Questo era stato un cannone gigante sviluppato come arma finale dell’Impero della Terra per condurre attacchi a lunghissima distanza. Al posto di sparare proiettili esplosivi, emetteva raggi di energia spirituale estratta da liane spirituali che si sono rivelati abbassata potenti da scavare un buco attraverso una montagna e di distruggere case e navi in secondi. Per via della sua grandezza e il suo peso, il cannone venne prima montato su un treno, poi sul braccio del Colosso, un mecha gigante alto più di un edificio di venticinque piani.
Storia[]
La tecnologia di utilizzare l’energia spirituale latente delle liane spirituali, un “regalo” inizialmente poco apprezzato di Unavaatu a Città della Repubblica durante la Convergenza Armonica, venne inventata da Varrick. Inizialmente, l'inventore strambo voleva utilizzarla per rivoluzionare la generazione mondiale dell'elettricità, ma quando Kuvira seppe delle sua ricerca, gli ordinò di investigare sul suo uso militare.
Dopo diversi esperimenti, Varrick si rese conto della immensa pericolosità delle liane imprevedibili e dichiarò questa tecnologia troppo pericolosa per essere utilizzata in modo sicuro, giurando di voler abortire ogni suo futuro sviluppo. Tuttavia, Kuvira non ne volle sapere e lo costrinse a proseguire, il che spinse l’inventore a disertare insieme a Bolin e Zhu Li, ma venne catturato ed arrestato. Mentre Zhu Li riuscì a convincere la Grande Unificatrice di non aver mai voluto tradirla, Varrick e Bolin vennero minacciati di continuare le ricerche. Grazie a uno stratagemma rischioso, i due riuscirono a scappare fingendo la loro morte e distruggendo gran parte delle ricerche, ma Baatar Jr ormai aveva capito le basi e continuò dove Varrick aveva interrotto. Durante una spedizione alla Palude Nebbiosa, Kuvira e Bataar Jr scoprirono che le liane dell’albero Banyano erano ancora più potenti di quelle di Città della Repubblica e ne raccolsero a centinaia. Zhu Li gli venne affidata come assistente, ma questa cercò di rallentarlo senza dare sospetti, dato che in realtà voleva distruggere il cannone sabotandone la costruzione.
Nel tardo 174 DG infine, il cannone venne finalmente assemblato in una fabbrica di armi non lontana da Zaofu, montata su un carro di un treno. Il giorno prima della dimostrazione ufficiale davanti agli occhi di Kuvira, Baatar Jr voleva completare un ultimo test per assicurarsi che tutto funzionasse come progettato e ordinò di accendere il cannone. I primi momenti sembravano promettere bene, ma quando Zhu Li iniziò la prima fase del caricamento, il condensatore diede allarme rischiando di saltare, spingendo Baatar Jr a ordinarle di spegnere. Tuttavia, i comandi non risposero e la donna dichiarò in panico che il cannone stesse per esplodere e gridò a tutti di evacuare. Baatar impedì l’esplosione mantenendo calma e smantellò manualmente parte dei circuiti, trovando alla fine la causa di questo malfunzionamento: un anello in incanalamento si era spezzato. Infuriato per questa svista, ordinò a tutta l'equipe di smantellare ogni singolo pezzo assicurasi che domani sia tutto in ordine.
La mattina seguente, avvenne la presentazione ufficiale della nuova arma finale dell'Impero della Terra all’esercito radunato e Kuvira in persona. Su ordine della dittatrice, Bataar Jr accese il cannone mirando contro un villaggio abbandonato ai piedi di una montagna che doveva fungere come bersaglio di prova. Tuttavia, a pochi secondi dall’accensione, la macchina entrò nuovamente in tilt e un panello dei circuiti iniziò a fumare minacciosamente. Dopo aver aperto il panello, Baatar Jr vide subito che un pin della distribuzione era stata staccata e ora mancava. Sospettosa, Kuvira si rivolse subito a Zhu Li, improvvisamente nervosa, e dedusse correttamente che fosse stata lei ad aver sabotato il cannone nella speranza che fosse esploso. Ordinò ai soldati arrestare la traditrice e di portarla al villaggio di test per farla sparire, nel frattempo il suo vice mise a posto la macchina per ricominciare il test.
