Qua si parla dell'Aang delle serie animata. Per quello della serie Netflix, consultare la sua pagina.
Aang (安昂, Ān áng) era stato un Nomade dell'Aria nato nell'anno 12 AG come Avatar, era il successore dell' Avatar Roku della Nazione del Fuoco e il predecessore dell' Avatar Korra.
Poco dopo che a soli dodici anni gli era stato rivelato di essere l'Avatar, quindi l'unico essere capace di dominare tutti e quattro gli elementi, scappò dal suo tempio per finire in una bufera di neve e rimanere imprigionato in un iceberg per cento anni. Durante la sua assenza, la Nazione del Fuoco sotto il comando del Signore del Fuoco Sozin, ha dichiarato guerra al mondo ed era riuscita ad estinguere i Nomadi dell'Aria e stava per fare la stessa cosa con le Tribù dell'Acqua. Al suo risveglio, Aang dovette accettare il suo ruolo e cercare di terminare la sanguinosa guerra che ormai stava durando da un secolo intero sconfiggendo Ozai, figlio di Sozin e nuovo Signore del Fuoco. Nonostante il trauma immenso di aver perso ogni persona cara e la sua intera cultura, Aang rimase sempre un ragazzo gentile e pacifico e inizialmente fece fatica ad accettare il peso del suo ruolo, ma grazie ai suoi amici riuscì a maturare e crescere, trovando un modo di sconfiggere Ozai senza ucciderlo. Dopo la fine della Guerra dei Cent'Anni, Aang sposò la sua compagna di avventure Katara ed ebbe con lei tre figli: Bumi, Kya e Tenzin. Inoltre aiutò Zuko nella costruzione della Repubblica Unita con la capitale Città della Repubblica, dove persone di tutte le nazioni e dominatori di ogni elemento potevano convivere in pace.
Aang era un bambino magro e snello, teneva la testa sempre rasata per mostrare i suoi tatuaggi a forma di freccia, segno del suo rango di maestro del dominio dell'aria. Si veste in indumenti tradizionali della sua cultura di colori gialli-arancioni, in seguito aggiunge sempre tonalità di rosso.
Storia[]
Infanzia (12 AG -0AG)[]
Aang nacque nell'anno 12 AG (a quei tempi seguendo un calendario diverso) da una coppia di nomadi dell’aria sconosciuta, il che era una cosa completamente normale, dato che i bambini vennero cresciuti dalla comunità intera del Tempio dell'Aria del Sud. Dopo che superò il test per l’identificazione dell’Avatar pochi anni dopo, scegliendo i quattro relitti degli Avatar tra i numerosi giocattoli presentatogli, il piccolo Aang venne portato via dai monaci del tempio.
Passò la sua infanzia come un normale nomade dell’aria viaggiando per il mondo e allenandosi nel dominio dell’aria, dato che era stato deciso di seguire il costume normale di non rivelargli la verità fino al sedicesimo compleanno. Venne istruito da diversi monaci, ma la sua figura paterna vera era stato il monaco Gyatso che gli fece sia da mentore che consulente. Qualche anno dopo venne portato al Tempio dell’Aria dell’Est per scegliere un bisonte dell’aria che sarà il suo compagno per la vita. Aang si avvicinò a un bisonte in particolare offrendogli una mela, il bisonte di nome Appa lo accettò e con questo iniziò una profonda e stretta amicizia che durerà per tutta la loro vita.
Aang si dimostrò un talento naturale nell'arte del dominio, già all'età di sei anni era più abile di bambini di dodici anni e a dieci anni il bambino superò alcuni dei suoi maestri. Si guadagnò i suoi tatuaggi di maestro del dominio dell’aria a soli dodici anni per aver esibito il suo talento straordinario nel suo elemento nativo e aver inventato la tecnica dello scooter aereo, diventando così il maestro del dominio dell’aria più giovane nella storia dei Nomadi dell’Aria.
Aang aveva visitato anche gli altri templi dell’aria, visto che era famigliare con quello dell’Ovest, oppure città straniere come Omashu dove ha trovato un amico stretto in Bumi. Ha avuto anche amici nativi della Nazione del Fuoco, come Kuzon, con il quale era andato alla ricerca di un drago e salvò un suo uovo da bracconieri.
A sua insaputa, i suoi maestri stavano temendo una guerra in agguato, per cui gli rivelarono di essere l’Avatar quattro anni prima del dovuto a soli dodici anni. Il bambino si sentì soffocare da questa responsabilità inaspettata, in più gli altri bambini iniziarono a rifiutarsi di giocare con lui e dovette allenarsi sempre di più con gli altri monaci. Gyatso era stato l’unico tra i suoi maestro ad aver dimostrato empatia per questo turbamento, dato che era stato un amico stretto con Avatar Roku, la precedente incarnazione di Aang. Aiutò il bambino attraverso il transito difficile da gioventù a adolescenza procurandogli alcuni rari momenti di risata e gioia.
Ma alcuni mesi dopo Aang scoprì i piani degli altri monaci di mandarlo via dal tempio per completare il suo allenamento nel dominio dell’aria lontano da Gyatso, dato che pensavano che non era stato abbastanza severo con lui. Impaurito e confuso, Aang scappò via con il suo bisonte Appa, ma finirono in una violenta tempesta sul mare aperto del sud che li fece precipitare nelle acque gelide. Aang salvò sé stesso e Appa dalla morte per annegamento entrando inconsciamente nello Stato dell’Avatar e congelandosi in una sfera di ghiaccio combinando il dominio dell’aria con quello dell’acqua. Lo Stato dell’Avatar tenne in vita sia lui che il suo compagno in una sorte di stasi che perdurò per cento anni, ignaro della sanguinosa guerra che nel frattempo stava sommergendo il mondo.
Libro uno: Acqua (99- 100 DG)[]
(per l'articolo più dettagliato leggere qua: Aang Libro Acqua)
Cento anni più tardi, Aang venne trovato e liberato da due fratelli della Tribù dell’Acqua del Sud di nome Katara e Sokka. I tre diventarono presto amici, ma il villaggio venne attaccato dal principe Zuko della Nazione del Fuoco che voleva catturare l’Avatar per riconquistarsi il suo onore davanti a suo padre, il Signore del Fuoco Ozai. Aang, Katara e Sokka formarono la nuova squadra Avatar e si avviarono per trovare un maestro del dominio dell’acqua al Polo Nord, cercando allo stesso tempo di sfuggire ai tentativi di Zuko di catturarlo.
Durante il viaggio Aang fece sosta al Tempio dell'Aria del Sud, dov'era cresciuto, ma dovette affrontare la crudele realtà che ormai tutti erano morti, incluso il suo amato maestro Gyatso, ucciso dall'armata del fuoco. Aang era l'ultimo dominatore dell'aria rimasto sulla terra e l'unico superstite del genocidio ai Nomadi dell'Aria istigato dal Signore del Fuoco Sozin.
Quando il trio raggiunse il villaggio di Senlin, scoprirono che uno spirito oscuro stava distruggendo tutto quanto. Aang venne catapultato nel mondo degli spiriti dove incontrò Fang, il compagno animale del suo predecessore Avatar Roku. Questo lo istruì di visitare il tempio dell’Avatar sull'isola della Luna Crescente durante il solstizio d’inverno per poter parlare con Roku direttamente. Aang ci riuscì nonostante l’opposizione dei Saggi del Fuoco, di cui lealtà si era trasferita dall’Avatar al Signore del Fuoco, ricevendo l’avvertimento dell’arrivo imminente della Cometa di Sozin, che darebbe ai dominatori del fuoco la potenza necessario per vincere definitivamente la guerra. Inoltre Roku spinse il suo successore di imparare a padroneggiare i tre elementi restanti entro la fine dell’estate, ovvero prima dell’arrivo della cometa, dato che sennò nessuno potrebbe più portare stabilità e equilibrio nel mondo.
In seguito Aang si affrettò per il polo Nord, ma venne catturato dall'Ammiraglio Zhao e poi liberato da Zuko sotto le spoglie dello Spirito Blu che voleva catturarlo personalmente. Il viaggio continuò e Aang iniziò a sviluppare sentimenti romantici per Katara. Una volta arrivati alla Tribù dell’Acqua del Nord, Aang scoprì a sua grande rabbia che il maestro dell’acqua migliore, Pakku, si rifiutava di insegnare anche a Katara, dato che nella sua cultura le donne non erano autorizzate a imparare a combattere. Per fortuna riuscirono a fargli cambiare opinione e l’allenamento poteva iniziare.
Ma pochi giorni dopo Zhao attaccò la tribù con la sua intera flotta di navi da guerra. Seguendo il suggerimento di Yue, figlia del capotribù Arnook, Aang decise di cercare consulto dagli spiriti dell’oceano e della luna, protettori della tribù. Meditando nel mondo degli spiriti per trovarli, attraversò lo spirito sinistro Koh venne a sapere che i due spiriti esistevano nel mondo materiale in forma di due pesci Koi, ma nel frattempo il corpo fisico dell’Avatar era stato rapito da Zuko. Gli amici di Aang riuscirono a salvarlo, ma nel frattempo Zhao era stato in grado di uccidere lo spirito della luna, la fonte di potere dei dominatori dell’acqua. Determinato a non deludere la tribù, Aang entrò nello Stato dell’Avatar e si unì allo spirito dell’Oceano per distruggere le navi nella nazione del Fuoco e spingerli alla ritirata.
