchie colonie nel Regno della Terra scatenarono nuove tensioni con la Nazione del Fuoco e minacciarono di evolversi in una nuova guerra tra le due nazioni e una guerra civile nella stessa Nazione del Fuoco. Il grido di rabbia necessitava l’intervento del Team Avatar per aiutare il Signore del Fuoco Zuko. Realizzando che questo conflitto non potrà mai essere risolto in modo definitivo, dato che i colonialisti non erano più divisibili tra Nazione del Fuoco e Regno della Terra, ma erano un popolo nuovo. L’Avatar Aang e il Signore del Fuoco Zuko abbandonarono il Movimento per la Restaurazione dell’Armonia e guidarono le colonie verso un‘autonomia con un governo di coalizione eletto per la prima volta nel 102 DG.
Infine, Zuko e Re della Terra Kuei firmarono il Trattato di Yu Dao per decretare il nuovo stato delle colonie Anche se questo accordo prometteva la pace, lasciò molti nazionalisti della Nazione del Fuoco e del Regno della Terra insoddisfatti. I nazionalisti della Nazione del Fuoco credevano che questo compromesso minacciassero le imprese dei colonialisti mentre gli attivisti di decolonizzazione del Regno della Terra erano frustrati del fatto che le ricchezze delle colonie non vennero distribuito tra gli indigeni poveri.
Nel periodo seguente, le colonie attraevano molti immigranti di tutto il mondo senza patria che erano alle ricerca di lavoro e una vita migliore. Alcuni colonialisti tornarono persino nella loro vecchie case in territori che erano statati trasferiti completamente al Regno della Terra. Dopo il Trattato di Yu Dao, le colonie rimaste continuarono a costruirsi una identità propria e divennero luoghi di opportunità e speranza per persone dalle quattro nazioni, inclusi interessi di economia mondiali. Allo stesso tempo, dispute rimaste in sospeso sulla povertà e squilibrio di potere causarono diversi scontri e violenza di basso livello, come il conflitto tra lealisti e ristoratore a Linsho.
Alla fine, le colonie, insieme alla nuova fondata Città dei Gru-Pesce ed alcuni territorio del Regno della Terra, venne trasformata nella Repubblica delle Nazioni Unite.
Governo e sicurezza[]
Le colonie vennero governate da un ufficiale civile come un governatore o un sindaco che usualmente era di origine della Nazione del Fuoco, ma esistevano anche sindachi originari del Regno della Terra. In realtà, il vero potere giaceva sempre nelle mani degli ufficiali militari della Nazione del Fuoco che erano a capo delle guarnigioni locali. Anche se alcuni ufficiali cercavano di comportarsi in modo giusto, molti di loro erano più signori della guerra assettati di potere che abusarono la autonomia datogli dalla patria e la milizia per maltrattare e sfruttare la popolazione indigena. Al contrario, anche ex-ufficiali e le loro famiglia godevano di grande rispetto da parte dei loro compatrioti e colonialisti.
Il relativo isolamento delle colonia dalla Nazione del Fuoco permetteva anche agli ribelli di avere ampie opportunità di mantenere sforzi locali contro la resistenza.
Cultura e società[]
Il volantino per un festival
La cultura delle colonie della Nazione del Fuoco era marcata da un lato da tolleranza, cooperazione e la fusione di due nazioni, dall'altra da una profonda frattura, lotte interne ed odio razziale. Questo era il risultato di come i le reazioni dei colonialisti della Nazione del Fuoco e degli indigeni del Regno della Terra si distinguevano da zona in zona e da persona a persona. In generale, le colonie vennero create per assomigliare il più possibile a quello che era noto della Nazione del Fuoco, per cui molti colonialisti cercarono di essere più fedeli a quello che era tipico degli abitanti delle Isole del Fuoco. Celebrarono molte feste culturali, supportavano la guerra, vennero indottrinata dalla propaganda del governo e consumarono la cucina tipica. Alcuni colonialisti appartenevano persino alla nobiltà della Nazione del Fuoco, anche se non tutti erano venuti nella colonie per spontanea volontà, ma per pressione politica o come punizione. Indipendentemente dai loro legami con la patria, i colonialisti vennero spesso derisi o disprezzati dai cittadini dell’arcipelago , il che risultò spesso in un trattamento impari.