Circa mezz’ora dopo, tutto era pronto per la dimostrazione e Bataar Jr stava per fare fuoco, ma in quel momento esatto vide comparire sua sorella Opal nel mirino che stava salvando Zhu Li insieme a Bolin, ma ormai era troppo tardi per fermare il cannone. Un attimo dopo, il carro del cannone venne scosso dal dominio della terra combinato di Suyin, Lin, Wei e Wing Beifong, il che gli fece sbagliare mira di alcuni metri e colpire la montagna dietro al villaggio, scavando un buco netto nella roccia del diametro di dozzine di metri.
Dopo questo test portato a fine con un successo accettabile, Kuvira fece attaccare il cannone sul Colosso, un mecha gigante a forma umanoide dell'altezza di circa cento metri e coperto di puro platino per non essere limitato all’uso di binari per il trasporto. Conscia che Zhu Li doveva aver rivelato i suoi pieni di attacco al nemico, anticipò l’attacco alla Repubblica Unita di una settimana e raggiunse il confine con lo stato adiacente quasi senza essere vista. All'arrivo, distrusse una base militare delle Forze Unite con il suo raggio per impedire che avvisino Città della Repubblica. Poche ore dopo, venne però avvistato dal Team Avatar che erano venuti per distruggere eventuali binari sui quali l'Impero della Terra avrebbe potuto utilizzare. Kuvira tentò di abbattere anche loro, ma dopo due spari mancati, decise di lasciarli andare con il ragionamento che, anche se avessero rivelato la loro posizione, ormai era troppo tardi e nulla avrebbe potuto fermarla.
Il Colosso raggiunse Città della Repubblica poche ora dopo e Kuvira ignorò l’ordine del presidente Raiko di ritirarsi e diede dimostrazione della potenza del suo cannone affondando le navi da guerra ancorate nella baia con un singolo sparo. Quando la dittatrice proseguì a minacciare Raiko con lo sterminio della fanteria ai suoi piedi, questo non aveva altra scelta che arrendersi davanti a quest’arma terrificante.
Mentre Kuvira marciò verso il centro della città fortunatamente evacuata in precedenza, Korra, Tenzin, Bumi, Jinora e Kai rapirono Baatar Jr dalla sua aeronave per costringerlo a rivelare i punti deboli del Colosso. Quando alla fine si offrì di tentare di far ragionare la sua fidanzata di lasciare in pace la Repubblica Unita, questa localizzò la sorgente del suo segnale radio e mirò con il suo cannone alle fabbriche di Industrie del Futuro per eliminare ogni manaccia presente, serialmente l’Avatar. Il raggio distrusse l’edificio, ma, a sua insaputa, tutti riuscirono a sopravvivere sotto le macerie.
Nel tentativo disperato di sconfiggere il Colosso e il suo cannone, Hiroshi Sato venne liberato dalla prigione da Lin Beifong per aiutare Varrick e Asami nel completamente dei mecha volanti colibrì. L'inventore ebbe l’idea geniale di aggiungere delle seghe al plasma per poter tagliare la corazza del Colosso e infiltrarsi per disabilitare il cannone dall’interno. Il suo piano funzionò a prezzo della sua vita e Korra, Lin, Suyin, Mako e Bolin si fecero strada nel mecha gigante. Le due sorelle trovarono il meccanismo del braccio del cannone scoprendo che, a differenza della corazza, questi erano fatti di metallo normale e per cui era facilmente dominabile. Kuvira percepii i loro atti di sabotaggio che rese inutilizzabile il braccio e lo strappò dal suo mecha considerandolo ora inutile. Braccio e cannone si staccarono e caddero nella foresta spirituale della città.
Dopo la distruzione del Colosso, una Kuvira ferita fuggì nella foresta dove s’imbatté nel suo cannone impigliato tra le liane. In un tentativo disperato di eliminare Korra, lo accese, ma l’arma iniziò a caricarsi di tutta l’energia spirituale delle liane sparse per la città. Tutta questa energia in eccesso lo sovraccaricò fino a balzare in giro in modo incontrollata e scaraventando via Kuvira. Il raggio energetico stava per travolgerla quando Korra si portò davanti e lei ed entrò nello Stato dell’Avatar per usare il dominio dell’energia per bloccarlo. Questo portò a una esplosione a catena massiccia che devastò tutto il centro della città e portò alla creazione di un nuovo portale spirituale.