Libro due: Terra (100 DG, primavera)[]
(per l'articolo più dettagliato leggere qua: Aang - Libro Terra)
Aang e i suoi amici lasciarono il polo Nord con Pakku per raggiungere la costa nel Regno della Terra, dove vennero scortati fino a Omashu. Il trio venne accolto dal Generale della base Fong che cercò di forzare Aang ad entrare nello Stato dell’Avatar, causando caos e distruzione. Dopo essere arrivati a Omashu per chiedere a Re Bumi di diventare il maestro del dominio della terra di Aang, dovettero apprendere che nel frattempo la Nazione del Fuoco lo aveva invaso. Cecrando di salvare il Re, Aang e suoi amici evacuarono alcuni suoi cittadini, ma a loro insaputa vennero seguiti da Tom-Tom, il figlio del governatore Ukano. Il Team Avatar ricevette il messaggio che il governatore sarebbe disposto a scambiare suo figlio per Bumi, ma Azula li fregò e causò una breve battaglia tra gli amici di Aang e quelli della principessa. Aang riuscì a trovare Bumi, ma questo gli disse che non poteva lasciare la sua città e lo incoraggiò a trovare un maestro padrone dello Jing neutrale.
Il trio raggiunse la città di Gaoling dove seppero di un torneo per i migliori dominatori della terra del mondo dove speravano di trovare il maestro perfetto per Aang. Osservarono increduli la gara del finalista contro una ragazzina cieca e campione in carica. Aang la riconobbe come la ragazzina vista nella sua visione nella Palude Nebbiosa e notò la sua tecnica di ascoltare e aspettare prima di attaccare e come sconfisse il suo avversario con una facilità disarmante. L’arbitro offrì un sacco d’oro a colui che osava sfidare il campione e Aang accettò per parlare con la ragazza, ma questa lo ignorò dopo essere stata sconfitta da un attacco con il dominio dell’aria. Il gruppo venne a sapere che la ragazza apparteneva alla famiglia nobile dei Beifong e visitarono la sua villa in vesta da squadra Avatar. Lì scoprirono che la ragazza di nome Toph stava nascondendo le sue abilità che, quando lei e Aang vennero rapiti, mostrò ai genitori e decise di fuggire con i tre viaggiatori. A causa del fatto che aria e terra erano elementi opposti, Aang ebbe molta difficoltà nel dominio della terra, ma riuscì a utilizzarlo per la prima volta già a fine giornata.
Durante una pausa all’Oasi delle Palme Nebbiose vicino al deserto Si Wong, il gruppo trovò la libreria di Wan Shi Tong e apprese di un’eclissi solare che avrebbe derubato temporaneamente i soldati del fuoco del loro potere. Ma quando uscirono dalla libreria nel deserto Aang scoprì scioccato che Appa era stato catturato e venduto da membri della tribù dei dominatori della sabbia. Quando incontrarono i rapinatori e seppero del destino del bisonte, Aang entrò nello Stato dell’Avatar e distrusse i loro velivoli, per fortuna Katara riuscì a calmarlo.
Nonostante l’assenza di Appa, il gruppo decise di continuare il loro viaggio per Ba Sing Se per convincere il Re della Terra ad aiutarli nella invasione dell’Armata del Fuoco durante l’eclissi. Una volta arrivati, scoprirono un trapano gigantesco che stava per irrompe nelle immense mura esterne della città. Il Generale Sung reagì con scetticismo su queste notizie, ma quando vide con che facilità la sua squadra speciale venne sconfitta da Ty Lee e Mai, decise di aiutare l’Avatar e insieme riuscirono a distruggere quel trapano prima che causasse danni irreparabili.
Una volta entrati nella capitale del Regno della Terra, Aang e i suoi amici scoprono che era un covo di intrighi e falsità: il potere non era nelle mani del re, ma del suo Gran-Segretario Long Feng che controllò sia il monarca che il Dai Li attraverso bugie e lavaggi del cervello. Grazie a un incontro fortunato Aang si riunì con Appa e confrontò Re Kuei del pericolo e del tradimento di Long Feng. Dopo averlo arrestato e iniziato la pianificazione dell’attacco durante l’eclissi solare, Aang trovò attaccato al corno di Appa un messaggio del Guru Pathik che voleva parlargli al Tempio dell’Aria dell’Est per insegnargli di controllare lo Stato dell’Avatar.
Aang seguì questa richiesta e grazie all'aiuto del guru riuscì ad aprire sei dei sette chakra, dato che si rifiutò di rinunciare al suo legame con Katara dopo aver ricevuto una visione che si trovava in pericolo. L’Avatar incontrò Sokka e Toph sulla via del ritorno a Ba Sing Se e venne a sapere che Azula, Ty Lee e Mai avevano infiltrato la città e tirato dalla loro parte Long Feng e il Dai Li. Durante la battaglia Aang riuscì ad entrare volontariamente nello Stato dell’Avatar, ma in quel momento venne colpito a tradimento del fulmine di Azula che lo ferì quasi a morte, il che significò che il Ciclo degli Avatar era appesa a un filo. Katara lo prese al volo e riuscì a scappare grazie all'aiuto inaspettato di Iroh, durante la fuga usò su Aang l’acqua dell’Oasi degli Spiriti per resuscitarlo e guarire le sue ferite. Ci riuscì, ma il ragazzo rimase comunque ferito gravemente e cadde in un coma profondo.
Libro tre: Fuoco (100 DG, estate)[]
(per l'articolo più dettagliato leggere qua: Aang - Libro Fuoco)
Aang rimase incosciente per più di tre settimane per riprendersi dalle ferite. Si svegliò nel mondo degli spiriti dove si avventurò per un lungo viaggio per riconnettersi con le sue quattro vite più recenti per guarire lo spirito dell’Avatar. Ma al suo risveglio non ebbe memoria della sua permanenza nel mondo degli spiriti.
Quando si risvegliò, si ritrovò a bordo di una nave da guerra della Nazione del Fuoco e con cappelli in testa, il che lo fece credere di essere stato catturato dal nemico, ma seppe presto che la nave era stata comandata dai suoi amici che stavano viaggiando in incognito. Il gruppo raggiunse la Nazione del Fuoco e iniziò i preparativi per l’invasione prevista per il giorno dell’eclissi solare, ma nel frattempo si travestirono da semplici persone civili. Purtroppo incontrarono un assassino spietato che battezzarono “L’uomo Combustione” che gli rimase sulle calcagna per tutti il tempo. Arrivato il giorno dell’eclissi, Aang Sokka e Toph andarono alla ricerca del Signore del Fuoco Ozai nei bunker sotto la capitale, ma Azula li tenne bloccati per tutta la durata dell’eclissi. Dovettero accettare che questa possibilità unica era andata persa e dovettero ritirarsi al Tempio dell’Aria dell’Ovest.
All'arrivo al tempio, il gruppo venne atteso da Zuko che annunciò di volersi unire a loro. Inizialmente tutti rifiutarono la presenza del principe, ma dopo che gli ha aiutato a sconfiggere l’Uomo Combustione, Aang lo accettò come il suo maestro per il dominio del fuoco. Quando Zuko scopri che aveva perso la sua connessione con il suo fuoco per via del suo tradimento, lui e Aang cercarono i Guerrieri del Sole per scoprire la vera sorgente del dominio del fuoco. I due ragazzi passarono il test dei due draghi Ran e Shaw e conobbero un lato del dominio del fuoco covato dalla speranza che gli permise di migliorare notevolmente le loro capacità. Quando Azula attaccò il tempio in seguito della liberazione di Hakoda e Suki dalla prigione della Roccia Bollente, Aang e i suoi amici furono nuovamente costretti alla fuga.
Mentre Aang e i suoi alleati pensarono che potevano attendere di sfidare il Signore del Fuoco finché la cometa era passata, dato che Ba Sing Se era già caduta, dovettero cambiare strategia quando Zuko li rivelò i piani di attacco di suo padre al Regno della Terra. Il tempo strinse, ma per via della credenza dei Nomadi dell’Aria che ogni vita era sacra, Aang provò una forte ansia di dover eliminare Ozai. Quando lasciò il gruppo per visitare un’isola nelle vicinanze dell' Isola di Ember, Aang incontro una tartaruga leone che gli insegnò l’arte del dominio dell’energia.
Armato di questa nuova abilità, Aang sfidò il Signore del Fuoco nella Foresta di Wulong, ma inizialmente la battaglia era in suo sfavore. Per un colpo di fortuna il ragazzo venne catapultato con la sua ferita alla schiena contro una roccia appuntita che fortunatamente gli sbloccò lo Stato dell’Avatar. Ora il ragazzo era capace di sconfiggere Ozai, ma al posto di ucciderlo decise di usare la sua nuova capacità del dominio dell’energia di privarlo del suo dominio e terminare il suo regno di terrore.
La Guerra dei Cent’Anni si volse finalmente al termine e Aang assistette all'incoronazione di Zuko come nuovo Signore del Fuoco e insieme a lui giurò di riportare la pace nel mondo. Alla ricerca di ripristinare l’equilibrio e rimuovere le armate della Nazione del Mondo dal Regno della Terra, i due collaborarono con Re Kuei e diedero inizio al Movimento della Ristorazione Armonica. Poco dopo Aang iniziarono una relazione romantica con un bacio passionale davanti al ristorante di Iroh del Dragone del Gelsomino.
