Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki
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Con la caduta della Quinta Nazione si intende la battaglia navale avvenuta nel Mare Antartico nell'anno 296 AG tra i pirati e i compagni di Jianzhu e il supposto Avatar Yun dall'altra parte. Tagaka, la capa della Quinta Nazione, aveva avuto l’intenzione di attirare Yun e i suoi alleati in trappola, ma i suoi piani vennero sventati da Kyoshi che, a insaputa di tutti, era il vero Avatar. Nella battaglia vennero distrutte quasi tutte le navi dei pirati e la maggioranza di loro vennero o uccisi o catturati, Tagaka inclusa. In seguito ad essa, Kyoshi e la flotta del Fuoco ripulì i resti della Quinta Nazione lasciando attivi soltanto qualche nave sparsa e liberò i schiavi in loro potere.

Storia[]

Preludio[]

Dopo la morte dell’Avatar Kuruk nell'anno 312 AG, la Quinta Nazione era diventata molto più audace e ha iniziato ad attaccare le coste del Regno della Terra meridionali ignorando le trattative firmate con l’Avatar Yangchen. Non solo avevano saccheggiato i villaggi, ma hanno rapito anche centinaia di persone per usarli come schiavi e distrutto la flotta navale del Regno della Terra, il che culminò con la morte del loro ultimo ammiraglio. Nell'anno 296 AG e sotto la guida di Tagaka, era diventato il gruppo di pirati più potente del mondo che aveva eliminato ogni concorrenza nel Mare Orientale e bramava espandersi verso Ovest.

Viste le continua aggressioni, Jianzhu cercò di contattarla per organizzare una conferenza di pace, ma Tagaka accettò solo quando Yun venne annunciato pubblicamente come il nuovo Avatar. In realtà la regina dei pirati voleva cogliere due piccioni con una fava: attirare i suoi nemici in una trappola per eliminarli ed avere carta bianca per avviarsi verso Ovest fino a Yokoya dove voleva costruire la sua nuova base marina. Dato che era lei quella che aveva offerto di collaborare, a Tagaka venne concesso il permesso di scegliere il luogo d’incontro, ovvero un iceberg nel mare antartico che le assicurava che gli alleati di Yun, un supposto Avatar della terra, non avesse accesso al suo elemento natio. Per mantenere la parità di potere, la piratessa in cambio rinunciò alla sua flotta navale e promise di essere l’unica dominatrice dell’acqua presente. In realtà però stava barando: aveva nascosto le sue navi da guerra all'interno degli iceberg vicini insieme alle sue ciurme in attesa del segnale di attacco.

Yun e Tagaka controllano testi

Tagaka e Yun leggono i testi da firmare

Tagaka si presentò alla conferenza solo con un paio di guardie e alcuni dei suoi ostaggi come Hua per mostrare il suo potere. Yun invece venne accompagnato dai suoi maestri Jianzhu, Kelsang, Amak e Hei-Ran, i suoi amici più stretti Rangi e Kyoshi e infine una manciata di guardie armate. A grande sorpresa di tutti, Tagaka accettò immediatamente di rilasciare i suoi ostaggi come sua parte dell’accordo, dichiarando che per lei erano inutili perché nessuno di loro era un carpentieri o falegnami. Spiegò a Yun che il potere della sua flotta dipende del numero e la manutenzione delle sua navi e per cui aveva bisogno di legno e personale abile, il che spinse il ragazzo a capire che stava mirando a Yokoya. Questa realizzazione fece scattare la trappola.

Battaglia[]

Come prima azione, Tagaka impalò Amak che aveva riconosciuto come un membro travestito della Tribù dell’Acqua e assassino, uccidendolo all'istante. In pochi attimi, le sue guardie del corpo portarono in salvo Hua mentre i dominatori dell’acqua della Quinta Nazione uscirono dal loro nascondiglio trascinando i nemici sotto il ghiaccio. In pochi secondi, la maggior parte delle guardie di Yun venne uccisa mentre Tagaka si buttò su Yun che si difese a malapena con l’unica pietra disponibile, ovvero la pietra dell’inchiostro per la firma. La regina dei pirati sfoderò la sua spada e usò il suo dominio per rivelare le sua navi da guerra nascosti nell’iceberg sottostante e in quello vicini, pronti a salpare verso Yokoya. Catturò Yun in una sfera di ghiaccio per usarlo come ostaggio e si avviò per portarlo sulla sua nave, già sicura della sua vittoria. Quando Kelsang, l’unico rimasto libero, volle partire con il suo aliante per fermare la flotta, Tagaka gli lanciò contro una pioggia di dardi di ghiaccio che perforò l’aliante e lo fece cadere nel mare.

Poco prima di raggiungere la sua nave, Tagaka venne fermata da Kyoshi che si era liberata dal ghiaccio con la sola forza e le ordinò di liberare Yun. Impressa da tale coraggio e cocciutaggine, la piratessa le offrì di unirsi ai suoi pirati, ma Kyoshi rifiutò all'istante e diede voce al suo odio verso i criminali dopo che i suoi genitori daofei l’avevano abbondata a Yokoya dove aveva rischiato di morire di fame. Ripeté poi il suo ordine di liberare Yun, il che fece ridere Tagaka che, con un tono arrogante, le chiese con cosa volesse combatterla.