Design[]
Questo cannone era gigante, un tubo di metallo lungo una cinquantina di metri dal diametro della bocca di quasi un metro. Quando era montato sul carro suoi binari, questo era lungo almeno il triplo ed abbastanza grande da porte ospitare una dozzina di persone. I suoi “proiettili” erano capsule ad uso singolo contenenti un pezzo di liane spirituale collegato a un circuito elettrico che estraeva la sua energia, il tutto caricato su una catena. L’energia scaturita era comunque grandissima ed instabile, potenzialmente dannosi per i vari componimenti a volte sensibili come i condensatori, anelli di incanalamento o pin di distribuzione, il che può portare a gravi malfunzionamenti. In caso di emergenza, il cannone era provvisto di uno spegnimento di emergenza manuale che però poteva non funzionare se sovraccaricato.
Per via del suo peso, inizialmente venne montato su un carro di un treno che doveva essere trasportato su binari. Per raggirare i problemi di trasporto, il cannone venne alla fine montato sul braccio destro del Colosso incluso tutto il meccanismo di caricamento a catena automatico. Durante il cammino, il cannone era posto parallelamente al braccio fino al momento in cui veniva usato: tramite il dominio del metallo di Kuvira il braccio si alzava fino all'altezza della spalla e finché la bocca del cannone mirava verso il bersaglio. La testa del Colosso, a parte di essere la sala comandi del mecha, possedeva anche delle finestre con una mirino integrato che permetteva alla dittatrice di mirare. Per via del peso e del contraccolpo, il colosso alzava automaticamente anche il braccio sinistro per stabilizzare quello destro mentre sparava tenendolo fermo.
Punti deboli[]
Quando Suyin e Lin hanno reso inutilizzabile il braccio, hanno anche fatto esplodere i proiettili rimasti causando una onda di energia, dato che l’interno era fatto di metallo normale, non di platino. L’energia liberata si è poi dissipata senza causare grandi danni al mecha.
Il cannone però non fece distinzione tra l’energia ricavata dei proiettili di liane o quelle vere, dato che ha assorbito l’energia delle lane della foresta spirituale di Città della Repubblica in modo incontrollato, sovraccaricandosi all’inverosimile. Senza l'intervento di Korra, sarebbe probabilmente esploso causando una distruzione molto più vasta di quella che abbiamo visto.
Trivia[]
- Il cannone è inspirato al cannone “Dora”, un cannone da treno usato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Il suono degli spari del cannone è quasi uguale al raggio energetico che ha emesso Unavaatu, inoltre gli somigliano anche come colore e forza distruttiva.
Riferimenti[]
- Hedrick, Tim (writer) & Zwyer, Melchior (director). (December 5, 2014). "Operation Beifong". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 10. Nick.com.
- Hamilton, Joshua (writer) & Heck, Colin (director). (December 12, 2014). "Kuvira's Gambit". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 11. Nick.com.
- Hedrick, Tim (writer) & Graham, Ian (director). (December 19, 2014). "Day of the Colossus". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 12. Nick.com.
- ↑ DiMartino, Michael Dante (writer) & Zwyer, Melchior (director). (December 19, 2014). "The Last Stand". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 13. Nick.com.
- ↑ Hamilton, Joshua (writer) & Graham, Ian (director). (October 31, 2014). "Enemy at the Gates". The Legend of Korra. Book Four: Balance. Episode 5. Nick.com.
- ↑ The reason Kuvira dismantled Zaofu's domes. Korra Nation on Tumblr (December 15, 2014). Retrieved on December 16, 2014.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan & Zuckerman, Jeremy (March 10, 2015). "Operation Beifong" commentary. Book Four: Balance Blu-ray.
- ↑ The Legend of Korra—The Art of the Animated Series, Book Four: Balance, page 112.