100- 102 DG (Fumetti)[]
(per l'articolo più dettagliato leggere qua: Aang - Fumetti)
Dopo la fine della guerra, il Team Avatar si divise e, ognuno a modo suo, cercò di aiutare il mondo a riconquistare la pace e l’armonia. Seguendo l’accordo tra Signore del Fuoco Zuko e Re della Terra Kuei di rimuovere per prima cosa le colonie abusive della Nazione del Fuoco dai territori de Regno, Aang si dedicò anima e corpo a questo progetto chiamato “Movimento per la Restaurazione dell’Armonia”. Purtroppo, inaspettatamente, Zuko si ritirò un anno dopo, il che Aang vide come una minaccia per il futuro pacifico delle quattro nazioni. Lui, Katara, Sokka e Toph visitarono la colonia di Yu Dao, di cui abitanti si rifiutarono di tornare alla Nazione del Fuoco perché ormai si ritenevano una etnia a parte: né una, né l’altra. Sconcertati e disperati, la giovane coppia si rivolse al Re della Terra che iniziò a vedere nelle azioni sconsiderate del Signore del Fuoco un atto di guerra e decise di mandare la sua armata per scacciare via i ribelli di Yu Dao con la forza. Temendo una nuova guerra, Aang e Katara tornarono velocemente alla colonia e tentarono dui trovare una soluzione pacifica, ma senza successo, e alla fine ebbe inizio una battaglia davanti alle porte di Yu Dao. Giungendo infine alla amara conclusione che, per impedire una nuova guerra, Aang doveva forse uccidere Zuko, si ribellò al consiglio di Roku e annunciò che mantenere le quattro nazioni separate come in passato non era la strada da seguire e che Zuko aveva avuto ragione di ritirarsi dal progetto. Fermò la battaglia e convinse Kuei di permettere agli abitanti di Yu Dao di restare e di permettere un governo autonomo- il primo della storia. A parte quello, conobbe due fanclub di Avatar Aang sia a Ba Sing Se che a Yu Dao che divennero i suoi primi discepoli e in seguito i primi accoliti dell’aria che volevano preservare la cultura dei Nomadi dell’Aria.
Dopo questa crisi, Aang e i suoi amici decisero di aiutare Zuko nella sua ricerca per sua madre Ursa, ma a tal proposito erano a costretti a collaborare con Azula che possedeva informazioni cruciali. Dopo un incontro molto teso con lo spirito di un lupo, il gruppo raggiunse la cittadina di paese Hira’a dove incontrarono l’attore Noren e sua moglie Noriko che gli rivelarono alcuni indizi sul destino della persona scomparsa. Seppero dalla coppia che il ragazzo di Ursa, Ikem, era risultato disperso nella vicina Valle dell’Oblio e che si narrava che Ursa l’abbia seguito. Il gruppo seguì questa traccia e nella valle incontrarono una anziana coppia di fratelli della Tribù dell’Acqua del Nord, Rafa e Misu, che le raccontarono di uno spirito molto antico e potente che si dice risieda in questa valle: la benevolente Madre dei Volti. Aang si offrì di aiutarli e, meditando nel Mondo degli Spiriti, incontrò questo fantomatico spirito e le chiese di apparire davanti a loro due per esaudire un loro ardente desiderio. Purtroppo Azula si intromise e chiese informazioni su Ursa; lo spirito raccontò che, in effetti, circa sei anni fa aveva incontro una donna di nome Ursa che le aveva chiesto di darle un nuovo volto e di farle perdere la memoria per dimenticare il suo passato doloroso. Dopo aver appreso che Noriko e Ursa erano, de facto, la stessa persona, lo spirito si stava per congedare, ma Aang tentò di convincerla di esaurire anche il desiderio di Misu, attirandosi l’ira dello spirito. Nella battaglia seguente cadde la maschera di Rafa, rivelando il fatto che non aveva più un volto perché gli era stato rubato da Koh, il quale si rivelò a sua volta essere figlio della Madre dei Volti. Dopo aver saputo che Aang una volta lo aveva risparmiato, lo spiriti guarì il volto di Rafa e in seguito anche quello di Ursa che decise di tornare alla capitale della Nazione del Fuoco.
Durante la festa per l’annuncio del nuovo governo autonomo di Yu Dao, Aang avvistò una visione di Avatar Yangchen, ma si vide impossibilitato di ascoltarla. In cambio questo si ricordò dello Festival di Yangchen e invitò i suoi amici e i suoi accoliti di parteciparvi per preservare le tradizioni del passato. Purtroppo al suo arrivo sul luogo sacro vide scioccato che al suo posto ora si eresse una imponente fabbrica e un piccolo villaggio, il che lo rattristò molto. Questo espresse il suo disgusto, il che lo portò a un litigio con Toph che invece apprezzava lo sviluppo e il cambiamento. Deciso di celebrare il suo festival in un modo e nell’altro, Aang e i suoi discepoli iniziarono con il pasto cerimoniale, il che funse da connessione spirituale per permettergli di parlare finalmente con Yangchen che gli raccontò di un avvenimento del suo passato. Purtroppo la loro conversazione venne interrotta da un terremoto che aveva portato al collasso di una miniera sotterranea, imprigionando diverse persone, tra cui anche Katara e Toph. Fortunatamente riuscirono a salvarli anche grazie agli studenti di Toph, ma poco dopo Aang seppe da Yangchen che il festival era stato creato per placare l’ira di uno spirito di nome Generale Vecchio Ferro che voleva vendicarsi degli umani per aver, presuntivamente, ucciso la sua amata Lady Tienhai. La mancanza delle celebrazioni per più di un secolo e la costruzione della Raffineria della Terra e del Fuoco avevano riacceso la sua ira e ora si stava avvicinando per compiere l’atto. In un primo istinto Aang voleva placarlo offrendosi lui di distruggere la fabbrica e il villaggio, ma venne fermato da Toph e i suoi studenti, in seguito lo spirito si preparò ad attaccare tutti gli umani in segno di vendetta e disprezzo. L’Avatar tentò di convincerlo che umani e spiriti potevano convincere in pace, ma per proteggere i suoi amici Aang dovette attaccarlo con violenza letale, il che lo rattristò moltissimo. Fortunatamente davanti a lui apparve Lady Tienhai e gli raccontò la verità, ovvero che non era morta davvero e che gli umani non ne hanno avuto colpa, ma sperava che rimanessero capace di proteggere e di progredire allo stesso modo.
Aang voleva accompagnare Katara e Sokka al Polo Sud, ma venne chiamato da Zuko per aiutarlo contro una crisi che coinvolgeva alcuni spiriti oscuri di nome Kemurikage che rapivano bambini. Dopo essere arrivato alla capitale, Aang apprese che si trattava di una leggenda antica e propose di indagare prima di saltare a azioni severe come proposte da Ukano che stava facendo politica contro il nuovo Signore del Fuoco. Vistando le Catacombe delle Osa di Drago, il gruppo apprese che la leggenda conteneva frammenti della verità storica, così Aang contattò uno di questi spiriti oscuri che gli disse che non avevano messo piede nella Nazione del Fuoco dai tempi del primo Signore del Fuoco, il che evidenziò che quelle attuali dovevano essere impostori umani. Ebbero la conferma la notte successiva dove le Kemurikage false rapirono Kiyi, la sorellastra di Zuko, dove la loro capa si rivelò di essere Azula. Aang aiutò Zuko a cercare e salvare i bambini dispersi, ma purtroppo le Kemurikage false riscurirono a fuggire.
Dopo la risoluzione di questo problema, Aang raggiunse Katara e Sokka al Polo Sud che nel frattempo avevano dovuto affrontare una crisi interna tra le due Tribù dell’Acqua con Gilak che voleva assolutamente allontanare ogni straniero dalla sua patria, anche con la violenza. Questo attaccò Hakoda, il premier del Sud, per prendere il suo posto, ma venne fermato da Aang, Sokka, Katara e Toph. Dato che era in atto una riunione internazionale insieme al Signore del Fuoco Zuko e Re della terra Kuei per la ricostruzione del Sud, Gilak rapì il monarca della terra per usarlo come ostaggio per costringere Hakoda a sacrificarsi. Lo show-down ebbe luogo sul pericoloso Ponte del Non Ritorno, dove Aang riuscì all'ultimo di salvare Hakoda e Malina dal cadere nel barato.
Sul volo di ritorno, Toph chiese ad Aang di passare per la sua Raffineria della Terra e del Fuoco, ma a sua grande sorpresa scoprirono che il piccolo villaggio di prima si era evoluto a una città caotica con il nome “Città dei Gru-Pesce”. All’Avatar venne chiesto da Lao Beifong di assistere al governo nelle tensioni sempre più in aumento tra dominatori e non-dominatori. Quando diverse fabbriche appartenenti a imprenditori non-dominatori, tra cui anche quella di Lao, vennero sabotati, il Team Avatar iniziò delle indagini e giunse alla conclusione che gli aggressori dovevano essere dominatori che erano arrabbiati per la perdita del loro lavoro per colpa delle macchine sempre più moderne. Dopo aver scoperto che a capo di questo movimento suprematista c’era Liling, Aang, Suki, Sokka, Katara e Toph s’infiltrarono in una delle sue riunioni segreti per scoprire i loro piani di allontanare ogni non-dominatore della città anche con la violenza. Quando riuscirono a catturare Liling, Toph pose Aang davanti a un dilemma morale: sarebbe facile toglierle il dominio per terminare il suo movimento, ma per la donna questa punizione però era peggio della morte. Prima di poter prendere una decisione, Liling venne liberata dai suoi seguaci e iniziò uno scontro violento davanti alle porte della raffineria. Aang stava per compiere l’atto, ma Katara e Sokka riuscirono a convincerlo che toglierle il dominio non avrebbe avuto nessun effetto, dato che l’origine del suo odio erano problemi sociali e culturali, disprezzo e una ideologia estremista. Il gruppo decise di rimanere per ora a Città dei Gru-Pesce per aiutarlo a diventare degno della fiducia di Lady Tienhai.