Pengpeng

Hei-Ran, Rangie Jianzhu al controattacco

Nella sua disperazione, Kyoshi richiamò inconsciamente il potere degli Avatar del passato alzando colonne di terra dal lontano fondo marino fino in superficie e distruggendo gran parte delle navi dei pirati. Questa dimostrazione impressionante di potere fece esitare Tagaka, ma aveva esaurito quasi subito le riserve di energie di Kyoshi che si accasciò sul ghiaccio sfinita. Dopo essersi ripresa dallo shock, la piratessa sfoderò nuovamente la sua spada e si apprestò ad ucciderla, ma venne fermata dalla comparsa provvidenziale di Hei-Ran e Rangi che erano sfuggite dalla loro prigione di ghiaccio e stavano attaccando dalla sella di Pengpeng lanciando una pioggia di palle di fuoco. Le guardie del corpo di Tagaka si buttarono per salvare la loro capa, me senza successo. Nel frattempo Jianzhu usò la riserva ora abbondante del suo elemento a sua disposizione per distruggere le navi rimaste intatte e portò a termine la battaglia.

Kyoshi osservò tutto questo impotente e stava per perdere conoscenza; tuttavia, prima che tutto diventasse nero, sentì la voce di Avatar Kuruk che le fece i complimenti per il suo ruolo in questa battaglia e le promise che “si racconteranno storie su questo giorno, per molto tempo”.

Operazioni di pulizia[]

Dopo la vittoria del gruppo di Yun, la distruzione della flotta e la cattura di Tagaka, alcuni dei sopravvissuti cercarono di fuggire. Alcuni dominatori dell’acqua funsero da motore per portare al largo i relitti ancora galanteggianti mentre i non-dominatori sia aggrapparono con le forze rimaste. I pirati sopravvissuti rimasti sul luogo della battaglia vennero catturati e interrogati da Jianzhu sulla posizione delle presone rapite. Hei-Ran usò le sua connessioni per arrangiare una missione di salvataggio della Nazione del Fuoco in segno della buona collaborazione tra le nazioni.

Alcuni corsari riuscirono a nascondersi tra i detriti delle navi o le caverne dell’iceberg in attesa di una possibilità di fuga. Mentre le operazioni della Nazione del Fuoco ebbero luogo prevalentemente in altre parti del mare, la tenuta dell’Avatar mandò una sua operazioni di salvataggio con guardie di Jianzhu e avventurieri che setacciavano il sito della battaglia per cercare superstiti. Ne trovarono almeno due, tra cui Hua, ma scovarono anche alcuni gruppi di resistenza della Quinta Nazione guidati da Taliriktug. Dopo una serie di scontri, il gruppo di salvataggio riuscì a sfuggire e lasciò i pirati da soli al loro destino sull'iceberg.

Conseguenze[]

  • Tagaka venne portata alla prigione al lago Laogai; i suoi ex-sottoposti furono incapaci di riprendersi da questa perdita sia del loro comandante che la maggior parte della flotta, il che segnò la caduta della Quinta Nazione. Rimasero solo alcune navi sparse che continuarono a viaggiare in mare alla ricerca di qualche bottino da rubare, mentre alcuni dei seguaci più fedeli a Tagaka cercarono di liberarla per ricostruire la loro nazione da zero. Tuttavia, le piccole flotte rimaste agirono sempre per conto loro e senza una organizzazione dell’alto, per cui non erano più la minaccia che erano stati.
  • La dimostrazione di potere di Kyoshi spinse Jianzhu a credere che sia lei l’Avatar e non Yun come creduto fino a quel momento.
  • Nonostante che la barriera tra il mondo e la Tribù dell’Acqua del Sud nella forma dei pirati che interrompevano il passaggio di merce era svanita, divenne chiaro che la gente del polo sud era troppo povera per recuperare in modo efficiente e veloce. Molti membri della tribù, spinti dalla fame, decisero di dedicarsi alla pirateria per procurarsi da mangiare e di lasciare le loro famiglie. Il loro numero divenne cosi alto che si temé che potesse nascere un’altra nazione di pirati. Ci vollero centinaia di anni, fino all’era di Roku, affinché il Sud si riprendesse fino a un livello decente.  

Riferimenti[]

  1. "Polar Refuge", Avatar: Generations. Navigator Games & Square Enix Mobile London (April 18, 2023). Square Enix.
  2. Avatar Legends: The Roleplaying Game. Core Book, Version 1.0, 2022, p. 34.
  3. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter One, "The Test". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  4. ↑ Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Three, "The Boy From Makapu". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  5. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Seven, "The Iceberg". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  6. Yee, F. C. (author), DiMartino, Michael Dante (author). (July 16, 2019). Chapter Eight, "The Fracture". The Rise of Kyoshi. Amulet Books.
  7. 1 Avatar Legends: The Roleplaying Game. Core Book, Version 1.0, 2022, p. 43.
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