Avatar - La leggenda di Aang e Korra Wiki
Advertisement


Questo bambino è nato al villaggio povero sopra il fiume Jang Hui nella Nazione del Fuoco che è decaduto per colpa dell'inquinamento dell'acqua per colpa di una fabbrica di armi, finché Katara e Aang non lo hanno aiutato.

Storia[]

Questo bambino è cresciuto nella povertà assoluta nel suo villaggio, in più l'acqua inquinata ha fatto ammalare sua madre, così ha iniziato a chiedere l'elemosina per aiutarle nella guarigione. Credeva fermamente nella Signora Dipinta e che un giorno tornerà a guarire sua madre.

Un giorno vide arrivare un gruppo di stranieri che compravano dei pesci da Xu e lo vide come un'occasione per trovare del cibo per la mamma, così chiese a Katara se poteva aver qualcosa da mangiare da dargli. La straniera lo guardò e gli diede quello che poteva, ovvero uno dei suoi pesci appena comprati. Quella notte Katara tornò al villaggio travestita da Signora Dipinta per guarire sua madre e gli altri abitanti del villaggio malati; il bambino venne svegliato dal rumore e la vide, così la ringraziò felice.

Dopo che Katara e Aang avevano distrutto la fabbrica di armi che causava l'inquinamento, arrivarono dei soldati sotto il comando del Generale Mung che volevano vendicarsi, pensando che erano stati gli abitanti del villaggio. Quando iniziarono a struggere il villaggio, dal nulla comparve una strana nebbia, accompagnata da rumori eteri e suoni di campanelle, che spinsero il bambino ad avvertire i soldati che la Signora Dipinta stava arrivando. Presentandosi come lo spirito, Katara scacciò via gli aggressori con l'aiuto di Aang e i suoi amici, salvando cosi il villaggio ancora una volta. Purtroppo la gioia degli abitanti venne spinta da parte dalla rabbia quando si accorsero che Katara si era soltanto travestita, il bambino la prese particolarmente male. Fortunatamente Sokka riuscì a calmarli, facendogli notare che, Signora Dipinta o no, Katara aveva salvato il villaggio, per cui meritava almeno un po di gratitudine, a cosa si aggiunse anche il bambino.

Advertisement