Età adulta (102 -153 DG)[]
Negli anni dopo la crisi a Città dei Gru-Pesce, Aang e Zuko portarono avanti la loro idea di dare più autonomia alle vecchie colonie e, grazie alla generosa collaborazione con Re Kuei, li trasformarono in una nazione tutta nuova che doveva comprendere persone da tutto il mondo, indipendentemente dalla loro origine. Circa vent’anni dopo la fine della guerra, nacque così la Repubblica delle Nazioni Unite con la capitale Città della Repubblica, il nuovo nome di Città dei Gru-Pesce. Aang lavorò duro per trasformare questa nuova città in una metropoli aperta e moderna, ma anche sicura, il che non era facile per via dell’eredità caotica della sua fondazione, specialmente per via delle gang di dominatori criminali.
Nella sua campagna per riportare in vita la cultura dei Nomadi dell’Aria, Aang setacciò le rovine dei vecchi templi dell’aria alla ricerca di documenti e artefatti ancora utilizzabili. Trovò particolare interesse nella cucina della sua gente e ricostruì alcuni piatti o dalla memoria o da testi bruciacchiati dei templi. Il suo lavoro venne reso ancora più arduo dal fatto che molte verdure e frutti particolari si erano estinti senza le cure dei Nomadi dell’Aria, per cui ha dovuto cercare sostituti dalle altre nazioni. Poco dopo Aang propose la ricostruzione dei quattro templi e costruì un quinto su un’isola nella baia di Città della Repubblica che venne battezzata Isola del Tempio dell’Aria. Durante questo periodo trovò non solo alcune mandrie di bisonti dell’aria temuti estinti a parte Appa, ma anche una nuova specie di lemuri volanti che si portò dietro sul suo nuovo tempio.
Circa in questo lasso di tempo, Aang si sposò anche con Katara e ebbe da lei tre figli: Bumi, nato come non-dominatore, Kya, una dominatrice dell’acqua e infine Tenzin, l’unico dominatore dell’aria. Quando il suo terzogenito compì cinque anni, suo padre iniziò a collezionare una serie di store e documenti che narravano eventi della sua vita per conservarli anche dopo la sua morte. Nonostante questa pace che il mondo stava vivendo, all'interno della sua famiglia non regnava sempre l’armonia: Per via della pressione di Aang come ultimo superstite della sua cultura responsabile per la sua preservazione, spese molto più tempo con Tenzin che con Bumi o Kya per insegnargli il più possibile della cultura e filosofia dei Nomadi dell’Aria. Per colpa di ciò, gli altri si sentirono spesso ignorati e bistrattati e si allontanarono un po' da loro padre. Nonostante ciò, Kya si era sentita ancora abbastanza sicura con Aang di rivelargli il suo orientamento sessuale, sicura che per via della filosofia libera dei Nomadi dell’Aria, non doveva avere problemi con questo.
Tutte queste responsabilità pesarono molto sul ormai grande Avatar che ogni tanto scappava da tutto quanto volando su un’isola deserta dove si rifugiò nell'eremo di una monaca anziana di nome Wangmo per rilassarsi. La statua molto particolare della Nomade dell’Aria lo fece sentire a suo agio e lo ricordò della sua natura allegra a spensierata.
Nell'anno 128 DG, Città della Repubblica stava soffrendo molto per via di un capo mafioso di nome Yakone, il quale riuscì a sfuggire alla giustizia per molti anni nonostante sia un maestro del dominio illegale del sangue. Quest’uomo era così pericoloso che Aang chiese aiuto alla sua amica Toph che era la prima capa della polizia di ufficiali dominatori del metallo. Quando lo arrestarono durante un pranzo, Yakone non fece neanche resistenza, sicuro che anche stavolta nessuno riuscirà a provare nulla. Aang era presente al suo processo davanti alla corte della città e osservò dagli spalti come Sokka lo condannò a carcere a vita. Prima però che lo potevano portare via, Yakone usò il suo potere eccezionale di poter dominare il sangue anche senza la luna piena sottomettendo l’intera corte e i suoi ospiti con facilità. Aang resistette per più tempo, ma alla fine il dominatore del sangue ebbe la meglio facendolo levitare a mezz'aria per poi scaraventarlo con forza contro le scale del tribunale per poi fuggire.
Grazie allo Stato dell’Avatar, Aang si riprese dopo pochi attimi e si mise al suo inseguimento su una palla d’aria gigante. Raggiunse il fuggitivo in strada e con due falci d’aria tranciò le redini della carrozza per farla cappottare e fermare così Yakone in modo brusco. Ma appena si avvicinò per farlo arrendere, il criminale lo paralizzò nuovamente con il dominio del sangue, ma stavolta con chiaro intento omicida. Aang ebbe parecchie difficoltà a resistere, con la presa di Yakone che rischiava di spezzargli il collo, ma si riperse all'ultimo entrando nello Stato dell’Avatar e si liberò. Stufo di questa minaccia e deciso di finirla qua, lo imprigionò nella terra per utilizzare il dominio dell’energia per togliergli il dominio per sempre.
Alcuni anni dopo, suo figlio Tenzin, ormai adolescente, venne arrestato per aver aggredito alcuni vandali che porto di Città della Repubblica che avevano sporcato gli antichi cancelli roteanti. Aang venne chiamato alla stazione della polizia da Toph e chiese perdono per l’accaduto e di far cadere l’accusa contro suo figlio e i vandali. Sul volo del ritorno, Tenzin chiese scusa per il suo comportamento irresponsabile e indegno per un Nomade dell’Aria, ma Aang lo rassicurò che non era arrabbiato e che non lo vedeva come un fallimento, anzi, colse l’occasione per insegnarli un metodo antico della sua gente per gestire conflitti. Tenzin e i vandali dovevamo sedersi uno di fronte agli altri in pace e ognuno doveva presentare i propri punti di vista e il perché delle sue azioni. In seguito, come simbolo dell’aria che si era ripulita, usarono il dominio dell’aria per portare fuori i rancori e i sentimenti negativi. La tattica funzionò e i ragazzi diventarono amici che insieme ripulirono i cancelli. Katara aggiunse che stavolta era andata bene, ma gli fece ricordare che Tenzin era ancora un adolescente impetuoso e che avrà bisogno ancora di tanta guida.
Circa venticinque anni dopo si iniziarono a manifestarsi gli effetti negativi dei cento anni richiusi nell’iceberg nello Stato dell’Avatar di Aang, il che aveva indebolito la sua energia vitale. Sentendo che la sua salute stava degenerando sempre di più e che la sua fine era prossima, Aang incaricò l’Ordine del Loto Bianco a prepararsi per il prossimo Avatar e di salvaguardarlo. Nell'anno 153 DG, con l’età biologica di solo sessantasei anni, Avatar Aang infine morì e venne reincarnato nella bambina energetica e ribella della Tribù dell’Acqua del Sud di nome Korra.
Eredità[]
Su una piccola isola nella baia Yue di Città della Repubblica venne eretta una gigante statua di Aang. Viene rappresentato come un giovane adulto nei suoi caratteristici vestiti da Nomade dell’Aria che tiene davanti a sé un bastone con il simbolo del dominio dell’aria che osserva la sua città che aveva fondato con l’aiuto dei suoi amici. La statua era stata creata e donata dalla Nazione del Fuoco come segno di pace e della buona volontà di creare un mondo in armonia.
Le banconote della Repubblica Unita (Yuan) portano il ritratto di Aang sul fronte.
Seguendo inoltre la tradizione millenaria, venne anche aggiunta una statua a grandezza naturale nel santuario del Tempio dell’Aria del Sud per attualizzare la schiera degli Avatar. La sua statua si trova quasi in centro della sala accanto a quella di Roku.
Apparizioni a Korra[]
All'età di diciassette anni, Avatar Korra uscì dalla sicurezza forzata del Complesso del Loto Bianco per avventurarsi nella caotica e pericolosa Città della Repubblica. Ogni volta in cui si era trovata in guai seri e sull'orlo della incoscienza per un trauma, ebbe visoni della vita di Aang e il suo incontro con Yakone, ma inizialmente non poteva decifrarli. Il suo successore voleva, apparentemente, avvertirla della minaccia dei figli di Yakone, ovvero Tarrlok, ma in realtà voleva metterla in guardia dai poter di Amon.