In genere, la cultura dei colonialisti era meno rigida di quella della patria e, come risultato, godevano di una maggiore libertà di espressione. Per esempio, al contrario agli abitanti centrali, a loro era permesso di danzare e in alcune colonie erano legali matrimoni omosessuali. Ma nonostante queste libertà, molti colonialisti erano insoddisfatti con la loro vita mentre altri, specialmente quelli della seconda generazione nati nelle colonie, sperimentavano una forte connessione con la loro casa e persino una certa affinità con il Regno della Terra.
Non tutti sono uguali
Dall'altro lato, la visione sulle colonie degli abitanti del Regno della Terra variava fortemente in base al loro stato speciale e politico. In molte colonie, incluse in quelle vecchia come Yu Dao, era comune avere una lampante discrepanza nel trattamento dei cittadini della Nazione del Fuoco e quelli del Regno della Terra. Abitanti del Regno della Terra erano spesso costretti ad accontentarsi con la posizione di cittadino di seconda classe mentre posizioni più alte erano in genere riservate ai residenti della Nazione del Fuoco. Questa divisione sociale portò a una distribuzione impari delle possessioni, lasciando persone povere alla merce dei nobili.
Economicamente, la gente delle colonie venne spesso sfruttata e gran parte dei loro guadagni accumulati a fatica finivano nelle tasche della Nazione del Fuoco o della élite dei colonialisti. Spesso la Nazione del Fuoco costruì industrie e fondé compagnie nei territori occupati che vennero poi trasferite alle famiglia colonialiste. Come risultato, molti indigeni del Regno della Terra residenti nelle colonie serbarono un forte rancore e videro i migranti della Nazione del Fuoco come occupanti e disprezzavano i loro compatrioti che invece accertarono i colonialisti e si sposarono con loro creando famiglia bi-razziali. Altri cittadini del Regno della Terra optarono per la collaborazione e si costruirono una esistenza prosperosa, sentendosi più vicini ai colonialisti che alla loro patria. Difatti, alcune delle famiglie più ricche nelle colonie erano di discendenza del Regno della Terra mentre alcuni colonialisti della Nazione del Fuoco erano poveri come i loro vicini indigeni.
Una famiglia di etnie miste
Indipendentemente dalla loro origini, chi era insoddisfatto della sua situazione nelle colonie spesso rese la vita difficile per i suoi vicini sabotando i loro campi e attrezzi, isolandoli socialmente e rifiutando il commercio con loro. Nonostante questi problemi, nelle vecchie colonie si iniziò a vedere una connessione naturale tra residenti e migranti, il che fece nascere un nuovo popolo misto tra Regno della Terra e Nazione del Fuoco. Nella speranza di essere più produttivi, persone da origini diverse spesso collaborarono. La formazioni di famiglie di etnie miste divenne una delle causa per il blocco del Movimento per la Restaurazione dell’Armonia per studiare meglio la situazione nelle colonie.
Cucina[]
Come anche per altri elementi culturali, le colonia videro anche una fusione delle cucine della Nazione del Fuoco e del Regno della Terra. In confronto a quello normalmente reperibile nel Regno della Terra, la cucina delle colonie era considerato molto più piccante ed offrì molti piatti a base di pesce. In genere però, i piatti offerti nelle colonie erano spesso molto meno speziati di quella tipica delle Isole del Fuoco.
Colonie note[]
- Boat Bottom
- Villaggio colonialistico della Nazione del Fuoco
- Province di Hu Xin
- Porto Ketu (base navale)
- Laoshan
- Linsho
- Machi
- Sparrowkeet Station (si trova nelle colonie, ma viene gestita dalla compagnia privata Sparrowkeet Air)
- Porto navale di Taku
- Villaggio resort
- Heiatu dell'Ovest
- Yu Dao
Abitanti noti[]
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Trivia[]
- Il fatto che alcune colonie vennero erette anche nei territori dei Nomadi dell’Aria venne confermato nel gioco Avatar Legends: The Roleplaying game nel 2022, ma venne già menzionato nel manga “Zuko’s Story” del 2010. Lì si menziona persino un comandante militare crudele che era a capo di una di queste colonie, una situazione descritta come normale nel RPG. Tuttavia resta il dubbio sulla canonicità di Zuko’s Story.
Riferimenti[]
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