Soltanto quando la giovane donna si era ritrovata nel punto più basso della sua vita dopo aver perso i suoi domini per mano di Amon che riuscì a richiamare per la prima volta lo spirito di Aang per parlare con lui direttamente. Il suo predecessore apparve dietro di lei e le spiegò che era possibile perché l’aveva volto qua e che era riuscita finalmente a connettersi con il suo lato spirituale, aggiungendo che si è pronti al cambiamento piè grande quando ci si trova sul suo punto più infimo. Aiutato dagli altri Avatar del passato che apparvero dietro a lui, Aang mostrò grande compassione e usò il dominio dell’energia per ripristinare i domini persi di Korra e di trasferire in lei sia la conoscenza di questa arte che il controllo sullo Stato dell’Avatar.
Dopo che Korra aveva perso i suoi ricordi dopo una infezione con uno spirito oscuro, apparve davanti a lei Aang che prese il posto del riflesso stesso della ragazza e la ricordò del suo stato di Avatar per poi lasciare il posto a Roku.
Mentre Unalaq stava attaccando Raava fuori dal suo corpo, Korra vide Aang nella prima linea tra gli Avatar del passato, ma fu lui il primo ad essere stato disintegrato, il che significò la perdita della connessione.
Apparizioni a Tenzin[]
Quando Tenzin era intrappolato nella Nebbia delle Anime Perdute e stava per soccombere alle sue paure di aver fallito come successore di Aang e guida per il futuro della Nazione dell’Aria, dalla nebbia davanti a lui apparve una visione di suo padre. Tenzin gli chiese perdono e ammise che temeva che non sarà mai l’uomo che era stato lui. A suo grande shock, la visione di Aang gli diede ragione, ma aggiunse anche subito che non era mai stata questo che doveva bramare, non doveva diventare una sua copia ma invece abbandonare questa falsa percezione di sé stesso. L’Avatar finì dicendo che Tenzin non era lui e che dovrebbe essere nessun altro che lui stesso come una persona autonoma. L’immagine di Aang si trasformò nel riflesso di Tenzin, significando il momento in cui il figlio usci finalmente dall'ombra di suo padre e si liberò dall'influsso della nebbia per salvare Jinora, Kya e Bumi.
Personalità[]
Aang era stato un ragazzo spiritoso, avventuroso, ma anche a volte innocente e impertinente, ma sempre dotato di un grande senso dell’umorismo. Possedeva un immenso rispetto per la vita e la libertà, rifiutò di mangiare carne e, almeno in gioventù, esitava a combattere. Amò vedere cose nuove e di sperimentare nuove sfide, i suoi frequenti cambiamenti di rotta frustrarono sia i suoi amici che i suoi inseguitori. Da bambino voleva tanto dimenticarsi delle sue responsabilità di Avatar e invidiava gli altri per la loro vita normale. Era fiero della sua rete di amicizie per tutte le quattro nazioni e fece fatica a credere che la guerra li abbia compromessi fino al punto di rottura. Inoltre amava interagire e giocare con la fauna locale dei posti che visitava, sia i pinguini lontra, i lama saltellanti, scimmie cinghiale e pesci Koi; se vedeva un animale adatto, voleva cavalcarlo.
Ma sotto il suo esterno sorridente nascose un grande senso di colpa e un peso mentale per la sua responsabilità di Avatar, il che potrebbe somigliare al "complesso dello superstite". Essendo un eroe reclutante, desiderò spesso di essere stato presente nel passato per aiutare ad impedire questa guerra un secolo fa. Questo lo spinse inizialmente di nascondere la sua identità persino ai suoi amici e dimostrava ancora una certa pigrizia di migliorare le sue capacità nel dominio nonostante fosse un genio naturale. Quando vide la distruzione causata dalla guerra, reagì con grande tristezza e desolazione, dato che credeva che, in quanto Avatar, sarebbe stato compito suo di prevenire una catastrofe del genere. Col passare del tempo iniziò a smettere di rimpiangere il passato, ma il suo forte desiderio di terminare questa insulsa guerra lo spinse più volte a bruciare i tempi, come quando cercò di attivare lo Stato dell’Avatar prematuramente o quando voler affrontare il Signore del Fuoco prima di aver padroneggiato i quattro elementi.
Il fatto di essere l’ultimo dominatore dell’aria, quindi non avere più al mondo nessuna persona a lui conosciuta- a parte Bumi e Pathik- spinse Aang a formare un legame fortissimo con i suoi amici, specialmente con Katara, il che Pathik spiegò con l’amore intrinseco del suo popolo per la gente. Il suo amore per loro causò degli scatti d’ira terribili quando vennero minacciati e usò tattiche meschine per impedire che il gruppo si sciolga; un esempio sarebbe quando ha nascosto la mappa per la posizione di Hakoda davanti a Sokka e Katara e mentì pure di averla.
Dato la sua natura pacifica, Aang preferì non dover usare il suo dominio, ma di risolvere i problemi in modo cazzuto. Persino durante una battaglia si trattenne spesso e cercò di sconfiggere gli avversari senza ferirli, umano o non. Questa attitudine era tipica dei Nomadi dell’Aria che credevano che ogni forma di vita era preziosa. L’unica eccezione era però se qualcuno osava minacciare i suoi amici, in tal caso poteva diventare inaspettatamente aggressivo e brutale, entrando persino nello Stato dell’Avatar.
Certi eventi del Regno della Terra iniziavano a pesare sulla sua personalità spensierata, specialmente il rapimento del suo animale guida Appa. Lì divenne visibilmente ostile e cattivo, specialmente in confronto di Toph, che doveva proteggere Appa mentre gli altri erano via. Tutti i tentativi di Katara di calmarlo fallirono, alla fine la sua rabbia crebbe fino al punto di volare via e andare a cercarlo da solo. Per fortuna tornò poco dopo, ma rimase ancora molto rattristato e distante. Violò persino i suoi principi da Nomade dell’Aria quando Momo venne catturato da una vespa rapace che colpì a piena potenza nonostante non fosse stato necessario. Quando in seguito incontrarono i dominatori della sabbia responsabili per la scomparsa di Appa che rivelarono di averlo venduto, Aang perse il controllo e distrusse i loro carri a vela con il dominio dell’aria. Si voltò poi verso le persone e entrò nello Stato dell’Avatar quando sentì che avevano imbavagliato Appa, rischiando di fare un gesto imperdonabile. Per fortuna Katara riuscì a calmarlo, ma in seguito Aang passò un periodo dove perse ogni speranza e voglia di preoccuparsi di causare del male. La nascita della bambina Speranza riuscì a tiralo fuori da questo buco.
Dopo il suo fallimento a Ba Sing Se, Aang tornò ad essere nuovamente arrabbiato con sé stesso. Venne sommerso dallo stimolo di riscattarsi e si rifiutò di permettere che qualcun altro combatta e venga ferito per colpa del suo errore. Il suo desiderio di provarsi divenne così forte che scappò dalla nave su cui stavano viaggiando, ma per fortuna gli spiriti di Yue e Roku lo convinsero che non era stata colpa sua e che doveva permettere di farsi aiutare. Con questo tornò ad essere più felice.
Quattro giorni prima dell’invasione, Aang iniziò ad avere terribili incubi di dover combattere contro il Signore del Fuoco. Per evitarli, decise semplicemente di non dormire, ma questo lo fece sbilanciare ancora di più fino ad avere allucinazioni e sogni ad occhi aperti. Finalmente, nella notte prima del grande giorno, i suoi amici riuscirono a farlo dormire con un trucco, grazie al quale sognò di sconfiggere il suo avversario e riacquistò la sua forza d’animo. Durante l’invasione Aang divenne nuovamente molto nervoso quando non riuscì a trovare Ozai in tempo e temeva di aver perso il suo momento per sconfiggerlo. Espresse la sua volontà di affrontarlo anche dopo la fine dell’eclissi, quando era di nuovo in possesso del suo dominio, ma per fortuna Toph e Sokka riuscirono a convincerlo a lasciar perdere e di battere in ritirata.
Dopo la fine dell’invasione, Aang perse la voglia di imparare il dominio del fuoco, al posto di allenarsi voleva solo divertirsi al Tempio dell’Aria dell’Ovest. La comparsa di Zuko lo fece cambiare idea e finalmente iniziò di impegnarsi sul serio. Inizialmente aveva avuto il piano di attendere che la cometa sia passate per sferrare un attacco a piena potenza, ma quando seppe che Ozai voleva usare il potere aumentato della cometa ridurre in cenere tutto il Regno della Terra, decise di affrontarlo anche se non era ancora un Avatar pianamente realizzato. Ma il fatto che molto probabilmente non aveva altra scelta di togliergli la vita gli causò un profondo conflitto morale.
Dopo al fine della guerra e l’inizio del Movimento della Ristorazione Armonica, Aang dimostrò un carattere abbastanza testardo e miope, rimanendo fisso nella sua credenza che le quattro nazioni dovevano rimanere separati. Questo modo di pensare venne sfidato dalla provincia di Yu Dao, dove famiglie bi-razziali vivevano in armonica e mostravano progressi notevoli. Aang però vide solo un altro disastro in erba che poterebbe creare un’altra guerra e insisteva che i colonialisti dovevano tornare nella Nazione del Fuoco, separandosi dalle loro famiglie. Solo dopo aver visto quanto intrinsecati erano diventati i membri delle due Nazioni e dopo aver capito che valeva la stessa cosa con lui e Katara, realizzò che il mondo dopo la guerra non poteva essere lo stesso di prima. Forte di questa realizzazione, Aang difese Yu Dao, formò gli Accoliti dell’Aria e alla fine tranciò la connessione con la sua guida spirituale Roku, che era contrario a questa scelta. Qualche anno dopo lui e Zuko decisero di trovare un compromesso e in seguito a esso fondarono la Repubblica Unita.
Nonostante sia poi diventato adulto, la natura spensierata e spiritosa di Aang rimase sempre visibile, come quando si mise in posa per la foto del venditore di pesci e quando prese in giro Toph per il suo ruolo di capa della polizia. Ma allo stesso tempo diventò più deciso e serio e iniziò a lamentarsi quando Toph continuò a chiamarlo con il suo soprannome da ragazzo anche a quaranta anni. Affrontò il criminale Yakone direttamente, al contrario della sua solita tattica di cercare di trovare una soluzione pacifica ed evitare di combattere.
Generalmente Aang però rimase una persona calma e ragionevole che amava l’armonia; il suo lato diretto e forzuto era riservato alle persone che ferivano altri esseri viventi, mentre continuò a vedere piccoli atti di vandalismo come secondari e capaci di essere trattati con meditazione e comunicazione. Purtroppo si scoprì che non era stato così abile in questioni di famiglia, dato che, per ovvi motivi, si concentrava quasi esclusivamente sull'allenamento del suo terzogenito Tenzin, l'unico dominatore dell'aria tra lui, Bumi e Kya. Ovviamente non lo fece di proposito, ma questi si sentirono spesso bistrattati e ignorati, specialmente quando Aang portava con sé solo il suo erede, lasciando spesso indietro Bumi e Kya. Non si sa se ne era veramente al corrente, ma questo divise i suoi figli in due fazioni a discapito di Tenzin che subì l'invidia dei suoi fratelli. Anche il fatto che, come Avatar, era spesso fuori casa, il che lo alienava ancora di più dalla sua famiglia, non abituati alla cultura dei Nomadi dell'Aria come lui.
Abilità[]
Dato al fatto che Aang era l’Avatar, ovvero la reincarnazione dell’essere nato dall'unione tra Wan e Raava quasi diecimila anni fa, lui era l’unica persona al mondo capace di dominare tutti i quattro gli elementi, il che lo rese il dominatore più potente del suo tempo. Nonostante Roku gli avesse detto che acquisire la padronanza sui quattro elementi normalmente richiedeva studi lunghi molti anni, Aang era stato capace di apprendere delle capacità notevoli in meno di un anno, sebbene non sia ancora diventato un maestro nel dominio della terra e del fuoco (a detta di Toph e Zuko). Come risultato della sua carriera di apprendimento inusuale, Aang non ha imparato le varianti dei domini a parte l’reindirizzamento dei fulmini e il senso sismico, facendo di lui il primo Avatar noto a saperli usare. Normalmente un Avatar non viene a sapere del suo stato prima di aver compiuto sedici anni, ma Aang divenne un Avatar pienamente realizzato già a neanche tredici anni. Considerando la peculiarità della sua spanna di vita, Aang era stato contemporaneamente l’Avatar pienamente realizzato più giovane (biologicamente) che quello più anziano (cronologicamente).
Dominio dell'aria[]
Già prima del genocidio dei Nomadi dell’Aria, Aang era stato un provetto del dominio dell’aria e il più giovane maestro fino ad allora. Gli venne concesso il permesso di ricevere i tatuaggi a forma di freccia dopo aver imparato a padroneggiare trentacinque delle trentasei forme tecniche e di aver inventato una nuova, il cosiddetto “scooter aereo”, a soli dodici anni. Anche in futuro l’aria era l’elemento che ha usato di più in battaglia, anche se, con l’avanzare del suo allenamento negli altri elementi, questa caratteristica diminuiva leggermente.
Essendo un maestro, l’abilità nel dominio dell’aria di Aang era impeccabile; nonostante che ufficialmente non aveva ancora terminato il suo addestramento al tempio dell’aria, era stato capace di sconfiggere maestri esperti e forti oppure avversari multipli. Lo abbiamo visto creare tornado e correnti d’aria forti abbastanza da poter alzare e spostare oggetti pesanti, ma ovviamente era anche avvantaggiato dal fatto che nessuno sapeva come affrontare un dominatore dell’aria. Il suo potere era immenso, persino pericoloso, ma per fortuna la sua natura pacifista di Nomade dell’Aria gli impediva di usarla in maniera letale, a meno che non era fuori di sé dalla rabbia o nello Stato dell’Avatar. Preferiva usarla principalmente in modo difensivo, evasivo oppure per distrazione. Aang usava il suo dominio dell’aria anche nella vita quotidiana, per esempio per volare con il suo aliante o per aumentare la sua già straordinaria agilità. Nello Stato dell’Avatar la sua potenza aumentava fino al punto da poter erodere roccia con una corrente d’aria.
Le sue capacità nel dominio dell’aria aumentavano ulteriormente con l’avanzare degli anni, specialmente il suo scooter aereo che si evolse da semplice mezzo di trasporto fino a una tecnica potente, dove poteva crearne diverse sfere contemporaneamente. All’età di quaranta Aang lo aveva perfezionato ancora sia in termine di grandezza che di velocità, ora era capace di superare qualsiasi cavallo-struzzo e anche le prime satomobili. Ora era anche capace di stare in piedi sulla sfera di aria, non costretto a rimanere seduto come prima.
A parte la sua abilità individuale, Aang si è dimostrato anche un buon maestro, dato che è riuscito a passare tutte le sue conoscenze e tecniche a suo figlio Tenzin, che divenne anche lui un vero maestro del dominio dell’aria.
Dominio dell'acqua[]
Nonostante che Aang inizialmente era persino un dominatore dell’acqua migliore della sua amica Katara, più vecchia di due anni, la sua svogliatezza del migliorare permise alla ragazza di sorpassalo fino a guadagnarsi il titolo di maestra del dominio dell’acqua dopo aver superato l’allenamento del maestro Pakku. In seguito Katara divenne la maestra di Aang dopo che il gruppo lasciò il polo Nord. Già nei primi passi del suo addestramento, Aang dimostrò grande talento in quest’arte, essendo stato capace di creare un’onda impressionante già al primo tentativo. Ma nonostante questo l’acqua rimase l’elemento che Aang usava in battaglia di meno, preferendo elementi più disponibili come aria o terra. Non si portò dietro un contenitore di acqua e preferì usare risorse naturali come laghi, fiumi o il mare.
Grazie all’aiuto dello spirito dell’oceano la sua abilità assunse scale monumentali, diventando capace di creare onde gigantesche oppure controllare immense correnti d’acqua. Era stato capace di spegnere un colpo potentissimo, aumentato dal potere della cometa, di Ozai e usò l’acqua del lago per spingere brevemente il Signore del Fuoco sulla difensiva. Nello Stato dell’Avatar Aang poteva usare sorgenti d’acqua da una distanza impassibilmente grande per qualsiasi altro dominatore dell’acqua, e imitare le maree della luna alzando l’intero oceano per coprire una foresta intera. Era stato anche capace di comprimere grande quantità di acqua in torrenti più piccoli per aumentare la potenza e pressione, un’abilità normalmente impossibile.
Dominio della terra[]
Dato che il dominio della terra era in netto contrasto con la personalità di Aang e il suo elemento natio, ha avuto maggiori difficoltà nell’apprenderla. Mentre dominatori dell’aria preferivano metodi indiretti di combattimento, un dominatore della terra vuole affrontare ogni problema direttamente e con grande decisione. L’allenamento di Toph iniziò male, finché Aang non dovette proteggere Sokka da un leone-elce con denti a sciabola, dove finalmente decise di non indietreggiare e affrontare la sfida a volto scoperto, permettendogli di dominare la terra per la prima volta.
Una volta sbloccato, il suo dominio della terra migliorò costantemente e gli permise di poterlo utilizzare in combinazione con gli altri elementi. Divenne persino il suo elemento preferito dopo l’aria, dato che era quasi costantemente disponibile e per le sue grandi capacità difensive. Aang divenne capace di lanciare macigni enormi o creare un’armatura di terra intorno a sé. Imparò da Toph anche come percepire le cose attraverso il senso sismico e combattere anche a occhi chiusi. Dato la sua natura pacifista, Aang preferì usare un dominio della terra più pesato sulla difensiva, creando mura, ripari e restrizioni per neutralizzare gli avversari anziché colpirli e ferirli.
Nello Stato dell’Avatar Aang poteva manipolare pilastri massivi di roccia e lanciare macigni enormi senza contatto diretto con il suolo. Durante la battaglia di Yu Dao, Aang creò un fossato intorno a tutta la città per impedire che le truppe della Nazione del Fuoco e della Terra la invadessero. Durante la battaglia contro lo spirito Vecchio ferro, Aang creò un golem di pietra con una durezza pari a quella dello spirito ricoperto da un’armatura.
Ma nonostante tutto questo, Toph notò che la sua abilità poteva ancora migliorare di molto.
Dominio del fuoco[]
Nonostante che un Avatar doveva imparare gli elementi seguendo un ordine ben preciso- nel caso di Aang il fuoco doveva essere l’ultimo- gli venne dato una possibilità prematura di imparare il dominio del fuoco da Jeon Jeong. L’impazienta di Aang di bruciare i tempi lo spinse a convincere il vecchio maestro a prenderlo come allievo, ma questa decisione risultò un fallimento. Preso dall’entusiasmo, Aang riuscì a creare una piccola fiamma, ma per colpa della sua spensieratezza finì per ignorare gli avvertimenti del suo maestro e ferì Katara. Questo incidente gli causò grande vergogna e giurò di non usare mai più il dominio del fuoco, per paura di perdere nuovamente il controllo.
Soltanto dopo l’invasione fallita durante l’eclissi, Aang tornò a voler trovare un maestro del dominio del fuoco, e lo trovò nel suo ex-rivale Zuko. Insieme scoprirono la vera sorgente del dominio del fuoco dai draghi Ran e Shaw, facendogli perdere la sua paura del fuoco. Aang si dimostrò abbastanza abile in questa arte, ma ebbe difficoltà a dimostrare l’aggressività necessaria per il dominio del fuoco.
Aang divenne capace di eseguire la forma del Drago Danzante, dove doveva simultaneamente sputare fuoco e lanciare del fuoco da entrambe le mani. Inoltre poteva generare pugni e calci di fuoco abbastanza potenti da danneggiare seriamente un’aeronave della Nazione del Fuoco, sebbene sotto l’influsso della Cometa di Sozin.
Per preparare Aang al meglio per il suo duello con il Signore del Fuoco Ozai, Zuko gli insegnò come reindirizzare un fulmine, una tecnica rara e avanzata che il principe aveva imparato da suo zio che da canto suo aveva creato osservando i dominatori dell’acqua. Nello Stato dell’Avatar, Aang poteva creare una tempesta di fuoco con correnti potentissimi e scogliere rocce.
Dominio dell'energia[]
Dopo aver ricevuto il dono della saggezza della tartaruga leone, Aang è riuscito ad usare una forma antica del dominio che precedette ogni altra forma, chiamata dominio dell’energia. Grazie a questo riuscì a risolvere il suo dilemma morale e rendere innocuo il Signore del Fuoco Ozai senza ucciderlo: togliendogli il suo dominio.
Per poterlo usare, Aang deve entrare nello Stato dell’Avatar, dato che richiede una forza e resistenza enorme. La tartaruga leone gli aveva detto che nei tempi antichi, precedenti all’era dell’Avatar, la gente non dominava gli elementi, ma l’energia in loro stessi. Ma per dominare l’energia spirituale di un’altra persona, l’energia vitale dell’utente del dominio dell’energia dev’essere assolutamente indomabile, sennò rischia che venisse corrotta o persino distrutta. È stato confermato che Aang non era stato il primo Avatar ad aver imparato quest’arte, ma erano in pochi e ancora di meno che lo avevano anche usato per via dei pericoli. Il dominio dell’energia permette al dominatore sia di togliere che ridare il dominio alle persone e di trasferire conoscenza da una persona all’altra.
A quaranta anni la capacità nel dominio dell’energia di Aang era progredita abbastanza da permettergli di togliere il dominio a Yakone con molta meno fatica, al contrario di quando lo fece con Ozai. Ha inoltre dimostrato di poter ristabilire il dominio a una persona che lo aveva perso, come abbiamo visto quando ha ridato i domini a Korra che li aveva persi per colpa del dominio del sangue di Amon. Nello stesso momento ha impartito a Korra anche la conoscenza di questa arte e il suo controllo sullo Stato dell’Avatar, velocizzando questo processo per la giovane donna.
Connessione spirituale e medium[]
Essendo l’Avatar, possedeva anche l’abilità peculiare di poter contattare le sue vite precedenti per cercare aiuto e guida. Dato che il suo predecessore immediato era stato Roku, era stato lui che gli veniva in aiuto maggiormente. Per esempio era stato l’Avatar del fuoco ad avvertire Aang della cometa di Sozin e si manifesto attraverso il ragazzo per sconfiggere i dominatori del fuoco che lo stavano minacciando.
Dopo aver ricevuto la lettera del guru Pathik, Aang viaggiò al Tempio dell’Aria dell’Est per imparare a controllare lo Stato dell’Avatar. Il guru gli rivelò che il segreto stava nel liberare i sette chakra, Aang ebbe pochi problemi con i primi sei, ma invece il settimo lo fece faticare molto: attacchi terreni, maggiormente la sua relazione con Katara. Aang terminò la lezione quando ebbe una visione con Katara in pericolo, ma riuscì ad aprire il suo settimo chakra da solo poco dopo e si conquistò il suo pieno accesso allo Stato dell’Avatar. Ma purtroppo il processo venne interrotto poco prima del suo completamente quando venne colpito a tradimento del fulmine di Azula che lo uccise e rischiò anche di uccidere lo spirito dell’Avatar. Fortunatamente Katara riuscì a fuggire e di guarirlo usando l’acqua dell’Oasi degli Spiriti per riportalo in vita all’ultimo momento.
Ma anche così la sua connessione con le sue vite precedenti era seriamente danneggiata; mentre era in coma, Aang iniziò un viaggio nel Mondi degli Spiriti, dove incontrò i suoi quattro predecessori e si riconnette con loro. Mentre era riuscito a guarire lo Spirito dell’Avatar, le sue ferite fisiche gli impedivano di accedere allo Stato dell’Avatar e di connettersi attivamente con le sue vite precedenti. Dopo essersi ripreso, la sua connessione venne ristabilita in parte, ma solo quando Ozai lo scaraventò violentemente contro una roccia appuntita, che liberò il blocco di energia nella sua schiena, la connessione venne ristabilita completamente.
Più tardi, quando Aang era dell’impressione che il suggerimento di Roku riguardo lo stato attuale del mondo non era più rilevante, il ragazzo tranciò di proposito la connessione. Questo atto causò un taglio con tutte le vite precedenti a Roku che poteva essere solo ristabilito ristaurando il ciondolo del fuoco sulla collana di meditazione.
Come portatore dello Spirito dell’Avatar (in pratica Raava), Aang possedeva anche la dote di essere un medium, il ponte tra i due mondi. Dimostrò la sua affinità per le arti spirituali già da bambino e poteva accedere al Mondo degli Spiriti tramite la meditazione, separando anima e corpo. Con l’aiuto di uno spirito, la sua forma astrale poteva anche raggiunge il piano astrale del mondo materiale. Una volta nel Mondo degli Spiriti, Aang poteva comunicare liberamente con gli spiriti. Ma anche in forma fisica poteva connettersi con uno spirito infuriato, come quando ha visto la forma reale di Hei Bai toccandolo e riuscì a calmarlo. Nello Stato dell’Avatar poteva anche unirsi a un altro spirito, come quando alla Tribù del Nord si unì con lo spirito dell’oceano per sconfiggere l’armata del fuoco che stava assediando la città. In questo stato era anche riuscito a canalizzare due delle sue vite passate, Roku e Kyoshi.
Altro[]
Grazie alla sua natura e il suo addestramento come Nomade dell’aria, Aang possedeva un’agilità eccezionale anche senza il suo dominio, questo lo abbiamo visto quando ha dovuto nascondere la sua abilità quando si travestì da studente delle Nazione del Fuoco. Era stato capace di difendersi da attacchi semplicemente evirandoli con salti e manovre di evasione, lo ha fatto vedere nel suo combattimento contro Hide nella scuola del fuoco. Aang lo sconfisse con facilità senza mai colpirlo, evitò ogni suo attacco e si limitò a spingerlo leggermente per disturbargli l’equilibrio.
Ripeté questa tecnica a Yu Dao contro un gruppo di solati del fuoco, dove evitò i loro pugni di fuoco con una varietà di manovre acrobatiche e senza usare i suoi domini, alla fine si beccò solo qualche scottatura sui vestiti. Il suo stile di combattimento era sempre stato simile a quello del Baguazhang che consiste in una serie intrecciata di movimento di piedi e mano per evitare, camminare in cerchi intorno all’avversario e colpire inaspettatamente da ogni angolo. Questa arte pose enfasi sulla ricerca dell’armonia anche in situazioni di conflitto piuttosto di sconfiggere il nemico o di distruggerlo, un principio che gli era stato insegnato a fondo per la natura pacifistica dei Nomadi dell’Aria.
A parte questo, Aang era stato molto abile nell’uso del suo aliante che usò sia per trasporto che per aumentare la sua potenza del suo dominio dell’aria in attacco o in difesa.
A parte il combattimento, Aang ha dimostrato anche un talento artistico, specialmente nella danza. Era stato capace di eseguire diversi salti mortali e piroette a mezz’aria e di coordinare Katara nella danza. I suoi salti durante la danza nella Nazione del Fuoco non sembravano essere stati aiutati dal dominio dell’aria, dato che era circondato da studenti dell’accademia del fuoco e non c’erano segni di correnti d’aria intorno a lui. A parte questo sembrava che potesse anche suonare strumenti come il flauto dei dominatori dell’aria che fece impazzire il suo fanclub ufficiale. Poteva anche suonare il corno Tsugi, ma ammise di non essere per nulla bravo.
Comparsa[]
Avatar: La Leggenda di Aang[]
Libro uno, Acqua (水)[]
- 101. "Il ragazzo nell'iceberg"
- 102. "Il ritorno dell'Avatar"
- 103. "Il Ciclo degli Avatar"
- 104. "Le Guerriere di Kyoshi"
- 105. "Il Re di Omashu"
- 106. "Imprigionati"
- 107. "Il Solstizio d'inverno, prima parte: Lo spirito della foresta"
- 108. "Il Solstizio d'inverno, seconda parte: l'Avatar Roku"
- 109. "Il dominio dell'acqua"
- 110. "Jet"
- 111. "Il grande canyon"
- 112. "La tempesta"
- 113. "Lo spirito blu"
- 114. "L'indovina"
- 115. "Bato della Tribù dell'Acqua"
- 116. "Il maestro del dominio del fuoco"
- 117. "Il Tempio dell'Aria del Nord"
- 118. "Il maestro del dominio dell'acqua"
- 119. "L'assedio del Nord, prima parte"
- 120. "L'assedio del Nord, seconda parte"
Libro due, Terra (土)[]
- 201. "Potenza e vulnerabilità"
- 202. "La grotta dei due amanti"
- 203. "Ritorno ad Omashu"
- 204. "La palude"
- 205. "La giornata dell'Avatar"
- 206. "La bandita cieca"
- 208. "L'inseguimento"
- 209. "Il dominio della terra"
- 210. "Lo spirito della conoscenza"
- 211. "Il deserto"
- 212. "Il Passo del Serpente"
- 213. "La macchina infernale"
- 214. "La città dei segreti"
- 215. "I racconti di Ba Sing Se"
- 216. "Appa"
- 217. "Il lago Laogai"
- 218. "Il Re della Terra"
- 219. "Il Guru"
- 220. "Il Regno della Terra è sconfitto "
Libro tre, Fuoco (火)[]
- 301. "Il Risveglio"
- 302. "La festa da ballo"
- 303. "La Signore Dipinta"
- 304. "L'arte del combattimento"
- 305. "La spiaggia"
- 306. "L'Avatar e il Signore del Fuoco"
- 307. "La fuggitiva"
- 308. "Il lato oscuro della luna"
- 309. "Incubi e sogni ad occhi aperti"
- 310. "Il giorno del Sole Nero, prima parte: L'invasione"
- 311. "Il giorno del Sole Nero, seconda parte: L'Eclissi"
- 312. "Il cambiamento di Zuko"
- 313. "I maestri del dominio del fuoco"
- 314. "La Roccia Bollente, prima parte"
- 315. "La Roccia Bollente, seconda parte"
- 316. "I Predatori Meridionali"
- 317. "Lo spettacolo teatrale"
- 318. "La Cometa di Sozin, prima parte: Il Re Fenice"
- 319. "La Cometa di Sozin, seconda parte: Gli antichi maestri
- 320. "La Cometa di Sozin, terza parte: Dentro l'inferno"
- 321. "La Cometa di Sozin, quarta parte: Un Mondo nuovo
Fumetti di Avatar[]
- Iss. #1. "Bee Calm"
- Iss. #3. "Don't Blow It!"
- Iss. #4. "Relics"
- Iss. #6. "Sleepbending"
- Iss. #7. "Lessons"
- Iss. #8. "Sokka the Avatar"
- Iss. #9. "Dirty Is Only Skin Deep"
- Iss. #10. "Divided We Fall"
- Iss. #11. "Reach for the Toph"
- Iss. #14. "The Bridge" (no lines)
- Iss. #15. "Private Fire"
- Iss. #16. "Night Animals"
- Iss. #17. "Boys' Day Out"
- Iss. #19. "Monster Slayer"
- Iss. #20. "Combustion Man on a Train"
- Iss. #21. "Swordbending"
- Iss. #22. "No Benders Allowed"
- Iss. #23. "Love Is a Battlefield"
- Iss. #24. "Dragon Days"
- Iss. #25. "Game Time"
Altro[]
- Iss. #37. "Shells"
- Iss. #56. "The Substitute"
- Iss. #57. "Sokka's Poem"
- Iss. #59. "Origami"
- Iss. #60. "The Scarecrow"
- Avatar: The Last Airbender—Chibi Vol. 1: Aang's Unfreezing Day
- Iss. #75. "Lost and Found"
Graphic novel[]
- Trilogia "La Promessa"
- Trilogia "La Ricerca"
- Trilogia "La Frattura"
- Trilogia "Fumo e Ombra"
- Trilogia "Nord e Sud"
- Trilogia "Squilibrio"
- "Katara e l'argento dei pirati"
La Leggenda di Korra[]
Libro uno: Aria (气)[]
- 104. "La voce nella notte" (visione, senza dialogo)
- 106. "E il vincitore è...." (visione, senza dialogo)
- 108. "Il dominatore del sangue" (visione, senza dialogo)
- 109. "Visioni dal passato" (visione)
- 112. "Fine dei Giochi" (visione)
Libro due: Spiriti (神靈)[]
- 207. "L'inizio, prima parte" (visionw)
- 213. "Cala l'oscurità" (visionw)
Libro quattro, Bilancio (平衡)[]
- 408. "Ricordi" (flashback, senza dialogo)
Fumetti di Avatar[]
- Iss. #66. "Clearing the Air"
Avatar Legends: The Roleplaying Game[]
- Core Book
- Wan Shi Tong's Adventure Guide
Avatar videogiochi[]
- Avatar: Generations
- Avatar: The Last Airbender: Quest for Balance
Trivia[]
- Cronologicamente parlando, Aang ha avuto la seconda vita più lunga di tutti gli Avatar, morendo 166 anni dopo la sua nascita, ma questo titolo spetta a Kyoshi che ha vissuto per ben 230 anni.
- Dato che Roku era stato il bisnonno di Zuko, da punto di vista spirituale, anche le loro famiglie sono collegate.
- Il nome di Aang viene scritto 安昂 in cinese, il che vuol dire "impennata pacifica".
- Dopo essere stato colpito dal fulmine di Azula, Aang ha avuto due cicatrici: una grande sulla schiena, all'altezza delle scapole, e una sulla pianta del suo piede sinistro, dove la corrente la lasciato il suo corpo.
- Aang e Kuruk erano stati gli unici due Avatar che dimostrarono sempre rispetto per le figure di autorità del suo popolo. Yangchen si ribellò al concetto di non nuocere di proposito, Roku sfidò il Signore del Fuoco, Kyoshi sfidò il Re della Terra dei suoi tempi e Korra aveva forti disguidi sia con suo padre, capotribù del Sud, e Unalaq, capotribù del Nord.
- Tanti degli amici di Aang erano teoreticamente nobili: Sokka e Katara erano figli del capotribù del Sud, Toph discendente di una famiglia nobile e Zuko ovviamente principe ereditario della Nazione del Fuoco. In aggiunta Bumi era stato il Re di Omashu.
- Il metodo, in cui Aang venne identificato come Avatar (trovando i quattro artefatti dei suoi predecessori da oltre mille oggetti) é molto simile al processo di identificazione del Tulku Lama.
- I titoli del primo ("Il ragazzo dell'iceberg") e quello originale dell'ultimo episodio ("La cometa di Sozin parte 4: Un mondo nuovo") dimostrano la sua crescita da ragazzino impertinente a un Avatar pienamente realizzato e maturo.
- Aang morì prima di conoscere i suoi nipoti.
- In almeno una delle sue vite precedenti Aang era stato mancino.
- Aang era stato uno dei solo quattro neonati visti in entrambe le serie dopo Yue (in flashback), Hope e Rohan.
- Considerando che non aveva ancora iniziato il suo allenamento ufficiale di Avatar, Aang era stato il più veloce a diventare un Avatar pienamente realizzato, in meno di un anno.
- All'incoronazione di Zuko portò una collana molto simile a quella di Gyatso.
- All'inizio della produzione Aang doveva avere solo dieci anni, ma seguendo il suggerimento di Erc Coleman divenne più grande.
- Aang e Piandao erano stati i soli due personaggi di La Leggenda di Aang di cui entrambi i genitori erano stati dominatori.
- Aang ha incontrato gli utilizzatori originali di ogni forma di dominio: un bisonte dell'aria, gli spiriti della luna e dell'oceano, una talpa-tasso e un drago.
- Se si include la morte dello spirito della luna Tui e la morte di Aang (entrambi resuscitati), Aang era stato il quinto personaggio di otto ad essere morti sullo schermo di La Leggenda di Aang. Gli altri erano: Yue, Chin, Jet, Roku, Fang e Uomo Combustione.
- Aang é il dominatore dell'aria oscurato nella sigla iniziale.
- In stato dell'Avatar, Aang sa dominare il sangue e di liberarsi della sua stretta.
- Ha dimostrato il dominio dell'energia nell'ultima puntata di La Leggenda di Aang che nel finale del primo libro di La Leggenda di Korra. È capace sia di togliere i domini che ridargli.
- Aang appare in ogni episodio a parte "Il viaggio di Zuko".
- Il suo piatto preferito é crostata di crema alle uova.
- Aang è l'unico Nomade dell'Aria che é anche un membro onorario di una delle Tribù dell'Acqua.
- Inoltre é il primo Nomade dell'Aria ad avere una figlia non dominatrice dell'aria, ma dell'acqua.
- Sulla banconota Yuan si vede il suo ritratto.
- La sua statua nella baia di Città della Repubblica ricorda molto la Statua della Libertà.
- Un venditore di pesce battezzò i suoi involtini alla alghe "involtini di Aang" dopo aver visto quanto gli piacevano.
- Michael Dante DiMartino afferma che trovare la voce perfetta per Aang era stata durissimo.
- Aang è l'unico Avatar incapace di usare il dominio del metallo, ma allo stesso tempo capace del Senso Sismico.
- Aang é il primo Avatar ad essere stato fotografato.
Riferimenti[]
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